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VITA
Genova 1404 – Roma 1472
figlio nobile fiorentino esiliato, Studi giuridici Padova e Bologna, studia greco matematica e scienze naturali dopo morte
padre si dedica a scultura e architettura
stato sociale famiglia patrizia alla pari dei committenti
1432 Roma nominato abbreviatore apostolico Eugenio IV (inizia studio monumenti) con corte papale va a firenze,
ferrara e bologna (frequenta artisti e intellettuali Donatello e Brunelleschi –scambio di idee su teoria prospettiva-)
Tutte opere alberti sono rimaste incompiute tranne quelle per Rucellai
STILE
Concezione architettura: disciplina fatta da tutti gli edifici costruiti nei vari secoli, compito architetto è conoscere,
studiare e capire tutte le opere, al fine di ricostruire tradizione e potervi apportare innovazioni. Indispensabile parte di
studio tradizone, senza pregiudizi e imitazioni.
Architetto ha compito di pensare, manovale di costruire. Architettura è parta intellettuale della progettazione, la parte
aurea
Alberti introduce per primo l’arco che sormonta la trabeazione
Progetta ma non è mai in cantiere, distinzione architetto(intellettuale)-esecutori, manda modelli lignei e metalicci, per
dettagli es capitelli anche scala 1:1
OPERE TEORICHE
De Familia (1433 - 1434) dialogo in volgare con famiglia ambientato a PD per analisi vita sociale epoca
De pictura (1435-1436) prima il latino poi in volgare dedicato a Brunelleschi, enuncia leggi matematiche per
rappresentazione profonditá spaziale (riferimento per successiva pittura), I definizione prospettiva scentifica
cita Vitruvio per proporzioni uomo
De re aedificatoria (stampato a Firenze nel 1485) primo testo stampato su architettura rinascimento. Tratta su
scultura e regesto opere architettoniche Roma del tempo, distingue edifici pubblici, privati, ordini architettonici,
problemi proporzionali, rapporto tra parte e intero
ci lavoró fino alla morte, aiutato da Lorenzo de Medici
trattato in latino rivolto ad illuministi suoi pari, non disdegna manovali quindi pone attenzione a tecniche
costruttive
VII Libro edifici sacri
critica tipologia basilicale xk tempio era usato come tribunale, propone con croce greca proprio modello di
tempio cristiano
OPERE Campanile Duomo di Ferrara (1443 – Interrotto)
Facciata Palazzo Rucellai, Firenze (1446 - 1451)
Giovanni di Paolo Rucellai acquisisce poco per volta lotti adiacenti via della Vigna nuova per
ampliamento residenza Rucellai (Cosimo De Medici demolisce tutto) , demolisce edifici anteriori per Colosseo
creare piazza per respirare facciata
Riprogettazione, conserva edifici allargati affidato a Bernardo Rossellino, facciata Alberti
FACCIATA : perfettamente scandita e ritmata da paraste, non terminato intero prospetto xk Rucellai
non riesce a comprare ultimo lotto Palazzo vecchio
3 piani divisi da trabeazioni con cornice ridotta, paraste inglobano le bifore (forma ripresa da
Palazzo Vechio e Palazzo Medici ma + architrave e bugne fino base apertura)
Ripresa architettura antica es colosseo (sovrapposizione di archi e quadrati)
Combinazione bugnato classico piatto e ordini architettonici
Decorato con vele (simbolo di fortuna Rucellai)
Scontro e confronto decorazioni antiche-fiorentine “concinnitas” (perfetto equilibrio delle forme 7
Progetto iniziale solo 5 campate (riconoscibili da bugnato k passa dietro paraste, tra 5 e 6 campata no)
Progressiva riduzione altezza dei piani
I Piano : Portale d’ingresso inquadrato e ha mensola sporgente sopra modanatura (si sovrappone a
paraste come Phanteon)
Prolunga modanatura abaco su tutta facciata (es Mausoleo di Adriano)
