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ARISTOTELE

Non nasce ad Atene ma a Stagira in Macedonia. Viaggia per la Grecia, va addirittura in Asia Minore ad un certo punto. La famiglia del padre è vicina alla casata reale che diventerà importante nella sua generazione ed è diventa precettore di Alessandro Magno, svolge ruolo importante nella politica dell'epoca. Si trova nella fase di passaggio: Città di Atene perde la sua centralità e il regno macedone prende il sopravvento cambio radicale da mondo delle città stato, realtà politiche libere, al regno macedone che invece priva le singole città delle loro autonomie e istituisce un nuovo tipo di ideale politico rispetto al quale si interrogano i filosofi che seguono Aristotele. Ellenismo: inizia con morte Alessandro 323, la vita cambia profondamente, è l'epoca dei regni, ruolo dell'individuo è marginalizzato, non si può pensare ad un ideale filosofico che si tramuta in ideale politica perché la.

politica è un'area di interesse che si trova al di fuori delle singole città-stato. Ecco perché Epicuro e gli stoici predicano un disimpegno dalla vita politica, contrapponendosi sia a Platone che ad Aristotele. Aristotele, che inizia a viaggiare, arriva ad Atene e diventa allievo di Platone a 17 anni. Rimane per 20 anni alla scuola di Platone, chiamata PERIPATO, poi si allontana e torna ad Atene dove fonda una nuova scuola. Il nome PERIPATO deriva dall'abitudine di Aristotele di passeggiare (in greco: peripatein). In questa scuola vengono raccolti saperi provenienti da discipline diverse. I vari capiscuola si occupano di raccogliere dati dalla fisica, biologia, logica, retorica e anche questioni che sembrano non scientifiche, ma apparentemente interessanti (come dati biografici, letteratura di tipo miracolistico - come il racconto di Pitagora che mostra di avere una gamba d'oro seduto a teatro, materiale raccolto da Aristotele). Anche Platone affronta lo scibile, ma in modo diverso.maniera più selettiva, temi dei dialoghi costituiscono temi discussi nella scuola di Platone e non raccoglie materiale così vasto-successori: Speospito , Senocrate (quindi non subentra a Platone) aristotelico-Corpus : Opera di Aristotele è molto corposa, di cui a noi arriva solo una parte (a didi Platone di cui ci arrivano tutte le parti) Non conservato per intero: noi di questa parte abbiamo estreme di coltà negli affrontare tutti gli scritti a causa della vastità e diversità tematica: affrontare tutti gli ambiti che potevano essere indagati all’epoca Abbiamo solo gli scritti che utilizzava a lezione per esporre i saperi che venivano raccolti , gli allievi avevano compito preciso: occuparsi tematiche che venivano approfondite partendo da Teofrasto un’accurata analisi di tutti i materiali esistenti (come allievo di più famoso: si occupava dei caratteri umani: coraggioso, virtuoso, temperante ecc , partendo dai dati disponibili) Aristotele scrive

Inizialmente Aristotele si dedicò alla pubblicazione di opere che erano dialoghi, scritti durante la sua gioventù. Successivamente tornò a scrivere trattati, che erano comuni prima di Platone. In questa fase, ancora legata a Platone ma con una dimensione successiva legata al trattato, Aristotele leggeva molto dei suoi predecessori da cui traeva la base del suo sapere.

L'opera di Aristotele, come la Storia di Andronico di Rodi, è la storia di coloro che hanno messo insieme gli appunti di lezione che costituiscono l'opera che ci è pervenuta. Quest'opera non è costituita da una serie di titoli come in Platone, ma è spesso costituita da appunti-lezioni non congruenti e che si ripetono. Questi appunti sono di periodi anche diversi e sono stati tramandati quando i Romani (Silla) arrivarono e conquistarono Atene nel I secolo a.C. Successivamente, uno studioso di nome Andronico di Rodi mise insieme l'edizione che ci è pervenuta.

La Metafisica è un'opera di Aristotele curata da Andronico.

Di Rodi che mette insieme una serie di scritti che vengono dopo le opere di Sica, può essere un dopo anche didattico: per comprenderlo prima deve leggere la Sica e poi la meta Sica. Si parla degli strumenti della conoscenza, poi dei fondamenti della conoscenza e infine delle scienze applicate (biologia ecc).

