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FILARETE - BATTENTI IN BRONZO DI S. PIETRO

Ogni battente diviso in 3 riquadri sovrapposti, sx dal basso: martirio Paolo, S. Paolo, Cristo in trono. Dx dal basso: martirio Pietro, S. Pietro che dà le chiavi a Eugenio IV, Madonna in trono; Riquadri incorniciati da girali animati con profili di imperatori. Tra i riquadri fregi con episodi del pontificato di Eugenio IV.

JACOPO BELLINI

Sua opera si pone tra fine gotico internazionale, anni 30 del '400 e inizio Rinascimento - progressiva adesione agli stilemi rinascimentali, coniugando i modi del gotico internazionale, appreso da Gentile da Fabriano con la passione antiquaria. Album di disegni presentano molteplici motivi d'interesse: 1° esemplari in cui si pone più importanza all'architettura che all'uomo che ha ruolo accessorio. Impostazioni spaziali con fughe centrali si calino in un mondo gotico. CONGIUNTURA NORD/SUD fondersi di elementi fiamminghi e mediterranei. Epicentro = Napoli ma coinvolge area vastissima. DONATO DE

BARDI CROCIFISSIONENAPOLI:2 momenti:

  1. Re Renato d'Angiò colto, versatile e amante arteCOLANTONIO

    • Ancona, 1444, Chiesa francescana S. Lorenzo Maggiore, Opera smembrata e dispersa, rimangono solo 2 tavole centrali: S. Gerolamo nello studio e S. Francesco consegna la regola agli ordini francescani. Testimonia influenza di van Eyck, conosciuto attraverso opere di Barthélemy d'Eyck, presenti a Napoli durante Renato d'Angiò
  2. Alonso 1 d'Aragona scambi con SP e assegna molti incarichi a maestranze spagnole.JEAN FOUQUET

    • Opere si radicano nella tradizione francese e fiamminga ma lascia il segno anche cultura toscana acquisita durante viaggio in It.
    • DITTICO DI MELUN
      • Influssi italiani: Fig grandiose sn memori della statuaria gotica, stilizzazione piramidale Madonna e bimbo e sintesi astratta forme.
      • Studio analitico luce e eleganza lineare contorni sn di marca nordica.

FIRENZE tra 1440-1469 Cosimo de Medici dopo suo ritorno getta basi x potere

Assoluto ma con ricerca del bene comune e non del prestigio personale e si vede nelle opere pubbliche commissionate come il Palazzo Medici e il convento di S. Marco. Ma gusto diverso per opere private come il David-Mercurio di Donatello. Piero de Medici, nelle commissioni pubbliche, preferisce collezioni per il loro valore e perché sono simboli di prestigio sociale, riflesso anche della borghesia che assume questi gusti.

Benozzo Gozzoli, nell'Adorazione dei Magi nella cappella di Palazzo Medici-Riccari (=Michelozzo), rappresenta un fastoso corteo nel quale figurano membri della famiglia e loro sostenitori vestiti da protagonisti.

Desiderio Saggittario:

  • Monumento funebre di Carlo Marsuppini, 1453-55: sarcofago curvilineo con zampe leonine. Finitura accuratissima del marmo.

Andrea Varrocchio:

  • Tomba di Giovanni e Piero de Medici, 1469-72: eliminate figure umane. Vasca in porfido, con medaglione centrale di serpentino verde, poggia su zampe bronzee. Non addossata a parete ma inquadrata su arco scolpito con motivi vegetali, vuoto schermato da grata bronzea.

Che finge corda intrecciata.

BERNARDO ROSSELLINO:

  • MONUMENTO FUNEBRE DI LEONARDO BRUNI, 1450
  • Sarcofago, dove 2 vittorie alate reggono epigrafe in caratteri latini, e il feretro retto da 2 aquile su cui è disteso defunto, che tiene tra le mani copia del suo libro. Inseriti in arco a tutto sesto, con motivi decorativi classicheggianti, nella lunetta tondo con Madonna col Bambino a lati 2 mezzi busti di angeli.

  • PIENZA
  • DOMENICO VENEZIANO

    Probabilmente si formò a FI.

