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Neoclassicismo

Francisco Goya intreccia le varie componenti dell'arte illuminista, creando una dialettica tra ragione ed oscurità. La sua linea realista intreccia i fatti della storia spagnola con libertà antiaccademiche, mentre la linea immaginaria si concentra sull'inserimento del tema del sogno. Un esempio di ciò è l'opera "02-05-1808: Lotta contro i Mamelucchi" conservata al Museo del Prado a Madrid, che raffigura l'insurrezione della capitale. I mamelucchi sono i soldati mercenari arabi chiamati dai francesi per sedare la rivolta. Il centro focale coincide con il centro cromatico, occupato dal cavallo bianco e dal mamelucco con i pantaloni rossi. Sullo sfondo a sinistra si può osservare una carica di cavalleria che si dirige verso il primo piano.

Un altro esempio è l'opera "03-05-1808: La fucilazione degli insorti alla montagna del principe Pio". Questa opera presenta un'ambientazione notturna con un forte contrasto tra luce ed ombre. La composizione è diagonale e le figure sono definite sommariamente ma espressive, in particolare i volti. La diagonale divide la scena in due parti: i soldati contro gli insorti. I soldati sono rappresentati in modo dettagliato, mentre gli insorti sono più sfocati e indefiniti.

massa unica, mentre gli insorti non sono compatti ma hanno i volti particolareggiati. Luce fioca si rifà all'incapacità della fede di soddisfare le preghiere degli insorti, sottolineata anche dalla chiesa sullo sfondo. Vi è anche un prete che rivolge una preghiera, simbolo della cristianità violata. Centro focale è l'uomo con la maglia bianca, contrasta con l'oscurità. Protagonista sopraffatto dall'orrore. Posizione si rifà a Cristo crocefisso, mano destra forata. Richiami anche alla stampa popolare "5 monaci fucilati ad Oviedo". L'uccisione dei soldati è il rovesciamento dei militari nobili di J.-L. David. Pennellate larghe e dense. Soggetto ripreso da Manet e Picasso. Eugene Delacroix "La libertà che guida il popolo". Verismo romantico. Rapporto tra realtà e storia. Opera coeva ai fatti (3 gloriose giornate: rivolta borghesia nel 1830). Composizione primidale: vertice donna a seno.

Ho scoperto che la bandiera francese va verso lo spettatore. L'allegoria reale è una miscela di realtà e personificazioni. Non rappresenta un episodio preciso. In "La Grecia morente a Missolunghi" di Delacroix si trova ancora un'allegoria di donna. Quest'opera è stata criticata perché la donna è una plebea. Il fulcro è rappresentato anche dal bambino con le pistole, l'insorto inginocchiato e il borghese. Il cadavere sulla sinistra è un riferimento classico: Ettore trascinato da Achille. È anche un omaggio a Gericault, richiamando il cadavere con il calzino in "La zattera della Medusa". Il quadro fu comprato dallo Stato per 3000 franchi al fine di occultarlo. Dopo 18 anni, è stato ripresentato e poi cadde nell'oblio.

Eugène Delacroix ha dipinto "Donne di Algeri" nel 1834. Durante un viaggio in Marocco, ha fatto degli schizzi ad acquerello che ha poi utilizzato per lavori successivi. Questi schizzi hanno ispirato Ingres per il suo dipinto "Bagno turco".

Nell'impressionismo e nel realismo, Gustave Courbet ha dipinto "Funerale a Ornans". Da ritrattista, si è dedicato a temi sociali.

della lotta per l'indipendenza. A destra: un operaio, simbolo della classe lavoratrice; un borghese, simbolo della borghesia; un contadino, simbolo della classe contadina. Al centro, Courbet dipinge un paesaggio reale, rifiutando l'idealizzazione. Il quadro rappresenta la visione del pittore come testimone della sua epoca e critica sociale.della povertà. A destra si trovano vari letterati e amici di Courbet. Si trovano racchiusi anche tutti i generi pittorici praticati dall'artista. Edouard Manet "Colazione sull'erba". Tecnica diversa da ogni procedimento scolastico. Studia a lungo la composizione. Tema del dialogo tra nudi e vestiti in un paesaggio. Riferimento a Tiziano (Concerto campestre) e Raffaello per le pose e la trasparenza dell'acqua. Nessuna idealizzazione del nudo. Gli uomini sono vestiti alla moda, mentre la donna in primo piano è nuda. Netti contrasti di tono, nessuna velatura e dettagli fatti con decisi colpi di colore. Nessuna distinzione tra luci e ombre. Nessun disegno e stesura del colore approssimativa. E. Manet "Olympia". Nudo non riconducibile a quello accademico. Ritrae una donna reale che si è spogliata, nudo nella società moderna. Richiami a Tiziano con "La Venere di Urbino" e alla "Maya desnuda" di Goya. Manet propone una prostituta con una serva di

colore e un gatto, simbolo erotico e di cattivo auspicio. Mazzo di fiori di un amante. Stesura del colore come parti di tono su tono contrapposti a parti scure. Il volto è quello della sua modella preferita.

