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ARDIPTECUS RAMIDUS lontano precursore dell’uomo (6-7 M di anni fa).

In Tanzania, nel 1978, vennero trovate delle impronte animali di bipedi di 3M di anni. Si

comincia a pensare che 3M di anni fa esistessero delle specie capaci di stare in

posizione eretta per la maggior parte del tempo.

1978 scoperta di Lucy in Etiopia, un Australopitecus Africanis, ed è tuttora uno degli

scheletri meglio conservati dei primati dell’uomo. Era una giovane donna alta quasi un

metro, morta per annegamento, e questo portò alla sua conservazione.

Homo Ergaster è il primo vero rappresentante del genere umano. Era un cacciatore e

assomigliava molto all’uomo, ma con la forma del cranio ancora abbastanza

diversificata.

In Italia, venne trovato nel Lazio, un cranio umano che è molto simile a quello

dell’uomo contemporaneo.

I crani di Saccopastore sono dei reperti trovati in Italia, classificati come pre-

neanderthal in una miniera.

Dopo l’uomo di Neanderthal, nella Rift Valley, nasse l’uomo sapiens, simile a noi

morfologicamente, e si sposta in Europa. Nello stesso momento per cui si scoprono i

sapiens in Europa, i reperti di Neanderthal spariscono. Questo apre molte nuove teorie

sulla scomparsa del Neanderthal. La più spiegata è un genocidio da parte dei sapiens,

oppure alcune malattie portate da loro dall’Africa, per cui l’uomo di Neanderthal,

residente in Europa, non riuscì a combattere.

Reperto importante è stato quello trovato in Liguria, di un Homo Sapiens, che fu

sotterrato con una corona e con i suoi strumenti di caccia. Questo fa capire che già a

quel tempo le tecniche funerarie furono già in atto.

Introducendo la vera medicina, esistono dei crani che presentano dei fori da

trapanazione che dimostra operazioni chirurgiche preistoriche, dato che alcuni pezzi

d’osso si furono rimarginati, indice che il soggetto operato era ancora vivo durante

l’operazione. Si pensa che queste tecniche erano utilizzate in soggetti affetti da

epilessia, oppure per curare ferite da sfondamento, ma anche per rituali spiritici.

L’uomo di Similaun è una mummia naturale di 5000 anni fa conservato in un

ghiacciaio. Grazie alla radiologia, si è capito come quest’uomo è morto e i suoi ultimi

attimi di vita.

Spostandosi più avanti nel tempo, in Mesopotamia, che è considerata la culla della

civiltà e della medicina grazie alla documentazione scritta che fu rilasciata.

L’Ashipu era un medico che esorcizzava la malattia, che era entrata nell’uomo

peccatore, chiedendo perdono agli dei per la guarigione del malato.

L’Ashu era un medico che curava con le erbe, molto più vicino al medico

contemporaneo, che consigliava quali erbe erano consigliate da assumere.

In Mesopotamia non si conosceva benissimo l’anatomia come in Egitto, ma grazie alle

tecniche di epatoscopia (rituali leggendo il fegato animale per predire avvenimenti)

avevano una grande conoscenza anatomica animale.

La prima vera medicina nasce con la stele di Hammurabi, con scritte le regole del

medico, e le punizioni a cui è soggetto in caso di errore. Era ancora molto vicino il

rapporto di medicina e di religione.

Egitto

Data l’ossessione degli egizi di scrivere tutto ciò che accadeva, questo ha permesso

agli studiosi di documentarsi in modo molto più accurato sulla loro storia, trovando

anche molti riscontri sulla vita medica di questo antico popolo.

La loro medicina era molto sistematica, staccandosi di molto dalla medicina rituale e

cominciando a emergere la medicina di specialità, quindi ogni medico aveva una sua

specialità su cui operare.

Altro punto a favore per lo studio degli egizi era il loro culto all’immortalità e alla

resurrezione, quindi alla mummificazione.

Moteph fu un sacerdote-architetto chef u anche un medico, e per la sua bravura venne

divinizzato.

La vera fonte scritta che ha permesso di capire la medicina egizia fu il papiro di Smith.

Era un trattato chirurgico, sempre con accenni sacerdotali, che parlava di frattura

tumori ecc. e descriveva come trattare questi. Era molto sviluppata l’odontoiatria e

furono i primi a trovare metodi anticoncezionali.

In Iran, con i persiani, c’era un’idea totalmente diversa nella trattazione della morte.

Questa era definita come cosa impura, e il cadavere se seppellito contaminasse il

terreno, quindi loro venivano messi su delle torri del silenzio dove venivano divorati

dagli avvoltoi, e in seguito ciò che rimaneva buttato all’interno della torre (che era

cava) arrivando fino in profondità.

Grecia

In Grecia la medicina si stacca del tutto dalla spiritualità lasciando spazio alla medicina

sistematica. Con Asclepio cominciò la medicina greca, e in seguito perfino divinizzato

e creati dei templi in suo onore che erano dei veri e propri ospedali dove i pazienti

venivano curati in cambio di un’offerta alla divinità.

Pitagora insegna che la vita è composta

da quattro elementi, i quali sono fuoco,

aria, terra e acqua e che l’equilibrio di

questi porta alla vita.

Con Ippocrate si ebbe la prima svolta

sulla medicina con la teoria umorale, che

è collegata alla teoria di Pitagora sugli

elementi, ma fu anche il promo vero a

distanziare il medico dal sacerdote e per

questo è considerato il padre della

medicina.

