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La formazione delle idee
La mente umana è come un foglio bianco che viene riempita. Essa è come un foglio bianco che non ha in sé alcuna idea, ma queste vengono acquisite man mano solo dall'esperienza. Questa è la prima origine. I tipi di esperienza sono due:
- La sensazione: è l'esperienza grazie alla quale la nostra mente riceve idee rappresentative o di caratteristiche di oggetti esterni di cui facciamo esperienza. La mente direttamente non coglie l'idea di un oggetto nel suo insieme, bensì l'insieme delle caratteristiche di esso.
- Senso interno/riflessione: è l'insieme delle idee rappresentative degli atti che la coscienza compie, cioè l'esperienza attraverso la quale la mente riceve idee di azioni che essa stessa compie.
Le prime idee della conoscenza sono distinte le une dalle altre. Idee semplici, ossia che non possono essere ulteriormente scomposte. La mente di fronte a queste prime idee si comporta passivamente, le registra semplicemente. La mente quindi quando facciamo le
prime esperienze riceve idee relative a questeRispetto alle idee che riceviamo attraverso i sensi, quali sono quelle che rappresentanoveramente l'oggetto? Per Locke tutte le idee derivano dall'esperienza. L'esperienza è di duetipi: la sensazione (idee relative alle qualità degli oggetti esterni a noi) e l'impressione, osenso interno (idee relative alle operazioni che la mente è in grado di fare)
Quante sono le idee che riceviamo dalle esperienze? Il limite è posto dall'esperienza stessa:infatti esse sono tante quante sono le esperienze che facciamo. I primi materiali dellaconoscenza sono detti semplici, ossia queste idee non sono ulteriormente scomponibili, nécreabili dalla mente, né possono essere distrutte (metafora dello specchio: la mente non puòrifiutare l'immagine che ha di fronte). Le idee sono particolari, cioè l'una distinta dall'altra.
Quali sono le qualità primarie, ovvero
quelle che rappresentano l'oggetto? E quali quelle secondarie? Le idee rappresentative delle caratteristiche reali dell'oggetto sono chiamate qualità primarie e sono qualità, forma, spazialità, e l'effetto sul mio apparato percettivo è costituito dalle caratteristiche che percepisco. Esse producono in noi le idee semplici (Il colore azzurro, per esempio, è in me, e la colorazione azzurra stimola il mio apparato percettivo facendomi risultare alla vista tale colore). Alcune idee sono oggettive, altre appartengono al soggetto.
Le qualità secondarie non sono nei corpi nei quali riconosco queste caratteristiche. La mente nel ricevere le idee è passiva. Di fronte ai primi materiali della conoscenza, la mente è appunto passiva. Ma essa non ha soltanto questa facoltà: è anche attiva. La mente lavora su queste idee, raggruppandole in tre principali categorie, e le chiama idee complesse, cioè derivate dal lavoro.
ma percepisce le sue caratteristiche e le unisce per formare l'idea di sostanza. Le idee semplici sono quelle che derivano direttamente dalla percezione sensoriale, come ad esempio l'idea di colore, di suono o di gusto. Queste idee sono fondamentali per la nostra comprensione del mondo esterno. Le idee complesse, invece, sono il risultato della combinazione di più idee semplici. Ad esempio, l'idea di albero è composta dalle idee di tronco, rami, foglie, ecc. Le idee complesse ci permettono di comprendere concetti più astratti e complessi. Le idee di modo sono quelle che rappresentano qualcosa che non può esistere da solo, ma dipende da altre idee. Ad esempio, l'idea di giustizia è composta dalle idee di equità, imparzialità, rispetto delle regole, ecc. Le idee di relazione sono quelle che mettono in relazione due o più idee. Ad esempio, l'idea di causa-effetto mette in relazione un evento (causa) con la sua conseguenza (effetto). Infine, le idee di sostanza ci permettono di percepire un oggetto come un'entità unitaria, nonostante sia composto da diverse caratteristiche. Ad esempio, l'idea di cane ci permette di percepire un animale con quattro zampe, pelo, coda, ecc. In conclusione, le idee semplici e complesse sono fondamentali per la nostra comprensione del mondo e ci permettono di organizzare e interpretare le nostre esperienze.parole. Secondo lui, le parole sono convenzioni che gli uomini hanno stabilito per esprimere le proprie idee. Le parole sono simboli che rappresentano le idee nella mente delle persone. Locke sostiene che le parole hanno un'origine convenzionale e che il loro significato dipende dall'accordo tra le persone che le utilizzano. Nel suo libro, Locke discute anche del concetto di conoscenza. Egli sostiene che la conoscenza deriva dall'esperienza e che le idee sono il risultato delle percezioni sensoriali. Locke distingue tra due tipi di conoscenza: la conoscenza intuitiva e la conoscenza dimostrativa. La conoscenza intuitiva è quella che deriva da una percezione immediata e chiara, mentre la conoscenza dimostrativa è quella che deriva da un ragionamento logico. Infine, Locke parla anche del concetto di identità personale. Egli sostiene che l'identità personale non è data dalla continuità di sostanza o di materia, ma dalla continuità di coscienza. Secondo Locke, l'identità personale consiste nella consapevolezza di essere la stessa persona nel corso del tempo. In conclusione, il filosofo John Locke ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della filosofia moderna. Le sue idee sulla conoscenza, il linguaggio e l'identità personale hanno influenzato profondamente il pensiero filosofico successivo.