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Ad Aphra Behn (1640-1689) si devono due opere narrative significative per l'evoluzione verso il novel. Le
Love Letters between a Nobleman and His Sister (1684) sono il primo romanzo epistolare inglese,
caratterizzato dall'approfondimento dell'aspetto psicologico e dall'autocoscienza della protagonista Sylvia,
in antitesi coi codici etici e comportamentali imposti dalla famiglia e dalla società, i quali finiranno per
essere sopraffatti; l'elemento introspettivo costituisce una novità. Il romanzo breve Oroonoko, or The Royal
Slave esce nel 1688, qualche mese prima della fine della monarchia Stuart. È un testo fortemente
autobiografico; la storia si presenta attraverso una narrazione in prima persona estremamente
individualizzata, dove la narratrice si caratterizza anche come testimone. L'esistenza di Oroonoko è
governata dal senso dell'onore, e in subordine dall'amore, spirituale prima ancora che fisico, per Imoinda.
Oroonoko non è un romanzo antischiavista: l’immoralità della schiavitù è qui direttamente proporzionale
alla nobiltà del protagonista. Si tratta invece di un vero e proprio “romanzo Tory”: testo di transizione,
conflittuale, in cui entrano a contatto e si scontrano la convenzionale narrazione aristocratica del Romance
-incarnata principalmente nelle figure del protagonista e della donna amata, sovrumanamente eroici e
positivi- e le nascenti istanze del racconto “borghese”. Behn disegna un mondo che ha perduto i valori
tradizionali -onore, lealtà, verità- per votarsi all'accumulazione capitalistica perseguita con ogni mezzo.
Oroonoko si legge anche come elegia funebre per il Romance, pronunciata dall'interno di un'opera già in
parte novel.
John Bunyan (1628-1688) era soldato nell’esercito cromwelliano durante la guerra civile, e poi, durante la
restaurazione, predicatore “abusivo”, pastore battista e autore di un sacco di testi di natura devozionale e
morale. Grace Abounding to the Chief of Sinners (1666) è un resoconto del suo itinerario esistenziale,
deinvidualizzato al punto di evitare la nominazione o riferimenti precisi a luoghi, eventi o persone, così che
l'io si muove su uno sfondo sfocato, interagendo con individui ridotti al ruolo di funzioni narrative. Stessa
cosa per l'opera maggiore di Bunyan, Pilgrim's Progress, servendo a incentivare un’identificazione del
lettore con l'io narrante. In Grace Abounding la coscienza diviene campo di battaglia dove si affrontano un
Dio lontano ma sempre presente nei “testi” e un Diavolo che è invece una vera e propria entità fisica e si
manifesta con le modalità più ingannevoli. Così l’esistenza è una lotta senza fine, la quale può essere
interrotta unilateralmente da Dio. The Pilgrim’s Progress from This World to That Which Is to Come:
Delievered under the Similitude of a Dream è uno dei testi più influenti e più letti a tutti i livelli sociali. Il
successo fu tale da spingere l'autore a scriverne il seguito, The Second Part of the Pilgrim.
Il racconto è “trasparente”, privo delle allegorie delle scritture occidentali, da Dante a Spenser. Nella
scrittura puritana l'allegoria è una forma di composizione letteraria altamente sospetta, se non addirittura
un peccato. L'intero Pilgrim’s Progress mette in gioco una serie di strategie intese ad arginare l’ambiguità
della testualità allegorica, sforzandosi di ridurre al minimo i margini dell’interpretabilità: i personaggi
incontrati da Cristiano non hanno tendenzialmente altro significato se non quello morale che traspare a
prima vista. Si recupera così il semplice allegorismo medievale popolare di morality plays, dandogli una
forma narrativa che ne accentua gli aspetti realistici e il collegamento con l'esperienza quotidiana della
gente comune. Si crea una completa identità tra la situazione di cristiano-lettore di fronte al mondo
narrativo in cui vive e agisce e quella del lettore-cristiano di fronte al “proprio” mondo reale così come alla
narrazione che ha sotto gli occhi in quel momento. Per entrambi l’apprendimento e la pratica dell’arte di
interpretare sono di vitale importanza, perché ne va della salvezza eterna. In effetti i momenti in cui
Cristiano è più vicino alla perdizione sono quelli in cui la sua capacità di riconoscere i segni divini o le
manifestazioni diaboliche per quello che veramente sono si riduce al minimo. La città della Vanità, sede di
una fiera permanente (Vanity Fair), Bunyan pone come vanità le cose del mondo in quanto vengono fatte
oggetto di attaccamento, di quell’amore intransitivo. L’ingresso di Cristiano e Fedele nella città sotto gli
sguardi attoniti degli abitanti è un rovesciamento dell’ episodio del passaggio degli ambasciatori anemoliani
attraverso la città di Amaurote nell’Utopia di Tommaso Moro. La cornice ideologica, saltando dal cattolico
riformatore al protestante riformato, è assai simile, con la critica al sovvertimento dei valori veri da parte di
un sistema sociale ed economico dove l’unico oggetto di desiderio diventa l’acquisizione di beni materiali.
