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LA MESSA

 È una forma strumentale e vocale (a volte solo vocale, come a Roma)

 È un genere musicale polifonico

 Si uniscono i momenti cantati nella Messa e si forma una composizione

unica

 La messa è composta da:

Kyrie

 Gloria

 Credo

 Sanctus + Benedictus (2 brani insieme)

 Agnus Dei

 A volte viene utilizzata per le messe solenni

Ascolto: Veni sponsa Christi: Kyrie di Palestrina è polifonica a 4 voci dispari

(soprano, contralto, tenore, basso), è un contrappunto (nota e contronota gioco

 5

polifonico), è melismatico e si rifà ad un ottetto già composto prima in ambito sacro

LA MUSICA PROFANA POPOLARE / DANZA DI CORTE

 È molto usata e “famosa”

 È al centro della vita profana della corte, insieme alla danza

 Il principe si circonda di intellettuali, musicisti ecc.

 Sceglie anche il compositore di corte, oltre al musicista di corte

 Anche il principe stesso si avvicina ad uno strumento e alla danza, collegati

anche alle buone maniere

 La musica entra nella formazione culturale dei principi

 I gruppi di danzatori danzano alle feste e alle celebrazioni profane

 Si hanno nuovi strumenti: tamburi, tamburelli, flauti ecc.

 Si introduce il liuto per creare un sostegno ritmico e armonico più corposo

 Nascono le prime scuole di danza con i maestri e i compositori di danza

IL LIUTO

 È un cordofono a corde pizzicate

 A volte viene sfregato (come con il plettro) per riempire di più

Ascolto: Pavana e Galiarda di Phalese la prima (ritmo binario) serve per far

entrare le persone, la seconda (ritmo ternario) per la danza (è pratica ed è legata

alla quotidianità)

IL MADRIGALE

 È un canto polifonico, raffinato, sofisticato

 È a 5 voci con ognuna una melodia diversa e nessuna voce prevale sull‟altra

(vanno avanti insieme)

 Si ha uno scambio di idee, un‟unione tra testo e musicale madrigale, che

nasce dalla volontà di descrivere testi poetici

 La musica è personificata dai madrigalisti, che traducono in musica il

significato delle parole, anche graficamente, non solo in musica (Tasso,

Ariosto, Bembo, Petrarca ecc.)

 È una forma vocale polifonica scritta in forma letteraria libera da

importanti autori (del testo)

 Un grande compositore di madrigale è Claudio Monteverdi (poco conosciuto

ma poi riscoperto)

CLAUDIO MONTEVERDI

6  Con Monteverdi si chiude la fase del madrigale (fino al „500)

 Scrive 9 libri di madrigale, dove si vede come si evolve il modo di scrivere la

musica piano piano emergerà una voce principale e le altre faranno da

sostegno

 Ciò porterà ad un nuovo modo di comporre musica la voce più bassa fa da

basso continuo, non ha funzione melodica (orizzontale), ma armonica

(verticale), fa da sostegno

Ascolto: Vivrò fra i miei tormenti (1592) madrigale classico contenuto nel III

libro, è a 5 voci (soprano, mezzosoprano, contralto, tenore, basso), a volte cantate

ognuna da una persona sola il testo è preso dal canto XII della “Gerusalemme

liberata” di Tasso e parla di Tancredi

IL SEICENTO

IL BAROCCO MUSICALE (1600 – 1750)

 Si hanno nuovi generi musicali e nuovi strumenti musicali (si perfezionano

quelli esistenti)

 Si arriva al violino, che dal 1600 si afferma con i liutai, che venivano

soprattutto da Cremona

 Si afferma la musica strumentale, non considerata fino al Rinascimento

 Si hanno composizioni solo strumentali e un numero sempre più alto di

orchestre

IL BASSO CONTINUO

 È una caratteristica compositiva che rompe con la tradizione

 È una forma di accompagnamento affidata ad uno strumento grave

(esempio: violoncello e clavicembalo)

 Consiste nel costruire una linea melodica (del basso) e scrivere sotto delle

cifre che consentivano ad altri strumenti di suonare le note e i rivolti inseriti

con i numeri questi numeri corrispondono al numero di note da “saltare”

a partire dalla linea del basso per arrivare alla nota che si deve suonare con

il clavicembalo (esempio)

 Corrisponde all‟antenato del moderno accordo

 Consente di suonare più strumenti

 Nasce con Monteverdi, grande protagonista anche del melodramma

IL MELODRAMMA 7

 Già a Firenze alla fine del „500 si inizia a riprendere la tragedia greca 

non è una novità del „600

 Così i musicisti inventano un nuovo genere musicale

 Unisce note, parole, costumi, coreografie/danze e scenografie

 Nasce nel 1594 (appare in scena il primo melodramma “Dafne” di Rinuccini

e musicata da Peri; quello dopo è “L‟Euridice”, rappresentata alle nozze di

Maria de‟ Medici)

 La parte scritta del melodramma, che in futuro andrà al teatro, è composta

da: Libretto scritto dal librettista si occupa di prendere le vicende,

  

le trasforma in versi da musicare (versi musicali) da dare al

compositore (a volte succede il contrario)

Partitura musicale affidata al compositore crea una partitura

  

orchestrale e corale/vocale, in cui ogni persona ha la sua linea da

seguire (suonando o cantando)