La tradizione che arriva a lui è la più importante, nel mentre erano arrivati testi anche nella biblioteca di Alessandria (dopo Atene diventa centro culturale, fondata da Alessandro Magno) nel 47 a.C viene devastata da un incendio e quindi anche le opere, a noi rimane solo la tradizione di Andronico.

SUDDIVISIONE DELLE OPERE DI ARISTOTELE:

Suddivise in vari ambiti:

  • Organon strumento: in greco - Parte che tratta la logica, strumento mediante il quale è possibile occuparsi di qualsiasi argomento - 6 scritti che hanno importanza enorme nella storia della tradizione occidentale perché per tutto il medioevo sono stati studiati fino ad arrivare all'età moderna.
Kant scriverà che sono gli unici scritti che non sono mai stati confutati e mai lo saranno perché sono testi che, da punto di vista teoretico, presentano pochissimi punti deboli. Il nostro modo di ragionare logico deriva proprio da quest'opera, ci spiega come funziona un ragionamento corretto sia nell'ambito del necessario sia nell'ambito del verosimile probabile. Di carattere formale, non a ronta questione tema della conoscenza definizione. Primo punto che a ronta è il, si parte dalla questione della che punta sempre a mettere in luce ciò che di qualcosa è maggiormente conoscibile, lui ripete sempre in tutte le opere: ciò che è più conoscibile in sé è ciò che è meno conoscibile per noi. Esiste qualcosa che è vero in sé ma che è lontano dalla nostra conoscenza intuitiva (Platone parla di idee trascendenti che sono lontane di cui non possiamo fare esperienza). Esiste invece anche qualcosa più.conosce qualcosa, come si può comunicare questa conoscenza agli altri? La comunicazione della conoscenza è fondamentale per la diffusione e la condivisione delle idee. Si possono utilizzare diversi mezzi di comunicazione, come la scrittura, il linguaggio parlato, le immagini, i video, ecc. Ogni mezzo ha le sue caratteristiche e può essere utilizzato in modo efficace per trasmettere informazioni specifiche. La scrittura è uno dei mezzi più utilizzati per comunicare la conoscenza. Attraverso la scrittura si possono esprimere concetti complessi in modo chiaro e preciso. È importante utilizzare un linguaggio semplice e accessibile, evitando tecnicismi e ambiguità. Inoltre, è fondamentale organizzare il testo in modo logico e coerente, utilizzando paragrafi e titoli per facilitare la lettura e la comprensione. Il linguaggio parlato è un altro mezzo di comunicazione molto diffuso. Attraverso la voce si possono trasmettere emozioni e enfatizzare determinati concetti. È importante utilizzare un tono di voce chiaro e ben modulato, evitando eccessive velocità o lentezza nella pronuncia. Inoltre, è fondamentale utilizzare un linguaggio comprensibile per il pubblico a cui ci si rivolge, evitando tecnicismi o gergo troppo specialistico. Le immagini e i video sono mezzi di comunicazione molto efficaci per trasmettere la conoscenza in modo visivo. Attraverso le immagini si possono rappresentare concetti complessi in modo semplice e immediato. È importante utilizzare immagini di qualità e ben definite, evitando immagini sfocate o poco chiare. Inoltre, è fondamentale utilizzare un linguaggio visivo coerente e comprensibile, evitando sovraccarichi di informazioni o immagini troppo complesse. In conclusione, la comunicazione della conoscenza è fondamentale per la diffusione e la condivisione delle idee. Utilizzando i mezzi di comunicazione adeguati e seguendo le regole di formattazione del testo, si può trasmettere la conoscenza in modo efficace e comprensibile.

è conosciuto cos’è l’universale e singolare, devol’essenza interrogarmi su cosa sia e l’accidente essenza: ciò che è eterno immutabile, ciò che costituisce la sostanza che vado a definire (uomo animale razionale, quando mi interrogo su quale sia l’essenza arrivo ad una definizione universale e avrò così colto la sostanza uomo accidente: tutto ciò che a erisce accidentalmente a quella persona (uomo alto, basso bianco, giallo, pallido, amato)

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fi fi fi ff fi ff fi fi ff ff fi fi ff fi fi fi fi fi fi

predicamenta-nella prima opera enumera le categorie chiamate nel medioevo = cio che si predica del soggetto. (L’uomo , la sostanza)

Tutto ciò che invece appartiene all’uomo ma non è l’uomo stesso è cio che si predica dell’uomo.

