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L'APOLOGIA DI SOCRATE E I PRIMI DIALOGHI
L'Apologia costituisce l'esaltazione della vita consacrata alla ricerca filosofica: "UNA VITA SENZA RICERCA NON È DEGNA DI ESSERE VISSUTA."
Il Critone ci presenta Socrate di fronte a un dubbio: accettare la morte o fuggire.
Nei dialoghi minori vengono ripresi i punti fondamentali dell'insegnamento socratico:
- La virtù è una sola
- La virtù è insegnabile
- Nella virtù consiste la felicità
Il metodo che utilizza è quello dialettico: si ammette in via d'ipotesi la tesi opposta a quella di Socrate e si fa vedere che essa o non conduce a nulla o ha conseguenze assurde.
IL PROTAGORA, L'EUTIDEMO E IL GORGIA
PROTAGORA: dimostra l'unità della virtù e la sua riducibilità al sapere: soltanto la scienza si può insegnare e di conseguenza anche la virtù. Negando ogni valore all'insegnamento sofistico e dando valore a quello
di SocrateEUTIDEMO : offre una presentazione del metodo eristico (arte di battagliare a parole).
Fondamento: non è possibile l'errore, qualsiasi cosa si dica è vera
➡ contiene l'illustrazione del compito proprio della filosofia che per Platone è l'uso del sapere a vantaggio dell'uomo
GORGIA : Platone attacca la retorica e oppone l'idea secondo cui ogni arte o scienza è veramente persuasiva solo se si esprime a riguardo dell'oggetto che le è proprio. La retorica= pratica adultoria e il suo vero valore implica la convenzione secondo cui la giustizia è solo una convenzione umana.
CRATILO : il problema affrontato è se il linguaggio sia veramente mezzo per insegnare la natura delle cose
➡ contiene l'enunciazione delle 3 alternative fondamentali della teoria del linguaggio: 1) tesi sostenuta dagli eleati : linguaggio pura convenzione 2) tesi sostenuta da Cratilo : linguaggio
prodotto naturalmente dall'azione casuale delle cose
3) tesi sostenuta da Platone: linguaggio serve ad avvicinare l'uomo alla conoscenza delle cose
LA TEORIA DELLE IDEE
La teoria delle idee di Platone, elaborata nella battaglia antisofistica, prende distacco da Socrate.
Platone approfondisce il concetto di scienza (episteme) sostenendo che dovesse avere stabilità, immutabilità e perfezione.
Parte dalla presupposizione che il pensiero riflette l'essere, ci deve essere una corrispondenza per far si che il pensiero sia buono e vero.
L'OGGETTO della scienza sono le idee, ovvero entità immutabile e perfetta che insieme ad altre idee forma L'IPERURANIO.
Le cose sono le copie delle idee ed esistono due diversi piani del reale:
- EMPIRICO: ci dà una conoscenza sensibile data dall'opinione e ognuno ne ha una propria
- SOPRA SENSIBILE: ci dà una conoscenza intellettuale data dalla scienza ed è certa
Esistono due gradi
di conoscenza: DUALISMO GNOSEOLOGICO (opinione e scienza): della nostra conoscenza ➔ DUALISMO ONTOLOGICO (cose e idee): dell'essere della realtà ➔ entrambi sono reali e di conseguenza abbiamo: REALISMO GNOSEOLOGICO: quello che conosciamo per davvero, ciò che è reale REALISMO ONTOLOGICO: c'è una realtà vera Da Eraclito, Platone accetta la teoria secondo cui il nostro mondo è il regno della mutevolezza (l'essere è, il non essere non è → il pensiero rispecchia l'essere), mentre da Parmenide trae il concetto secondo cui l'essere autentico è immutabile (non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume → tutto quello che appare stabile in realtà è in continua trasformazione) LE IDEE: rappresentano una realtà soprasensibile e dimorano nell'IPERURANIO (ciò che sta sopra il cielo) sono divise gerarchicamente e abbiamo: - IDEA DELBENE: risiede al vertice e corrisponde al divino
IDEE VALORI: relative al mondo della virtù, valore morale
IDEE MATEMATICHE: relazioni tra numeri
IDEE DI COSE NATURALI O ARTIFICIALI: sono:
- CRITERI DI GIUDIZIO: condizione di pensabilità degli oggetti
- CAUSA DELLE COSE SENSIBILI: condizione per la loro esistenza e tutte partecipano diversamente dalla loro idea sono modello delle cose= ARCHETIPO
Si rappresentano alle cose o alle loro manifestazioni empiriche per:
- MIMESI: le cose imitano le idee
- METESSI: le cose partecipano alle idee
- PARUSIA: idee presenti nelle cose
Secondo Platone i gradi della conoscenza sono due:
- CONOSCENZA SENSIBILE (doxa, opinione): è percepita dai sensi individuali e soggettivi e presenta due gradi:
- Congettura o immaginazione: grado di conoscenza più basso, dove la conoscenza sensibile appare immaginativa e corrisponde ad una conoscenza del sembrare (non si sa se ciò che si vede
è reale o no)
b) Credenza : percezione chiara delle cose, siamo sicuri di ciò che vediamo e percepiamo
2. CONOSCENZA RAZIONALE (episteme, scienza): è oggettiva ed è data dal razionale, anch’essa si divide in due tipologie:
a) Discorsiva: argomentiamo per giungere ad una conoscenza che non sia solo l’effetto della nostra intuizione. DIANOETICA: utilizza l’intelletto per giungere al sapere
b) Intellezione filosofica: data dall’intuizione. NOETICA: intuita a livello intellettuale
Per spiegare che noi conosciamo le idee che rappresenta una conoscenza perfetta, Platone ricorre all’ANAMNESI o REMINISCENZA attraverso la TEORIA-MITO di essa → l’anima ha avuto modo di fluttuare nel mondo delle idee prima di incarnarsi nel corpo, l’esperienza sensibile è il modo per richiamare alla conoscenza.
