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TEMPERATO

organo) di suonare in tutte le tonalità con l’aiuto del sistema di accordatura o

EQUABILE. Questo sistema fu concepito per superare le differenze di intonazione tra diesis

e bemolle negli strumenti a tastiera: l’ottava fu divisa in 12 parti uguali (i semitoni), in cui i

suoni in diesis e bemolle erano enarmonici e senza differenza tra toni grandi e toni piccoli,

come nel precedente sistema modale ecclesiastico.

Manuale di Storia della Musica

Riassunti Surian: – Vol II Pag.33

Storia della Musica II - ‘600-’700

Esame di:

Altra raccolta creata per finalità didattiche è “Esercizi in quattro parti edite tra il

per Tastiera”

1731 ed il 1741: la prima parte comprende sei suites intitolate Partite e la seconda parte si

propone di trasferire alla tastiera i tratti stilistici caratteristici della musica orchestrale

italiana e francese, presentanti in opposizione dialettica in :

Concerti nel gusto Italiano

- : scritti per clavicembalo a due mani, indispensabili per

ottenere gli effetti di piano e forte ad imitazione del contrasto tra il tutti ed il solo,

caratteristici del concerto vivaldiano. I due movimenti veloci che incorniciano il tempo lento

sono concepiti secondo la “forma col ritornello”

Overture alla maniera Francese

- , che come le Suites orchestrali, si apre con una Overture

alla Lully in tre sezioni: un Adagio maestoso, con ritmi puntati, un Allegro contrappuntistico

ed un ritorno al tempo lento iniziale.

La terza parte degli esercizi comprende quattro duetti da eseguire su organo positivo e che

sviluppano una scrittura contrappuntistica nello stile proprio delle invenzioni a due voci

(libero stile imitativo).

La quarta parte degli esercizi, intitolata Aria con 30 differenti Variazioni per Clavicembalo a due

è una specie di compendio enciclopedico delle più diverse tecniche tastieristiche: rapidi

mani,

arpeggi, scale, giochi ritmici alla Scarlatti ed è di estrema difficoltà esecutiva.

Nell’ultimo decennio della sua vita, Bach si dedicò alla dimensione prevalentemente

astratta, razionale e calcolata della creazione musicale : l’Offerta e

Musicale l’ Arte della Fuga,

costituiscono il culmine della sperimentazione contrappuntistica bachiana. Il primo,

presenta sotto diverse disposizioni un tema, chiamato thema regium perché fu proposto da

Federico II di Prussia, su cui Bach improvvisò una fuga a tre voci e, tornato a Lipsia, fece

stampare un ciclo di 13 brani di forma e lunghezza diverse basate su questo tema. Sul primo

Regis Iussu Cantio Et Reliqua Canonica Arte

foglio di apertura, si legge la dedica al re :

Resoluta ( Pezzo realizzato per ordine del re, il ricercare a tre su temal tema regio), in cui le

iniziali formano la parola RICERCAR. L’opera è costituita da nove canoni, elaborati nei modi

più disparati. L’Arte della Fuga fu concepita per lo studio e destinata a perfetti conoscitori

dei sistemi contrappuntistici più rigorosi. Nella partitura autografa mancano indicazioni

relative a organico, tempo, dinamica ed il titolo fu aggiunto in un secondo tempo

dall’autografo Johan Christoph Altnikol, a cui si dice Bach avesse dettato sul letto di morte

Dinnanzi al tuo trono mi presento

l’ultimo brano, rimasto incompleto, “ ”.

Si compone di 19 brani tutti su un unico tema ed arrangiati in ordine di complessità sempre

crescente.

Le cantate e le passioni di Bach

L’attività creatrice di Bach si espresse soprattutto nelle due monumentali Passioni che ci

sono pervenute intere. Queste opere venivano eseguite all’interno delle funzioni religiose

luterane,con il compito di suggerire ai fedeli motivi di meditazione e riflessione sui testi

evangelici. La musica svolgeva la funzione di completamento al sermone, basato sulla

lettura del giorno.

La cantata sacra, sin dal 1600 era stata ampiamente utilizzata nei Paesi Luterani: in origine

esistevano i Concerti Sacri, per una o poche voci, ed i Mottetti concertati per coro, scritti in

stile omofonico-imitativo, in cui si introdussero ben presto le melodie di corali, dando vita

alle Cantate-Corali. Le frasi melodiche cantate dal corale venivano presentate come Cantus

Firmus, in genere di valori larghi e affidate ad una parte vocale o al basso mentre l’intera

melodia veniva elaborata contrappuntisticamente in tutti i modi possibili.

I testi della cantata corale, a volte in tedesco, a volte in latino, erano tratti dalla Bibbia,

specie dai Vangeli e dai Salmi. Dopo il 1650 si introdussero libere invenzioni poetiche scritte

ad hoc che si diffusero in breve tempo e si organizzarono in brani distinti per coro, per una o

più voci soliste o per strumenti. Le cantate sacre di quest’epoca presero i nomi di Mottetto,

Concerto, Dialogo o più genericamente Musiche da Chiesa (famose le composizioni di

Dietrich Buxtehude, in cui predomina un tono di grande severità)

Intorno al 1700 sulla cantata luterana si fece sentire l’influenza dell’opera seria e della

cantata da camera italiana attraverso l’introduzione del recitativo e di molti tipi di arie,

soprattutto col da capo: c’era quindi la necessità di avere testi con una versificazione

differenziata, che fosse funzionale alle tre possibilità dell’esecuzioni solista (il recitativo,

Manuale di Storia della Musica

Riassunti Surian: – Vol II Pag.34

Storia della Musica II - ‘600-’700

Esame di:

l’arioso e l’aria), oltre che brani per il coro. All’invenzione di questi testi parteciparono

molti poeti minori, anche grazie all’enorme diffusione che ottenne il movimento religioso

chiamato “Pietismo” tra il 1670 ed il 1740:di importanza fondamentale per i pietisti era il

diritto dell’individuo di sentire spontaneamente la propria religione e di scrutarla in spirito

di libertà, pur accettando la sudditanza religiosa e politica. I credenti pietisti ricercavano

Dio nell’intimo della propria anima piuttosto che nei dogmi della teologia e nella preghiera e

nei canti essi sentivano il bisogno di ripudiare le forme troppo aride per abbandonarsi ad

una fede che sgorgasse dall’intimo del cuore.

