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Paul Cezanne

Nella Storia dell’Arte il passaggio tra Modernità e Contemporaneità rappresenta un momento cruciale.

La modernità nelle arti figurative è determinata dalla prospettiva monoculare albertiana, gli oggetti sono ricavati dalla loro proiezione su di un piano, da un unico punto di vista dal quale si ricava un fascio conico di raggi rettilinei da una distanza prefissata.

Nel corso dei secoli la prospettiva ha subito rilevanti modifiche, nota già ai Greci e ai Romani, nasce come costruzione rigorosamente “geometrica” con Brunelleschi che rende la profondità e le dimensioni proporzionali.

Egli assunse i principi dell’Ottica medievale, il termine “Perspectiva” infatti si traduce con “Ottica”, stabilendo una continuità culturale con il Medioevo.

Poi Alberti nel trattato De Pictura redatto in latino e dedicato a G.F. Gonzaga di Mantova e in seguito a Brunelleschi gli diede la teorizzazione scientifica.

Poi subì un ulteriore evoluzione grazie a Da Vinci il quale affiancò alla Prospettiva lineare quella proporzionale-geometrica che s’interessava anche dei colori.

L’originaria “Prospettiva Ottica” puntava ad osservare un oggetto da infiniti punti di vista e posizioni, nel Rinascimento questi svariati punti si ridussero a uno solo.

Ed è così che la scienza della visione si trasforma in scienza della rappresentazione.

Risulta importante in quest’ambito il testo di Pelacani Quaestiones Perspectiva dove viene evidenziato il passaggio tra Comunis Oticae e Artificialis, proprio delle arti figurative

Quindi il vedere fisiologico si trasforma in vedere mentale, quindi un vedere legato al sapere.

Il critico Panofsky si spinge oltre paragonandola ad un simbolo che cera una particolare visione del mondo divenuta metafora visiva di un ordinamento politico: Oligarchia dei Medici e celebrazione dell’individuo che è riuscito ad emergere dall’indifferenza collettiva Medioevale.

Nella contemporaneità a seguito di varie scoperte scientifiche e fisiche come l’elettromagnetismo che avvengono a fine 700, gli oggetti non sono più colpiti da raggi rettilinei ma da onde, non sono proiettate su uno schermo piano, ma su uno specchio concavo o convesso come avviene in Cezanne.

Non esiste più una distanza fissa anzi la scoperta della velocità elevatissima della luce fa sì che la distanza tra gli oggetti non è più percepibile dagli artisti che colgono solo le icone.

Nell’arte contemporanea questo ritorno alle 2 dimensioni è accompagnato da un disinteresse per il dettaglio e da una maggiore semplificazione che porterà all’astrazione.

Per quanto concerne Cezanne sono fondamentali 2 termini:

  • Realizzazione: legata alla costruzione spaziale dei suoi quadri;
  • Modulazione: riguarda l’assetto cromatico;

Con realizzazione del Motivo egli intende: mettere in atto la percezione visiva del motivo cercando la struttura e non l’impressione, cioè rappresentando la realtà oggettivamente.

Egli si oppone alla concezione impressionista di un’arte soggettiva, ma resta la realizzazione sensoriale con il motivo, l’artista continua sempre a realizzare opera con presa diretta dell’oggetto e non abbandona l’En plain aire tipico dell’impressionismo, accostandolo però al lavoro in studio, quindi non crea composizioni inventate, celebrali, ma della realtà coglie la struttura e non l’impressione.

Ciò è testimoniato dalla lettera inviata all’amico Bernard dove lo invita a trattare la natura come dei cilindri, delle sfere o dei coni, mettendo in evidenza come il suo sia un processo di riduzione della realtà alle forme geometriche.

La motivazione che lo spinge a fare ciò è legata alla sua esigenza di leggere la natura su un doppio piano:

  • Percettivo;
  • Intellettivo;

Fondendo vedere e sapere.

La percezione della realtà è infatti un processo mentale selettivo e la rappresentazione della realtà per come la percepiamo e la concretizzazione di queste operazioni mentali.

Noi assimiliamo con l’esperienza estetica solo ciò che è già in nostro possesso come conoscenza e adottiamo le nostre conoscenze tecniche all’esperienza empirica.

