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LA LOTTA DELLA MODA - LUCIEN LELONG
Durante la guerra e l'occupazione tedesca (1940-1944) la haute couture francese, privata delle materie prime e sotto la minaccia di essere trasferita prima a Berlino, poi a Vienna, fu sottoposta a una dura prova. Lucien Lelong, presidente della camera sindacale della cultura parigina, tenne testa ai tedeschi e riuscì a mantenere le maison a Parigi. Nel 1945 la haute couture francese, isolata per 5 anni dal resto del mondo e troppo colpita per creare le sue collezioni nel modo abituale, volle comunque dimostrare di essere ancora attiva e vitale. Nel marzo 1945 Lelong organizzò la mostra "Teatro della Moda", una sorta di sfilata in miniatura con seicento bambole, alte 60 cm, in filo di ferro, con le teste modellate in gesso e con capelli acconciati, vestite all'ultima moda di vario tipo. Queste indossatrici-bambole erano collocate entro scenografie. Il successo fu clamoroso e la mostra riaffermò l'esistenza.del New Look divenne molto popolare e influente, e venne adottato da molte donne in tutto il mondo. Questo stile si caratterizzava per la sua eleganza e femminilità, con gonne ampie e vita stretta. Negli anni '50, i tessuti sintetici continuarono a essere utilizzati, ma vennero affiancati da tessuti naturali come il cotone e la lana. I colori erano vivaci e accesi, con stampe floreali e motivi geometrici molto popolari. Gli abiti erano spesso decorati con pizzi, ricami e dettagli in pelle, conferendo loro un tocco di lusso e raffinatezza. Le donne indossavano anche cappotti e giacche eleganti, completando il loro look con accessori come guanti, cappelli e borse. In conclusione, gli anni '50 furono un periodo di grande cambiamento nella moda, con l'introduzione del New Look di Christian Dior e l'utilizzo di tessuti sintetici e naturali. Questo stile elegante e femminile ha lasciato un'impronta duratura nella storia della moda.BAR SUIT definì la silhouette alla moda anni '50. Carmel Snow (editore di Harpers Bazaar) definì tale collezione New Look. A questo stile veniva abbinata una biancheria intima che favoriva la silhouette ideale.
LO STILE TEENAGERS
Sullo sfondo un mondo incerto, ossessionato dalla guerra fredda e da una insidiosa minaccia nucleare, diede impulso ai giovani di sviluppare una loro cultura che li rappresentasse. Fu coniato il termine Teenager, che richiedeva un abbigliamento ideato per loro. Nacque un nuovo genere di eroe e un nuovo modello comportamentale: Elvis Presley con i suoi giubbotti in pelle da pilota e accessori militari, anche abiti da lavoro e i bluejeans che divennero alla moda.
Il Cheerleading è un fenomeno americano nato alla fine dell'Ottocento, come attività per i ragazzi, fu dominato dalle ragazze degli anni '50. In un'epoca in cui si apprezzava l'atletismo, diede libertà alle ragazze, limitate a scuola, al
College, nelle scelte dello sport. Le uniformi erano considerate il massimo del glamour per le teen agers: gonna al ginocchio, maglioncini con scritte, calzini arrotolati, scarpe a sella e pon pon. La nuova generazione cercava di affermare la propria indipendenza vestendo diversamente. Negli USA nacquero molti clan di giovani divisi dallo stile. Esempio: BOBBY SOXERS, in gonne voluminose e i Beats in nerobohemien. Nella moda maschile nascono due gruppi distinti: gli Hipsters (in origine erano afro-americani) che emulavano lo stile dei musicisti Jazz anni '30-'40, adottarono una divisa composta da pantaloni a vita alta con gamba larga, stretta in fondo e una giacca di taglio ampio con grandi risvolti e spalle imbottite, e i TEDDY BOYS, erano adolescenti londinesi, della classe operaia che ascoltavano il Rock americano. Indossavano giacche di taglio edoardiano, di colore sgargiante, con gilet, cravattini e pantaloni larghi sui fianchi e stretti alla caviglia. Le Teddy Girls
Mescolavano elementi maschili con accessori femminili, come ad esempio jeans e ballerine, clutch e ombrello. Lo spolverino è un altro elemento tipico della moda Teddy Boys che si diffuse in Gran Bretagna.
RESORT WEAR
La prosperità degli anni '50 porta alla ribalta il concetto di tempo libero. L'industria della moda creò un nuovo genere di abbigliamento conosciuto come Resort Wear, una vasta gamma di abiti e accessori per la villeggiatura. Nonostante le vacanze richiedessero un abbigliamento informale, le persone utilizzavano abiti e accessori colorati, con tessuti dalle tinte vivaci e motivi Hawaiani. Lo stile animalier e il batik indonesiano erano molto richiesti e prese avvio uno stile tropicale con accessori vari. Per i tessuti dei costumi si impiegarono quelli elastici e pannelli per appiattire la pancia. Anche gli accessori furono molto richiesti: copricostumi, bigiotteria, borse da spiaggia in rafia paglia. Un accessorio molto in voga fu la cuffia da bagno.
I cappelli a forma di paralume, decorati con fiori e frutta di rafia. Le scarpe come le espadrillas provenienti dalla moda spagnola divennero una mania, i sandali in legno stile giapponese e le infradito di gomma importati dai soldati provenienti dalla Corea.
CHRISTIAN DIOR
Il rivoluzionario New Look del Couturier dominò l'abbigliamento femminile dalla fine degli anni '40 alla metà degli anni '50. Il punto vita divenne aderente e sottile, il petto alto ed evidenziato, le spalle morbide e a spioventi, le gonne voluminose. Il look a clessidra riportò in vita i corpetti rigidi. Dopo lo stile semplice e squadrato della seconda Guerra mondiale questo ritorno alla stravaganza e alla femminilità del passato suscitò qualche perplessità ma anche ammirazione.
