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DANIMARCA SVEZIA

COMPLESSO RESIDENZIALE BELLAVISTA (1934) KLAMPENBORG JACOBSEN Erik Gunnar Asplund

Dopo le opere funzionaliste di Asplund in occasione dell’Esposizione del 1930 in

netta rottura con la tradizione, nel suo successivo sviluppo negli anni ’30 rivelò la

sua capacità di fondere modernità e tradizione su un’idea mitica dell’architettura.

CREMATORIO NEL CIMITERO DI WOODLAND (1935-1940) (*pag. 53)

Si tratta dell’edificio di svolta dell’architettura moderna

danese. Il tema è quello delle siedlong ma che

l’architetto decide di sfaldare per garantire il massimo

dell’illuminazione naturale e di vista sul mare. Anche se

le unità sembrano costruite in cemento intonacato di

bianco, in realtà sono costruite con i mattoni tradizionali

per riprendere una caratteristica del vernacolo danese. L’architetto

Altre opere moderne danesi sono il Municipio di Aarhus prosegue i temi che

(1937-1942) di Jacobsen e la Sede dell’emittente già

radiofonica (1934-1941) a Copenaghen di Lauritzen. precedentemente

Quest’ultimo era frutto di un’assemblaggio di numerosi aveva affrontato

elementi funzionali su un sito ad angolo: la sua pianta nella Cappella nello

frammentata rispondeva alle esigenze interne di stesso cimitero ma

acustica Col tempo quando l’architettura moderna con forme più

prese solidamente posto nella cultura danese, questa astratte. Il corpo

venne addomesticata combinando l’abilità locale con le basso rettangolare

caratteristiche universali. 136

del portico del crematorio è classico nello spirito e moderno nella sua geometria FINLANDIA

semplificata. Il complesso in generale aveva l’aria di una necropoli in rovina. Erik Bryggman

L’edificio sorge su un pendio, con celle esterne che celle esterne, e anticamere

con cortili che portavano alle cappelle. Il suo arcaismo sta in forme di calma L’architettura di Bryggman si nutriva di tradizioni classiche e vernacolari e di fonti

astrazione. Il portico era eretto contro un tumulo pagano coronato da un folto nordiche e mediterranee.

gruppo di alberi e poteva essere letto come un tempio scarnificato, una facciata CAPPELLA FUNERARIA DELLA RESURREZIONE (1938-1941) TURKU

formale, uno schermo laterale o come un rifugio rustico. Come il piccolo portico

della cappella creata 20 anni prima esso rientrava nella vita del paesaggio In questo progetto emergono la sua sensibilità

incorniciando le vedute di conifere. Questa struttura era anche il distillato di topografica e le ispiratrici sottostrutture del

un’idea classica, usata come espediente per intensificare l’esperienza con la passato. In quest’opera i principi della nuova

natura. Il portico è costituito da un telaio in cemento armato e rivestito con architettura relazionati a una dinamica

pietre; la asimmetria, trasparenza e spazio fluido, sono

parte combinati con convenzioni ecclesiastiche come

inferiore del simmetria, imponenza, struttura processionale e

tetto è in pianta a basilica, con una navata centrale e due

legno e laterali e arcate. L’intenzione principale era quella

inclinata di evocare la transizione dalla vita alla morte e

verso dalla morte al paradiso. La parte più bassa della

un’apertura navata sud si apriva con grandi vetrate al

centrale paesaggio come segno di consolazione ai presenti al funerale. L’ingresso era un

attraverso portale in pietra adiacente all’altare che

cui veniva attraversava lateralmente la vetrata. Le

convogliata complesse curve della navata centrale erano

l’acqua accresciute dalla disposizione diagonale delle

piovana sul sottostante pavimento in pendenza su cui si trovava anche un gruppo sedute che permettevano una migliore vista

scultoreo. L’avvicinamento era organizzato come una solenne ascesa, una sull’esterno e della luce che scendeva da una

moderna Via Sacra. sorgente nascosta sopra l’altare. In questa

cappella prende corpo la tensione tra tradizione

moderna e classica. 137

Alvar Aalto BIBBLIOTECA VIIPURI (1927-1935)

L’opera di Aalto negli anni ’30 fornisce un ulteriore esempio di un moderno in Dai tre progetti per la biblioteca Viipuri possiamo cogliere la crescita

accordo con le condizioni naturali e sociali del suo paese. Aalto era nato nel 1898 , dell’architetto, dai suoi esordi neoclassici al suo stile “funzionale”. Nonostante il

aveva studiato a Helsinki ed era cresciuto in un’atmosfera cariche di questioni suo rifiuto per l’uso palese degli ordini classici egli conserva che schemi astratti

legate all’ identità nazionale dei finlandesi, in cerca di autonomia rispetto al della tradizione classica, come il piano nobile, il carattere processionale,

governo Russo. Le due tendenze architettoniche che influenzarono Aalto furono: proporzione e il posizionamento dei vuoti e dei pieni. inizialmente la facciata

il classicismo nordico raffinato nelle opere di Asplund e una tendenza nazional- aveva un tono neoclassico poi con

romantica che si fondeva su un revival gotico e le opere di Richardosn, tendenza lo sviluppo vennero gradualmente

ben rappresentata da Lars Sonck e Eliel Saarinen (*pag. 46-47). Aalto con tolti tutti gli ornamenti. Viipuri

l’astrazione dell’architettura moderna riuscì a fare una sintesi di queste tendenze mantiene le simmetrie leggermente

ereditarie. Così l’autentico vernacolo divenne punto di partenza per il traslate e il senso processione, ma i

