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Capitolo XX - Il regno medio-assiro

Per quattro secoli la storia dell'Assiria, da Ishme-Dagan ad Ashur-uballit, è scarsamente documentata dalle descrizioni locali e fonti esterne. Durante questo periodo, il regno era ridotto e aveva limitate possibilità di azione a causa dell'espansione di Mitanni, che aveva condizionato la piena indipendenza di Assur. Tuttavia, la continuità politica locale è attestata dalla lista reale, che è stata continuamente aggiornata per sottolineare la legittimità dinastica, nonostante alcuni episodi di usurpazione e lotta interna. Anche la sequenza degli eponimi e le testimonianze di restauri dei templi ad Assur compiuti dai re di questa fase confermano la continuità politica. Durante questo periodo, si registrano attività edilizie, commerciali e militari. Ad esempio, Ashur-nadin-akhkhe entrò in contatto con l'Egitto, mentre Puzur-Ashur e...

Ashur-bel-nisheshu established the border with the Kassite Babylon. However, the balance of power shifted in favor of Mitanni, who managed to bring the plundered golden and silver gates of Assur to Washukkanni. Under the reign of Ashur-uballit, Assyria made a surprising comeback, although the reasons for this success are not entirely clear due to the lack of information about earlier periods. The power dynamics between Assyria and Mitanni were overturned by the expedition of Shuppiluliuma, which led to the collapse of Mitanni and the killing of Tushratta. Artatama II, who ascended to the throne with the consent of the Hittites, faced pressure from Ashur-uballit, who was powerful enough to intervene in the Upper Mesopotamia region. An important game was played to fill the void left by Mitanni. However, Ashur-uballit's plan to keep Artatama under control was hindered by the expedition.di Ashur-uballit, contribuì a rafforzare i legami tra le due dinastie. Durante il regno di Ashur-uballit, l'Assiria si espanse notevolmente, conquistando diverse città e regioni circostanti. Tra le principali conquiste vi furono quelle di Ekallatum, Nuzi e Arrapha. Ashur-uballit si autoproclamò "re di Sumer e Akkad", rivendicando così il controllo su tutta la Mesopotamia. Nonostante le vittorie militari, l'Assiria dovette affrontare numerose rivolte e ribellioni da parte dei popoli sottomessi. Ashur-uballit si dimostrò un sovrano spietato e brutale nel reprimere queste rivolte, utilizzando metodi violenti e crudeli. Nonostante ciò, l'Assiria sotto il regno di Ashur-uballit raggiunse un periodo di grande prosperità economica e culturale. La capitale Assur divenne un importante centro commerciale e culturale, attrattiva per mercanti e artisti provenienti da tutto il Vicino Oriente. La morte di Ashur-uballit segnò la fine di un'era di grande potere e splendore per l'Assiria. Il suo successore, Enlil-nirari, non riuscì a mantenere il controllo sul vasto impero creato da Ashur-uballit, e l'Assiria iniziò a declinare. Tuttavia, il regno di Ashur-uballit rimane un importante capitolo nella storia dell'Assiria e del Vicino Oriente.di Ashur-uballit, testimonia l'ambizione di Ashur-uballit di ottenere vantaggi concreti e rapidi. Tuttavia, Kadashman-Kharbe, figlio di Kara-khardash, venne ucciso e Ashur-uballit intervenne in forze in Babilonia imponendo Kurigalzu "il piccolo" come re, che era il figlio di Kadashman-Kharbe al momento dell'intronizzazione. Alla morte di Ashur-uballit, l'Assiria era diventata una potenza di prim'ordine, sebbene i riconoscimenti dei vicini tardassero a venire a causa dell'aggressività e dell'ambizione assira. Nonostante ciò, l'Assiria era considerato alla pari con Babilonia, Khatti e persino l'Egitto, configurandosi come una potenza regionale. L'Assiria aveva due opzioni praticabili: inserirsi nel sistema di rapporti tra le grandi potenze attraverso contatti tra i palazzi e lo scambio di messaggi e doni che facilitavano il commercio, oppure espandersi nell'alto-mesopotamico, un'area contesa dagli Hittiti a nord e

Dai Cassitilungo il medio Eufrate. Nel frattempo, l'Assiria doveva fare i conti con i montanari turbolenti alle sue spalle, mentre le vie dell'Iran non erano più frequentate come un millennio prima.