Le categorie sono 10:

Sostanza (soggetto) e le altre sono gli accidenti della sostanza)

Categorie-nelle dice che la sostanza è sempre

determinata per cui la sostanza non è maitrascendente, non è l'idea di Platone.

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Sostanza prima: uomo

Sostanza seconda: singolo uomo (Socrate, Alcibiade) si parte da loro, singoli uomini e poi posso elaborare la nozione di uomo secondo genere-specie

Viene capovolta l'ontologia Platonica (teoria delle idee): in Platone è il particolare che esiste in quanto esiste dell'idea di uomo invece x A l'idea di uomo deve la sua esistenza al singolo uomo-seconda opera dell'Organon 'De Interpretatione'

Ci dice qualcosa che non riguarda più il singolo ente che andiamo a definire ma riguarda più enti messi insieme.

Aristotele in maniera logica e rigorosa formula tesi che sono il fondamento del pensiero logico, arriva a formulare una modalità di pensiero che permette di individuare in tutto ciò che esiste la una affermazione vera o falsa possibilità di-tratta le relazioni tra termini, nozioni, tra soggetto

conclusione. Le premesse possono essere categoriche o condizionali. La conclusione è la conseguenza logica che si deduce dalle premesse. Le premesse categoriche sono delle affermazioni che riguardano una categoria di oggetti. Ad esempio, "Tutti gli uomini sono mortali" è una premessa categorica. Le premesse condizionali sono delle affermazioni che stabiliscono una condizione per l'oggetto. Ad esempio, "Se piove, allora l'erba si bagna" è una premessa condizionale. Il sillogismo è un metodo di ragionamento che permette di trarre conclusioni logiche a partire da premesse. Ad esempio, se abbiamo le premesse "Tutti gli uomini sono mortali" e "Socrate è un uomo", possiamo dedurre la conclusione "Socrate è mortale". Il sillogismo è un esempio di ragionamento analitico, in quanto si basa su strutture logiche e permette di dedurre nuove informazioni a partire da premesse. L'elaborazione di regole logiche è fondamentale per costruire un pensiero coerente e privo di errori. Le regole logiche ci permettono di valutare la validità di un argomento e di evitare contraddizioni e contrarietà. I giudizi che trattano il problema del vero e del falso possono essere classificati come possibili, impossibili, contingenti o necessari. Un giudizio possibile è un giudizio che potrebbe essere vero o falso. Un giudizio impossibile è un giudizio che non può essere né vero né falso. Un giudizio contingente è un giudizio che potrebbe essere vero o falso a seconda delle circostanze. Un giudizio necessario è un giudizio che è vero in tutte le circostanze. In conclusione, il linguaggio è un tema complesso che coinvolge aspetti legati alla logica, alla coerenza e alla verità. L'uso corretto delle regole logiche e dei giudizi ci permette di comunicare in modo efficace e di ragionare in modo coerente.conclusione che deve essere un giudizio necessario

PREMESSE

PREMESSE

CONCLUSIONE NECESSARIA TERMINE MEDIO

si raggruppano in tre grandi modelli in relazione al ( ciò che permette alle due premesse di interagire) che scompare nella conclusione = ci rimanda al problema del TERZO UOMO = tra idea di uomo e un uomo concreto, Platone non ha un termine medio, quindi non riesce a spiegare come possa esserci relazione tra i due)

esistono 3 sillogismi:

PRIMA FIGURA 1P soggetto 2P predicato

fi ff ff fi

SECONDA FIGURA 1P predicato 2P predicato

TERZA FIGURA 1P soggetto 2P soggetto

il sillogismo più importante è quello di "barbara"

"Analitici Secondi"

trattano quello che per aristotele diventa la teoria della scienza= sillogismi dimostrativi di cui si è appurata la verità

trattano ciò di cui si è appurata la verità

Dettagli
A.A. 2021-2022
57 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/07 Storia della filosofia antica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher camillagalbusera02 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia antica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Verona o del prof Stavru Alessandro.