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Il turismo italiano

Dopo un dopo guerra molto difficile e complicato in Italia si inizia a ragionare sull'inizio di un processo di ricostruzione e di rigenerazione del paese. Nel 1947, nella fase di rottura del governo italiano, si organizza a Genova il Primo congresso nazionale del turismo, dove le principali questioni affrontate furono: la valorizzazione del patrimonio artistico, l'ordinamento amministrativo (il quale doveva essere più neutro), l'aumento di investimenti sui trasporti (dato che gli aiuti dovuti dal piano Marshall venivano usati solo per la ricostruzione di ponti e strade), la varatura di proposte per la gestione di spiagge e arenali e per la gestione del gioco d'azzardo, la nascita di un piano per il rilancio del termalismo (necessità di investimenti dello stato per il suo lancio), la ricerca di forme e canali per lanciare il turismo italiano attraverso la propaganda e entrare in un contesto europeo. In Italia inoltre: - si decide di

Ridefinire l'Enit anche dopo il crollo del fascismo, al quale gli si vuole dare un ruolo di collegamento con quelle che diventeranno poi le agenzie del turismo;

Viene istituito un commissariato per il turismo, studiando delle strategie per attrarre turisti internazionali;

Vengono create le aerolinee italiane internazionali (Alitalia);

L'articolo 36 prevede il diritto di riposo settimanale e il diritto di ferie retribuite. Punto decisivo per far capire come il turismo diventerà il centro dell'economia della nuova Italia;

Introdotte 117 competenze regionali per il turismo e l'industria alberghiera;

Nascono gli Enti di promozione turistica.

Quindi i punti chiave del turismo postbellico sono: l'esigenza di ricostruzione di infrastrutture, ponti e strade, la nascita della sezione autonoma per il credito alberghiero e turistico, l'entrata a far parte del mondo della motorizzazione (vespa, fiat 600), il cambiamento totale dovuto dal fatto che

Il metano arriva nelle case degli italiani per far funzionare le cucine in modo più autonomo, con l'avvento degli elettrodomestici (il primo è il frigorifero) e tutto ciò porta ad un processo di massificazione, dove si sviluppa una cultura all'interno della società di massa con l'idea del consumo, e infine attraverso cinema e pubblicità viene rappresentato il mito del mare.

Questo fenomeno aveva anche scansioni temporali ben precise perché le ferie di agosto in Italia erano correlate alla chiusura delle grandi fabbriche che permettevano alle famiglie di spostarsi nello stesso periodo e prendendo le stesse strade. Questo resta culturalmente in una società assai diversa che è quella in cui ci troviamo, in cui il lavoro frammentario e precario non necessita più delle stesse scansioni temporali, ma molti continuano a usare gli stessi usi, costumi e tradizioni che si consolidano negli anni '50.

Molto di tutto questo, per

quanto italianizzato e trasformato, arriva dall’impatto dell’american way of life, dove c’è il mito di questa cultura della vacanza concepita non più solo come viaggio escoperta ma come occasione di intrattenimento.

Nel passaggio tra gli anni 50 e gli anni 60 gli USA cominciano ad allargare il raggio delle loro aree di turismo, con il boom delle Hawaii, l’esplosione di Acapulco, la scoperta della Florida e delle zone con clima temperato come il lago di Chapala, dove gli statunitensi vanno o d’inverno o a passare il periodo della pensione lasciando le grandi città.

Tutto ciò tradotto in Italia ha un impatto molto forte, infatti sono gli anni di Via Veneto, del mito della Dolce Vita, film di Bellini, dell’icona simbolica nell’immaginario, attraverso il cinema, e dell’icona simbolica anche sulle rotte del turismo, che cominciano a crescere e svilupparsi tra anni 50 e anni 60.

