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ripetizione: ci si aspetta variazioni, fioriture: qui non ce ne sono
“diritto”
non più imbarazzo sul di cantare: opera in musica ora ha una sua legittimità
“peno”, “moro”, “annodo”):
effetti di madrigalismo (parole tipo dissonanze a fine espressivo
In realtà probabilmente non di Monteverdi: non c’è questo testo nel primo libretto, figura in
altri libretti
- Napoli 1651: Francesco Cavalli
“Pastor
- Regio” Ferrari 1641
“Il
- trionfo della fatica” Laurenzio, 1646
- possibili autori: Ferrari, Laurenzi, Cavalli
- opere lasciano Venezia, vengono allestite anche altrove perché standardizzate
Testo di Gian Francesco Busenello
Situazione: Nerone, dopo aver comminato a Seneca il suicidio, ripudiato Ottavia e
condannato lei e Ottone all’esilio, può finalmente proclamare il proprio amore a Poppea e
incoronarla imperatrice
–
8. Giasone Francesco Cavalli
Atto I, scena II, Aria di Giasone: delizie, contenti
Venezia, 1649
Aria di sortita: Giasone si presenta
- prospettiva ribaltata: si esce in scena, si entra nelle quinte
Pochi strumenti, per motivi economici
- l’orchestra era generalmente ridotta a pochi elementi, massimo 10
- 2 violini + basso continuo
Situazione: Giasone (capo degli Argonauti) è nella Colchide, dove si è recto per conquistare
il vello d’oro, per ottenerlo dovrà lottare contro il mostro che lo custodisce; è trascorso un
anno e l’eroe non si decide a compiere l’impresa, perché preso dalla passione per una
giovane donna che non conosce e che ha reso madre di due gemelli. Insieme agli Argonauti
Ercole e Besso, si rammarica per il fatto che ha perduto ogni velleità guerriera; essi gli
comunicano che è momento di prendere le armi per portare a termine la missione
Presenti elementi comici nel dramma, per smorzare la tensione
2 strofe, 9 versi di senari ognuna
- stesso materiale musicale
Aria strofica
Cantante castrato
Accentuazione testuale = accentuazione musicale
Ritmo cullante: narra ciò che Giasone stava facendo (era nel letto di Medea)
Prima nota sempre in levare
“fermate”, “morir”:
sorta di madrigalismo, la musica si ferma; unico inizio in battere
Testo di Giacinto Andrea Cicognini
Regolarità data dal ritmo ternario (effetto cullante) ed i senari: quasi una ninna nanna
Atto I, scena XV, Incantesimo di Medea: Dell’antro magico
Personaggi: Medea, coro di Spiriti, Volano
Ritmo ternario (che a volte diventa binario, poi torna a casa)
Susseguirsi di arie e recitativi
Prima aria:
“Dell’antro magico […] la luce al sol”
-
- aria strofica
- quinari sdruccioli: scene infernali
- Medea + continuo
Recitativo
“dall’abbruciate glebe […] a Giasone oggi domabili”
-
- versi sciolti (recitativo)
Recitativo
“Dall’arsa Dite […] sù, sù, sù, sù”
-
- per il poeta: aria
- in musica: recitativo, ma con inserti più cantati (per rendere la scena meno statica)
- parti cantate: ARIOSI: recitativo più espressivo, sottolinea parti di testo
Coro
“Le mura si squarcino […] ove Medea si sta”
-
Recitativo di Volano
“Del gran duce tartareo […] armerà questo dì”
-
Aria di Medea
“Sì, sì,sì […] vincerà”
-
Segue ballo di spiriti (fine primo atto)
Accompagnamento musicale: determinazione; fissato, rigido, così come la linea vocale di
Medea
Situazione: Giasone comunica a Medea di voler portare a termine la missione; lei gli svela la
sua identità (regina della Colchide); lei ha paura che lui possa morire e segnare un brutto
destino per i figli, gli chiede di sposarla; è una maga: invoca gli spiriti infernali, implora
Plutone affinché dia a Giasone la forza per sconfiggere il mostro, Plutone, tramite il demone
Volano, le consegna un anello magico, grazie al quale Giasone acquisirà la forza necessaria
Testo: Giacinto Andrea Cicognini
–
9. Armide Jean Baptiste Lully
Atto II, scena III, Air di Renaud: Plus j’observe cex lieux
Parigi, 1686
Preludio + aria
2 violini, 2 viole, basso continuo
Aria monostrofica (sez. A)
Voce maschile: tenore, con propensione all’acuto
Canto sillabico/semisillabico, assenza di grandi fioriture: no canto vocalizzato; ogni sillaba
del testo corrisponde in musica
Ritmo molto omogeneo, avvolgente: ¾; quasi una ninna nanna: ricalca il concetto testuale
Basso: sostiene la struttura orchestrale, più piena che nell’opera italiana (committenza che
finanzia le spese)
- 4 parti strumentali: assenti problemi economici per l’accompagnamento
Unica ripetizione: la musica iniziale, che si ripete alla fine
Presenti solo due ripetizioni testuali:
“Un son harmonieux […] des eaux”
- “Ce gazon […] ce feuillage épais”
-
La forma musicale riguarda:
- 3 vv / 11 batt.
- 2 vv / 6 batt.
- 2 vv /11 batt.
- 2 vv / 8 batt.
- 2 vv/ 7 (+7: ripetizione) batt.