L’anima è immortale e si basa sulla METEMPSICOSI.
MITO BIGA ALATA (FEDRO) Serve a spiegare la teoria
platonica della reminiscenza dell'anima. Racconta di una biga su cui si trova un AURIGA → personificazione della parte razionale dell'anima. La biga è trainata da due cavalli: ● Cavallo bianco: corrisponde all'anima irascibile, ira dell'entusiasmo e tira verso le idee ● Cavallo nero: corrisponde all'anima concupiscibile, desiderante di bisogni materiali e tira verso la terra L'anima razionale deve domare i due cavalli verso il giusto TEORIA DELLO STATO Lo stato deve essere costituito da 3 classi: 1) Governanti, quelli che hanno avuto la prevalenza di un'anima razionale e rappresentano come virtù la saggezza 2) Guerrieri, hanno avuto la prevalenza di anima irascibile e come virtù hanno il coraggio 3) Lavoratori, hanno avuto la prevalenza di anima concupiscibile e come virtù hanno la temperanza Affinché lo Stato funzioni bene, Platone suggerisce l'eliminazione della proprietà privata e che la classe al poterenon avrà famiglia. Platone è consapevole che uno Stato simile non esista e infatti sono varie le degenerazioni dello Stato:
- TIMOCRAZIA: governo fondato sull'onore
- OLIGARCHIA: governo fondato sul censo
- DEMOCRAZIA: cittadini liberi
- TIRANNIDE: eccessiva libertà dei cittadini
Per Platone uno Stato è giusto quando al suo interno ogni cittadino svolge un compito:
ORGANICISMO
MITO DELLA CAVERNA
La teoria della conoscenza e dell'educazione si trova esposta nel racconto il mito della caverna, uno dei miti più noti nella Repubblica.
Il mito della caverna è la descrizione narrativa del percorso conoscitivo del filosofo, il quale, nella sua ricerca della verità, si stacca dal mondo sensibile per raggiungere le idee e il Bene, e ritornare quindi tra gli altri uomini per governare la città nel modo migliore.
Il racconto può essere diviso e analizzato in quattro sezioni.
La caverna, ovvero il mondo della conoscenza
schiavo decide di tornare nella caverna per liberare i suoi compagni e far loro conoscere la vera realtà. Tuttavia, quando torna nella caverna, gli occhi del prigioniero sono abituati all'oscurità e le ombre proiettate sulla parete gli sembrano più reali delle cose che ha visto all'esterno. I suoi compagni, inoltre, non credono alle sue parole e lo considerano pazzo. Il prigioniero si rende conto che è difficile per le persone accettare una realtà diversa da quella a cui sono abituate e decide di non insistere, ma di continuare a vivere nella luce e a cercare di diffondere la conoscenza agli altri.lo schiavo liberato decide di tornare nella caverna, per comunicare agli altri prigionieri ciò che ha visto e per aiutarli a liberarsi a loro volta della prigionia. I suoi occhi, però, faticheranno ad adattarsi al buio ed egli sarà deriso dagli altri schiavi, che si convinceranno che la luce esterna gli abbia rovinato gli occhi e quindi non gli crederanno. E alla fine, infastiditi dal suo tentativo di scioglierli e di portarli alla luce del sole, lo uccidono (è l'uccisione del filosofo: l'allusione a Socrate).
La spiegazione del mito: Platone ricorda che l'impegno del filosofo verso i suoi simili è accolto il più delle volte con diffidenza, poiché chi ha raggiunto i più alti gradi della conoscenza fatica a tornare ad occuparsi delle cose ordinarie della vita: egli apparirà "ridicolo" a chi è immerso totalmente nella vita sensibile. Tuttavia, la "missione" del filosofo è degna.
del massimo rispetto.
ARISTOTELE
L'epoca della filosofia di Aristotele è caratterizzata dalla pressione della potenza macedone e dalla crisi della polis che scaturisce una perdita della pressione politica e la nascita di nuovi interessi culturali.
LA VITA
Aristotele nacque a Stagira, in Macedonia nel 384 a.C. A 17 anni entra nella scuola di Platone dove vi rimase per 20 anni. Alla Morte di Platone, nel 347 a.C si recò ad Asso, dove con due suoi compagni, Erasto e Corisco fondò una comunità platonica.
Nel 342 a.C. è chiamato dal Re di Macedonia, a Pella per fare da educatore a suo figlio (futuro Alessandro Magno).
Nel 335 a.C. torna ad Atene e fonda il liceo. Nel 323 a.C