  • ADORAZIONE DEI MAGI, 1439-41
  • Mondo fiabesco del tardogotico e nuova costruzione prospettica perfettamente integrati in ampio paesaggio di origine fiamminga.

  • PALA DI S. LUCIA DE MAGNOLI, 1445-47
  • Sacra Conversazione, con Vergine col Bambino in trono attorniata da santi Francesco, Giovanni Battista, Zanobi, e Lucia, figure inserite dentro loggia aperta, costituita da loggiato su colonne in primo piano e da una costruzione con nicchie nello sfondo. Dietro, attraverso un'apertura, si intravedono le fronde di 3 aranci su cielo azzurro.

Elemento lineare cancellato da luce, che proviene da dx in alto mettendo in risalto profili personaggi. 3 punti di fuga.

FILIPPO LIPPI

Iniziale adesione a novità apportate da Masaccio (costruzione prospettica centralizzata e solida impostazione volumetrica figure) cedeva negli anni successivi a rinnovato gusto goticheggiante, dovuto a morte Masaccio, influenza Beato Angelico e pittura fiamminga, ed infine ai mutati gusti della committenza laurenziana, non più celebratrice di valori borghesi, ma di quelli della ricca corte medicea, dove linea mossa e ondulata costituisce l'immagine, snellendo figure, movimentando panneggi e impreziosendo i tipi espressivi. Nelle ultime tavole accentua effetti cromatici tendendo compattamente colore, ampliando forme, e ingentilendo figure; tutti spunti da cui partirà Botticelli.

MADONNA DI TARQUINIA, 1437

Centro della composizione è il volto della Madonna, che siede su trono pregiato con in braccio Gesù.

Risaltovolumetrico di orgine masaccesca si unisce ad attenzione per ambiente e per effetti luminosi, di derivazionefiamminga cm spazio grandangolare con finestra aperta su paesaggio, attenzione a stoffe e oggetti preziosi,cartiglio alla base del trono.

PALA BARBADORI, 1438

Madonna (fa da perno da tutta la composizione) col Bambino adorati a dx da S. Agostino e a sx da S. Frediano,messi in posizione obliqua. Fondo, composto da recinto architettonico che si apre su finestra aperta cnpaesaggio collinare, è gremito di angeli perfettamente simmetrici. A sx, dietro balaustra, comparirebbe unautoritratto pittore.Linea crea unità attraverso ordine ritmico creato da andamento dei contorni. Guarda anche a moderna statuaria:angelo sulla sx intento a rialzarsi la veste è ripreso dal gruppo statuario dei 4 Santi Coronati di Nanni di Banco.

NASCITA E SOSTITUZIONE DI S: STEFANO, 1452-64, Duomo di Prato

Dominato da fig umane e loro dinamismo senso del oto accentuato da

Scorci profondi delle architetture. +punti di vista.

ANDREA DEL CASTAGNO

Unisce forte chiaroscuro a realismo minuzioso ed esasperato fino ad esiti espressionistici, influenzerà Scuola ferrarese (Cosmè Tura, Francesco del Cossa, Ercole de' Roberti).

ULTIMA CENA, 1447, refettorio S. Apollonia, FI (cn Deposiz. Crocifission e Resurrezione. Rivelazione del tradimento si svolge in ambiente ricco, caratterizzato da decorazione a tarsie marmoree e con richiami ad antico (2 sfingi lati della tavola) Scena, scorciata con violenza e figure, in pose pacate e solenni, si allineano seguendo ritmo orizzontale della tavolata, e convergendo nel gruppo centrale formato da Cristo, con asse Giovanni e Giuda, che si trova seduto, diversamente da altre figure nella parte opposta della tavolata.

LEON BATTISTA ALBERTI:

PALAZZO RUCELLAI + LOGGIA, 1450-60 Suo intervento si concentra su facciata, posta su basamento che imita opus reticulatum romano. 3 piani sovrapposti, separati orizzontalmente

da cornicioni marcapiano e ritmati verticalmente da lesene di ordine diverso; sovrapposizione ordini (doriche, ioniche, corinzie) come nel Colosseo. Bugnato in cui si aprono bifore. Palazzo diventerà modello per tutte le prossime costruzioni di dimore signorili.

