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La verità su Achille, le insicurezze e la misoginia di Euripide
Scopriamo la verità su Achille. Lo stesso Achille è assai lontano dal profilo alto dell'eroe che ci dovremmo aspettare. Sembra difendere Ifigenia, ma in realtà difende solo se stesso. Uno la vuole morta e uno la vuole viva, ma nessuno si interessa veramente a lei: è solo il prezzo. Ifigenia si rassegna, lasciandosi plagiare totalmente dall'ideologia dei maschi.
La misoginia di Euripide è evidente nella sua visione sessuale.
Il trattamento drammaturgico di Ifigenia lo conferma.
Aristotele individua il modello di tragedia perfetta nell'Edipo re di Sofocle. La qualità sociale dei personaggi tragici, che si collocano ad un alto livello di fama e prosperità, appartengono al rango di uomini famosi, aristocratiche. Dal punto di vista sociologico, i protagonisti della tragedia sono tutti re, condottieri ecc. La tragedia mette in scena uomini superiori a quelli della realtà, e la commedia uomini inferiori.
tragedia è un'opera teatrale che imita un'azione di carattere elevato e completo, di una certa estensione, utilizzando un linguaggio condito di ornamenti, distribuiti in modo diverso nelle varie parti. La tragedia si svolge attraverso personaggi che agiscono, anziché attraverso una narrazione, e produce la catarsi di sentimenti come pietà e terrore. La catarsi, secondo Aristotele, ha il significato di purificazione, quasi sempre nel senso medico-fisiologico.La catarsi di cui parla Aristotele è relativa unicamente alle due passioni della pietà e del terrore, e solo a quelle. C'è un solo verbo riferito al soggetto tragedia ed è il verbo peraìnusa (part.pres. del v. peraìno = condurre a termine, suscitare, produrre). Un verbo che suscita sia pietà/terrore che la purificazione da questi stessi sentimenti (toiùton), passioni (pazemàton). La catarsi è sia motore della crisi che risolutore della crisi stessa.
correlato alla pietà che proviamo per il protagonista della tragedia. La tragedia ateniese è il risultato di una cultura che permetteva e incoraggiava l'esplorazione dei confini morali e sociali. I personaggi tragici sono spesso eroi o figure di potere, che si trovano ad affrontare situazioni estreme e a compiere azioni che vanno oltre i limiti imposti dalla società. Queste azioni trasgressive suscitano in noi un senso di terrore e fascinazione, perché ci permettono di esplorare i nostri desideri e le nostre paure più profonde. La tragedia ci offre quindi una forma di catarsi, attraverso la quale possiamo esprimere e affrontare le nostre emozioni più intense.ispirato da queste storie, è perché la civile e democratica Atene è segretamente affascinata da queste storie di eccessi, violenze e incesti. I personaggi aristocratici delle tragedie sono la proiezione di desideri trasgressivi che i membri di una società ordinata civile e democratica, possono solo sognare, e che non possono consentirsi di praticare.
● Testo teatrale e messinscena nella Poetica
○ Il termine che Aristotele usa nella poetica, per indicare la dimensione spettacolare, è
Òpsis (lett. "vista" > autopsia "esame condotto con i propri occhi" [autòs + ópsis]) in senso più lato "spettacolo, rappresentazione scenica" e conserva anche l'etimologia del guardare (lat. spectare).
Scrittura scenica → Metafora che indica il modo di esprimersi della scena, attraverso la molteplice espressività di attori, scenografia, musica, canto, danza ecc.
La scenografia → Poietica (cap. IV) è stato Sofocle ad introdurre per primo la "decorazione"
della scena", ovvero la scenografia: ■ Skenografìa → Da skenografìa deriva etim. il termine scenografia, che ha come sinonimo il francese décor (lett. "ciò che serve a decorare" un edificio o un interno). Nella lingua italiana del 1500 viene usato il termine apparato. ○ Aristotele enumera le sei parti della tragedia: 1. Favola; 2. Caratteri; 3. Elocuzione; 4. Pensiero; 5. Musica; 6. Opsis. Aristotele parla anche di "òpseos kòsmos" (ordine della rappresentazione scenica) e kòsmos vale come“ordine, ordinamento” (< cosmo = universo ordinato in contrapp. al caos iniziale). Lo spettacolo come macchina ordinata. M
La commedia → La commedia, invece, esprime lo spirito profondo della società ateniese, anche se il suoenn pieno affermarsi, è dalla seconda metà del V sec., in ritardo rispetto alla tragedia. Lenee
Feste minori delle → sempre in onore di Dioniso, riservate alla commedia, verso la fine diella gennaio. Le origini vanno ricercate nella cerimonia di fertilità.
- Commedia: origine del termine → Il termine commedia (Poetica) deriva da “coloro che guidano le processioni falliche”. Il mondo arcaico deve assicurarsi la propria sopravvivenza con cerimonie che favoriscano la moltiplicazione degli animali e delle messi. E poiché il legame tra sessualità e abbondanza è facilmente percepito dalla mentalità primitiva, la comunità crede di influire sul ciclo naturale con rituali che esaltano il fallo, simbolo della fertilità, ovviamente.