L'impero alto-mesopotamico

Nella seconda metà del XIV secolo a.C., l'Assiria trascorse il periodo bloccata da Khanigalbat a ovest e si impegnò in due compiti principali: contenere la pressione dei montanari come i Gutei, i Lullubiti e i Turukku, e combattere contro i Cassiti per spingere il confine più a sud, lontano da Assur. Dopo la battaglia incerta di Sugagu tra Enlil-nirari e Kurigalzu, si verificarono scontri tra Arik-den-ili e Nazi-Marutash. Tuttavia, fu solo con la battaglia di Kar-Ishtar di Ugarsallu tra Adad-nirari I e Nazi-Marutash che l'Assiria riuscì a spostare il confine dalla valle dello Zab inferiore verso la valle della Diyala. Con Adad-nirari I, l'Assiria riprese principalmente l'espansione verso l'alta Mesopotamia.

Raggiungendo importanti successi. Durante una prima campagna, sconfisse il re Shattuara I, che accettò di regnare come tributario dell'Assiria. In un secondo intervento, sconfisse Wasashatta (figlio del precedente re) e conquistò l'intero territorio che si estendeva da Taite a Irrite, ovvero l'intero bacino del Khabur e del Balikh fino alle vicinanze di Karkemish.

Adad-nirari assunse il titolo di "re della totalità" in relazione al controllo dell'alta Mesopotamia, dichiarando che le sue conquiste si estendevano da Rapiqum (il punto più meridionale raggiunto verso Babilonia) a Elakhut (la valle dell'Eufrate a nord di Karkemish). Gli Hittiti si dimostrarono incapaci di offrire un adeguato supporto al loro vassallo e di resistere agli eserciti assiri. Adad-nirari ironicamente affermò che Wasashatta cercò di ottenere l'aiuto degli Hittiti attraverso una "mancia", ma gli Hittiti accettarono il pagamento.

senza poi fornire assistenza.
Wasashatta aveva interrotto il pagamento del tributo agli Assiri e aveva iniziato a pagare tributo agli Hittiti, il che, secondo la prospettiva assira, rappresentava un insulto e una dimostrazione di impotenza da parte del protettore. Questo cambiamento di alleanza potrebbe essere avvenuto durante il regno di Urkhi-Teshub, che era probabilmente impegnato in problemi interni che gli impedivano di occuparsi degli affari dell'alta Mesopotamia. Alla fine del regno di Adad-nirari, Khanigalbat sembrava essere momentaneamente perduto per gli Assiri, ma suo figlio Salmanassar I dovette riconquistarlo sconfiggendo Shattuara II, che era sostenuto dagli Hittiti. Tuttavia, Salmanassar I cambiò la politica di controllo, preferendo il controllo diretto anziché un dominio tributario. Di conseguenza, l'autonomia di Khanigalbat finì e una serie di funzionari centrali assiri, noti come "re di Khanigalbat", governarono la regione prima che ilterritorio fosse suddiviso in distretti retti da governatori assiri. La popolazione locale venne deportata e nuove popolazioni assire colonizzarono la regione. Gli archivi medio-assiri di Sikannu, 'Amuda, Kharbe, Ghirigiano e soprattutto Dur-katlimmu mostrano la presenza di una popolazione assira e sistemi amministrativi assiri che furono adottati rapidamente. Questa rapida assimilazione contribuì a unificare l'alta Mesopotamia con l'Assiria. Il nuovo confine con l'impero hittita lungo l'Eufrate presentava sfide, sia a causa delle ambizioni di espansione o riconquista sia a causa della presenza di piccoli stati interposti che sfruttavano la loro posizione di confine e causavano problemi come rifugiati e razzie oltre il confine. Si verificarono conflitti come quello di Turira, che portò a proteste hittite, e la battaglia campale di Nikhriya, importante centro sull'alto Eufrate. Nel caso di Nikhriya, l'Assiria e gli Hittiti si scontrarono in una.Battaglia in cui entrambi rivendicavano l'appartenenza di Nikhriya. Alla fine, Salmanassar attaccò e sconfisse Nikhriya, riportando una vittoria sugli Hittiti e comunicando l'esito della guerra ai vassalli degli Hittiti. 3. Il consolidamento e il problema babilonese L'impero medio-assiro, al suo culmine con Tukulti-Ninurta I (1243-1207 a.C.), confinava con tre tipi diversi di frontiera. A nord-est, fronteggiava una serie di popolazioni montane organizzate in piccoli stati. Questi stati avevano poca resistenza al potere assiro e tendevano a gravitare verso di esso, ma la natura del territorio inaccessibile non consentiva una conquista definitiva e un'organizzazione come quella realizzata nell'alta Mesopotamia. Nel settore occidentale, il confine era molto netto e costituito dal corso dell'Eufrate. Sulla riva sinistra si trovavano gli insediamenti assiri, che fronteggiavano i vassalli hittiti sulla riva destra. Questo confine era difficile da attraversare e.conferiva stabilità all'espansione assira in quella direzione. Al sud, l'Assiria confinava con la Babilonia, un regno di struttura politica simile e forza militare equivalente. Questo confine non era ancorato a elementi precisi e fluttuava a seconda del rapporto di forze tra i due imperi. Tukulti-Ninurta I era attivo su tutti e tre i fronti in modi diversi. La frontiera nord-est era la più vitale per l'Assiria, anche se non portava molta gloria. Le tribù e i capi delle montagne dello Zagros e dell'alto Tigri minacciavano l'Assiria con incursioni e razzie, il che giustificava l'intervento militare assiro. Tuttavia, le incursioni assire sulle montagne erano più gravose rispetto a quelle dei montanari in Assiria. Tukulti-Ninurta aveva anche motivazioni economiche, poiché la regione era ricca di legname, rame e cavalli, che erano risorse strategiche per sostenere la sua attività di costruzione e il suo esercito. Sul fronte occidentale,