Fase in cui l’Italia comincia a ritrovare,

insieme al boom e insieme alle vacanze degli italiani, anche i turisti stranieri e anche i turisti statunitensi che arrivano nella penisola per vivere la propria esperienza di vacanza. Romane produzione hollywoodiana di Cinecittà. VacanzeIl punto interessante in tutte queste vicende è che c'è il product, che è strutturato nell'industria dell'entertainment, in particolar modo al cinema, il quale era un grande veicolo per far vendere sigarette, superalcolici, moto e automobili, ma oltre a tutto ciò fa vedere anche luoghi di vacanza, miti e sogni di luoghi di vacanza.Inoltre sono anni dove per fino una dittatura militare come la Spagna di Franco stipula accordi speciali con grandi agenzie britanniche per fare di Palma di Maiorca e della Costa Brava due grandi aree di vacanza marittima e di intrattenimento per il pubblico britannico giovanile. Anni in cui i tedeschi e i nordeuropei iniziano a scendere verso la costa adriatica del Mediterraneo.si sviluppa in modo artificiale e controllato. Questo tipo di turismo diventa molto popolare tra i giovani e le famiglie, che cercano un'esperienza di vacanza completa e organizzata. - Inoltre, negli anni '50 si assiste anche alla nascita del turismo di massa. Grazie alla diffusione dei mezzi di trasporto come l'aereo e l'automobile, sempre più persone possono permettersi di viaggiare e scoprire nuove destinazioni. Le vacanze diventano un lusso accessibile a tutti e si sviluppano nuove mete turistiche in tutta Europa. - Un'altra tendenza che si sviluppa negli anni '50 è il turismo culturale. Le persone iniziano a viaggiare non solo per rilassarsi e divertirsi, ma anche per scoprire nuove culture, visitare musei e monumenti storici. Le città d'arte come Parigi, Roma e Londra diventano mete molto popolari per i turisti che desiderano arricchire la propria conoscenza e apprezzare l'arte e la storia. - Infine, negli anni '50 si assiste anche alla nascita del turismo balneare. Le spiagge europee diventano mete molto ambite per i turisti che desiderano godersi il sole e il mare. Le coste italiane, francesi e spagnole diventano particolarmente popolari, attirando un gran numero di turisti da tutto il continente. In conclusione, negli anni '50 il turismo in Europa conosce una grande espansione e si sviluppano nuove forme di vacanza e intrattenimento. Il turismo di massa, il turismo culturale e il turismo balneare diventano tendenze molto popolari, contribuendo alla crescita economica e sociale dei paesi europei.comincia una serie di servizi in serie che cominciano a diventare standardizzati. In questi anni l'approccio muta molto, da un lato c'è la gioia di vivere dopo gli anni della guerra e dall'altro c'è l'idea di cominciare ad associare queste attività al culto del corpo, l'edonismo sportivo che esplode e anche il fatto che è vero che c'è il richiamo alla natura. infatti esplode il camping, ma c'è anche l'avvio di una cultura del lusso e delle contraddizioni legate a tutto ciò. Anche perché la Francia con questi progetti parte dal Mediterraneo ma poi sfrutta anche territori di ex-colonie francofone come le isole del Pacifico e del Caribe, dove trasforma luoghi di violenze in luoghi ideali di vacanze per i francesi di classe medio-alta. Esso è quindi un modello che diversifica il turismo producendo dinamiche molto diverse e comincia a generare processi di impatto di varianella visita di importanti luoghi di culto e siti religiosi. Il turismo religioso ha un impatto significativo sulla cultura e sull'economia delle comunità locali. I pellegrinaggi ai santuari locali offrono un'opportunità per i fedeli di esprimere la loro devozione e di ricevere benedizioni spirituali. Questi luoghi sacri diventano anche attrazioni turistiche, attirando visitatori da tutto il mondo. D'altra parte, il turismo religioso classico si concentra sulla visita di importanti luoghi di culto e siti religiosi di fama internazionale. Questi luoghi, come ad esempio la Basilica di San Pietro in Vaticano o la Moschea di Al-Haram a La Mecca, attirano milioni di visitatori ogni anno. Questo tipo di turismo religioso contribuisce notevolmente all'economia delle città e delle regioni in cui si trovano. Tuttavia, il turismo religioso non è privo di critiche. Alcuni sostengono che la commercializzazione eccessiva di questi luoghi sacri possa compromettere la loro sacralità e autenticità. Inoltre, l'afflusso di turisti può causare problemi come la congestione del traffico, l'inquinamento e la distruzione dell'ambiente circostante. È importante trovare un equilibrio tra la promozione del turismo religioso e la conservazione dei valori spirituali e culturali dei luoghi visitati. Le comunità locali e le autorità devono lavorare insieme per sviluppare politiche e strategie sostenibili che permettano di godere dei benefici economici del turismo religioso senza compromettere l'integrità dei luoghi sacri e dell'ambiente circostante.

