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ITALIA
S I
ITUAZIONE IN TALIA
L’Italia vive un periodo di forti crisi dati anche la Guerra dei Trent’anni e il Concilio di
Trento.
Si forma un gruppo di gentiluomini di palazzo che si incontrano per riscoprire la musica
degli antichi: la famosa Camerata de’ Bardi.
Emilio de’ Cavalieri è il principale promotore dello sviluppo del melodramma.
Il melodramma, cioè dramma in musica, si sviluppa velocemente a Roma e a Firenze.
In pochi anni asce una vera e propria scuola che elabora uno stile diverso da quello
che a Firenze era il “recitar cantando”. Si sperimenta una sempre più complessa forma
di melodia che si stacca dal recitato.
Però, mentre in ambito fiorentino il gusto era per le favole pastorali, in ambito romano
si preferiscono storie tratte dalla mitologia.
A Venezia, il maggior rappresentate è Claudio Monteverdi. Venezia è il luogo in cui il
melodramma si affranca per primo dall’ambiente cortigiano.
Subito proliferano teatri a pagamento a questo consegue una evoluzione dello
spazio scenico che porta l’architettura teatrale a giungere alle forme tipiche del teatro
moderno. IL TEATRO FARNESE DI PARMA è lo snodo fondamentale!
La struttura del Teatro Farnese:
il luogo doveva diventare un vero e proprio teatro-città. Il palco ducale è al centro
della cavea (che è a U allungata e in cima a questa c’è una loggia con una falsa
galleria).
Di fronte alla cavea, ci sono due ingressi trionfali laterali che danno su uno spazio
ellittico davanti al proscenio (nello spazio ellittico c’è l’orchestra). Doppia serie di
quinte piatte scorrevoli.
Progressivo abbandono della scaena versatilis in favore della scaena ductilis, cioè di
fondali scorrevoli che permettono un maggior numero di cambi di scena. Questa scena
(ideata da Aleotti) divenne il principale modello per tutti i teatri successivi e fu
esportata nel resto d’Europa prendendo il nome di “scena all’italiana”.
C ’
RISI DELLA COMMEDIA DELL ARTE
Dalla metà del secolo circa, dopo la Guerra dei Trent’anni e la pestilenza, avviene un
ridimensionamento della domanda di spettacolo. Avviene una crisi della commedia
dell’arte. Si giunge ad u irrigidimento degli scenari e ad una fossilizzazione delle forme
di spettacolo: perché vengono standardizzate per favorire un rapporto, non tra
mecenate e artista, ma tra datore di lavoro e stipendiato. La commedia dell’arte perde
anche perché si affermano forme nuove come il melodramma.
IL SETTECENTO E L’OTTOCENTO
L B
A ORGHESIA
Nel Settecento, il valore guida della società era il merito e non il sangue. Nascono
l’illuminismo e le enciclopedie: questo creò progressi nel commercio, nelle tecnologie,
nell’economia, nelle scienze… Si mettono in discussione le credenze religiose, le
superstizioni e i pregiudizi.
La borghesia, che si afferma in maniera egemonica, rispecchia questa nuova
mentalità. Andare a teatro diventa per la borghesia un rito sociale. Il teatro è il luogo
dove farsi vedere e vedere, attestando i propri meriti con l’ostentazione della
ricchezza.
F RANCIA
Accanto ai teatri di privilegio dove si presentavano i generi drammatici tradizionali, si
théatres de la foire
formano i teatri alternativi detti (teatri di fiera).
Il più importante tragediografo del Settecento francese è Voltaire: gusto per le trame
intricate, rapporti conflittuali tra i personaggi, repentini cambi di situazioni e forti
passioni.
Voltaire contamina la drammaturgia classicista francese con elementi della
drammaturgia inglese (soprattutto elementi inquietanti). Introduce scene violente e
crudi, fantasmi ed effetti spettacolari.
Nel 1759, Voltaire contesta l’uso di ammettere gli spettatori sul palcoscenico dato che
ostacolavano l’azione degli attori.
I teatri della fiera:
fiere mercantili. Questi teatri raccolsero man mano attori, autori e scenografi che non
trovavano lavoro nei teatri istituzionali, perciò questo è il luogo che in realtà ospita le
idee più vitali. Qui vengono inventate nuove forme teatrali che satireggiavano i fatti e
le mode o parodiavano le tragedie e le opere liriche. Nel 1718 le compagnie delle fiere
vengono soppresse ma con Luigi V vengono riautorizzate e da questo momento si
concentrarono sulla presentazione di comédie larmoyante (storie sentimentali).
D IDEROT E IL DRAMMA BORGHESE
Diderot sviluppa una concezione di teatro aderente all’ideale borghese, un teatro dove
si esaltano i sentimenti naturali e i valori familiari. Diderot ha idee rivoluzionarie sulla
drammaturgia e sulla recitazione:
- Disprezza la commedia di carattere e la buffoneria che svilisce i personaggi e
mette in caricatura i meriti del ceto medio
- Critica la tragedia francese per l’inverosimiglianza di rappresentare fatti in un
tempo troppo breve solo per poter rispettare le unità aristoteliche
- Si opponeva alla netta distinzione tra genere comico e tragico
- Sostiene la necessità di un genere intermedio scritto con linguaggio quotidiano
che tratti temi comuni vicini all’uomo medio
Diderot elabora il genere teatrale del DRAMMA BORGHESE:
unisce la serietà della tragedia alla realtà della commedia.
Mette quindi in scena ambienti sociali e professionali concreti con personaggi e
situazioni verosimili (situazioni non caricate come nella commedia).