FACCIATA S. MARIA NOVELLA, 1456

Progetta completamento facciata si presentò problema di integrare elementi epoca precedente: in basso vierano tombe inquadrate da archi a sesto acuto ed portali laterali, sempre a sesto acuto, mentre nella parte superiore era già stabilita l'altezza del rosone. Fascia a tarsie marmoree separa i 2 livelli in modo da mascherare contraddizione tra le 2 parti, livello superiore, scandito con un secondo ordine di lesene che non hanno corrispondenza con inferiori, concluso con frontone triangolare, a raccordare 2 piani, 2 doppie volute.

CAPPELLA DEL SANTO SEPOLCRO, 1467, Chiesa di S. Pancrazio

Struttura classica che racchiude superfici ornate da tarsie geometriche di dimensioni

fondate su rapporto aureo.

ROMA con Niccolò 5 piano di riassetto ripristino mura, restauro chiese e Borgo, ampliamento S. Pietro e palazzo

Pontificio non avviene a causa brevità pontificato portato a termine da Sisto 4°.

ANTONIO ROSSELLINO

TOMBA DEL CARDINALE PORTOGALLO, 1461-66, S. Miniato al Monte FI

Cappella costruita in memoria del Cardinale di Lusitania, progettata da Antonio Manetti Croce greca con bracci poco profondi. Intero spazio è decorato dal pavimento a cupola rivestita da piastrelle policrome che circondano 5 tondi di terracotta invetriata di Luca e Andrea della Robbia. Riprese temi e schemi dei precedenti monumenti funebri di cultura umanistica, ma li sviluppò fondendo insieme pittura, scultura e architettura ottenendo effetti chiaroscurali e una monumentalità data dal perfetto armonizzarsi delle varie parti. Complesso inserito entro imbotte preceduto da un velario, con 2 angeli in atto di scostare da tomba un tendaggio.

specie di sipario. Statua defunto distesa e adagiata sopra un alto sarcofago, su cui sono seduti 2 geni, rilievo alla base del sarcofago vi sono due unicorni (allegorie della verginità e qui, per estensione, della purezza del cardinale) che sorreggono festone. Ai lati: uccisione del toro a sx e a dx biga condotta da genio alato. TECNICA DELLA FUSIONE A CERA PRESA necessaria per ottenere statue di grandi dimensioni, venuta meno nel Medioevo e attiva solo in Oriente, conobbe forte ripresa con rinascimento. Si crea un modello di cera e si utilizza per farne uno stampo di argilla. Praticando 2 fori su stampo, uno in alto e uno in basso si fa uscire cera scaldandola e si versa bronzo fuso al suo posto si ha modello identico a quello di cera. L'ARTISTA E LA BOTTEGA 1400 trasformazione dell'artista da semplice produttore ad ideatore (non più arte meccanica ma liberale). 2 tipi di produzione: 1. su commissione con contratti precisi su come doveva essere opera. 2. senza commissione, l'artista crea liberamente secondo la sua ispirazione.richiesta oggetti di grande smercio che a volte riprendevano opere già esistenti es: lanterna S. Maria del Fiore → TERRECOTTE INVETRIATATE Della Robbia riscoperta tecnica antica, opere durevoli ed economiche ma l'invetriatura arricchiva e qualificava con tinte preziose il materiale riqualificandolo. URBINO: Città ideale fatta di isore e rigore, geometrie perfette (=cerchio e quadrato). Federico da Montefeltro 1444-1482 rese Urbino centro rinascimentale fecondo e raffinato. Presenti alla corte: Alberti, Laurana, Francesco di Giorgio, P. della Francesca e Luca Pacioli. Alla sua morte questa cultura si inaridì. Ne mutò la storia urbana era arroccata su 2 colli congiunti circondata da cinta muraria che delimitava perimetri irregolare e allungato. Semplice palazzo su colle meridionale e "castellare su altro Fede li fece congiungere con.
Dettagli
Publisher
A.A. 2009-2010
29 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Novadelia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte moderna e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Scienze letterarie Prof.