vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Sperimentazione che lega arte e tecnologia, sperimenta nuovi linguaggi dalla metà
degli anni 90 gli interessa soprattutto il campo dell’interattività.
Prospettiva di una riconfigurazione degli apparati teorici e estetici.
Utilizza dei riferimenti che vengono dal pensiero scientifico; innanzitutto la teoria del
caos, la scienza della complessità gli offrono una serie di potenti stimoli creativi di
sperimentazione.
La tecnologia è ormai parte della nostra società ed è quindi imprescindibile per lui
utilizzarla.
Uno degli aspetti più interessanti riguarda il concetto di vendetta dell’aura.
A partire dal riferimento del saggio di Walter Benjamin “l’opera d’arte nell’era della
sua riproducibilità tecnica” 1936, a partire dal saggio fa delle riflessioni.
Sostiene che nel momento in cui l’opera d’arte può essere riprodotta, l’opera d’arte
perde il carattere di unicità, cioè l’Aura, il valore che l’opera nella sua unicità
possedeva.
La perdita dell’aura è una delle inevitabili conseguenze della riproducibilità
dell’opera.
La vendetta dell’aura: sostiene che la tecnologia, soprattutto quelle basate sulle
applicazioni matematiche non lineari, algoritmi che determinano un esito
imprevedibile anche per lo stesso autore, sono dei modelli aperti che consentono
all’opera di vivere un’opera autonoma, lo stesso artista non sa quale sarà il seguito, la
tecnologia da queste possibilità.
L’imprevedibilità dell’opera, ognuno la può vivere in maniera diversa, questo
determina la vendetta dell’aura, l’opera è diversa per ogni spettatore che la vive.
La vendetta dell’aura di Hemmer, contribuisce alla possibilità di rendere di nuovo
unica quest’opera; parla di architetture relazionali.
Possibilità di dare all’opera di completarsi con chi le utilizzerà.
Opere
- Istallazione “Pole Spack” si riferisce all’amplificazione del battito cardiaco reso
possibile da gruppo di proiettori disposti tutto intorno al margine del tappeto
erboso (trafalgar square) i visitatori afferrano delle manopole che trasferiscono il
battito cardiaco al proiettore.
- Istallazione Biennale di Venezia “Pole’s Room”
- “Sospensione Amodale” un software registrava gli sms e si poteva contribuire al
movimento di questi fasci id luce attraverso una mappatura che decodificava la
presenza dell’sms
- “Entanglement” principio della quantica, proprietà per cui due particelle possono
reagire e agire come una sola anche poste molto lontane tra loro. Queste due
scritte sono collegate ad un softwere che reagiscono come se fossero un’unica
entità.
- “Underscan” istallazione sperimentata a partire dai sistemi di mappatura del
territorio utilizzate in ambito militare, c’è una mappatura del territorio che
intercetta le presenze e accade che nella nostra ombra vediamo la proiezione di
un’altra persona; vediamo apparire la registrazione della presenza di un altro
individuo.
- Tolosa, istallazione in cui “le due origini dell’universo” proietta i frammenti di un
testo sulle origini dell’universo (un manoscritto eretico del 13esimo secolo”
possiamo leggere il testo solo se ci avviciniamo alla superficie; man mano che ci
avviciniamo riusciamo a mettere a fuoco il testo leggendo il testo nella nostra
ombra.