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HANS HOFMANN
Vita: Weißenburg in Bayern, 21 marzo 1880 – New York, 17 febbraio 1966, è stato un pittore
tedesco, considerato uno dei più significativi esponenti dell'Espressionismo astratto.
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ARTE CONCETTUALE
PERIODO: dal 1965
DEFINIZIONE: Si definisce arte concettuale qualunque espressione artistica in cui i concetti e le
idee espresse siano più importanti del risultato estetico e percettivo dell'opera stessa. Il movimento
artistico che porta questo nome si è sviluppato dagli Stati Uniti d'America.
TIPOLOGIE:
1. New dada
2. Nouveau realisme
3. Arte povera
4. Land Art
5. Body Art
6. Pop Art
7. Minimal Art (con Ad Reinhard)
CARATTERISTICHE:
- La definizione di arte concettuale nel contesto dell'arte contemporanea si deve a Joseph
Kosuth che lo utilizzò verso la metà degli anni sessanta per definire il suo obiettivo di
un'arte fondata sul pensiero e non più su un ormai frainteso ed equivoco piacere estetico
- La rarefazione dei contenuti emozionali nell'arte perseguita dagli artisti concettuali arrivò
ben presto anche a determinare la volontà di prescindere dall'opera d'arte in sé
- l'idea e la riflessione subentrarono così al manufatto, all'oggetto, indipendentemente dal
loro carattere tradizionale o innovativo.
- L'arte concettuale fu il punto d'arrivo del percorso che, dall'impressionismo in poi, aveva
caratterizzato l'evoluzione dell'arte visiva contemporanea mediante la volontà di sottrarre
l'arte medesima ai vincoli formali e culturali che ne avevano costituito la tradizione: la scelta
di rinunciare addirittura all'opera dopo aver ripudiato in sequenza il naturalismo e la mimesi
(post-impressionismo e espressionismo)
- In ambito concettuale fiorirono anche due forme di azione artistica come L'HAPPENING e
la PERFORMANCE che, nonostante forti ed evidenti analogie, si distinguono invece per la
componente d'improvvisazione anche collettiva tipica dell'happening che non ritroviamo
nella performance, più vicina alla pianificazione registica e drammaturgica propria del
teatro.
JOSEPH KOSUTH
Vita: Toledo, 31 gennaio 1945 è un artista statunitense.
Joseph Kosuth, importante esponente dell'arte concettuale, ha studiato belle arti alla School of
Visual Arts di New York. Le sue opere, generalmente, sono volte ad esplorare la natura dell'arte,
focalizzando l'attenzione su idee al margine dell'arte, piuttosto che produrre opere fine a sé stesse.
La sua arte è molto autoreferenziale.
Una delle sue opere più famose è One and Three Chairs, un'espressione visiva del concetto di
"forma" di Platone. L'opera mostra una sedia, una fotografia di quella sedia, e il testo di un
dizionario con la definizione della parola "sedia". La fotografia è una rappresentazione della vera
sedia situata sul pavimento, in primo piano. La definizione, che si trova sullo stesso muro dove c'è
la fotografia, descrive il concetto di cosa sia una sedia, nelle varie accezioni del termine. In questo
e in altri lavoro simili Five Words in Blue Neon e Glass One and Three, Kosuth riporta affermazioni
tautologiche, in quanto le opere sono letteralmente ciò che viene affermato siano.
Molto importanti sono anche le sue opere con i neon che egli inizia ad usare perché interessato ai
materiali per la segnaletica e per rimandare al mondo della pubblicità. Famosa fu la serie intitolate
Ex libris (1990), composizioni al neon con brevi citazioni di scrittori noti,allestite in spazi pubblici
metropolitani.
One and three chairs, 1971
HAPPENING 82
Gli happening sono una forma d'arte contemporanea che nasce a opera di Allan Kaprow (18
Happenings in 6 Parts, New York, 1959) e si focalizza non tanto sull'oggetto ma sull'evento che si
riesce ad organizzare: «L' "happening" è una forma di teatro in cui diversi elementi alogici,
compresa l'azione scenica priva di matrice, sono montati deliberatamente insieme e organizzati in
una struttura a compartimenti».
Kaprow descrisse, nel catalogo, il dispositivo messo a punto per gli happening. Gli happening si
sarebbero svolti in tre spazi differenti caratterizzati ognuno da un'atmosfera e da un tipo di
illuminazione diverse: bianca e blu nel primo, bianca e rossa nel secondo, blu nel terzo.
Oltre ai collage e agli oggetti erano previste delle sedie in numero variabile da 75 a 100. Gli invitati
ricevevano cartellini numerati e dovevano cambiare sedia, come indicato dalle regole stabilite nel
programma. Potevano dunque assistere agli eventi proposti che si sarebbero svolti una sola volta,
per una durata totale di un'ora e mezzo: proiezione di diapositive, ascolto di musica improvvisata,
una donna nuda che sprofonda in un divano, un'altra che spreme arance, un gruppo di artisti che
dipingono tele appese a tramezzi, altri che fanno girare cartelli e recitano testi o suonano uno
strumento.
Tutti questi eventi incarnano valori antitetici a quelli caratterizzanti l'universo delle “belle arti”,
eventi che in particolare promuovono l'effimero, il mutevole, il riavvicinamento tra arte e vita. Gli
artisti che si occupano dell'organizzazione degli happening tendono a svincolare il pubblico dal
ruolo di fruitore passivo. In alcuni casi si coinvolge il pubblico per denunciare, ad esempio una
situazione di degrado, come nel caso del fotografo e performer Augusto De Luca, che ha
organizzato una partita di golf nelle buche stradali di Napoli. Gli happening avvengono
generalmente in luogo pubblico, all'aperto come fosse un gesto di irruzione nella quotidianità.
