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JHOSEP MARIA OLBRICH
Palazzo della Secessione
Olbrich è uno dei due architetti che viene dalla cosiddetta “secessione viennese” ovvero la
separazione degli architette viennesi provenienti dalla scuola di Wagner dalla scuola delle belle
arti, formando cosi un proprio movimento rivoluzionario all’interno di questa citta’.
È un edificio che rappresenta uno stato di distaccamento dall’attuale corrente in corso
• È presente una grande palla di alloro sulla copertura come tributo di vottoria
• L’ingresso è molto simile ad un tempio con due grandi bracieri e un imponente scalinata
• in marmo
La sua costruzione è principalmente costituita da grandi blocchi che vanno a formare
• l’edificio dalla sue forme cosi rettangolari che ricorda i vecchi tempi del passato
Josef Hoffman
È l’architetto viennese che conclude la secessione degli architetti viennesi con una sua opera
chiamata Palazzo Stoclet
Pensato come un punto di ritrovo e di appoggio per gli artisti in special modo per i pittori
• che rappresentano qui le loro opere
Possiamo suddividere il palazzo in 3 ambienti fondamenta, esso infatti era predisposto
• per avere un spazio per l’esposizione delle opere artistiche, uno per la gente importante
che vi alloggiava e un ultimo per la servitu’
L’edificio è suddiviso in modo che ai piani superiori ci siano le camere comprendenti la
• zona notte mentre ai piani piu bassi le sale espositive con di lato gli alloggi di servitu
Gli arredi di questo palazzo verranno considerati e classificati come una tradizione
• innovativa per quel tipo di costruzione, e saranno quindi oggetto di interesse.
Adolf Loos
Loos fu un architetto viennese che ebbe una vita abbastanza movimentata, esso infatti, vista la
sua pesisma situazione economica emigro’ negli Stati Uniti dove incontro Sullivan.
Al suo rientro. Critico’ le opere precedentemente costruite dai suoi coetanei Olbrich e Hoffman
dichiaranto guerra All Art Nouveau, ripudiando qualsiasi tipo di ornamento affermando che la
bellezza di un edificio risiedeva nel volume della sua struttura e non dalle decorazioni. Fu il
primo a dichiarare l’adottamento della PIANTA LIBERA, facendolo classificare quindi all’interno
del movimento moderno. Le due principali opere sono:
Karntner Bar – Vienna 1908-1909
Ambiente molto piccolo e ristretto
• Solo 3 ingressi, 2 pubblici e uno privato
• Pavimento realizzato a scacchiera in modo tale da creare una prospettiva nell’ambiente
• cosi piccolo
Utilizzo di materiali pregiatissimi
• Lampade lungo i bordi per accentuare la prospettiva
• Parete vetrata ed inclinata sull’entrata in modo tale da cogliere tutta la luce emessa dal
• sole e lasciarla entrare senza impedimenti
Immobile commerciale Goldman e Salatsh – Vienna 1909 1911
Primo esperimento di architettura moderna libera dai legami con il passata vista la forma
• e l’utilizzo dei materiali
Sara’ oggetto di scandalo in quanto verra’ considerato uno scandalo vista la sia centrale
• posizione al centro di vienna
Suddivisione dei vari piano, Piano inferiore MARMO, Piani superiori : INTONACI utilizzati
• nelle civili abitazioni
Villa Miuller – 1928-1930
Dichiarata monumento viste le tecniche adottate innovative
• Introduzione del RAUM PLAN ovvero di non mantenere i piani vincolati ad una altezza
• normale ( 3,20) ma di sfalzarli in modo tale da ottenere un ambiente piu diverso e
disomogeneo, dando una vera e propia dimensione ad ogni stanza al suo interno
Approfondito studio sul posizionamento delle finestre a primo impatto casuale
• Non esiste alcuna continuita per quanto riguard al’altezza tra i vari piani interni
• I rivestimenti interni sono costruttivi, non decorativi
• Attenta combinazione dei colori all’interno specialmente per la stanza dei bambini
•
CAPITOLO 4 – “ Razionalismo, tradizione ingegneristica e cemento armato “
L’Art Nouveau venne fin dall’inizio percepita come una disciplina non sufficiente a soddisfare le
esigenze del tempo. La verita è che dopo L’Art Nouveau le cose non furono piu le stesse, tant’è
che la natura come forma emotiva ed organica era entrata nell’architettura ordinaria. A Vienna
invece offman e Loos suggerivano di potenziare la semplficazione formale, basando i loro
arricchimenti e abbellimenti sulla sola forma strutturale decorata delle costruzioni.
A Parigi, PERRET, comincio’ ad utilizzare le tecniche del cemento armato giocandola sul fatto
della durabilita’ del materiale. Possiamo vedere questo sulla
AUGUST PERRET– Francia Rue Franklin 1903-1905
Fu la prima opera costruita con uno scheletro in cemento armato
• Le travi dall’ampia luce in cemento armato consentivano grandi spazi finetrali
• L’entrata dell’edificio era piu arretrata rispetto alla struttura in modo tale da garantire una
• corretta illuminazione a tutti gli appartamenti
La vendita non ebbe un grande successo visto che non ci si fidava di una struttura
• costituita da un materiale innovativo come il cemento armato
Grande scala monumentale all’interno
• Elementi decorativi di elevato artigianato in quanto il padre di Perre’ lavorava il cemento
• armato
La struttura fu rivestita in modo tale da garantirne la durabilita’
•
Il calcestruzzo, gia precedentemente usato dai romani, torno in scena in questi anni diventanto
ARMATO ovvero con delle barre di metallo inserite al proprio interno.
