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Architettura delle chiese orientali
S.Babila in Antiochia (378) - impianto quadrangolare tipico dell'oriente con tamburo ligneo successivamente l'impianto diventa cruciforme e vengono aggiunti a due bracci il battistero e una sacrestia, adattando il martyrium alle funzioni religiose regolarizzazione
Martyrium di Seleucia (V sec) - pianta a quadrifoglio: doppio involucro (doppia conchiglia) quadrangolare con quattro esedre le esedre del corpo interno si aprono liberamente sostenute da colonne (Minerva Medica)
Cattedrale di Bosra (VI sec) - riprende la pianta di Seleucia Martirio di Qalat Siman (fine V sec) impianto cruciforme con nucleo centrale ottagono, originariamente coperto a tetto ligneo piramidale, che si eleva sul pilastro di S. Simeone dalla zona centrale si dipartono quattro ali, vere e proprie basiliche a tre navate: quelle ovest e sud con nartece, quella est triabsidata vigorose decorazioni costruzione in pietra tagliata perfettamente
Chiesa di S. Gerone a Colonia (380) - pianta ovoide con estroflessione absidi (Minerva Medica)
Stefano Rotondo Roma (468-483) edificio a doppio involucro con deambulatorio attorno al nucleo centrale, più alto con serie di finestre, che serve da contrafforte inserzione nell'impianto circolare di un corpo cruciforme le colonne del deambulatorio sono ioniche, quelle interne attorno al corpo centrale sono corinzie per la costruzione viene utilizzato anche materiale di spoglio
Battistero Lateranense Roma (432-440) impianto circolare (stessa forma mausoleo come continuità vita-morte) entro un perimetro ottagonale esterno si ripete un ottagono interno con al centro il fonte battesimale (doppio involucro) deambulatorio coperto a botte colonne su doppio ordine formano un baldacchino sul fonte doppia fila di finestre sul claristorio, sormontato da un tetto in legno piramidale o una cupola in materiale leggero costruzione in materiale di recupero ricca decorazione
Battistero di Albenga (metà V sec) doppio involucro e struttura interna che richiama gli edifici dei martyri pagani con
absidi aperte rettangolari alternate a semicircolari. Battistero del Frejus in Gallia (fine V sec) moltiplicazione delle finestre anche nel secondo ordine nel passaggio tra forma ottagonale e circolare
Basilica di S. Paolo fuori le mura sorge sul mausoleo dove probabilmente fu sepolto il santo: orientata con l'entrata ad ovest impianto a cinque navate preceduto da quadriportico (simile a S.Pietro) interno con costruzione ad archi su colonne (anziché trebeaz.) il transetto non sporge di molto dalle navate ma le separa comunque dall'abside semicircolare con ingresso dato da struttura ad arco
Santa Sabina a Roma (422-432) tre navate con navata centrale più alta e stretta del solito claristorio a finestre allungate in lastre sottili di alabastro corrispondenti agli intercolumni, tre finestre anche nell'abside, nessuna finestra nelle navate minori grande abside semicircolare che raggiunge quasi in altezza la navata centrale le navate comunicano con nartece e atrio solo attraverso porte con intagli
e decorazioni colonne corinzie scanalate con basi attiche abbastanza regol. nonostante fossero dispoglio, trabeazione piatta in lastre marmoree incastate (opus settile) Santa Maria Maggiore (432-440) tre navate separate da colonne architravate con capitelli ionici e trabeazione classica abside inquadrato da un arco trionfale la parete muraria sopra la trabeazione è spartita da una serie di pilastriche riquadrano finestre decorate con fregi in stucco di ispirazione classicista Milano: impianto cardo-decumanico comprende foro, circo, teatro e anfiteatro (posto fuori dalle mura) a seguito di un ampliam. delle mura presenta una forma abbastanzairregolare le basiliche inizialm. si costruiscono suluoghi di antichi cimiteri quindi in zone extraurbane (sotto Ambrogio, V sec) Santa Tecla e Battistero cinque navate, impianto longitudinale con transetto non sporgente che separa navate e abside ma mantiene la suddivis. In tre parti (simile al Laterano) all'esterno oltre all'abside sporgono due
piccoli ambienti laterali di servizio
battistero ottagonale con nicchie semicircolari
San Nazaro si affacciava alla via porticata con portico esterno
struttura a bracci di diverse dimensioni crea una croce latina
San Simpliciano: navata unica con transetto sporgente
all'esterno arcate cieche su doppio livello di finestre
San Lorenzo (352-375): quadriportico con arco in corrispondenza dell'ingresso frontale