Il confine con gli Hittiti lungo l'Eufrate era stabile, e anche se c'erano occasionali conflitti, non si verificarono grandi scontri militari tra i due imperi. Tuttavia, entrambi i grandi re temevano che l'altro acquisisse troppa influenza nella zona.

Nel settore babilonese, Tukulti-Ninurta si impegnò nella guerra contro Kashtiliash IV, il re cassita che aveva infranto l'accordo di confine tra i due imperi. Tukulti-Ninurta riuscì a sconfiggere Kashtiliash, catturandolo e portandolo prigioniero ad Assur. Successivamente, conquistò Babilonia, distruggendo mura e templi e deportando parte degli abitanti. Durante questo periodo, Tukulti-Ninurta si proclamò re di Sumer e Akkad, ampliando il suo dominio su vasti territori. Tukulti-Ninurta dedicò gran parte del suo regno alle attività edilizie in Assiria, compreso il trasferimento della capitale a Kar-Tukulti-Ninurta. Questo segnò una svolta autoritaria e un distacco dal tradizionale.

di leadership. Questo portò alla formazione di nuovi regni e imperi che cercavano di riempire il vuoto di potere lasciato dagli Assiri. Uno di questi nuovi imperi fu quello dei Babilonesi, guidati dal re Nabucodonosor II. Sotto il suo regno, l'Impero Babilonese raggiunse il suo apice, con la conquista di importanti città come Gerusalemme e la costruzione dei famosi Giardini Pensili. Tuttavia, anche l'Impero Babilonese ebbe una fine. Fu conquistato dall'Impero Persiano guidato da Ciro il Grande, che mise fine alla dominazione babilonese e creò un vasto impero che si estendeva dall'Asia Minore all'Egitto. L'Impero Persiano, noto anche come l'Impero Achemenide, fu uno dei più grandi e potenti imperi della storia antica. Sotto il regno di Dario I e suo figlio Serse I, l'Impero Persiano raggiunse il suo massimo splendore, con una vasta rete di strade, una burocrazia efficiente e una politica di tolleranza religiosa. Tuttavia, anche l'Impero Persiano ebbe una fine. Fu conquistato dall'Impero Macedone guidato da Alessandro Magno, che creò un vasto impero che si estendeva dall'Egitto all'India. Dopo la morte di Alessandro Magno, il suo impero fu diviso tra i suoi generali, dando origine a una serie di regni ellenistici. Questi regni, come il Regno di Macedonia, il Regno di Pergamo e il Regno di Siria, mantennero una certa stabilità per un certo periodo di tempo, ma alla fine furono conquistati dai Romani. L'Impero Romano, fondato nel 27 a.C. da Augusto, fu uno dei più grandi e duraturi imperi della storia. Sotto il suo dominio, l'Impero Romano raggiunse il suo massimo splendore, con una vasta estensione territoriale che si estendeva dall'Europa all'Africa e all'Asia. Tuttavia, anche l'Impero Romano ebbe una fine. Fu diviso in due parti, l'Impero Romano d'Occidente e l'Impero Romano d'Oriente, e alla fine cadde sotto le invasioni barbariche nel V secolo d.C. In conclusione, la storia antica è caratterizzata da una serie di imperi che si sono succeduti nel corso dei secoli. Ognuno di questi imperi ha avuto il suo periodo di splendore e potere, ma alla fine tutti sono caduti. Questo ci ricorda che il potere è effimero e che nulla dura per sempre.
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Publisher
A.A. 2021-2022
62 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/01 Storia del vicino oriente antico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara_Fa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del vicino Oriente antico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Notizia Palmiro.