Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Adattamento, Goal, Integrazione, Latenza
1. Adattamento, il cui problema è mettere in grado i soggetti di risolvere il reperimento delle risorse; il problema è risolto dalle istituzioni economiche che alimentano il mercato del lavoro.
2. Goal, il problema del goal viene soddisfatto dalle istituzioni politiche intese come natura del potere come mezzo per attualizzare le decisioni di carattere sociale.
3. Integrazione, per evitare che ognuno sia sottomesso al libero arbitrio, occorre disciplinare e sanzionare il proprio comportamento. Il problema viene risolto dalle istituzioni di controllo sociale che assolvono la funzione di integrazione.
4. Latenza, siccome non tutti gli individui possono essere soggetti al controllo sociale, c'è bisogno che la società promuova istituzioni di orientamento che tramite la socializzazione servano a temperare la tensione sociale e diffondere motivazione (per es. famiglia, scuola, chiesa).
Le variabili strutturali permettono di spiegare il passaggio delle società tradizionali e moderne in funzione delle aspettative normative. Si classificano in 5 dicotomie:
- Attribuzione (per es. il figlio del capoclan che si deve comportare da leader) e realizzazione (per es. lo studente che vuole diventare medico)
- Diffusione (per es. il migliore amico da cui è possibile ottenere un numero infinito di favori) e specificità (per es. il vincolo che lega il medico col paziente per la sola prestazione sociale)
- Affettività (per es. il bambino che tiene per mano la maestra) e neutralità (per es. il rapporto tra studenti e professori)
- Particolarismo (per es. le cliniche svizzere) e universalismo (per es. il sistema sanitario nazionale)
- Collettività (per es. l'impiegato pubblico) e individualismo (per es. il politico arrivista)
Critiche a Parsons: non contempla il conflitto - prende come modello solo la società
Robert Merton (1910-2003)
Merton critica Parsons per i seguenti motivi:
- Le istituzioni sviluppano funzioni e disfunzioni
Propone un'analisi funzionale della devianza e indica una serie di tipologie di risposta dell'individuo.
Funzioni e disfunzioni. Secondo Merton, le funzioni manifeste sono le conseguenze che l'individuo si aspetta, le funzioni disfunzionali sono le conseguenze intenzionali orientate all'anomia, infine le funzioni latenti sono le conseguenze non intenzionali. Le disfunzioni, invece, sono conseguenze che diminuiscono il grado di adattamento (per es. il ritualismo nella burocrazia).
Teorie della devianza. (cfr. pag. 18) Merton riprende il concetto di anomia di Durkheim per definire la devianza come l'elemento di discontinuità tra fini culturali e mezzi istituzionali. L'autore preparò un diagramma in cui la variabile indipendente è l'anomia e le variabili dipendenti sono 5.
cultura che si basa sulla conformità alle regole senza perseguire obiettivi ambiziosi. Implica il rifiuto dei fini e l'accettazione dei mezzi.5. Ribellione, che rappresenta una forma estrema di devianza sociale, in cui si rifiutano sia i fini che i mezzi della società e si cerca di sostituirli con nuovi obiettivi e nuovi mezzi. Ecco come potrebbe essere formattato il testo utilizzando i tag HTML:- Conformità, che assicura la stabilità e la continuità della società poiché il comportamento è conforme ai modelli culturali e normativi (per es. il manager di successo). Implica l'accettazione di fini e mezzi.
- Rinuncia, che si riferisce a chi ha abbandonato i fini sociali e il cui comportamento non si accorda alle regole (per es. gli hippies negli anni '60). Implica il rifiuto di fini e mezzi.
- Innovazione, intesa come risposta alla conformità. Burton Clark ha concluso che la dissociazione tra mete inculcate e mezzi forniti è fonte di frustrazione perché la società americana insiste molto sulla competizione (per es. il sistema dei "college" in USA). Implica l'accettazione dei fini e il rifiuto dei mezzi.
- Ritualismo, che implica di rimanere fedeli alle norme sociali, rifiutando le ambizioni personali; si tratta di un modo di adattamento alla propria cultura che si basa sulla conformità alle regole senza perseguire obiettivi ambiziosi. Implica il rifiuto dei fini e l'accettazione dei mezzi.
- Ribellione, che rappresenta una forma estrema di devianza sociale, in cui si rifiutano sia i fini che i mezzi della società e si cerca di sostituirli con nuovi obiettivi e nuovi mezzi.
La routine eludendo i rischi della competizione (per es. l'impiegato timoroso). Implica l'accettazione dei mezzi e il rifiuto dei fini.
Ribellione, che si tratta del rifiuto di fini e ammezzi dominanti per sostituirli con dei tipi nuovi; implica la presenza di una delle precedenti risposte anomiche (per es. il sabotaggio delle fabbriche in Russia durante la rivoluzione d'ottobre). Sostituisce fini e mezzi.
La "socializzazione preventiva" indica il passaggio da un ruolo ad un altro conservando la configurazione originale (per es. i transex che si identificano con le persone del sesso opposto).