Nel corso degli anni '50-'60 principalmente attorno a delle mete ben precise come Roma, che è la centralina di viaggi di turismo religioso, inizialmente da solo italiani, poi europei e poi a livello internazionale con flussi sempre più incessanti che ancora oggi vediamo.

Tra gli altri percorsi che cominciano a svilupparsi negli anni '60 c'è il cammino di Santiago che prima era una formula locale, ma poi comincia a diventare una meta sempre più importante e rilevante.

Ci sono inoltre culti che riguardano non solo il mondo cattolico, perché il fatto di viaggiare alle città sante della Medina e della Mecca per tutto il mondo islamico che riguarda l'islam arabo e asiatico è molto impressionante.

Oggi esiste anche turismo ebraico verso Israele, un turismo islamico vero i luoghi santi o anche forme di turismo buddhista o di altre matrici in zone asiatiche.

Riguardo i luoghi di villeggiatura ogni località tende a costruire una propria auto

narrazione semprepiù significativa, abbiamo esempi della Bretagne, Capri, Cortina e Gran Bretagna. Nelle sue varianti con la sua massificazione, il turismo comincia ad assumere degli elementi sempre più rilevanti nella costruzione delle identità nazionali. Apre Disneyland, un luogo ispirato alla fantasia di Disney che inventa completamente il medioevo con le fiabe dei fratelli Grimm e il clima della California, diventando un prototipo di qualcosa che si sta cominciando a delineare in termini sempre più diversi negli anni in cui cominciano a nascere anche le grandi catene di fast food, le forme di accesso all'entertainment massificato sempre più radicale e particolare. Gli anni 60 mettono in discussione questo modello: - Da un lato c'è l'esplosione della Spagna con le Canarie, le Baleari e la Costa del Sol, dove il flusso di turisti stranieri aumenta sempre di più fino ad arrivare a 14,3 milioni nel 1965. - In Francia

si decide di istituire una commissione generale del turismo, che deve favorire un'articolazione del turismo, non concentrandosi più solo su Parigi, Costa Azzurra e Bretagna, ma costruire percorsi ad hoc di turismo. È la stagione in cui si cominciano a studiare gli itinerari del vino, delle chiese romaniche, e di una serie di percorsi mirati che cominciano ad articolare l'offerta turistica nei confronti di un pubblico sempre più diversificato in quanto interessi e approcci culturali.

In Italia esplode in termini imprevisti la Costa Adriatica con Grado, Jesolo, Riccione, Cesenatico, Rimini dove viene costruita Fiabilandia come risposta europea di Disneyland, che si aprì poi anche in Florida. Tutto ciò si associa all'accesso sempre più facile all'auto e alla mobilitazione di una serie di strutture, tra cui il Touring Club Italiano o l'Organizzazione Mondiale del Turismo che comincia a creare delle reti interrelate.

Questi sono

ministero del turismo italiano comincia a ridefinire anche le proprie politiche interne. Nel 1959 il
Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
11 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/04 Storia contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gagadinardo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM) o del prof De Giuseppe Massimo.