mutamento, producendo forme tipo adatte al clima finlandese, al carattere del suoi volumi scorrono l’uno contro

territorio e alla mentalità dei suoi abitanti. l’altro sotto un soffitto formato da

piani da piani gradonati bucati da

TURUN SANOMAT (1927) TURKU lucernari. Le sale di incontro erano

accresciute da un andamento ondulatorio e da una trama del soffitto in legno che

In questo edificio Aalto concepisce una nuova architettura per il suo Paese che conferiva quel tocco di naturalismo tipico di Aalto. Parlando dei suoi progetti

nasceva dai “Cinque principi” di L.C, dall’enfasi plastica strutturale, la variazione come funzionali non li intendiamo di certo come risultato di un arido calcolo ma

spaziale, e la disciplinata articolazione della facciata. La griglia strutturale del era strettamente connessa a una reazione poetica ai bisogni umani e

piano terra fa pensare a una profonda conoscenza sulla disposizione delle all’inclinazione dell’illuminazione e al fluire del suono.

colonne nel tempio classico. 138

SANATORIO DI PAIMIO (1929-1933) In quest’opera

che è

considerato un

capolavoro del

Movimento

Moderno Aalto

poté dare sfogo

alle sue

aspirazioni

umaniste.

L’edificio, a 80

km da Helsinki, è

situato su un

sito leggermente

elevato che domina laghi e foreste. Quando l’edificio venne costruito la miglior

cura per la tubercolosi, malattia su cui era specializzato questo complesso, era

l’esposizione solare, l’aria fresca e il verde. Questo è uno di quei casi in cui le

esigenze della committenza, la filosofia sanitaria e gli aspetti formali del nuovo

stile erano in sintonia sin dall’inizio. Le stanze dei pazienti erano collocate in un

lungo edificio a piastra di 6 piani rivolte a sud e cl corridoio a nord. Sopra questo differenti. La lastra e il blocco soggiorno si collegavano restringendosi verso

edificio vi era poi un tetto a terrazza parzialmente coperto. La struttura di l’entrata. Le variazioni della finestratura e dei dettagli assicuravano che le

sostegno delle terrazze destinate al riposo, ubicate nell’ala est dell’edificio, era divisioni della forma fossero ovunque articolate. Il Sanatorio annunciava la sua

quella di un tronco rastremato in calcestruzzo da cui aggettavano i piani destinazione sanitaria attraverso forme pulite, proporzioni nette e volumi ben

permettendo in questo modo l’apertura delle facciate e una libertà di illuminati. Allo stesso tempo l’orizzontalità data dai balconi, dai parapetti tubolari

circolazione. Il carattere monometrico di quest’ala era sottolineato da dettagli e dalla terrazza giardino offrivano collegamenti con la terra circostante. È stato

curvi e da un senso scultoreo di volume che contrastava con le qualità suggerito che il Sanatorio Paimio sia stato in parte modellato sul Sanatorio

dell’International Style. Dietro la lastra si trovano l’ingresso, il soggiorno dei Zonnesraal di Duiker (*pag. 102) anche se Aalto rielaborò alcuni dettagli.

medici e l’ala delle infermiere. Ognuna di queste funzioni era inserita in forme Sicuramente si rifece anche alle abitazioni collettive dell’Unione Sovietica in cui le

tutte diverse e ruotate in base alla topografia. La pianta articolate e le solette stanze individuali erano collocate in un edificio a lastra mentre le funzioni

sottili permettevano alla luce di entrare nell’edificio in tutti i punti e dimostravano collettive erano raggruppate in volumi ausiliari di forma differente (*pag 78);

come un edificio dalla forma complessa potesse reagire a situazioni topografiche stesso tipo di riferimento usato da Le Cobusiere per il Pavillion Suisse (*pag. 129). 139

Nel 1933 Aalto partecipa all’incontro dei CIAM dove ebbe modo di conoscere i periodo progettò anche una serie oggetti in vetro e arredi in legno compensato

veri protagonisti dell’architettura moderna, Mies, Le Corbusier e Gropius i quali che modellava sulla figura del corpo umano. Il suo era uno stile capace di

rimasero impressionati dell’architetto emergente. Nel suo paese Aalto era occuparsi delle sfumature psicologiche, in cui veniva elaborata una relazione più

riuscito a convertire gradualmente i committenti alla nuova architettura. La compiacente sia alla tradizione vernacolare sia alle esigenze di clima e terreno.

Finlandia era un paese giovane in cui, nonostante la rapida urbanizzazione, la

protagonista rimaneva la natura. Aalto seppe cosgliere appieno la situazione e

adeguò la sua architettura

moderna alla topografia e agli

aspetti sociali delle piccole

comunità del Paese. Tra il 1934 e

lo scoppio della guerra Aalto fu

impegnato con la realizzazione

della Fabbrica di cellulosa Sunila

con le annesse residenze per gli

operai. Sempre nel 1934 progetta VILLA MAIREA (1938-1941) NOORMARKKU

casa propria utilizzando mattone e

legno e incorporando una serie di

texture e curve sottili. Quest’opera

suggerisce un allontanamento

dall’architettura fatta di superfici

bianche e lisce. Per lEsposizione universale

di Parigi del 1937 progetta il Padiglione

finlandese utilizzando sezioni di legno

standardizzate. E per la Fiera Mondiale di

New York nel 1939 sviluppò un muro a

serpentina in legno che evocava le curve e i

contorni dei corsi d’acqua e delle forme del

paesaggio finlandesi. Durante questo 140

I committenti estremamente ricchi consentirono al loro architetto di cons

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A.A. 2016-2017
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SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 1995.gaia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Crippa Maria Antonietta.