- soggiace alla declamazione: risultato non sghembo, ma sciolto e naturale
Testo: Philippe Quinault (stretto collaboratore di Lully, librettista per contratto)
Situazione: solo Reanud, tra tutti i cavalieri cristiani, è rimasto insensibile alla bellezza della
maga Armide, che si offende. Con l’aiuto dello zio, lei decide di vendicarsi, ordinando agli
spiriti infernali di operare su di lui un incantesimo: viene condotto su un’isola deliziosa,
dove lui, inebriato, si addormenta sul prato
Atto II, scena V, Récit di Armide: Enfin, il est en ma puissance
Personaggi: Armide, Renaud addormentato
Situazione: Armide si ritrova combattuta, al momento della vendetta: mentre sta per
fendere il colpo, pugnale alla mano, viene assalita dall’esitazione. Dopo una lunga lotta
interiore, si abbandona all’amore
Melodia non lineare: riproduce i sentimenti contrastanti di Armide
Recitativo più intenso dell’aria per espressione drammatica
Elementi uguali a quelli dell’opera italiana, ma amalgamati diversamente, adattati al gusto
francese
Ritmo inizialmente binario, ma poi cambia (recitativo: forma libera)
–
10. Jephte Giacomo Carissimi
Roma, ante 1650
Oratorio (sezione centrale)
Carissimi: compositore di oratori molto emblematico nel 600 (circa una dozzina di oratori)
Voci:
- Storico (contralto)
- Jephte (tenore)
- Coro (sei voci) (due voci di soprano)
- Basso
- Storico (soprano)
- Storico (basso)
- Figlia (soprano)
- Eco (due soprani)
Sezione centrale: dal recitativo dello storico (basso)
Aria della figlia
Coro a due voci
Figlia (aria)
Coro a sei voci
Recitativo di Storico (contralto)
Recitativo di Jephte
Oratorio latino
Historicus: narratore della vicenda “se
Situazione: Jephte torna vittorioso; vincerò contro i figli di Ammon sacrificherò a Dio la
prima persona che incontrerò” = figlia
Coro finale (dell’ascolto): di alto valore emotivo
–
11. Musicalische Exequien Heinrich Schutz
„Herr,
Canticum B. Simeonis nun lassest du deinen Diener“
Mottetto
Dresda, 1636
Neue Ausgabe sämtlicher Werke, 4: Musikalische Exequien
Due cori
- mezzosoprano, alto, due tenori, basso
- due soprani, baritono
Testi sacri: Vangelo secondo Luca, Apocalisse, Libro della Sapienza
Schutz: 1611, Venezia, prima opera a stampa: libro di madrigali sotto il nome italianizzato di
Enrico Sagittario
Ritmo binario
Inizia con una voce sola (Intonatio), poi si aggiunge il resto del coro con continuo
Imitativo –
12. Toccata terza per l’organo da sonarsi all’Elevazione Girolamo Frescobaldi
Secondo libro di toccata d’intavolatura di cembalo e organo
Roma 1627
Per organo
Ritmo binario –
13. Canzone seconda Girolamo Frescobaldi
Roma 1627
Secondo libro di toccate
Canzone: ritmo dattilico (lunga-breve-breve): 100% canzone; ispirato alla chanson
Ritmo binario
IV sezioni
Esecuzione: clavicembalo
Variazione di uno stesso tema: importante per sviluppo della fuga
–
14. Partite sopra Follia Girolamo Frescobaldi
Roma 1615
Ritmo ternario
Primo libro di toccate
Sei parti
Esecuzione: clavicembalo
– –
15. Sonata a 3 op. II n. 10 Arcangelo Corelli
Roma 1685 –
Sonate da camera a tre opera seconda
Due violini + violone e cembalo
- sonata a tre = due strumenti + continuo
Preludio; allemanda; sarabanda; corrente
Sonata da camera: suite
Continuo: cifrato – – –
Successione di movimenti: adagio allegro largo allegro (successione tipica delle danze
– – –
veloce lento veloce)
– –
16. Follia op. V n. 2 Arcangelo Corelli
Roma 1700
Da: Dodici sonate per violino e basso continuo, op. 5 n. 2
Ritmo ternario
– – – – –
Adagio Allegro Adagio Andante - Allegro Adagio Allegro
Tema La Follia
- op. 5
- 23 variazioni
- sonate di questa raccolta: si sviluppa più che nelle altre sue composizioni, la tecnica
violinistica
Violino + b.c. –
17. Concerto Grosso Arcangelo Corelli
Op. VI n. 2
Amsterdam 1714
Concertino: 2 violini + violoncello
Concerto grosso: 2 violini + viola + basso
Da: Concerti grossi opera sesta
Ritmo ternario
– – – – – – –
Allegro Adagio Vivace Allegro - Adagio Largo andante Allegro Grave Andante
–
largo Allegro
Concerti grossi, op.6
- composti in un ampio lasso di tempo dal 1680 ca.
- tende a stabilire equilibrati rapporti tra due livelli sonori contrastanti: un piccolo
complesso di strumenti solisti (concertino), che mantiene l’organico tipico della sonata a tre
(due violini e continuo), in contrapposizione all’intera orchestra d’archi (concerto
contrasto con il tutti è di natura prevalentemente sonora
grosso/ripieno/tutti):
- 8 concerti da chiesa e 4 da camera
- modo di trattare il concertino, rispetto al ripieno è di una varietà estrema: ricorre a tutti gli
amalgami possibili in modo da ottenere