Riassunti di Sociologia by Italo da B. 12
Neofunzionalismo
Il neofunzionalismo nasce negli anni '70 in USA e si distacca dal vecchio funzionalismo in base a un nuovo modello che riprende il modello sistemico, l'unico capace di regolare la complessità della società post moderna. Principali interpreti sono Alexander (sinistra funzionalista) e
Lhumann(destra funzionalista). Niklas Luhmann (1927-1998) è il fondatore dell'illuminismo sociologico (perché solo la sociologia può illuminare il significato latente di molti fenomeni sociali). Luhmann, riprendendo il concetto di Ludwig Von Bertolanffy di "entropia" derivato dalla termodinamica secondo cui un sistema brucia per rimuovere altri sistemi, afferma che i sistemi aperti (che possono comunicare con l'esterno) tendono ad auto-organizzarsi ed a differenziarsi sempre di più. In questo modo:
- si spiegano le parti del sistema attraverso la loro collocazione
- si concepisce la società come un sistema funzionale adattivo rispetto all'ambiente
- ciascuna istituzione sociale svolge un particolare compito utile alla sopravvivenza della società
- non è necessario risolvere le cause all'origine bensì capire le conseguenze che il fenomeno produce
Per Luhmann un sistema sociale esiste quando le azioni delle
Le persone differenziano costantemente il grado di complessità, quindi più il processo di differenziazione aumenta, più incrementa il livello di complessità del sistema. Esistono 3 livelli sociali fondamentali:
- Interazione, basato sul rapporto diretto
- Organizzazione, che in genere incorpora il sistema d'interazione, dove l'appartenenza è regolata da specifiche condizioni
- Societario, che ingloba gli altri due, e rappresenta la società nella sua interezza
Autoreferenzialità. Affinché le istituzioni funzionino in maniera efficace occorre la presenza dell'autoreferenzialità perché riflette il modo attraverso il quale deve soddisfare il sistema. Durante la "riflessione" può insinuarsi un elemento "discorsivo" quando il grado di autoreferenzialità aumenta talmente che il sistema, per giustificare sé stesso, deve piegare fini e mezzi per soddisfare la sua esistenza.
(per es. il mantenimento del potere dei sistemi politici). Criterio della "doppia contingenza". Si tratta di quel processo per cui gli individui durante l'interazione sociale devono prendere in considerazione l'orientamento degli altri nei loro confronti. Per molte cose si può fare a meno dei giudizi degli altri, ma nelle società moderne, dove il livello di complessità è molto alto, risulta molto difficile (per es. il contadino nei campi può gestirsi il lavoro come gli pare ma l'impiegato d'azienda è vincolato al sistema burocratico). La riduzione di complessità passa attraverso la riduzione di senso cioè il tentativo di legare gli aspetti salienti della propria vita come risposta all'insicurezza. Differenze tra Parsons e Luhmann. Luhmann non condivide l'ottimismo di Parsons circa il futuro, ritenendo che la società moderna sia troppo complessa per la definizione di norme comuni. D. Come faLa società a riflettere su se stessa? R. attraverso il ceto degli intellettuali che svolgono una funzione di pungolo verso la classe politica. Riassunti di Sociologia by Italo da B. 13
Jeffrey Alexander (1947)
Il lavoro di Alexandre, allievo di Parsons, ruota attorno a 4 principi fondamentali:
- il neofunzionalismo deve considerare il carattere multidimensionale della persona cioè la teoria funzionalista deve saper spiegare anche ciò che accade a livello micro
- la svolta a sinistra del vecchio funzionalismo si rivela nell'introdurre l'elemento del conflitto
- la spinta verso un analisi democratica consiste nella conquista dell'autorevolezza delle istituzioni
- l'enfasi viene posta sulla creatività contingente cioè relativo all'azione quotidiana e, siccome il livello di creatività del soggetto è più elevato dell'organizzazione, essa può rompere la routine
Differenze tra Parsons e Alexander.
Parsons considera gli attori come concetti analitici, invece Alexandre definisce l'azione sociale come il movimento concreto di un soggetto nel tempo e nello spazio. Neil SmelserL'autore insiste su due concetti:
- comportamento collettivo: riprendendo l'idea dell'"effervescenza collettiva" di Turner, i comportamenti collettivi sono anche uno stadio distinto e non solo forieri di regole
- ambivalenza: tutti i fenomeni sociali hanno una connotazione sociologica di tipo dicotomico riprendendo Freud in "Eros ma mentre Freud si riferisce ai Thanatos" processi psichici, Smelsen si riferisce ai ruoli sociali che sono ambivalenti, cioè ogni ruolo conserva un orientamento affettivo opposto (per es. un uomo che persegue l'ex fidanzata).
Riassunti di Sociologia by Italo da B. 14
Teorici del conflitto
Karl Marx (1818-1883)
Le radici intellettuali della teoria marxiana si possono suddividere in 3 assunti:
- Potere. Il Potere è la concentrazione di privilegi nelle mani di un gruppo sociale la cui forza deriva dal potere economico rappresentato dalla proprietà dei mezzi di produzione. Il potere economico è colluso col potere politico cioè tende a costruire alleanze dominanti con attori politici che condividono gli stessi interessi. Il processo produttivo accresce il potere economico dei capitalisti attraverso il "plus valore" cioè l'elemento attraverso cui si genera i profitto, che determina lo sfruttamento della classe lavoratrice. I fattori di produzione sono: a) capitale variabile, cioè il costo della manodopera; b) capitale fisso, cioè i costi connessi all'organizzazione del lavoro. I capitalisti determinano il prezzo dei beni attraverso i fattori di produzione. Il prezzo dei beni è fissato in base al costo dell'ultima unità prodotta. Siccome il riconoscimento del salario è pari solo alla sua sussistenza, l'operaio.produce una quantità di beni superiore r