Claude Monet e Pierre-Auguste Renoir "La Grenoulliere". Pittura en plein air, scene di vita reale. Nuovi procedimenti per raccontare i minimi cambiamenti di luce. Stesso soggetto ripreso dai due artisti. Giochi di riflessi sull'acqua. C. Monet "Ninfee". Ricerca dell'astrazione lirica che fa prevalere la luce e il colore sull'oggettività. Da qui la pittura in serie per meglio indagare le variazioni di luce sullo stesso soggetto in tempi diversi.

Prima serie: i covoni. 15 tele che indagano le diverse ore e stagioni. Fissano i mutamenti di luce. Alludono alla fecondità francese e all'armonia uomo-natura.

Seconda serie: i pioppi. 15 tele. Simbolo della Francia.

Terza serie: la cattedrale di Rouen. 50 tele che descrivono la luce.

nell'anno 1892 al Comune di Ligornetto. La villa diventa così il Museo Vincenzo Vela, dove sono esposte le sue sculture e i suoi dipinti. Vela è considerato uno dei più importanti scultori svizzeri dell'Ottocento. Le sue opere sono caratterizzate da un grande realismo e da una profonda espressività. "La preghiera del mattino" è una scultura che rappresenta una giovane donna inginocchiata in preghiera. La figura è resa con grande maestria, con particolare attenzione ai dettagli anatomici e ai panneggi del vestito. La scultura trasmette una sensazione di serenità e di devozione religiosa.

allo stato svizzero. Partecipa attivamente alle guerre di indipendenza.Con la Preghiera del mattino si stacca dal purismo e dal classicismo. Contrario ai dettami dell'accademia, non si confronta con il nudo maschile eroico. V. Vela "Spartaco"

Inizia una nuova scuola e viene accusato di non saper fare un nudo. Nel dicembre 1848 a Milano realizza il modello in creta e poi in gesso. La scultura acquisisce significati politici per cui il committente copre i costi e lo lascia in deposito a Vela. Il soggetto è un gladiatore che si era ribellato uscendo però sconfitto. Collo e dorso sono sproporzionati, narici dilatate. Nessun disegno preparatore ma calchi su modella e studio realistico.

POSTIMPRESSIONISMO. Paul Gauguin "La visione dopo il sermone". Gauguin va Pont-Aven, in Bretagna per evadere dalla realtà parigina e ricercare un ambiente primitivo e di quiete. Nel 1860 crea a Pont-Aven una colonia di artisti. Vi ritorna anche dopo il suo viaggio in

sermone. Utilizza colori vivaci e contrastanti, con una tecnica di pennellate decise e nette. La scena raffigura donne bretoni in un prato, con un'atmosfera di serenità e tranquillità. Bernard si distingue per la sua ricerca di una sintesi tra forma e colore, anticipando così le soluzioni adottate da Gauguin nella sua opera successiva, La visione dopo il sermone.

Sermone, ma Bernard non riesce a liberarsi dall'atmosfera parigina: accanto a donne in costumi bretoni inserisce tre donne alla moda parigina. Bretagna come un luogo selvaggio ma senza trasfigurazione mitica. La tecnica semplifica il sintetismo con figure bidimensionali, nessuna prospettiva e il colore in campiture piatte dai netti contorni. P. Gauguin "Giovani lottatori". Tema della lotta. Semplificazione dell'immagine con un mix di sintetismo e primitivismo. Influenze dai manga di Ōkusai e dalle sculture egizie. Degas lo accusa di averlo copiato ma il dipinto è in stile giapponese. P. Gauguin "La belle Angele". Ritratto di Marie Angle Satre, moglie del futuro sindaco di Pont-Aven. Quadro su commissione rifiutato perché considerato una caricatura. Il costume bretone indica lo stato sociale ed economico. Primo quadro in cui inserisce il titolo. Figura in un tondo incompleto, decentrato con riferimento alle stampe giapponesi. Enigma dell'idolo precolombiano.

Fonti per l'idolo:
  • Fregi tombe egizie per l'allineamento con il ritratto
  • Scultura tolteca esposta all'Esposizione universale
  • Buddha
  • Tema del doppio tra la donna e l'idolo. Marcate parti anatomiche femminili simbolo di fertilità.
  • Vincent Van Gogh "la Berceuese". Ritratto di una madre, simbolico con tensione spirituale. Tiene una corda per cullare la bimba. Ispirazione dalla Stella maris: madonna di ceramica sulle navi circondata da fiori.
  • P. Gauguin e il periodo a Tahiti. Gauguin accetta tratti distintivi dei nativi invece di occidentalizzarli. I titoli dei quadri sono pezzi di discorsi quotidiani.
  • 1890 Gauguin pensa ad un atelier dei tropici. 1891 parte per Tahiti con una commissione finanziata dal ministero dell'istruzione per studiare e dipendere i costumi di Tahiti. Gauguin parte con preconcetti coloniali per poi adattarsi alla vita locale. Gauguin parte perché non ha soldi e si sente isolato, va alla ricerca.
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Publisher
A.A. 2012-2013
8 pagine
4 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LaTita di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Bignami Silvia.