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Storia dell'educazione - Dewey Pag. 1
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Estratto del documento

Rousseau, anche se secondo Dewey rischia di essere un’educazione troppo esclusiva

e individualistica diminuendo il peso della dimensione sociale. Per ultimo prende in

esame Hegel, filosofo massimo dell’idealismo tedesco, in particolare non ne condivide

l’idea di educazione dell’individuo subordinata allo Stato. Occorre quindi trovare una

forma politica che sia dinamica e in continuo processo di riorganizzazione sociale,

culturale,economica e di ruoli così come è dinamica e in continuo divenire è

l’esperienza umana: questa forma politica è la democrazia intesa anche come fine e

strumento dell’educazione in termini politici e quindi portata anche nella scuola.

Negli anni ’20, con l’avvento dei totalitarismi (fascismo), il pensiero di Dewey fatica ad

uscire dai confini americani e ad essere accolto soprattutto in Europa. Inoltre nel 1929 con

la caduta della borsa di Wall Street, scrive “individualismo vecchio e nuovo”, in cui

richiama il mondo economico e politico di allora dicendo che è necessario non tornare più

a forme di individualismo vecchio, di arricchimento selvaggio e di una frattura ulteriore

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/02 Storia della pedagogia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Niclabi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'educazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof D'Ascenzo Mirella.