Gli esponenti della classe dominante della città di vanità, cortigiani del principe Belzebù, hanno i nomi dei
vizi e dei peccati di cui sono allegorie, preceduti da titoli nobiliari. Paradise Lost e Pilgrim’s Progress, nelle
loro specifiche maniere, preparano entrambi il terreno all'avvento del novel, mettendo in scena le
eccezionali avventure di personaggi assolutamente comuni e normali. Il primo vero e proprio novel inglese,
Robinson Crusoe, si presenti come una riscrittura della storia del Progress, il racconto di una crescita
interiore attraverso la tentazione e l'autoanalisi in un pellegrinaggio alla ricerca della piena felicità.
Bacon e la rifondazione del sapere
La New Atlantis (1624) di Francis Bacon (1561-1626) Si colloca nella linea del racconto utopico, e che
tipicamente si focalizza sull’incontro e confronto del personaggio con una cultura “altra”, normalmente
assai migliore e più razionale di quella da cui egli proviene. Bacon sposta il centro dell’attenzione dalla
politica alla scienza, all’invenzione di una civiltà in cui la scoperta, l’esperimento, l’elaborazione teorica di
paradigmi interpretativi delle leggi naturali e l’evoluzione tecnologica rivestono un ruolo fondamentale.
Tutto ciò viene gestito dalla Casa di Salomone, una grande fondazione di ricerca scientifica. Si ha una natura
esclusiva, elitaria e perfino esoterica della scienza, le cui scoperte vanno protette tanto contro la
superstiziosa curiosità del volgo ignorante, quanto contro le possibili ingerenze del potere. E così gli affiliati
della Casa di Salomone tengono periodiche consultazioni per decidere quali delle invenzioni e degli
esperimenti che hanno effettuato debbano essere resi pubblici. Il modello rappresentato nella New Atlantis
contribuì, nel giro di un ventennio, a ispirare la costituzione della Royal society, l'associazione-istituto per lo
sviluppo delle scienze. Il racconto utopico si costituisce tradizionalmente a partire da un resoconto di
viaggio, su una serie di convenzioni che sono in gran parte le stesse di quelle su cui si strutturano i testi
preantropologici in cui vengono riportati incontri reali con popolazioni di altre parti del mondo. Nel suo
Advancement of Learning senza contrapporre direttamente verità rivelata a verità razionale e naturale, egli
le separa nettamente, giustapponendole come oggetti di due modalità di conoscenza indipendenti, che
sono tra loro complementari ma irriducibili l’una all’altra. La sfera religiosa perde qui la sua natura di
ideologia totalizzante, per ridursi a una delle diverse dimensioni in cui si esercita la vita dello spirito. Nella
New Atlantis Bacon sgombra a priori il terreno da eventuali ostacoli teologici e dogmatici.
L’Advancement si pone anche un fine concreto e immediato che è di natura retorica in senso stretto, cioè
inteso alla persuasione: quello di introdurre il sovrano a “investire” nello sviluppo della ricerca scientifica.
A tale scopo beacon si sforza di dimostrare che l’ignoranza dei sudditi non è per nulla cosa desiderabile. La
seconda finalità dell’Advancement consiste in una generale rifondazione del sapere. La rifondazione del
sapere richiede l’eliminazione non solo degli errori effettivamente commessi da pensatori e ricercatori del
passato, ma delle potenzialità di errore connesse a inclinazioni tipiche della mente umana. Nel Novum
Organum viene esposta la teoria degli idoli, le false immagini di verità che ostacolano il progresso della
conoscenza. Tra essi i più pericolosi sono gli idola fori, le distorsioni prodotte dal linguaggio. L’ideale
baconiano consisterebbe nell'irrealizzabile invenzione di un linguaggio puramente denotativo, costruito su
una perfetta corrispondenza biunivoca tra segni e referenti: una scrittura insieme segreta, impenetrabile da
coloro a cui non è destinata, e inequivocabile nel suo significato per chi ne possegga la chiave.
Nell'Advancement si ha una controtendenza “ciceroniana” (painted o courtly style); nel De Augmentis si
muove una critica allo stile tradizionalmente presentato come antitetico a quello ciceroniano, e cioè il
“senechiano”, altrettanto manipolatorio e caratterizzato da una esclusiva attenzione per la parola.
Politica, storia, racconti delle origini.
Hobbes e Milton.
Sir Walter Ralegh (1552-1618) aveva posto mano a una serie di lavori scientifici e storici il più memorabile
dei quali è History of the World (1614), in cui le vicende legate all'ascesa e alla caduta degli imperi
dell'antichità forniscono il materiale per meditazioni sul male, il peccato, la depravazione dell'umanità e il
suo essere indegno della grazia divina. Il progetto è molto legato alla tradizionale ricerca cristiana di un
significato complessivo della storia, si conforma allo schema medievale dei De casibus, i racconti delle
cadute di uomini illustri.
Il Leviathan (1651) di Thomas Hobbes (1588-1679) costruisce il grande edificio della teoria dello Stato
Autoritario, demistificando valori presentati come assoluti e universali , dei quali mostra la semplificabilità a
un numero ristretto di istanze primarie, tra cui domina, oltre al desiderio di potere, l'istinto di
conservazione inevitabilmente accompagnato dalla paura di perdere la propria vita o ciò che ci si è
procurati per renderla più agevole e sicura. Utilizzando nozioni tipiche della cultura medievale e
rinascimentale, come l'affermazione della necessità dell’assolutismo, unica forma di governo in gra