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OPAFS, previdenza/assistenza per il personale delle ferrovie dello stato
Nonostante proclamasse che le ferrovie avrebbero dovuto essere privatizzate (erano state nazionalizzate nel 1905), nel 1923 il governo cominciò a occuparsi anche dei 30.000 enti di beneficienza/carità/assistenza sparsi sul territorio; con un decreto vennero eliminati gli organi di controllo centrali e attribuito al ministro dell'Interno il potere di sciogliere le IPAB e cambiarne gli Statuti. Non si arrivò a un riordino generale degli istituti anche a causa delle resistenze dei cattolici (il partito popolare aveva ancora molto seguito), ma si iniziò a scindere nettamente fra beneficienza/carità che rimase in mano a istituzioni private e assistenza, nelle mani dello stato.
Nel 1923, gli industriali (Confindustria) espressero le loro posizioni sulle politiche sociali, incentrate su 4 punti:
- Assicurazioni contro infortuni dovevano essere in mano a enti privati (no monopolio)
figli anche se lavorava)..Art 78 e 79, ‘Ogni ospedale, ha l’obbligo di provvedere all’assistenza e alla cura gratuita dei malati, dei feriti, delle donne nell’imminenza del parto purché rientrino nelle liste comunali dei poveri. Le spese in questo caso saranno rimborsate all’ospedale dal Comune di residenza.L’ammissione in ospedale, al di là delle categorie tutelate perché all’interno delle liste comunali dei poveri, non può effettuarsi per gli tutti gli altri a meno che non sia a pagamento’..Nel 1925 con decreto viene prorogata e aggiornata l’Opera di previdenza per il personale dello stato del 1920. Venne creato inoltre l’Istituto Nazionale Fascista di Assistenza per i Dipendenti di Enti Locali (INFADEL), che provvedeva alle pensioni di vecchiaia, ai sussidi per invalidità, all’istruzione degli orfani dei dipendenti di enti locali..Nel 1925 con regio decreto legge venne istituita l’Opera
Nazionale Dopolavoro (OND) alledipendenze del capo del governo, con il compito di occuparsi del tempo libero dei lavoratori,estendendo il diritto alla vacanza, e dando avvio al turismo di massa.Offriva diversi servizi alla popolazione 'curando l'elevazione morale e fisica del popolo tramitesport, escursionismo, turismo, educazione artistica/culturale, assistenza sociale/igienico-sanitaria e perfezionamento professionale'.L'OND unificava quindi le associazioni culturali nate prima del fascismo; era presieduta dalsegretario del partito e dai segretari federali a livello locale. Si rivelò un efficace strumento diirreggimentazione e penetrazione politica delle masse..Sempre nel 1925 viene istituita con legge l'Opera Nazionale Maternità e Infanzia (ONMI), conlo scopo di proteggere madri e bambini in difficoltà, occupandosi in particolare di madribisognose o abbandonate e dei figli dalla nascita all'adolescenza nel caso in cui lefamiglia non potessero loro garantire le cure necessarie, sia dal punto di vista materiale che morale (l'assistenza arrivava fino ai 18 anni in caso di ragazzi problematici). Non si trattava solo di un istituto di assistenza in quanto si inseriva nella cd 'battaglia demografica' volta a ridurre gli alti tassi di mortalità infantile e garantire la crescita della popolazione (passando da 40 a 60 milioni di abitanti). L'ONMI si occupava in particolare di 'protezione e assistenza delle madri bisognose o abbandonate/fanciulli abbandonati (materialmente o moralmente), protezione dell'allattamento, igiene della prima infanzia/scolastica, profilassi antitubercolare infantile, educazione fisica, regolamentazione del lavoro dei minori, repressione degli abusi familiari, educazione dei fanciulli anormali, prevenzione della mendicità/vagabondaggio/criminalità, rieducazione dei delinquenti/traviati'.. Sempre nel 1925, menzioniamo il Patto diPalazzo Vidoni, sottoscritto fra Confindustria e Confederazione delle Corporazioni Fasciste, che eliminò il libero sindacato. Nel testo si legge infatti che: 'Confindustria riconosce la Confederazione delle Corporazioni Fasciste come interlocutore esclusivo, rappresentante delle maestranze lavoratrici. Viceversa, la Confederazione delle Corporazioni Fasciste riconosce Confindustria come interlocutore esclusivo, rappresentante degli industriali. Tutti i rapporti contrattuali e gli eventuali conflitti tra maestranze lavoratrici e industriali dovranno essere gestiti per tramite di tali organizzazioni'. Di fatto vengono aboliti tutti i sindacati liberi (sia di stampo cattolico, le cd leghe bianche, sia di stampo socialista, Cgdl), insieme alla Federazione delle SOMS e alla Lega delle Cooperative. - Nel 1926 venne istituito il Ministero delle Corporazioni e nel 1927 venne introdotta la 'Carta del Lavoro', nel 1939 invece venne istituita la 'Camera dei fasci e delle corporazioni'.Corporazioni’ al posto della Camera dei deputati. La Carta del Lavoro, approvata dal Gran Consiglio del Fascismo nel 1927, era costituita da un stato corporativo preambolo e 30 articoli, che delineavano i tratti del cd che il regime voleva instaurare; in particolare, il sindacato diviene un’istituzione pubblica (la ‘corporazione’ appunto), viene evidenziata la necessità di maggiore collaborazione fra industriali e maestranze lavoratrici, il maggiore intervento dello stato nelle questioni lavorative/economiche, il miglioramento delle condizioni dei lavoratori. Il tutto per tutelare i superiori interessi della nazione. Non aveva valore di legge o decreto (dato che il Gran Consiglio del Fascismo era in quel momento solo un organo di partito) ma fu comunque pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Con questo documento termina la fase liberista del fascismo nell’ambito delle politiche economiche, il ministro delle finanze De Stefani viene sostituito da Giuseppe Volpi diMisurata..Fra il 1925 e il 1926 vennero approvate le cd 'Leggi Fascistissime' o 'Leggi eccezionali del fascismo', una serie di norme che trasformavano il Regno d'Italia in Regime autoritario.