piccole finestre grandezza bugna come se ne mancasse una
Sopra portale falsa finestra quadrata (tipica fiorentina ma incorniciate)
Prolunga su tutta la facciata base, scozie e toro paraste
Griglia con riquadri scolpita
III Piano : Bifore III piano poggiano su cornice, hanno vuoto in chiave e non una bugna
ultimo capitello coincide con paramento murario
NOVITÁ : introduce capitello Pseudo-Ionico baccelli in basso e ovuli
Bugne pseudo-isodome alterna file di bugne con dimensioni diverse (rapporto 1:2)
Attenzione trattamento superfici
Alberti critica palazzo Vecchio (copia bifore) e Michelozzo (copia capitello) ma riprende ironizzando
Facciata chiesa di San Francesco, Tempio Malatestiano (1450 – incompiuta)
1447 Matteo de ‘Pasti (pittore) costruisce due cappelle per Sigismondo e moglie
Nel 50 malatesta incontra alberti (facciata, aggiunta IV cappella dx e sx) Arco di Augusto, Rimini
PROGETTO : incompiuto per morte Sigismondo 1468, progetto grazie a medaglia incisa da De’Pasti
Su altro lato c’è profilo Sigismondo
Altra testimonianza è lettera di Alberti in cui riporta sue idee
Alberti fa solo progetto facciata, idea involucro marmoreo che lascia intatto edificio
preesistente mausoleo di Teodorico
Concepito come apparato trionfale facciata tripartizione con archi scanditi da semicolonne
corinzie
facciata funeraria su 2 livelli :
Inferiore – colonne scanalate tuscaniche, si conclude con trabeazione
Superiore – paraste incompiute
Parte superiore previsto frontone con arco al centro affiancato da paraste e due volute Chiesa Eremitani Padova
curve, incompleta per mancanza di fondi
Portale centrale con timpano triangolare decorato da laste marmoree policrome
Crea Arcate laterali separate simili ad Arco di Augusto di rimini riferimento mausoleo di
Teodorico e Chiesa Eremitani Padova e elementi locali per non farla fuori luogo
Finestre laterali precedenti non coincidono con gli archi
Su moneta cupola sproporzionata
Cupola Alberti si è ispirato a Basilica San Marco (2 strati, esterno piú gonfio poggiante su centine in legno
rivestite di piombo)
Altri elementi veneziani parte alta come frontespizio semicircolare per coprire tetto delle navatelle laterali
(ispirato S.Marco)
Raccordi triangolari corrispondono a navate laterali
PARTICOLARI : angolo ingresso, parasta interna a nicchia del portone con capitello floreale
Capitelli bipartiti (superiore con ovuli, faccia alata, al posto abaco una corona gotica, parte inferiore con foglie
acanto ristrette) disegnati da alberti e mandati modelli lignei
INTERNO : 6 cappelle sui 2 lati, ricche di decori, sistema interno di paraste sovrapposta a archi 8
Cappella funeraria famiglia Rucellai, Tempietto del Santo Sepolcro, chiesa di San Pancrazio (1457 - 1467)
Tutto in marmo bianco e verde e con colorazioni gialle e rosse
Riprende elementi tipici Brunelleschi e reinterpreta
lesene (7 solchi e non 6) reggono fregio decorato e cornice piú sviluppata rispetto
canoni Brunelleschi
spigolo risolto con parasta d’angolo e ingresso segnato da due colonne libere
interno copia tomba di cristo che Alberti rivisita decorandola con un’epigrafe del
Vangelo, simboli Rucellai e giglio di Firenze
sepolcro coperto con cupolino a cipolla
Facciata di Santa Maria Novella, 1458 - 1478)
Rucellai con consenso Arte della Lana ricostruire facciata chiesa che fino ad allora si articolava con nicchie che
custodivano (prospetto era di semplice chiesa a capanna romana, navata centrale coperta da tetto a capanna, laterali +
basse)
Intervento molto costoso fatto grazie a eredita Strozzi (imparentati a Rucellai)