Il tema centrale è la realtà quotidiana: hanno spazio il conflitto dei sentimenti, il
contrasto tra individuo buono per natura e società corrotta dalle superstizioni
religiose e dai governi.
Il salotto della casa borghese è il nuovo luogo: le scenografie riproducevano
ambienti reali.
Per essere vicino al pubblico doveva essere scritto e recitato in prosa, con
linguaggio quotidiano.
Paradosso sull’attore:
Nel 1769 scrive il l’eccesso di sensibilità e passione rende falsa e
mediocre la recitazione, mentre il distacco ed il controllo rendono l’attore eccellente.
Perché? Perché la passionalità impedisce all’attore di usare i suoi mezzi espressivi con
intelligenza teoria influenzata dalla mentalità illuminista (è il cervello a comandare
e non il cuore).
I L DRAMMA BORGHESE RINNOVA LA DRAMMATURGIA FRANCESE E DÀ ALLA CULTURA EUROPEA UN
. I
IMPULSO A SUPERARE IL CLASSICISMO DELLA TRAGEDIA E LA BUFFONERIA DELLA COMMEDIA NFLUENZA
’I , ’A , G .
L TALIA L USTRIA LA ERMANIA
I L DRAMMA BORGHESE MUTA LA FUNZIONE DEL TEATRO DA FATTO ECONOMICO A STRUMENTO
.
DI CRITICA SOCIALE ED EDUCAZIONE CIVILE
Le maschere fisse della commedia dell’arte vengono sostituite da normali personaggi.
Dopo la rivoluzione francese (1789), nel 1791 l’Assemblea Nazionale abolisce ogni
forma di monopolio e privilegio dei teatri.
I NGHILTERRA
La borghesia chiedeva un nuovo tipo di teatro che corrispondesse ai propri valori
sociali, politici, morali.
Tragedia e commedia erano i modelli rappresentativi di nobiltà e popolo, quindi si fece
sempre più strada un genere teatrale intermedio che rispecchiasse e interpretasse i
valori dei ceti medi.
Stage Licensing Act:
1737, stabilisce che solo le compagnie ufficiali potevano
rappresentare tragedie e commedie (per evitare il diffondersi di satire) e che ogni
nuovo testo doveva avere l’autorizzazione del Lord Ciambellano. Il King’s Theatre
aveva inoltre il diritto esclusivo di rappresentare l’opera lirica.
Da questo atto si sviluppa una tendenza al controllo politico del dramma da parte del
censore e si favorisce anche la nascita di teatrini minori che sviluppano generi
“minori”.
David Garrick, gestore del Drury Lane, sfrutta la situazione di monopolio rilanciando i
Sentimental Comedies
drammi shakespeariani. Mette in scena le (ideali di ottimismo,
benevolenza e virtù). Garrick è molto attento al lato psicologico dei personaggi e
all’interpretazione degli stati d’animo.
ROMANTICISMO Sturm un Drang
Il movimento del romanticismo viene anticipato da quello dello
(Tempesta e Impeto) in Germania.
Col romanticismo si mette in discussione il modello clasicista.
Classicismo: il modello archetipico era il teatro aristotelico e i valori erano equilibrio,
armonia e razionalità.
Romanticismo: il modello archetipico è la tragedia greca. Perché? Qui, volontà e
passioni individuali si contrappongono alla necessità che governa l’universo. L’eroe
deve superare le norme del contesto.
C ARATTERISTICHE DEL ROMANTICISMO
Le caratteristiche principali si basano sul tema del sublime: il bello genera piacere,
invece il sublime provoca turbamento. Il sublime è ciò che nasce dalla natura.
questo va in opposizione con il classicismo che cercava la bellezza nel rispetto
dell’armonia delle cose. Ora si cerca una bellezza che generi sensazioni più misteriose
e più vere.
R OMANTICISMO A TEATRO
Vengono proposte situazioni eccezionali (non più situazioni quotidiane). I testi di
concentrano su grandi individualità eccezionali che vanno al di là delle convenzioni. Si
preferiscono i drammi in versi e si svaluta la prosa; tutto va a discapito della realtà
della scena. Viene rivalutato il medioevo (bocciato dagli illuministi) e il fascino del
gotico.
Il modello ideale dei romantici è Shakespeare, che trasgredisce i dettami aristotelici e
che affronta il conflitto tra pulsioni individuali e norme sociali.
G ERMANIA
I nuovi temi sono violenti e provocatori. Riscoperta del repertorio favolistico: Ludwing
Tieck inventa la fiaba drammatica.
Goethe e Schiller:
Goethe aderì inizialmente allo Sturm und Drang ma, dopo un viaggio in Italia, iniziò ad
ispirarsi al mondo classico: ideali di misura, armonia e superamento della violenza.
La collaborazione con Schiller fa nascere il C W . A Weimar, Goethe
LASSICISMO DI EIMAR
entrò a far parte di una compagnia teatrale. I due autori cominciano quindi la
collaborazione dando inizio a questo stile.
Caratteristiche:
- Non vogliono un teatro realistico
- Vogliono un teatro fondato sulla parola poetica, che potesse indagare i
sentimenti e i comportamenti umani
- Forte cura nella preparazione degli attori: si vuole superare la contaminazione
da inflessioni dialettali e la sgraziata presenza scenica tramite l’impartizione di
norme (norme pensate da Goethe stesso) e l’eliminazione dell’improvvisazione
- Goethe vuole che gli attori studino bene i propri ruoli per comprendere bene il
carattere del personaggio
- La parola e la dizione sono talmente curate che arrivano a scandire il tempo in
m