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Ruolo e relazione tra testo, parte e ruolo nel teatro
Quale un attore poteva ascendere nel corso della carriera. Date le caratteristiche fisse di ciascun ruolo, ogni nuova parte nasceva dalle parti precedentemente recitate presenti nel bagaglio di ciascun attore.
Il "sistema dei ruoli" era utile:
- ai capicomici, per distribuire facilmente le parti;
- agli attori, per preparare la propria parte;
- agli spettatori, per comprendere meglio la commedia;
- ai drammaturghi, per scrivere rapidamente il dramma.
Storia del teatro delle parti e dei ruoli:
500-600
TEATRO DELL'EPOCA ELISABETTIANA E SHAKESPEARE
La condizione dei drammaturghi elisabettiani era di subalternità, il loro compito era fornire testi alle compagnie. Il testo (the book) doveva essere approvato dal maestro di divertimento. Successivamente, veniva preparato per le varie parti (diventando the promt book) dal book keeper (il contabile), che lo passava poi al suggeritore (promter). La trama (plot) veniva sintetizzata in due colonne e appesa dietro.
le quinte, che era l'unica conoscenza dell'opera da parte degli attori. Solo il promter aveva il testo per intero, ovvero il testo originale. Gli autori non erano favorevoli alla pubblicazione. Solo nel 1616 Ben Jonson pubblicò i suoi testi definendoli Works, opere, dando dignità letteraria ai suoi testi drammatici.
Nel 1623 venne pubblicato il "Folio" con i drammi shakespeariani da parte di alcuni suoi attori per preservarli da plagio.
Nella stesura delle sue opere, Shakespeare aveva attori in qualità di collaboratore drammaturgico e teneva conto degli attori che avrebbero interpretato i singoli personaggi.
Richard Burgage fu il primo Amleto, mentre ricordiamo William Kempe e Robert Armin per il ruolo del fool (naturalizzazione del buffone). Si parla di consuntività shakespeariana, in quanto dei suoi drammi non è possibile conoscere la prima stesura originale.
Versioni dell'Hamlet:
- a1, datato 1603, composto da 2200 righe
(edizione leggera)- a2, datato 1604, composto da 3800 righe (edizione più lunga)- Folio, datato 1623, composto da 3640 righe
L'instabilità del testo, causata dalla consuntività, rende impossibile l'identificazione dell'Ur-Hamlet (l'Amleto vero, originale). Per ogni nuova edizione la consuntività viene indicata in frontespizio.
FRANCIA
Corneille ebbe una florida collaborazione con Giacomo Torelli, massimo scenografo del '600, descrivendo in note didascaliche dell'Andromeda del 1650 gli effetti scenici creati dallo scenografo.
Moliere (nome d'arte di Jean- Baptiste Poquelin) assieme alla famiglia Bejart, fondò l'Illustre Théâtre. Nel 1660 pubblicò "Le preziose ridicole", di cui è importante la sua prefazione, in cui l'autore sottolinea di evitare plagi e modifiche del testo.
Nel 1661 scrisse "I seccatori" e nel 1665 "L'improvvisazione di
Versailles” (detta comedie descomediens, commedia di ambientazione teatrale), opere che gli furono commissionate in tempibrevi. Difatti Moliere attuava una serie di tecniche di velocizzazione:amplificazione di vecchio materiale, soprattutto che reperiva dalla provincia. Ad esempio il1) “Georges Dandin” del 1668 o “Le femmine sapute” nel 1672 (in cui si passa dalla farsa allacommedia di costume);ripetizione di scena intere. Ad esempio in “Furberie di Scapino” e in “Malato immaginario”2) ritroviamo la stessa scena con il padre, il figlio e il servo;3) variazione di alcune scene. Ad esempio il “Depit Amoureux” del 1658 venne poi ripreso nel“Tartuffo” e nel “Borghese gentiluomo” variandone solo la lite tra gli innamorati, cheseguiva uno schema fisso: l’evocazione dell’armonia di un tempo;1. accuse reciproche di infedeltà e resistuzione dei doni;2. riconciliazione3.Le variazioniallora potevano essere: a) raddoppiare (e abbassare al comico) la lite tra innamorati con la lite tra i due servi; b) riconciliazione da parte di un agente esterno; c) intrecciare la lite degli innamorati con quella dei servi. SPAGNA In Spagna, l'autore aveva uno scarsissimo potere contrattuale. Infatti, il capocomico (autore) era libero di modificare i drammi a suo piacimento. Questo creava spesso delle contese tra autori, stampatori e drammaturghi. Durante il periodo del Siglo de Oro (secolo d'oro), ovvero tra la fine del 500 e il 600, gli spettacoli avevano luogo nei corrales (cortili degli ospedali), i quali venivano dati in gestione agli autori, che li trasformavano in teatri. I principali teatri dell'epoca sono il Corrales del Principe e il Corrales de la Cruz. I tre principali drammaturghi del periodo sono, in ordine cronologico: Lope de Vega, Tirso de Molina e Calderon de la Barca. Tra il 1562 e il 1635 si suppone che da solo Lope de Vega abbia composto 1500-1800 opere.commedie, di cui 500 di attribuzione sicura, mentre in tutto il Siglo de Oro se ne contano all'incirca 10.000 testi. Una tale corposità può essere spiegata solo con il ricorso al lavoro in equipe. Infatti il lavoro dell'autore consisteva nel:
