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TRE POSIZIONI PEDAGOGICHE DELL'IMPERIALISMO

PRIMA POSIZIONE:

TOLSTOJ: scrittore russo (Russia è il paese con un analfabetismo quasi totale), nel 1861 apre una scuola del popolo che

presenta le seguenti caratteristiche:

accesso e uscita solo liberi

– non ci sono libri: il bambino è armato di curiosità

– non ci sono programmi: l'insegnamento nasce dalla richiesta dei bambini (riprende qui Rousseau)

– non bisogna imparare a memoria

Pertanto il tuo metodo è definito: Anarchismo liberatorio pedagogico e in esso si distinguono due fasi successive:

Nichilismo: non ci sono verità e valori assoluti e fa una distinzione tra:

1. - cultura = insieme delle esperienze di vita

- istruzione = rapporto libero tra due esseri: l'educando chiede informazioni all'educatore che risponde

- educazione = imposizione forzata di un individuo su un altro: il primo vuole formare il secondo basandosi su

valori/ principi che ritiene buoni, ma nulla è assoluto e quindi nessuno ha il diritto di educare qualcuno!

Eretico- cristiana: Tolstoj si avvicina alla fede cristiana (eretica per la chiesa ortodossa russa) e sviluppa il

2. principio di resistenza al male ( no resistenza con la violenza) e l'idea che l'istruzione è anche formazione e perciò

non c'è una netta distinzione tra essa e l'educazione.

NIETZSCHE: filosofo tedesco che critica la tradizione educativa occidentale e cerca il superamento della cultura greco-

cristiano-borghese e dei suoi valori, perché vuole andare oltre e far strada ai valori dell'oltre uomo (uomo nuovo che

supera quello vecchio). Egli scrive due opere importanti:

Sull'avvenire delle nostre scuole (opera della giovinezza): in cui riflette sulle scuole tedesche e critica il metodo

1. educativo perché innaturale. Critica di conseguenza il Positivismo in cui individua due tendenza che dominano la

scuola impoverendola (si tratta di una povertà spirituale che colpisce anche gli insegnanti), esse sono:

- tendenza a estendere la cultura nella società: scolarizzazione di massa

- tendenza a ridurre la cultura per divulgarla più facilmente: viene assottigliata per essere spendibile qui e ora (la

cultura deve far guadagnare).

QUINDI ci si iscrive a scuola per trovare un lavoro e le scuola, anche i licei, perdono lo spirito tedesco e adottano

la logica professionale.

Nietzsche afferma che per recuperare la spiritualità bisogna riprendere la cultura classica e recuperare il vero

obiettivo dell'educazione, ovvero far emergere i geni che formeranno l'aristocrazia. Perciò per lui la cultura è per

pochi, è aristocratica e élitaria (N.B. Al popolo basta un'istruzione elementare perché altrimenti perde la sua

cultura popolare fatta di tradizioni e credenze, che rappresentano le radici che permettono al genio di diventare

tale).

Così parlò Zarathustra (opera della maturità): Zarathustra è un profeta (rappresenta Nietzsche) che inizialmente

2. incontra un santo eremita nel bosco che gli dice di scrivere e cantare le sue poesie a Dio e Zarathustra commenta

dicendo “Dio è morto!” ( = nichilismo).

Zarathustra si dirige poi in città, in mezzo alla folla per insegnare il super-uomo (cioè l'oltrepassamento

dell'uomo) e dice loro: £ l'uomo è una corda tesa sopra l'abisso, tra la bestia e il super-uomo” ( = l'uomo deve far

un cammino difficile che va dalla bestia al super-uomo, raggiungibile attraverso l'oltrepassamento dell'uomo), ma

l'annuncio non viene compreso dalla folla che ritenendosi istruita si ritiene anche progredita e perciò diversa

dall'animale.

Allora Zarathustra cerca un gruppo di compagni senza un leader, in grado di capire e portare aventi il suo ideale,

ovvero capace di andare al di là della morale borghese per giungere a quella degli eroi, basata sui seguenti valori:

guerriero: no al lavoro si alla battaglia, no alla pace ma vittoria e no amore il prossimo ma guerra e coraggio

• obbedienza-comando come disciplina (con consapevolezza e passività)

• sete di dominio, egoismo e voluttà: valori opposti a quelli cristiani (Nietzsche critica totalmente il cristianesimo

• ma non totalmente la figura di Gesù, per lui potenziale super uomo).

Infine Nietzsche ha una particolare concezione della donna:

è un po' schiava e un po' tiranna per questo non sa provare amicizia ma solo amore

– considera l'uomo come mezzo per giungere ad un fine: figlio

– è un enigma con una soluzione: gravidanza

– è educata in funzione dell'uomo (per il conforto del guerriero)

SECONDA POSIZIONE: DILTHEY: massimo esponente dello storicismo, secondo cui la storia è frutto dell'attività

umana. Egli distingue:

le scienze della natura: scienze esatte, basate sull'osservazione esterna

• le scienze dello spirito: scienze umane, basate sull'osservazione interna delle esperienze vissute (utili per

• comprendere il passato)

Per lui il compito dell'educazione è rivivere la cultura del passato perché l'uomo è caratterizzato dalla cultura che egli

stesso ha prodotto nella storia.

TERZA POSIZIONE: POSITIVISMO PEDAGOGICO

Il positivismo è fondato da Comte e nasce in Francia negli anni 30 del'800. Esso è una corrente culturale e filosofica che

nuota intorno a tre aspetti:

ascesa della borghesia

1. scienza

2. progresso

3.

