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STELE DI UR-NAMMA

Faccia A Faccia B

• •

Nel primo registro è raffigurata una Il primo registro della seconda

ierogamia con due divinità alate che facciata potrebbe avere la stessa

versano acqua come rito per la raffigurazione della prima perché di

fertilità del suolo e dei corsi d’Acqua. essa rimane solo parte di una figura

alata che versa acqua.

• Nel secondo registro c’è un’altra • Nel secondo registro alcuni

coppia di divinità seduta in trono e il

Re riceve da essi le insegne del inservienti uccidono dei tori come

potere: l’anello e il bastone. sacrificio.

• •

Il terzo e quarto registro. divisi solo Nel terzo registro c’è il Re su uno

da una linea, dovevano sgabello su un podio mentre un

probabilmente rappresentare sacerdote sembra volgergli le spalle.

un’unica scena. Ovvero una • Nel quarto ci sono tre scene distinte:

costruzione. Il Re con l’aiuto di un

servo porta sulle spalle una zappa e Dei personaggi che suonano un

-

un aratro. Poi i sudditi portano dei tamburo.

cesti sulla testa e salgono una scala Una scena di lotta

per edificare un tempio o forse le -

strutture di un canale. La statua di un Dio accudita da

-

• Il quinto registro è andato un sacerdote nudo.

completamente perduto. • Tra il quarto e il quinto registro c’è

un’iscrizione dedicata all’attività di

Scavo dei canali ed è conclusa con

una maledizione.

• Nel quinto vi è una scena di omaggio

al RE.

Per quanto riguarda l’attività politica militare del re abbiamo la conquista dello Stato di

Lagash e della Babilonia centrale, Ur-Namma è riuscito ad espellere dalla Babilonia

centrale gli Elamiti completando l’opera di liberazione iniziata da Utu-Hegal. Ur-Namma

curò in modo particolare la manutenzione del sistema dei canali e bonificò zone paludose

rendendole terreno coltivabile. Egli è ricordato soprattutto per il suo codice di leggi,

esso stabilì la misura standard dell’unità di capacità e di peso da impiegare per i cereali

con lo scopo di unificare i diversi sistemi in uso del tempo e fissò le pene da pagare per i

reati di ogni genere.

Unificò gran parte della Mesopotamiae ad egli furono dedicati diversi Inni, fu infatti il primo

dei sovrani mesopotamici a cui è dedicata questo tipo di composizione letteraria.

Il re trovò la morte in battaglia in giovane età, e a questo episodio è dedicato il testo “La

morte di Ur-Namma”. Il testo descrive il dolore che ha investito Ur e Sumer alla notizia

della morte del sovrano, poi segue il viaggio del re verso il mondo sotterraneo. L’arrivo del

re negli inferi è annunciato dai grandi re del passato e dai sommi sacerdoti, infine viene

fatto sedere su un trono come giudice dei defunti, in particolare giudicherà i soldati morti in

battaglia. Il re è travolto dopo qualche giorno dalla nostalgia delle mura di Ur lasciate

incompiute, della famiglia e del suo palazzo di cui non ha goduto. Pronuncerà un’accusa

agli dei che aveva servito senza aver ricevuto nulla in cambio, alla fine del testo la dea di

Uruk glorifica il re dicendo che le sue opere non saranno mai dimenticate.

Šulgi

Šulgi è il secondo re delle terza dinastia di Ur, figlio di Ur Namma regnò 48 anni, a lui sono

attribuite le più importanti riforme amministrative, il consolidamento e l’unificazione

dell’Impero. Abbiamo di questo periodo molte tavolette di carattere religioso e civile contro

i pochi testi di carattere economico e amministrativo. Subito dopo la morte del padre Šulgi

intraprese una serie di spedizioni contro i Gutei. Fu impegnato in molte campagne militari,

tutte vittoriose. Riuscì a sottomettere le popolazioni del nord tra cui gli Hurriti e gli Assiri e

occupò Susa installandovi un governo sumerico. Al termine costruì una fortificazione

difensiva per impedire l’incursione di altre tribù. Aveva creato un esercito regolare e aveva

attuato una una strategia offensiva piuttosto che difensiva.Ma di queste guerre poco si

parla nelle tavolette ritrovate, le iscrizioni parlano piuttosto delle sue offerte alle divinità

mesopotamiche. Come risultato delle

riforme politiche di Šulgi, la Mesopotamia fu divisa in 20 provincie, ognuna controllata da

un Ensik cioè un governatore civile. Ogni provincia doveva fornire alle Stato un contributo

di nome Bala, calcolato sulla base dell’estensione dei campi e sulla consistenza delle

mandrie. Dal punto di vista economico- amministrativo il territorio statale risulta suddiviso

in 3 settori: I POSSEDIMENTI TEMPLARI(proprietà sotto il controllo delle provincie),I

POSSEDIMENTI REALI ELA PROPRIETA’ PRIVATA (terreni di godimento privato).

Un altro elemento importante in questo periodo fu l’introduzione del culto al sovrano, Il re

Šulgisi fece divinizzare, e state a lui dedicate vengono introdotte nei templi come oggetto

di venerazione e diede l’impulso ad un’ampia letteratura reale consegnando alle scuole

scribali gli inni a lui dedicati per diffonderli, avendo compreso la loro utilità propagandistica.

In genere gli inni si possono dividere in 2 gruppi: Le preghiere con benedizioni e lodi alle

varie divinità e gli Inni Regali nei quali il sovrano è diretto oggetto di esaltazione, ci si

rivolge a lui in 3 persona. Il sovrano viene visto come un essere con capacità sovrumane,

si parla della sua bellezza e della sua forza fisica e si ringrazia per le opere di giustizia.