- inventare i personaggi, i cui ruoli erano:
- galán (corteggiatore) n. 3-4
- adama (1 donna) n. 3-4
- barba (vecchio) n. 1-2
- gracioso (buffone) n. 1-2
- stendere il 1° atto (giornata), i cui motivi ricorrenti erano:
- amore (nelle comedie do santos che rappresentavano la vita dei santi, era inteso come amore spirituale per dio)
- gelosia
- onore (honra= onore privato; honor= reputazione pubblica)
- stendere il 3° atto, con il colpo di scena finale e l'epilogo
Ai collaboratori spettava di sviluppare la trama nel 2° atto. Non era necessario che la commedia fosse completa in ogni sua parte. Talvolta veniva consegnata incompiuta, come un canovaccio (comedia de repente) e prevedeva
l’improvvisazione degli attori. Era inoltre una pratica frequente quella del riciclaggio di materiali già precedentemente utilizzati. Lope de Vega fu il primo autore che si pose il problema della pubblicazione. Con “Nuova arte di far commedie” del 1609 rivendicava il testo drammatico come opera letteraria. La diatriba legale contro Francisco de Avila, il quale aveva acquistato alcuni suoi testi da due capocomici, segnò questa nuova rivendicazione (seppur la causa fu persa da Lope de Vega). ITALIA Ferrara diventa l’epicentro del teatro rinascimentale, vi si rappresentano commedie in un apposito festival. Non più un teatro per il testo (in funzione del testo), ma teatro delle parti e dei ruoli. Testimonianze: - in risposta ad una lettera suo suocero (1486), in merito ad un testo teatrale da quest’ultimo ricercato, Gonzaga afferma che è impossibile reperire il testo integro = smembrato in più parti affidate ai vari attori. - il testoIl testo della Cassaria (1508) di Ariosto fu rubato all'autore dagli attori della compagnia = scarsopotere dell'autore e del traduttore, tutto nelle mani del capocomico.- Alessandro Piccolomini (Siena, 1508-1578), lettera ad Andrea Cocco:
-
Tipologia di personaggi
- congiunzioni di sangue: padre, figli, nipoti ecc...
- causa di fortuna: ricchi, poveri ecc...
- causa di età: giovani, vecchi
- causa di professione: medici, soldati, legisti, parassita, mercanti ecc
- causa di qualità d'affetti: iracondo, innamorato, indifferente ecc
- causa di "abito d'animo" (carattere): avaro, prodigo, giusto ecc...
Queste caratteristiche, combinate assieme, danno vita ai personaggi. (esempio: padre, vecchio, ricco, mercante, di carattere avaro, innamorato di...)
-
Soliloqui pre-impostati per ciascuna tipologia
-
Dialoghi pre-impostati per coppie di personaggi (raccolti in generici o zibaldoni)
Conseguenza sulla composizione drammatica: il testo come
Risultato di un procedimento di montaggio. Esempi di montaggio: "La pellegrina" di Girolamo Bargagli scritta nel 1564 in collettivo, ovvero Barbagli inventò l'intreccio (fabula), Lozzini stese i dialoghi, Piccolomini adattò il testo metodo di composizione a più livelli (orizzontale).
In Italia si afferma nel '500 con la Commedia dell'Arte, che rappresenta una variante nella storia del teatro delle parti e dei ruoli. Essa aveva una composizione pressoché fissa dei ruoli. Ritroviamo infatti:
- 8 parti fisse (sempre presenti), di cui:
- 4 parti comiche (o ridicole) con la maschera:
- 2 vecchi (1° vecchio-padrone = Pantalone; 2° vecchio-dottore = Balanzone)
- 2 servi (1° servo-astuto = Brighella; 2° servo-buffone = Arlecchino)
- 4 parti serie senza maschera:
- 2 coppie di innamorati (2 maschi e 2 femmine)
- Parti mobili (presenti o meno a seconda della commedia):
- servetta
- capitano
- cortigiana
- mag
La vicenda
La trama del testo è incentrata sull'amore di due giovani contrastati dai vecchi e aiutati dai servi.
Nel 1862 viene pubblicato "Maschere e buffoni" di Maurice Send, data che viene presa come inizio della storiografia sulla Commedia dell'Arte.
Non fu un genere, ma un modo di produzione teatrale. Tuttavia lo divenne in Francia:
- durante l'ultimo periodo di vita (detta folkorizzazione o francesizzazione). Non fu basato sulle maschere, poiché solo i ruoli comici (vecchi e servi) ne avevano una.
- Era inoltre ben scisso l'attore dalla sua maschera, eccezion fatta per Tristano Martinelli che si identificava con la sua maschera (Arlecchino).
- Non fu un genere popolare, ma nacque dall'incontro tra due filoni: uno basso (buffoneria) ed uno alto (accademia). Quest'ultimo fu valorizzato soprattutto dalle donne, di solito di estrazione accademica, le quali componevano poesie che venivano declamate.