COMTE: scrive “Corso di filosofia positiva” (la sua opera più importante), dove enuncia la legge dei tre stadi che si

riferisce allo sviluppo che ogni società deve seguire:

1° stadio: teologico: la realtà è spiegata attraverso la religione (casualità divine)

2° stadio: metafisico: la realtà spiegata filosoficamente

3° stadio: positivo: la realtà è spiegata scientificamente

Questo sviluppo stadiale caratterizza anche l'educazione che diventa così scienza dell'educazione (egli si oppone

all'educazione tradizionale e religiosa).

SPENCER: diffonde il panteismo in Inghilterra, scrive “Educazione intellettuale, morale e fisica”, che viene poi

considerato il manifesto del positivismo pedagogico europeo. Infatti per Spencer l'educazione parte da esigenze evolutive

(evoluzionismo) e utili del bambino (utilitarismo) e perciò l'ordine della didattica (l'insegnamento) ricalca l'ordine storico-

evoluzionistico (non parte da nozioni). Infine egli dà molta importanza all'educazione fisica e pertanto introduce la

ginnastica a scuola.

DURKHEIM: sociologo francese che ha una visione sociologica dell'educazione: essa è una costante della società (la

società è considerata educativa) che consiste nell'integrazione delle nuove generazioni. L'educazione è quindi un

apprendistato sociale e scienza pratica ( n.b. I metodi educativi sono storicamente e socialmente validi).

N.B. Durkheim segna il declino del positivismo: la scienza non può spiegare tutto.

POSITIVISMO ITALIANO: recupera il froebelismo in maniera scientifica → 2 maggiori esponenti:

- ARDIGO' : egli ritiene che la cultura scientifica è la più idonea per un'istruzione comune a tutti e la sua idea centrale è

che la natura è l'unica realtà, ed essendo essa conoscibile tutto può diventare noto. Inoltre per lui il processo educativo è

caratterizzato da 4 momenti:

attività

1. esercizio

2. abitudine

3. educazione

4.

e le matrici educative sono fattori esterni all'educando (= famiglia e società → comprendono gli educatori) che portano a

formare abitudini → quindi l'educazione = alla formazione di abitudini nell'allievo attraverso i fattori ambientali

Il metodo educativo è :

didattico: per le lezioni di cose

– intuitivo: per stimolare l'educando

Infine l'educazione per Ardigò non ha fine!

- GABELLI: per lui l'educazione deve partire dalle esigenze e esperienze conoscitive precedenti alla scuola, per giungere

formare “teste chiare”, cioè uomini che riflettono. Inoltre afferma che per il rinnovamento del popolo è necessario

cambiarne la mentalità e le abitudini attraverso l'educazione (partendo da quella delle madri che danno ai figli: la prima

educazione e la più importante).

N.B. LETTURE EDUCATIVE (nascono nel periodo dell'imperialismo): manuali edonistici con finalità educative, che si

distinguono in:

letteratura femminile

– letteratura d'appendice/popolare

– letteratura infantile: tra cui 2 grandi classici: Pinocchio di Collodi e Cuore* di De Amicis.

*CUORE:

pubblicato nel 1886 ma contestualizzato nella Torino degli anni 81/82

• 3 registri narrativi = 3 scrittori:

• Enrico Bottini che scrive un diario dove annota la vita scolastica e familiare

1. padre e madre di Enrico Bottini che scrivono commenti su quanto scritto dal bambino

2. maestro coi suoi racconti del mese trascritti nel diario da Enrico

3. libro rivolto a ragazzi dai 9-13 anni a cui De Amicis vuole trasmettere i seguenti valori:

• - del progresso civile → di cui l'istruzione è la principale fonte

- della Nazione → libro patriottico: valore trasmesso soprattutto dai racconti del mese del maestro

- del lavoro → insegna che nobilita l'uomo

libro con numerose figure di padri:

• - ex re: Vittorio Emanuele

- nuovo te: Umberto I

- padre di Enrico

- maestro

N.B. questo richiama l'adultismo; nell'ideologia del romanzo i figli devono farsi perdonare dai padri di essere figli

attraverso il sacrificio e dando il massimo per i genitori. Per sottrarsi a questa colpa originaria ci sono due modi:

- padricidio

- suicidio

Gli unici che si fanno accettare/perdonare sono gli eroi=coloro che muoiono in guerra→richiamo del Militarismo.

Modalità educative del libro sono soprattutto emotive: es. commozione e senso di colpa (per questo il libro in

• realtà è diseducativo)

il libro finisce coi ringraziamenti di Enrico a tutti coloro che hanno partecipato all'anno scolastico che si sta

• concludendo, soprattutto grazie al padre (primo maestro) e alla madre.

SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO DEL 800

Si parte dal Regno di Sardegna: 1848: regime liberale di Carlo Alberto, che concede lo Statuto Albertino che è privo di

leggi che regolano la scuola.

Nel 1848 viene emanata la legge Boncompagni: la prima legge che regola la scuola ed è perciò la prima forma di

controllo statale sulla scuola.

Nel 1859 viene emanata la LEGGE CASATI che impone che:

le scuole elementari diventano comunali, gratuita e durano 4 anni (con obbligo non

Dettagli
A.A. 2016-2017
18 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher EmanuelaEsposito95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof De Giorgi Fulvio.