 Il melodramma nasce nel „500, ma ha successo con Monteverdi, che rovescia

il rapporto tra testo e la musica secondo lui potevano essere plasmati

insieme, non era importante solamente il testo, ma entrambi

 Monteverdi porta l‟importanza degli strumenti non solo al servizio delle

voci ma potevano dialogare alla pari con esse

 Si costruiscono dei teatri il primo ad essere inaugurato fu quello di

Venezia (1637)

L‟0RFEO

 Melodramma detto “favola in musica” da Monteverdi

 5 atti preceduti dal prologo e dalla toccata

 Viene rappresentata per la prima volta nel Palazzo Ducale a Mantova nel

1607 e poi in tutta Europa e poi pubblicata scritta nel 1609

 Il librettista è Striggio

 La toccata è strumentale

 Con il prologo entra in scena la musica e presenta le scene successive

 Il prologo è formato da una strofa (canta da un soprano) e un ritornello

(strumentale)

Ascolto: L’Orfeo (prologo e toccata) di Monteverdi

L‟ORATORIO

 È il corrispettivo del melodramma nella musica sacra

 Non contiene gli elementi scenografici e coreografici del melodramma (solo

musica e canto)

 È un coro con dei personaggi solisti

8  Susseguirsi di recitazione e arie

 Narra di vicende, spesso bibliche

 Fa in modo che ci sia una riflessione sulla parola (non ci si preoccupa della

parte visiva)

 I presupposti sono gli stessi del melodramma (narrare vicende)

 Un compositore di oratorio molto importante è Giacomo Carissimi

JOHANN SEBASTIAN BACH

 Maestro di cappella e compositore di oratorio di Lipsia

 Scrive una passione di Cristo secondo Matteo in forma di oratorio

(“Matthäuspassion”)

 Il tenore fa la parte principale

 I solisti possono fungere da più personaggi

 Il coro suona i corali, melodie di origine profana, inserite nel contesto

religioso – colto (come la riforma luterana Bach è il Germania)

 

meditazione sofferta della gente

Ascolto: O Haupt, voll Blut und Wunden (Oh capo insanguinato e con spine) 

corale della passione secondo Matteo

Ascolto: Suite n. 3 in Re maggiore “Aria sulla quarta corda”

Ascolto: Preludio n. 1 con clavicembalo nei secoli seguenti si aggiungerà la

melodia, prima assente

VIVALDI

IL CLASSICISMO MUSICALE (1760 – 1830)

 Viene dimenticato Bach e il clavicembalo

 Il clavicembalo viene sostituito dal pianoforte

 Il classicismo musicale è in antitesi con il barocco mette al primo posto

l‟equilibrio formale, la simmetria, l‟ordine, la semplicità strutturale, la

comprensibilità

 Prendono corpo 2 forme:

Concerto per strumento solista e orchestra dialogano

 

Sinfonia l‟orchestra è la protagonista

 

 I concerti del barocco, a cui si rifà il concerto per strumento solista e

orchestra, sono:

Concerto solista strumento solista

 

Concerto grosso dialogo tra il gruppo di strumenti e l‟orchestra

 

 Il pianoforte viene sempre più usato 9

 L‟orchestra può essere:

Barocca medie dimensioni (20 – 25 orchestrali)

 

Classicista dimensioni sempre più grandi (30 – 40 orchestrali) si

  

aggiungono gli archi ad esempio

 La sinfonia è divisa in 3 movimenti (aumentano con il tempo) ed è molto

corposa e lunga

MOZART (secondo „700)

 In 35 anni di vita compone più di 600 opere, anche complesse (sinfonie,

melodrammi ecc.)

 Fa propri i caratteri del classicismo si vuole essere semplici e

comprensibili, ma si vuole anche sorprendere

 Si cimenta in tutti i generi (arie, messe ecc.)

 Compone e suona con il pianoforte, che ha più possibilità del clavicembalo 

ha diverse intensità a seconda della forza che si impone

 La forma sonata è una forma compositiva con esposizione di un tema da

svilupparsi e da riprendere alla fine

 A Mozart non piaceva dover rispettare le forme predate: egli va al di là delle

forme, rispettandole

 Si ispira a Haydn per i quartetti ecc.

IL FLAUTO MAGICO

 È l‟ultima opera teatrale scritta da Mozart

 2 atti con Regina della notte (soprano) e orchestra

 È stato rappresentato nel 1791

 È un Singspiel, storia musicale di carattere ironico

Ascolto: K620 (Aria della Regina della notte)

Ascolto: sinfonia n. 40 (K550) (1788) ha la forma di una sonata ed è una sinfonia

bitematica (2 temi) tripartita (esposizione, sviluppo, ripresa)

Ascolto: Messa da requiem (introitus, dies irae) o K626 si dice sia l‟ultima

composizione di Mozart, dettata prima di morire e commissionata da un ricco

signore, sotto compenso, in modo che venisse suonata al suo funerale

IL PREROMANTICISMO MUSICALE

10 LUDWIG VAN BEETHOVEN

 Nasce nel 1770 e attraverso il „700 e l‟„800

 Sente avvicinarsi il romanticismo musicale

 È un grande innovatore

 Introduce il tema, melodia su cui si basano molte composizioni scritte

 Si ha l‟avvento del pianoforte, che scalza il clavicembalo

 Si dà importanza al timbro e alle capacità espressive degli strumenti

musicali e dell‟orchestra

 Beethoven compone 9 sinfonie (più lunghe e co

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
17 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/07 Musicologia e storia della musica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giulan di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di musica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Asinari Pierguido.