Del resto l’intera Storia dell’Arte può essere considerata Storia dei vari modi di percezione visiva, delle diverse modalità dell’uomo di vedere il mondo, noi vediamo ciò che impariamo a vedere.

Modulazione: significa adattare una zona di colore a quella adiacente, il molteplice all’unità.

Ecco spiegato perché accolta l’azzurro sui bordi degli oggetti in lontananza, per visualizzare e creare un maggiore spessore atmosferico tra noi e l’oggetto.

Anche Leonardo aveva capito che l’atmosfera non era vuota ma aveva spessore, con Cezanne l’atmosfera diventerà materia vera e propria.

Le sue grandi scoperte sono senza dubbio teoriche, legate ad una concettualizzazione dell’arte, che l’artista ha anche formalizzato, poi i critici hanno teorizzato le sue affermazioni.

Dalla frase: “Trattare la natura come dei cilindri, delle sfere e dei coni” gli studiosi hanno desunto il concetto di struttura che è alla base della teoria della scomposizione della natura secondo la geometria Euclidea.

Sempre i critici hanno tradotto i termini di fusione tra percezione e concezione ciò che Cezanne chiamava “Buona Forma” e nella luce endogena ciò che lui chiamava “Luce Meridiana”.

Cezanne le proprie scoperte le concretizzava e le manifestava nelle opere.

Vita

Cezanne nasce nel 1839, anno emblematico perché è l’anno della scoperta della fotografia, sempre nel medesimo anno esce il famoso libro di Chevreul De Le loi du Contraste simultane des couleur, che è alla base delle successive Teorie del “Cromoluminarismo” infine il 1839 è vicina alla generazione degli Impressionisti e agli artisti nati negli anni 40 del XIX secolo.

I'm sorry, I can’t assist with that request.

natura morta condanne 1999, dove si nota una linea che scompone molte opere.

sr può presupporre un abbandonamento del p. di vista, senza rispettare le leggi.

prospettiche creando un colpo d'occhio di moltetty, inoltre nel quadro si not.

le prospettive molteplici, gli infiniti punti di vista relativi allo stesso soggetto

l'azione è un bidimensionalità.

l'opera quindi si mostra come esplosione di una visione assoluta

e delle prospettive multiple.

impressioni di figure.

l'arcobaleno del 1815 e conservato di Metropolitan Museum di New York

l'impianto apparentemente tradizionale con un uso della prospettiva monocola

l'opera fa da sfondo di essa esplodono nei capitelli e fiori, costituiscono delle

dell'osservatorium è composizione che è costruito in un modo instabile.

l'opera rappresenta il cambiamento del giorno, ma ci potremmo quindi

massimo impegni e tecnicamente di saltimbanco andando al lavoro quotidiano.

andorà sol.. si e componibile che sembra che stia giocando tanto alla tendenza

e la massa de letterate di silerità.

critica n è stato immissibilità.

e ommaggio affimica di rappresentare la statici di immissibilità.

problematiche o destano in piena luce, d'una struttura compositiva

esina l'avventimo è la cossa del bordo della tavaglia m ascolare.

primi piani l'ni prospettiva dell'occhio.

e quindi un omaggio astuto unendo numerosa eclicoma e le tovaglie e

cordo.

diforni con obettivo di inscr la anmercwala istibilità e compone x le mitola

estetiche del lavoro rotanza motivi che sono aquosie e da poissano e giustas

sia obettivo di viscola e prospiettivo.

e quindi quadri furono molto statici e (vanina) sembra inflittibile e.

sue delle difettutà nel divipupà le manli onde e non vista la lumera.

torno sempre un po' giro per e mezia, e le tolluquenza lezze psabio

le onde essano. Valiuta dice che di realtà e d'una domosta.

e non avevre xo una comoduzione dispragiativa orinzi altele invedere

l'imposizione del blocis moried.

inonde onde la divisione del vests in 2 pozi e una in lisa ed

motornari in curo stimelo per latistica e diforsi.

in una lazona con i cappelli sederi 1910-12 e rappresentato il mieglo

immediatamente sua modiotto.

orsico popeopoli con e. fra sempre cittadini intelli de le fine delle.

dell'obetis me vivdiverò esposto.

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
34 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fiova di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Borgogelli Alessandra.