Capo del governo
Il capo di governo o presidente del Consiglio dei ministri cambiò nome in 'Primo ministro Segretario di Stato'.
decreti
In particolare, venne garantita al governo la possibilità di emanare norme tramite leggi esecutivi senza alcuna forma di controllo da parte di Camera e Senato (non dovevano essere convertiti in legge da parte del parlamento).
direzione dei giornali
Per quanto riguarda la stampa, la direzione dei giornali viene affidata da questo momento a un direttore riconosciuto dalla Corte di appello della giurisdizione in cui operava dietro parere del prefetto (e quindi del regime).
abolito il diritto di sciopero
Inoltre, venne e venne stabilito che soltanto le corporazioni potessero firmare contratti collettivi di lavoro. scioglimento di tutti i
Infine, previsto con regio decreto ‘Testo Unico di pubblica sicurezza’ lopartiti/associazioni/ corporazioni che ostacolassero il regime..
Nel 1928 il Gran Consiglio del Fascismo (istituito nel 1923 come organo del partito fascista)venne istituzionalizzato con legge, divenendo supremo organo dello stato/costituzionale.
Art 1, ‘Il Gran Consiglio del Fascismo è un organo supremo dello stato/costituzionale checoordina e integra tutte le attività del regime. Esso ha funzioni deliberative nei casi stabilitidalla legge e offre inoltre pareri su questioni politiche/economiche/sociali di interessenazionale su richiesta del capo del governo’.
Art 2, ‘Il capo del governo primo ministro e segretario di stato è di diritto presidente del GCF,egli lo convoca quando lo ritiene necessario, ne richiede il parere, e ne fissa l’ODG (ordine delgiorno)’..
Nel 1928 fu modificata la legge elettorale della Camera dei Deputati, prevedendo
un’unicalista nazionale di 400 candidati scelti dal GCF che gli elettori avrebbero dovuto approvare o rifiutare in blocco. I candidati erano scelti dal GCF sulla base di 850 nominativi proposti dalle Corporazioni sindacali e da altri enti culturali/assistenziali. Nel caso improbabile in cui non fosse approvata da un numero sufficiente di elettori, le elezioni si sarebbero ripetute (cambiando in parte i nomi dei candidati). L’elettorato attivo era costituito dai cittadini maschi di età > 21 anni (o > 18 se sposati e con figli) SE pagavano contributi sindacali o erano amministratori di società o percepivano stipendi/pensioni statali o pagavano 100 lire di imposte o possedevano almeno un titolo di debito pubblico. I militari non avevano diritto al voto (per timore di un colpo di stato), mentre avevano diritto di voto i membri del clero. L’elettorato attivo si ridusse così da 11,9 milioni a 9,5 milioni (ritorna il censo come criterio discriminante).he il lavoro delle donne fosse limitato a determinati settori e che venissero introdotte restrizioni sull'occupazione femminile durante la gravidanza. Inoltre, venne istituito un sistema di assistenza sociale per le madri lavoratrici e furono introdotte misure per la tutela della maternità. Durante questo periodo, vennero anche adottate politiche per promuovere l'occupazione giovanile e vennero introdotte norme per regolamentare l'orario di lavoro e garantire la sicurezza sul posto di lavoro. Tuttavia, questi provvedimenti non furono sufficienti a risolvere i problemi economici del periodo e nel 1931 il governo fu costretto a varare una serie di misure di austerità per far fronte alla crisi economica. In conclusione, durante il periodo dal 1928 al 1931 furono adottati diversi provvedimenti per regolamentare il lavoro delle donne, promuovere l'occupazione giovanile e garantire la sicurezza sul posto di lavoro. Tuttavia, la crisi economica che colpì l'Italia in quegli anni portò alla necessità di misure di austerità per far fronte alla situazione.