Incomincio cosi ad espandersi nascondendolo con rivestimenti e piastrellature all’esterno in
modo da non lasciarlo a vista. I fratelli perre’ acquistarono un notevole successo vidsta la
durabilita’ e l’efficacia del materiale sebbene desto molto dubbio all’inizio della sua
applicazione.
Le costruzioni in cemento armato, presero piede anche in america dove venivano realizzati
enormi Sili per il grano ( viste le sue caratteristiche ignifughe) e per la costruzione di capannoni
industriali e di dirigibili. Questa architettura, loicamente cosi spartana non venne definita
architettura con la A maiuscola ma trovava largo impiego vista la sua efficacia nell’applicazione e
soprattutto la durabilita’. Un altro poniere che troveremo in seguito sara Wright che vide nel
cemento armato la caratteristica di essere plasmato a proprio piacimento.
Possiamo colelgare quindi le case Dom-ino di Le corbusier a queto materiale il quale vedeva in
qusto materiale la soluzione alla situazione post bellica portata dalla guerra in quel periodo.
Le Corbusier realizzo uno scheletro in c.a senza travi, struttura pura sopraelevata con delle cale
di collegamento che univano i piani. Grande liberta’ per quanto riguarda le luci e la pianta
dell’edificio, ci fanno presupporre che da qui partiranno i 5 punti fondamentali dell’architettura
di Le COrbusier : 1pilotis, 2 tetto giardino , 3 pianta libera , 4 facciata libera , 5 finestra a nastro.
CAPITOLO 6 – “ Risposte alla meccanizzazione : Deutscher werkbund e Futurismo”
WerkBund
Dieci anni prima del primo conflitto mondiale, si avvertiva che qualcosa stava nettamente
cambiando. In Germania per esempio, con WerkBund ( maggiori esponenti quali Behrens,
Gropius) come in Italia ( con Antonio Sant’Elia ). Il messaggio di questi architetti, era
fondamentalmente il bisogno di progredire nella storia, dando maggiore importanza alla
meccanizzazione ed al futuro piuttosto che alle radici nel passato.
Grazie a questo modo di pensiero, ci furono 4 gruppi di dibattito fondamentali tra artista e
industria :
1. Il primo sosteneva che la qualita’ si poteva ottenere solo con l’artigianato
2. Il secondo sosteneva che si doveva dare peso all’invenzione artistica, un ampliamento
dell’ Art Nouveau
3. Il terzo preferiva l’uso di materiali e forme esplicite
4. Il quarto dava corda a un Architetto che avrebbe medito tra invenzione e
standardizzazione.
Il protagonista indiscusso di questa 4° opzione è sicuramente Muthesius che nel 1907 fondo’ il
Deutscher Werkbund. Questa organizzazione venne creata proprio per dare modo agli artisti
tedeschi di mediare con la meccanizzazione attraverso la ricerca di Nuove forme artistiche. Era
tutto un progettare intorno ad un'unica cosa, La Macchina.
Uno dei suoi maggiori esponenti fu proprio Behrens, con le sue opere per quanto riguarda la
AEG una gigantesca societa’ elettrica. Un altro promotore del WerkBund fu Grupis il quale disse
che il movimento tedesco portato avanti in quel periodo, doveva essere idea di spunto per gli
architetti Europei, i quali secondo lui erano legati troppo al passato e non guardavano verso il
futuro. Il werkBund, movimento dinamico e abbastanza irrequieto, influenzo’ Le Corbusier, il
quale avendo lavorato per lo studio di Behrens, venne notevolmente colpito da questa corrente.
Il primo progetto di Le Courbusier, ( Janneret ) nel quale vediamo questo modo di esprimersi,
è uno dei suoi primi incarichi, quello delle Officine Fagus.
Il progetto, approvato precedentemente venne rielaborato da Le Corbusier il quale indietreggio
i pilastri della facciata in modo tale da poterla rivestire in vetro, regalando quindi alla struttura
un senso di leggerezza. È proprio in questa opera che partiranno i suoi 5 punti fondamentali che
caratterizzeranno tutte le future opere ( 1.piloti 2 pianta libera 3 finestre a nasto 4 tetto giardino
5 facciata libera ).
Futurismo
Detto cio’ nel capitolo precedente, dobbiamo comunque dire che prima dello sviluppo di tutte
le ideologie precedentemente elencate, si passera’ in una corrente chiamata Futurismo.
Il futurismo fu’ in principio movimento poetico, pittorico e infine nel 1914 con il “manifesto
dell’architettura futurista” . Possiamo attribuire a Tommaso Marinetti la pubblicazione sul
giornale Le Figaro’ nel febbraio del 1909 il quale dichiara di appoggiare e dichiarare il futurismo
come un movimento che appoggiava il cambiamento rivoluzionario, dinamico, e aggressivo.
Si cercava di allargare le frontiere dell’arte moderna attraverso la futuristica visione della “citta’
moderna” come oggetto di esempio e quasi di culto. I volumi architettonici vennero ridotti
all’essenziale, al’utilizzo del materiale grezzo e puro con l’esaltazione delle sue linee a cui era
lasciata la caratteristica di abbellimento.
Il principale artista italiano fu Antonio Sant’Elia, non tanto per le sue opere ma perche è proprio
in questi suoi disegni che si ispireranno gli architetti che lo succederanno. I principi moderni
quindi, erano legati all’evoluzione, la visione di una citta’ moderna governata dalla
meccanizzazione. prioezione verso l’alto
• tamponatura per la ma