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Storia dell'arte moderna - Domenico Veneziano Pag. 1
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DOMENICO VENEZIANO (inizio secolo-1461)

Domenico di Bartolomeo, veneziano. Al 1438 ancora non è giunta in Venezia la prospettiva fiorentina. 1435 ca Adorazione dei Magi, non precisione sulla data, prima opera. Tardogotico e fiammingo, impiccato come in Pisanello S. Anastasia. Ma personaggi saldi e solidi, i colori si intridono di luce vera, lo sfondo è in prospettiva. Senso concreto di spazio e volume. Commissionato da Piero de' Medici. 1439 – S.Egidio Storie della Vergine, Firenze con l'aiuto di Piero della Francesca. 1445-47 – Pala di S. Lucia dei Magnoli: tavola centrale è agli Uffizi. Sacra conversazione centrale in uno spazio unitario, loggia concepita con punto di vista ribassato e complesso schema prospettico a tre punti di fuga → amore per soluzioni spaziali ardite, per dare impressione di spazio contiguo a quello dello spettatore. Spinte prospettiche in profondità + griglia geometrica di superficie regolare, spazio superficie. I santi sonodavanti alle arcate gotiche ma di fatto anche inquadrati in esse, la Vergine ancora più ambigua in questo. Giochi di penombre mobili alleggerite da lame di luce grazie all'assenza del soffitto. Giochi di lumi spioventi che definiscono i volumi dell'architettura e dei personaggi, schiariscono le ombre cancellando quasi l'elemento lineare. Puro profilo di S. Lucia investito di luce si staglia sul verde dell'architettura non in forza del contorno, ma per la pallida chiarità. La luce definisce brani di naturalezza, come il volto scavato di S. Zanobi; mette in evidenza non solo il bagliore e la trasparenza (con indagine dei materiali fiamminghi, attenzione ai lustri) ma anche forme e volumi. Padronanza anatomia umana e interesse prospettico. 1454 – Viaggio in Umbria per valutare affreschi Bonfigli nella Cappella dei Priori 1455 ca – santi Giovanni Battista e Francesco Cappella Cavalcanti in S. Croce, ora staccato. Le figure invadono lo spazio dell'osservatore,

si protendono oltrel'architettura che invece si apre su un fondo luminoso di campagna. Attento disegno anatomico, quasi allusioni di movimenti in potenza, gli scorci di sotto in su sono precedenti importanti per Verrocchio e Pollaiolo.

Metà '400: personale sintesi tra diverse istanze pittura fiorentina della prima metà del secolo:

  • luce chiara che rivela colori limpidi
  • ombre luminose
  • colore terso e solare
Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ErikaErika di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Visonà Mara.