Facciata è sporgente rispetto a perimetro originale San Miniato
Materiali delle tradizione Fiorentina (San Miniato, Battistero San Giovanni) marmo bianco di carrara
e marmo verde di prato
Ordine gigante semicolonne su plinti molto alti
PARTE BASAMENTALE : formata da paraste e semicolonne che delimitano campata centrale (+
stretta delle 2 laterali)
Portale di accesso decorazione identica a pantheon, presenta il pieno in asse, portale
rettangolare inquadrato da semicolonne
Rapporti larghezza altezza colonna 1:11, pilastro 1:7
Verso interno dell’arco 2 paraste per lato a 6 scanalature con basi e capitelli sfalsati per effetto profonditá
Parte inferiore lesena affiancata da colonna entrambe su un unico plinto (come basilica di Uppia)
MEZZO: fascia piccola con vele Rucellai e fascia piú alta con riquadri disegnati
SUPERIORE : Evidenzia parte centrale con un grande timpano
Innovazione è collocazione nelle ali di due grandi volute (da qui chiese a capanna useranno volute)
Elementi curvi ai lati decorati con cerchi concentrici
Frontespizio triangolare con trabeazione classica (Impianto a tempio)
Paraste a fasce bicrome
Anche Pantheon tripartizione su 3 livelli non in asse tra loro ( I colonne e paraste, II piccole lesene e finestre, III
cassettoni con lacunari) Chiesa di San Sebastiano, Mantova (1460 circa)
Alberti fa 3 progetti per Ludovico Gonzaga ma realizzato solo questo, raggiunge Mantova a seguito
corte papa Pio II
Chiesa seguita nel lavoro dal Fancelli
prima pianta a croce greca
Edificio è un cubo di 15m sormontato da cupola emisferica con tre cappelle rettangolari absidate e
un quarto braccio fa il vestibolo
PIANTA : quadrato dal quale fuoriescono 3 braccia e loggia sul lato di ingresso
Sotto c’è cripta caratterizzata da pilastri (non si sa se sotterranei progettati da alberti xk nei
sui disegni pervenuti non compaiono)
Anche due rampe in facciata non albertiane ma aggiunte nel restauro 1930 da Luigi Schiavi,
inizialmente c’era scala laterale che portava accesso da nicchia della loggia
3 Livelli : Cripta, chiesa, stanza superiore (oggi inutilizzata, luogo di devozione privata Gonzaga)
Da disegni c’erano numerose statue nei bracci chiesa e cripta 9
CRIPTA : grossi pilastri monumentali reggono campate a crociera e archi, di possibile derivazione
da antiche cisterne romane
CHIESA : portale centrale maggiore degli altri due
SUPERIORE : trabeazione interrotta da finestra rettangolare con sopra arco di raccordo (es palazzo Diocleziano)
Basilica di Sant’Andrea, Mantova (1472 - 1732)
Ultimo progetto Alberti, ha reliquia sangue di cristo
1470 Alberti scrive lettera+disegni a L.Gonzaga con progetto ricostruzione
Antonio di Manetti architetto corte dei Gonzaga fa modellino ligneo nuova chiesa, Alberti colpito ma
non congruo a cittá (Manetti stile fiorentino)
Alberti propone chiesa ad 1 navata con cappelle laterali, transetto largo sormontato da una cupola e
altare delimitato da muro circolare nel fondo, livello inferiore cripta con pianta a croce
Basilica di Massenzio
M copertura lignea A copertura in mattoni, + durevole, resistente incendi ed economica
Progetto Alberti richiami etruschi (Mantova origine etrusca) disponeva di descrizione Vitruvio
tempio etrusco (pronao, cella tripartita)
Muore prima della costruzione, cantiere affidato a Fancelli e forse Manetti
cupola fatta da Filippo Juvarra
Navata unica con volta a botte, cappelle minori formano grandi pilastri
Sistema trabeazioni e paraste scandisce le cappelle alternate quadrate (volta a botte) a rettangolari (volta a calotta)
Ritmo alternato largo-stretto aperto-chiuso
FACCIATA : nuovo approccio archi