Ippocrate tentò di applicare tale teoria

alla natura umana, definendo l'esistenza

di quattro umori base, ovvero bile

nera, bile gialla, flegma ed infine

il sangue (umore rosso). La terra

corrisponderebbe alla bile nera (o atrabile, in greco Melàine Chole) che ha sede

nella milza, il fuoco corrisponderebbe alla bile gialla (detta anche collera) che ha sede

nel fegato, l'acqua alla flemma (o flegma) che ha sede nella testa, l'aria al sangue la

cui sede è il cuore. A questi corrispondono quattro temperamenti (sanguigno, collerico,

melanconico, flemmatico), quattro qualità elementari (freddo, caldo, secco, umido),

quattro stagioni (primavera, estate, autunno e inverno) e quattro stagioni della vita

(infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia). Il buon funzionamento dell'organismo

dipenderebbe dall'equilibrio degli elementi, definito eucrasia, mentre il prevalere

dell'uno o dell'altro causerebbe la malattia ovvero discrasia.

Oltre ad essere una teoria eziologica della malattia, la teoria umorale è anche una

teoria della personalità: la predisposizione all'eccesso di uno dei quattro umori

definirebbe un carattere, un temperamento e insieme una costituzione fisica

detta complessione:

il malinconico, con eccesso di bile nera, è magro, debole, pallido, avaro, triste;

 il collerico, con eccesso di bile gialla, è magro, asciutto, di bel colore, irascibile,

 permaloso, furbo, generoso e superbo;

il flemmatico, con eccesso di flegma, è beato, lento, pigro, sereno e talentuoso;

 il sanguigno, con eccesso di sangue, è rubicondo, gioviale, allegro, goloso e dedito

 ad una sessualità giocosa.

Empedocle aveva teorizzato che la respirazione oltre ad avvenire tramite i polmoni

avveniva anche tramite i pori della pelle.

Medicina Romana

La medicina romana apprende molto da quella greca, soprattutto per l’odontoiatria.

Il principale esponente romano era Galeno. Si laureò in filosofia e in seguito si formò in

medicina, ma ritenendo i medici e i suoi insegnanti al di sotto delle sue abilità.

Inizialmente fu medico nelle arene dei gladiatori, dove doveva curare e suturare le

grandi ferite, e questo gli permise di studiare al meglio l’anatomia dell’uomo.

Il Medioevo

*Per l’identificazione della storia si utilizza soprattutto l’archeologia, per poi

identificare le caratteristiche del soggetto e poi riporsi alla popolazione. Si identifica

prima di tutti il sesso, l’età e l’altezza attraverso tavole specifiche. *

Il medioevo viene ricordato come il periodo delle grandi epidemie e pestilenze, cui

colpevole era l’uomo peccatore.

A quel tempo le lezioni di anatomia erano effettuate dal vivo su corpi di condannati a

morte, dove il medico indicava tramite un lungo bastone al barbiere-chirurgo dove

incidere, mentre il medico spiegava in latino i componenti anatomici, tutto

accompagnato dai testi galenici, che erano la verità assoluta a quel tempo. Il problema

era che quasi sempre il testo non corrispondeva a ciò che si vedeva, e la colpa era

data al corpo del peccatore, non ai libri che erano ritenuti sacri.

Le principali malattie che hanno caratterizzato il medioevo furono:

La Lebbra

È una malattia cronica, deformante e mutilante. La patologia comincia a creare noduli

e distruggere le ossa. In passato non esisteva cura e quindi si adottava un

procedimento di contenimento, isolando i malati per evitare il passaggio dell’infezione.

Osservando il cranio si poteva osservare una precoce perdita dei denti e il

riassorbimento della spina nasale.

La Sifi lide

Questa patologia era molto infettiva e al terzo stadio diventa altamente deformante, e

sullo scheletro causa la presenza di innumerevoli placche.

Costantinopoli

Costantinopoli fu costruita sulla base romana, creata appunto dall’imperatore

Costantino.

La medicina era umoristica e i medici popolari insegnavano nelle scuole di medicina.

Oribasio era un medico nato a Pergamo, molto bravo per le sue nozioni chirurgiche.

Venne cacciato dalla città ma poi richiamato per la sua bravura, diventando medico di

corte.

Alessandro di Tralles fu un medico ricordato per i suoi dodici libri nella quale si trovava

d’accordo con Galeno e Ippocrate nella teoria umoristica.

caduta di Costantinopoli.

1953 scoperta dell’America.

1492

Mondino de Liuzzi fu il primo medico che studiò l’anatomia con le sue mani senza

l’aiuto del barbiere-chirurgo, e scrisse anche vari trattati anatomici.

Alessandro Achilli scoprì le ossa uditive.

Guido da Vigevano cominciò a disegnare corpi anatomici.

Albechi Durer fu un famoso incisore che creò un’opera sulle proporzioni umane.

Bregnano da Capri segnò un passo importante per la medicina scoprendo che tramite

il mercurio si poteva curare la sifilide, non sapendo però gli altri effetti negativi del

metallo.

In questi anni si sviluppò la tecnica della trapanazione cranica che era un metodo di

cura per alcuni dolori e malattie. La polvere cranica che veniva estratta o dal vivo o

dal morto era anche usata come farmaco contro l’epilessia, dato che questa patologia

era considerata come un’indemonizzazione.

Leonardo da Vinci, considerato uno dei più grandi intellettuali della storia, fu anche un

grande esponente delle materie naturali appassionato di

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
7 pagine
SSD Scienze mediche MED/02 Storia della medicina

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Spina97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della medicina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Armocida Giuseppe.