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LIBERA PRESTAZIONE DI SERVIZIO
Ha un ambito e un regime giuridico diverso rispetto a quello del diritto di stabilimento - si è sempre in presenza di attività economica, ma essa non vuole aprire succursali o trasferirsi in uno stato membro. La libera prestazione di servizi riguarda attività economiche svolte occasionalmente in un altro paese membro.
Riguarda lo svolgimento di attività professionali. Trattato dagli Artt 56 e segg TFUE.
Art 57 TFUE definizione di servizi: "Sono considerati come servizi le prestazioni fornite normalmente dietro retribuzione in quanto non siano regolate da disposizioni relative alla libera circolazione di merci, persone, di capitali". Ha carattere residuale e indica anche le tipologie di attività economiche che rientrano nella disciplina sulla libera circolazione di servizi: attività industriali, commerciali, artigiane, libere professioni. Coincidono con il diritto di stabilimento.
Art 56 TFUE: "le"
restrizioni alla libera prestazione sono vietate nei confronti dei cittadini deglistati membri stabiliti in uno stato membro, che non sia il destinatario della prestazione” si→ricava il divieto di restrizione, discriminazione che si trasforma in un obbligo di uguaglianza verso iprestatori di servizio nazionali e comunitari.La libera prestazione di servizi intracomunitaria e transfrontaliera non deve essere turbata danormative degli stati membri: è una transazione a distanza!
Prestatore e fruitore si spostano dal proprio stato ma solo perchè l'effettuazione deve essere svolta inun paese terzo
1)Alpine investiments
Materia, compravendite virtuali: tale società faceva un'attività di vendita e offerta di propri servizi ad altri soggetti cheabitavano negli stati membri contattandoli telefonicamente(cold calling).
Secondo una legge del tempo, dovevano avere una licenza. Le persone si lamentano reputando l'attività pericolosa xiconsumatori.Richiesta alla CGcome decide la CG
- 1) verifica dell'ambito di applicazione
- 2) verifica esistenza restrizione
- 3) verifica di motivi di interesse generale che legittimano la restrizione-interpretazione TFUE; poiché la restrizione della libera prestazione di servizio è vietata la misura è una violazione dell'attività economica. Tale misura era stata adottata dallo stato di destinazione dell'attività ma dallo stato d'origine! È comunque valida? Tale articolo è applicabile anche in tal caso?
Si:-D Perché in ogni caso si può dire di essere in una forma di restrizione economica: rientra perciò nell'ostacolazione dei servizi?-applicabilità ex art 59(ora 56):le norme sulla libera prestazione non si applicano xk non viene impedito un servizio, ma l'offerta di un servizio. Si può applicare anche qualora non vi sia un destinatario particolarela CG dice che
L'articolo è applicabile anche in questo caso, anche qualora il servizio sia fornito al di fuori dello statomembro. La tutela dei destinatari (consumatori) di tali servizi e della reputazione degli investimenti in Olanda possono costituire un interesse da derogare? Bisogna dimostrare che la restrizione è adeguata, funzionale allo scopo e che vi sia la proporzionalità tra restrizione e obiettivo. La società sostiene che tale restrizione interessi anche le sue attività nonostante abbia fatto bene. La Cg, conscia della tutela da dare al consumatore, ritiene che sia giusta la restrizione effettuata dallo Statod'origine in quanto è adeguata e proporzionata all'obbiettivo.
2) Rush Portugaise 1990 - materia libera prestazione di servizi - siamo in una fase transitoria: il Portogallo è appena diventato stato UE ed è soggetto ad una disciplina di passaggio (per la quale alcune regole vigenti tra paesi membri non valgano ancora) - Parti:
società portoghese che offre prestazioni nel campo degli appalti, delle costruzioni e dell'ufficio impiego francese. Tale società vince un appalto per la realizzazione di un'opera sul territorio francese. Nel momento in cui vuole realizzarla, desidera portare temporaneamente la propria manodopera sul territorio francese. Per il codice di lavoro francese, solo l'ufficio poteva autorizzare il trasferimento. Per questo, per l'ufficio, la società deve pagare un tributo perché non utilizza lavoratori francesi. La Rush ricorre al tribunale amministrativo, ma esso si rifa alla CG: - il Portogallo richiede l'applicazione dell'art. 59-60 TFUE sulla libera prestazione di servizi - la Francia sostiene che all'art. 215-216 dell'atto di adesione del Portogallo all'UE si prevedano deroghe al principio della libera circolazione dei lavoratori qualora essa turbasse il mercato, anche per un periodo transitorio. Tale movimento è libera prestazione dei servizi.servizi o libera circolazione di lavoratori? La CG ritiene che in tal caso la società stia effettuando un servizio (è un'opera pubblica, lo spostamento dei lavoratori non è volto ad immettere tali lavoratori sul mercato francese ma per permettere il compimento dell'opera). Gli stati hanno il diritto di controllare che tali movimenti di servizi non celino qualcos'altro. 