LA VITA
-1938: diventa l'assistente di Piguet e crea abiti AMPHORA aderenti con fianchi tondi.
-1942: entra in Maison di Lelong, prima come assistente di Balmain poi come designer.
principale-1946: aprirà la sua Maison grazie all'aiuto dell'industriale tessile Boussac. La sua prima collezione, per la primavera '47, chiamata Corolle, seguì l'idea di un abito a corolla e che presentava il modello iconico Bar, fu chiamata New Look che riportò il primato dell'alta moda a Parigi.
CARATTERISTICHE DEL MARCHIO-1950: linea ad S, evidenziata dalla giacca a ¾.
1952/53: ligne profilée, parte superiore aderente fino alla vita e si amplia verso il basso.
1953: linea a tulipan, aderente e affusolata, provvista di ampia scollatura a V.
1954: forma H, stretta e piatta, leggermente svasata sui fianchi.
1955 primavera: abiti A-LINE, con spalle larghe, dal taglio sartoriale maschile.
1955 autunno: la Y Line portò gonne affusolate e pose l'accento sulle spalle.
Altre linee: la linea ad S.
Altre caratteristiche del marchio furono i sontuosi abiti da sera, i fili di perle, i colli scostati, gli abiti da sogno, le...
mezze cinture su giacche e cappotti e le stole.
COLORI: Blu, grigio, bianco e rosa, rosso furono i colori preferiti.
INFLUENZE: Tocchi orientaleggianti furono evidenti in abiti a tunica e cheongsams (tipici abiti cinesi con colletto alla coreana e spacco laterale). Fu Christian Dior a coniare il termine "abito da cocktail", che aveva il corpino aderente e gonna ampia che metteva in risalto la vita.
LA FINE: Dopo la sua morte avvenuta nel 1957, il suo giovane assistente Yves Saint Laurent prese le redini della Maison, e in seguito Ferré, John Galliano.
IL SUCCESSO: Il successo di Dior era dovuto sia alla sua genialità e al gusto per la promozione del prodotto che è la sua eredità, come il suo New Look. Nonostante sia stato al vertice solo per un decennio, l'influenza del suo marchio globale è legata a molti prodotti e a un'industria molto fiorente che ha ispirato molti stilisti come Christian Lacroix.
CRISTOBAL BALENCIAGA: Cristóbal
Balenciaga era nato il 21 gennaio del 1895 in Spagna. A 12 anni lascia la scuola e inizia a fare l'apprendista nel laboratorio di un sarto. La prima boutique Balenciaga apre a San Sebastian nel 1919.
Per le innovazioni stilistiche viene definito il Picasso della moda. Contribuì a creare lo stile degli anni '60 e cosa più importante ideò una silhouette completamente nuova: il suo stile era caratterizzato da linee sciolte, prive del punto vita. Boleri e mantelli riecheggiavano i costumi dei toreri mentre gli abiti corti sul davanti e lunghi dietro ricordavano lo stile delle ballerine di flamenco. Con il modello a "Sacco" del 1957 prefigura le forme semplici degli anni Sessanta. Ideò abiti trapezoidali, a balze e con vita larga (1957/58), giacche e gonne a palloncino, cappotti cocoon. Colletti scostati che allungavano il collo, grandi bottoni e maniche sette ottavi. Le maniche dolman erano la sua ossessione ed erano tagliate in un pezzo unico con
L'abito. Ideò una seta rigida detta GAZAAR. Ama sperimentare forme audaci, tessuti impermeabili di plastica e tessuti trasparenti. Nel 1947 introduce la linea Barrel, più voluminosa, mentre nel 1950 tuniche sottili e abiti a sacco. Si ispirava alle forme del passato, creò un'intera collezione chiamata "Infanta", ispirata agli abiti che Diego Velasquez aveva dipinto per la principessa spagnola. A parte il Nero, i suoi colori preferiti erano il Rosso ed il Rosa.
OGGI: Demna Gvasalia
ABITI ICONICI: envelope dress, chou, abito da sposa
ANNI '60
Gli anni Sessanta portano alle massime conseguenze quei fenomeni di rinnovamento incentrati sulla ricerca di nuovi ideali estetici e ideologici, che incidono in maniera considerevole sull'abbigliamento. Il declino della moda "per pochi" viene segnato dagli avvenimenti politici ed economici. L'aumento vertiginoso dello sviluppo industriale, nei primi anni Sessanta, favorisce
Una progressiva diffusione dei beni di consumo portando ad un apparente livellamento delle classi sociali. Il fenomeno di contromoda, trova più ampio spazio in questo decennio. Alla tendenza "ufficiale" si oppone un tipo di abbigliamento libero da schemi precostituiti, esplicita manifestazione dell'ideale di indipendenza che anima le nuove generazioni. Le giacche dei completi maschili vengono sostituite dai montgomery e dagli eskimo, i pantaloni diventano stretti e informali, il maglione, spesso a collo alto, sostituisce la camicia, le scarpe più usate sono quelle sportive o i mocassini.
I GIOVANI
Negli anni '60, la società si trovò di fronte ad una vera e propria rivolta giovanile che rifiutava le convenzioni, si andò contro ogni forma di autoritarismo e condizionamento e si cominciò a lottare e a sperare in un sistema politico, economico e sociale alternativo a quello capitalistico borghese. Il movimento rivoluzionario
diede spazio ai giovani, l'appagamento dei bisogni personali, non omologazione secondo rigidi schemi imposti dall'alto, ma finalmente libertà, anche sessuale. - Negli Stati Uniti i giovani