La musica italiana del melodramma e della cantata offriva una vastissima gamma di

Erdmann Neumeister

strumenti espressivi. Il pastore e teologo trasferì le strutture

dell’opera e della cantata da camera italiana alla cantata sacra evangelica, ponendo in

successione più recitativi e relative arie che dovevano esprimere un determinato affetto

meditativo.

Le prime cantate di Bach si ispirarono a quelle di Buxetehude ma a partire dal 1714,

cominciò a musicare i testi “riformati” di Neumeister e dei suoi seguaci. La maggior parte

delle sue cantate contengono recitativi, duetti ed arie e terminano in genere con una strofa

di corale a quattro voci prevalentemente omofonico. Il testo è di norma tratto dalla Bibbia.

Tra le cantate di Bach più intensamente drammatiche figura il testo è

Gesù, che la mia anima:

a

basato sulla lettura evangelica della 14 domenica dopo la Trinità che racconta l’episodio

della guarigione dei 10 lebbrosi. La composizione è da vedersi come una meditazione sulla

redenzione e sull’amore di Cristo per il peccatore: i contrasti affettivi sviluppati nei sette

movimenti sono di forte contrasto. Di enorme impatto è il movimento corale che apre la

cantata in cui Bach dimostra la sua capacità di comporre seguendo procedimenti e stili

compositivi diversi.

Delle cinque Passioni che scrisse, soltanto due ci sono pervenute in forma completa: la

(1724) e la (1729), entrambe elaborate

Passione secondo Giovanni Passione secondo Matteo

nello schema formale della Passione-Oratorio, elaborata su un testo poetico ispirato alla

Passione di Cristo.L’impianto della Passione- Oratorio, pressochè identico a quella della

cantata sacra, era costituito dai seguenti brani solistici e corali:

 Imponenti brani per coro in stile Mottetto;

 Corali liturgici armonizzati, intonati dal coro;

 Recitativi semplici, accompagnati, ariosi;

 Arie solistiche e a più voci

Il testo è formato da:

● Narrazione evangelica, tratta dalla Bibbia e ripartita tra l’Evangelista ed altri

interlocutori (tra cui il popolo)

● I liberi testi poetici per le arie, gli ariosi, i cori più ampi, con funzione di commento del

testo evangelico;

● i corali liturgici.

Nella produzione Bachiana sono compresi anche tre lavori denominati Oratori, che non sono

che ampie cantate:

(1)L’Oratorio per l’Ascensione, che è composto da nove brani;

(2)l’Oratorio di Pasqua,che conta 11 brani adattati da precedenti cantate bachiane

composte tra il 1725 ed il 1726;

(3)L’Oratorio di Natale, composto nel 1734, è una delle opere più vaste di Bach. E’

un’estesa cantata in sei parti, per un totale di 64 brani, su testi evangelici per le feste

liturgiche comprese tra Natale ed Epifania.

Le due grandi Passioni emergono come grandissimi monumenti vocali e strumentali

dell’arte bachisna. Ne La Passione secondo Matteo, Bach attinge all’intero repertorio delle

forme tratte dalla musica sacra e profana: dai recitativi semplici ed accompagnati, agli

ariosi, alle arie italiane col da capo, ai cori polifonici , all’inserimento di melodie dei corali

armonizzate a quattro voci. Caratteristica è la presenza di un arioso fra narrazione

evangelica ed aria , successione che corrisponde alla successione di lettura-meditazione-

preghiera. Manuale di Storia della Musica

Riassunti Surian: – Vol II Pag.35

Storia della Musica II - ‘600-’700

Esame di:

Altro grande capolavoro della musica sacra è la Messa in Si min., probabilmente pensata per

il culto luterano. La partitura consta di 25 numeri (16 cori, 3 duetti, 6 arie solistiche). Per

alcuni brani, Bach adottò il procedimento della Parodia, ovvero il rimpiego del materiale

precedentemente composto. Nella Messa, Bach fa ricorso a più stili fra loro contrastanti:

alcuni cori presentano procedimenti contrappuntistici dello stile antico, altri sono scritti nel

più moderno e solenne stile concertato.

Come molti altri compositori del tempo, Bach fa un ampio uso delle figure retorico-musicali

per illustrare e rappresentare parole o concetti suggeriti dal testo: un movimento

discendente cromatico assume i toni del sentimento di dolore e di addio, motivi intercalati

da pause vengono adoperati per figurare respiri, il procedere ascendente delle melodie

rappresenta il salire verso l’alto. Bach ne conosceva circa un centinaio e per lui erano un

mezzo fondamentale per l’esegesi del testo.

Le opere strumentali di Bach

Durante tutto l’arco della sua vita Bach scrisse molte opere strumentali, delle quali no è

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
49 pagine
15 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mir.romano85 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della musica del 600-700 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Pasquini Elisabetta.