3) Coffe shop Uno stato membro adotta una misura restrittiva nei confronti di prestatori del proprio territorio compiuta sul proprio territorio nei confronti di fruitori stranieri. - gestore del Coffee shop vs Sindaco di Maastricht. Viene emanata una misura restrittiva del consiglio comunale: per ridurre il turismo della droga, introduce un criterio di residenza, nel regolamento generale. Al titolare di un locale, coffee shop è vietato far accedere e offrire i propri servizi a persone che non siano residenti nei Paesi Bassi. Definizione di locale: spazio accessibile al pubblico nei qualiun'impresa fornisce bevande analcoliche, cibi assieme a cannabis. Il sindaco può stabilire la chiusura del coffee shop, qualora il titolare non ottemperi alla normativa. Dopo alcuni accertamenti l'autorità olandese chiude l'attività del coffee shop del sig. X perché non ottempera alla normativa. Un giudice olandese (Consiglio di stato) dispone un rinvio pregiudiziale fondamentalmente volto a verificare se le norme sulla libera prestazione di servizio siano ostacolate dal divieto imposto dal sindaco. 1) La regolamentazione comunale rientra nell'ambito di applicazione del dUE o è una questione puramente interna? Dipende di quale merce si parla: bevande e alimenti o droga. La commercializzazione e vendita di stupefacenti è vietata in tutti gli stati membri salvo che abbia fini medici o scientifici. Nei Paesi Bassi è semplicemente non sanzionata. Si prevedono regole per la vendita di stupefacenti - droga non deve essere soggetto di.Il commerciante inoltre sottolinea di essere sottoposto ad una restrizione essendo anche venditore di bevande e alimenti. Vengono sottolineati tali articoli: art 12 CE - 18 CE (principio di non discriminazione in base alla nazionalità dei cittadini europei) art 29 CE (libera circolazione della merce) art 49 seg (libera prestazione di servizi)
2) la restrizione imposta dal sindaco è proporzionata e adeguata? Il sindaco motiva la restrizione poiché ritiene via sia il rischio di esportazione della droga leggera nei paesi restrittivi e l'aumento del turismo della droga. La CG non può occuparsi della restrizione per le droghe leggere perché è proibito in tutta UE, ma per quanto riguarda bevande e alimenti, pur essendoci una restrizione, essa è idonea e
adeguata. Spesso gli stati quando sono chiamati dalla CG e si solleva l'incompatibilità della normativa interna con quella europea adducono la scusa della questione puramente interna. Gli stati cercano di dimostrare che la questione portata alla CG non ha collegamento con l'UE e la CG non deve pronunciarsi. LIBERA CIRCOLAZIONE/SOGGIORNO DELLE PERSONE Si assiste ad una progressiva estensione della nozione di persona rilevante nell'ambito dell'UE in materia di libera circolazione. Nozione di persona: inizialmente è vista da un punto strettamente economico, considerato fattore nella costituzione/mantenimento del mercato comune, uno dei principali obiettivi con l'istituzione delle prime comunità. Si passa ora vedere come i diritti alle persone in quanto tali sono stati riconosciuti a prescindere dal ruolo economico che le persone hanno nel contesto sociale. Elementi comuni con - art 49TFUE (d.stabilimento) - artt 56-57 TFUE (libera prestazione diservizi)“tale diritto ha effetto diretto: i cittadini privati, i soggetti cui queste norme attribuiscono diritti,possono farne valere il contenuto senza attendere norme di ricezione degli stati. Possonodeterminare la disapplicazione di normative interne incompatibili”Un altro elemento comune riguarda la cosiddetta riserva x l'esercizio de pubblici poteri: l'art 51 stabilisce che le norme sullo stabilimento e sulla libera prestazione di servizi, non si applicano alle attività che in uno stato membro partecipino, sia pure occasionalmente, dell'esercizio dei pubblici poteri. In realtà trattandosi di una deroga è interpretata dalla C restrittivamente. (es: istruzione servizi dell'insegnamento privato possono usufruire dei diritti)-art 52 TFUE d.stabilimento e art 62 TFUE libera circolazione: tali disposizioni lasciano impregiudicata l'applicazione della normativa nazionale che preveda un regime particolare per gli stranieri per motivi di op,
Sicurezza e sanità. In tutte e tre le discipline si parte da un divieto di discriminazione - obbligo di trattare parimenti lo straniero, fino a che ciò non si trasformi in una discriminazione - deroghe a riserve (es: pubblici poteri) o come potere degli stati membri per motivazione di op, sp, sanità esigenze imperative: qualora la CG riconosca esigenze imperative che giustifichino il mantenimento di misure discriminatorie, la CG ammetterà la legittimità della deroga attraverso il vaglio di adeguatezza e proporzionalità delle misure. Agli Artt 45 segg TFUE (libera circolazione di persone, servizi e capitali) è seguita una direttiva la 2004/38 recepita in Italia con dlgs 30/2007: tratta la normativa di dettaglio rispetto ai principi elencati dal TFUE. Tale direttiva ha la peculiarità di contenere norme sulla: 1) libera circolazione dei lavoratori 2) libera circolazione delle persone non lavoratrici DELLE PERSONE QUALI LAVORATORI SUBORDINATI - art.45 “la libera circolazione dei lavoratori al