Hanno conquistato fama gli happening di Spencer Tunick che coinvolgono una massa di persone
nude.
FLUXUS
artisti, compositori e designer conosciuti per aver mescolato negli anni sessanta, diversi media e
diverse discipline artistiche lavorando nel campo della performance, del Neo-Dada, del rumorismo,
nelle Arti visive, nella pianificazione urbanistica, nell'architettura, nel design e nella letteratura.
Fluxus ebbe una corrente interna dalla sensibilità fortemente anti-commerciale ed anti-artistica. Nel
descrivere Fluxus viene spesso utilizzato il termine Intermedia, coniato da Dick Higgins per
descrivere attività artistiche interdisciplinari di vario tipo. Fluxus fu poi fortemente influenzato dalle
idee di John Cage sulla sperimentazione, che prevedeva l'inizio di azioni, senza sapere a quale
risultato avrebbero eventualmente portato, dando così molta più importanza al processo di
creazione che al prodotto finale[1]. Altra figura che influenzò il movimento fu l'artista francese
Marcel Duchamp; ideatore del concetto di ready-made ed originariamente attivo nel movimento
Dada, fu attivamente coinvolto anche in Fluxus. George Maciunas, che del gruppo fu il fondatore,
coniò il nome nel 1961 come nome della rivista del movimento.
JOHN CAGE
AZIONISMO
L'azionismo viennese (in tedesco Wiener Aktionismus) è una corrente artistica del Novecento. Tale
corrente si sviluppa in Austria verso la prima metà degli anni sessanta e si può considerare affine
alle contemporanee esperienze internazionali dello happening e della performance art.
Rispetto ad happening e performance, l'azionismo viennese si caratterizza per un uso insistente di
immagini e tematiche di matrice psicologistica, sado-masochistica e autolesionistica, ispirate da un
diffuso atteggiamento dissacrante, a tratti profanatorio, nei confronti dei simboli religiosi, delle
funzioni del corpo e delle pratiche sessuali. Questi elementi hanno portato, soprattutto nei primi
anni di attività del gruppo, a diverse denunce e condanne legali nei confronti dei suoi componenti.
Nel caso dell'artista Otto Mühl vi è stata l'espulsione dall'Austria con un foglio di via permanente, il
che lo portò a fondare una comune in Portogallo. Tali azioni possono sconfinare, come nel caso di
HERMANN NITSCH, nella messa in scena di riti parareligiosi a scopo terapeutico e catartico. Nella
loro formazione artistica non è comunque esente un influsso della tradizione pittorica e teatrale
dell'espressionismo austriaco (Egon Schiele, OSKAR KOKOSCHKA).
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1-NEW DADA (precursore dell’arte concettuale)
PERIODO: 1950-60
LUOGO: America ma in Italia lo possiamo vedere in alcuni artisti
NOME: deriva dagli espliciti richiami dei dadaisti sia nei temi che negli stili. Il termine venne reso
popolare da Barbara Rose negli anni sessanta e si riferisce principalmente, anche se non
esclusivamente, ad un gruppo di opere create in quegli anni o nella decade precedente.
ESPONENTI: Jasper Johns, Yves Klein, Robert Rauschenberg, Claes Oldenburg e Jim Dine.
CARATTERISTICHE:
- È caratterizzato dall'uso di materiali moderni, da soggetti dell'immaginario popolare e da
contrasti assurdi.
- Vuole rivolgersi al quotidiano facendo ricorso a materiali di recupero e privi di valore
estetico
- Nasce quindi una rilessione sugli oggetti del consumo quotidiano e soprattutto su quelli
esaltati dai nuovi mezzi di comunicazione (premesse artistiche per la Pop art)
- nega apertamente i concetti tradizionali dell'estetica.
- in anni recenti il termine Neo-Dadaista è stato legato ad un gruppo internazionale di artisti
conosciuti come Fondazione Kroesos condotto da Mark Divo.
- il Neo Dada ha contribuito ad ispirare di Happening, Fluxus e Pop Art.
- soltanto grazie agli artisti Pino Pascali e Piero Manzoni si può parlare di un effettivo
affermarsi del NEODADAISMO ITALIANO. A differenza degli artisti statunitensi, però, in
loro è concentrata tutta l'ironia del dadaismo storico, insieme al gusto per il gioco. A
sostegno di ciò si pongono le scatole di Merda d'artista (1961) di Piero Manzoni, con cui
egli si riferisce alla trasformazione dell'opera artistica in bene di consumo, pronto per
essere posto sugli scaffali di un supermercato e venduto.
JOSEPH BEUYS
Vita: 12 maggio 1921 – Düsseldorf, 23 gennaio 1986 è stato un pittore, scultore e artista tedesco.
uno dei rappresentanti più emblematici delle correnti concettuali nell’arte della seconda metà del
Novecento. La sua è un’arte che si muove lungo percorsi del tutto inediti, fondendo in maniera
totale la sua esistenza con il suo essere artista. Vi è qualcosa di così radicale nel suo modo di
essere, che verrebbe da pensare che egli abbia davvero identificato completamente l’arte con la
vita.
I like America and America likes me (1974)
Una lunga azione di Beuys che dalla Germania vola a New York, si fa portare in ambulanza nella
galleria Renè Block e qui trascorre tre giorni in una grande gabbia vuota insieme a un coyote. La
performance si focalizza sul rappor