pianta a forma di quadrifoglio (tamburo quadrato con quattro esedre su due piani che si aprono internamente in arcate), doppio involucro
lo spazio centrale all'interno è marcato da quattro pilastri angolari a forma di L
probabilmente copertura voltata
diverse ricostruzioni (X, XII, XVI sec)
sacelli affiancati es. Sant'Aquilino: forse mausoleo imperiale, impianto ottagonale con nicchie, galleria al piano superiore e nartece d'ingresso (dalla basilica, non dall'esterno)
cupola a padiglione
anfore (pignatte) inserite nella muratura
capitale viene trasferita a Ravenna, che a partire da Galla Placidia (388-450) diventa un importante centro. San Giovanni Evangelista (426) è una costruzione con materiali leggeri e abbondanti aperture sia nella navata principale che in quella laterale. Sopra la colonna all'attacco dell'arco troviamo il pulvino, che è un elemento trapezoidale di raccordo tra capitello e trabeazione. Il Mausoleo di Galla Placidia (425-450) è stato aggregato in origine alla Chiesa di Santa Croce. Ha un basamento da cui partono murature alleggerite da arcate cieche, che diventano anche un motivo ornamentale. Ha un impianto cruciforme con braccio anteriore allungato e un blocco di raccordo dei bracci che esternamente si presenta come un parallelepipedo. All'interno presenta una cupola semicircolare su quattro attacchi laterali (volta a vela). La superficie interna è rivestita a mosaico e scandisce gli elementi strutturali. La tecnica muraria utilizzata è a mattoni e uno sottile strato di malta, unita a forme aderenti ai modelli orientali. Teodorico, re dei Goti, sceglie Ravenna come capitale dopo laconquista dell'impero d'occidente e adotta il cristianesimo ariano Mausoleo di Teodorico (626) impianto dodecagonale con doppia sequenza di livelli il livello esterno ha grandi arcate su pilastri in pietra bianca ben tagliata lo spazio interno ottagonale più piccolo diventa circolare nella parte terminale, con copertura monolitica in pietra con speroni internamente ha una camera sepolcrale con impianto cruciforme e un'altra camera circolare sotto la cupola costruzione in blocchi di pietra d'Istria squadrati, richiama gli heroon romani Sant'Apollinare Nuovo impianto longitudinale a tre navate all'interno esaltazione dello spazio mediante l'ampiezza degli archi, l'altezza della navata e la decorazione colonne con pulvino e decorazione a mosaico su tutto l'architrave San Vitale (546-548) impianto ottagonale a doppio involucro, parte centrale più alta con esedre semicircolari, aperte tra i sostegni mediante trifori su due ordini sempre nel corpocentrale ambulacro e sovrastante galleria per la corte
il deambulatorio non presenta volte, così come le gallerie
il corpo esterno presenta aperture sui lati esterni con contrafforti
quadriportico e nartece frontali tangenti ad un angolo dell'ottagono: entrate non in asse con l'atrio
due torri angolari consentono il passaggio ai piani superiori
presbiterio quadrangolare con abside allungata, affiancata da due sagrestie
cupola strutturata con tubi fittili, inclusa nel tiburio centrale
che anche all'esterno ha forma ottagonale
colonne in marmi di recupero, con basi e capitelli innovativi
decorati (modelli provenienti da Costantinopoli)
decorazione a mosaico nell'abside con raffigurati imperatore e moglie (Giustiniano e Teodora) con rispettive corti
Sant'Apollinare in Classe (532-536)
tre navate, niente transetto
corpo mediano rialzato e abside poligonale
all'esterno e circolare all'interno, affiancata da due cappelle absidate
colonne corinzie e pulvini
la facciata, in
La parte rifatta come altre parti dellachiesa, è preceduta da un nartece, sotto cui cisono marmi ed iscrizioni, che originariamenteera un quadriportico ed è alleggerita dall'apertura di una finestra triforagli stipiti e l'architrave del portale sono in marmo greco.
All'interno ci sono decorazioni a mosaico di derivazione orientale (Costantinopoli)Costantinopoli nell'età di Giustiniano (527-565)Santi Sergio e Bacco (525)riprende il tipo dall'architettura romana e daimartyria cristiani.
Ha un doppio involucro: vano centrale ottagonale, deambulatorio a galleria, esedre rettangolarie semicircolari alternate. Presenta un doppio ordine di colonne e una commistione di parte strutturale edecorativa: all'interno cupola semicircolare a padiglione con spicchi piani alternati a spicchi concavi sul tamburo poligonale, rivestita all'esterno con una copertura quasi piatta. Ha un irrigidimento alla base per il sostegno della copertura.
All'esterno del perimetro sporgono nartece e abside.
poligonale
rivestimento in mattoni