Negli ultimi anni del regno di Sulgi a causa delle condizioni climatiche troviamo l’incursione

all’estremo Sud da parte di alcune popolazioni tra cui gli Amorrei, i testi sottolineano

soprattutto le barbarie di questi popoli. Durante l’impero di Sulgi, l’impero raggiunge il suo

apice, ma conosce anche i prima segni di crisi. La fine del re è oscura, i mausolei funebri

di Sulgi e del figlio Amar Suena furono saccheggiati dagli Elamiti quando presero Ur. Sono

rimasti solo alcuni resti delle decorazioni, quasi tutti sono rivestiti in oro.

Amar- Suena

Terzo re della dinastia di Ur, figlio di Sulgi, regnò circa 9 anni. Di Amor Suena non è fin ora

noto alcun inno reale ed egli è menzionato solo in due “lettere reali”. Queste lettere non

trattano di vicende politico-militare ma di corsi d’acqua e di schiavi. Tuttavia il sovrano fu

divinizzato alla pari degli altri re, assunse il titolo di “re dei 4 angoli del cielo” a cui

aggiunse quello di “dio del suo paese”. Le sue iscrizioni menzionano soltanto attività

culturali tra cui costruzioni di templi, ziqqurat e doni di oggetti sacri. Troviamo anche

testi che trattano di spedizioni vittoriose, fu impegnato contro le popolazioni nomadi che

premevano ai confini, soprattutto Amorrei.

Un’altra importante attività del sovrano è lo scavo di un canale dal nome “Canale Stabilito

da Amar-Suena”, il suo corso doveva collegare l’Eufrate all’importante braccio all’

ITURUNGAL, a est del fiume. I regni di Sulgi e di Amar Suena sono considerati l’apice

della potenza di Ur, ma vi sono diversi elementi che suggeriscono che gravi problemi

sorsero durante il regno. Un testo di natura incerta descrive i motivi che impedirono al

sovrano di completare i lavori per la costruzione di un importante tempio, ci furono alcune

ribellioni da parte del paese dovute all’amministrazione delle due più importanti provincie

dell’impero e la morte improvvisa del re causata da un infezione al piede procurata da una

calzatura, portarono a una crisi generale. La costruzione del tempio fu ultimata soltanto

dopo la sua morte. Su- Sin (9anni)

La successione di Su Sin deve aver presentato diversi problemi. Molti sono gli indizi che

suggeriscono un periodo di correggenza tra Amar Suena e Su Sin, Ad esempio su una

bolla datata al 6 anno del regno di Amar Suena, vi è l’impronta di un sigillo con la dedica a

Su Sin, il cui nome è preceduto dal titolo “Re di Ur” oppure troviamo due sigilli dedicati ad

entrambi i sovrani. Probabilmente il sovrano ha associato al trono il suo successore. In

ogni caso l’ottavo anno di Amar Suena è stato un anno di turbolenze e non solo per la

provincia di Girsu, c’è stata infatti una vera e propria ristrutturazione amministrativa,

cambiarono infatti i governatori di Umma, Babilonia e Suruppak.

Ad accrescere la confusione di questo periodo vi è il fatto che per lungo tempo i due

sovrani furono considerati fratelli e non padre e figlio come vuole La Lista Reale Sumerica,

ma la sposa di Su Sin si rivolge a lui chiamandolo “Figlio di Sulgi”. Di Su Sin vengono

ricordate attività di carattere culturale come la costruzione di una stele e un’imbarcazione

processionale per le divinità e due spedizioni militari. Un importantissimo avvenimento del

suo regno fu l’erezione del muro chiamato “il muro che tiene lontani i TIDNUM”, una

popolazione simile agli Amorrei. Questa muraglia aveva l’obiettivo di proteggere una parte

dell’impero dalle invasioni, pericolose per la sicurezza dello stato. Il nono mese del

calendario imperiale assume il nome di “Festa di Su Sin”, ed è proprio lui, l’unico dei

sovrani neo-sumerici ad avere un Santuario alla fine del terzio millennio. Accanto a questo

tempio sorgeva il palazzo del governatore, costruito durante il regno di Sulgi e che rimase

la sede del potere politico della città. Al RE Sin lui furono dedicati DUE inni, tra cui un

canto d’amore da parte della regina e numerose preghiere.

LA SITUAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA.

Le tassazioni di tipo Bala rappresentavano le principali entrate dello Stato insieme ai

contributi degli stati vassalli, al bottino delle incursioni e al ricavato delle imprese

commerciali. Mentre a suo carico c’era il mantenimento di una massa di circa 400.000

unità di personale da mantenere. Questo perdonale

comprendeva:

I Burocratici delle varie amministrazioni centrali, provinciali, templari e periferici.

I militari, il corpo dei messaggeri, gli agricoltori, i pastori e la manodopera per le

attività di carattere industriale e artigianale come i fabbri, i vasai, orefici ecc. il pagamento

di questo personale era in Orzo, ma le quantità si differenziavano in base al sesso e in

base alla scala gerarchica a cui appartenevano. Per i funzionari di grado medio- alto, a

questi pagamenti si aggiungeva la concessione di un pezzo di terreno. La

documentazione di carattere economico- amministrativo riguardante gli anni tra

Sulgi e Ibbi Sin è davvero vasta. Da ciò sappiamo che l’Impegno dell’amministrazione

centrale di Ur non co

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A.A. 2017-2018
8 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/01 Storia del vicino oriente antico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher danielacalabretta di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del Vicino Oriente antico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Pomponio Francesco.