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T. MALTHUS

(1766 – 1834 Inghilterra)

Opere:

1. Saggio sul principio di popolazione: introduce due postulati: il cibo è fonte essenziale

dell’esistenza dell’uomo; l’attrazione tra i sessi è indispensabile al mantenimento della

specie.

L’attrazione dei sessi maggior popolazione ( crescita geometrica = 1,2,4,8..) crescita

à à

del cibo ( crescita aritmetica = 1,2,3,4,..)

Conseguenza del principio:

secondo Malthus il salario sarà uguale al salario

di sussistenza perché i due principi (prima citati)

devono uguagliarsi. Smith è arrivato alla stessa

conclusione ma con una motivazione diversa:

l’uguaglianza ci sarà ma solo perché i capitalisti

sono politicamente più forti dei lavoratori.

Nella teoria classica il salario è assunto come dato

preso da un w osservato per un periodo lungo.

2. Principi di economia politica DAVID RICARDO

(1772 – 1823 Londra)

Teorie:

1. Teoria della rendita differenziale

Per rendita si intende quanto viene pagato per l’uso di un bene non riproducibile

Elementi di base:

a. Le terre hanno diversi gradi di fertilità

b. Prima vengono coltivate le terre più fertili, poi quando la domanda aumenta ed il

prezzo sale le terre coltivate saranno quelle meno fertili.

c. Saggi di profitto su differenti capitali devono essere gli stessi.

Per i terreni più fertili il proprietario può chiedere una rendita maggiore (perché può

produrre di più). Inoltre più si coltivano terreni meno fertili, più la rendita del proprietario

per i terreni fertili aumenta. Il saggio di profitto invece diminuirà.

La rendita è influenzata dalla popolazione del paese, dalle tecnologie, importazione di bene

coltivato.

La teoria della rendita può essere applicata anche alla teoria contemporanea, ovvero per

ogni risorsa che ha rendimenti decrescenti.

In conclusione, il settore agricolo secondo Ricardo presenta dei costi crescenti, l’offerta è

inclinata positivamente e la domanda negativamente influenzando il livello del prezzo.

2. Teoria dei profitti e dei salari

Bisogna precisare che il salario è pari al livello di sussistenza ed il profitto è dato dal prezzo

del bene tolte le rendite e i salari.

3. Teoria del valore-lavoro

Specificazioni:

a. È una teoria del valore relativo e non assoluto, quindi Ricardo è interessato ai prezzi

relativi

b. Prezzi relativi naturali, non quelli di mercato

c. Tratta solo di merci non riproducibili ( merci la cui offerta è perfettamente anelastica,

verticale, il cui prezzo è determinato dalla domanda ) sono merci rare ( eg. Quadri e

statue rare )

d. Lo scambio dipende sia dal lavoro diretto che da quello indiretto ( capitale ), dove un

aumento dei due comporta un aumento del valore di scambio del bene

e. Se il lavoro (diretto e indiretto) è stato erogato in tempi diversi, il rapporto di scambio

tra esse dipende anche dal saggio marginale di profitto

JOHN MILL

(1806-1873)

opere:

1. Sistema di logica

2. Saggio su alcuni problemi irrisolti di economia politica

3. Principi di economia politica (Molto simile alle teoria di Smith e di Ricardo)

4. Sulla libertà; l’utilitarismo

Teoria del valore

Secondo Mill, affinchè una cosa abbia valore di scambio deve essere utile e difficile da reperire.

Inoltre distingue le merci in tre categorie, distinte per difficoltà di reperimento:

1. Merci non riproducibili, la cui offerta è anelastica (quindi la sua quantità è limitata)

2. Merci la cui difficoltà di reperimento è data solo dal lavoro e altri costi e dati questi due

fattori la sua riproducibilità è illimitata (curva di offerta perfettamente elastica, con costi

costanti)

3. Merci moltiplicate all’infinito a costi crescenti ( curva di offerta crescente)

KARL MARX

(1818-1883)

opera principale : Il Capitale

Teoria del valore

Elementi:

1. Tra i beni scambiati ci deve essere qualcosa di eguale (eg. L’unità di misura)

2. Il carattere comune alle merci scambiate è il fatto di essere il prodotto di lavoro umano

astratto

3. La quantità di lavoro umano astratto contenuto nella merce determina il suo valore

4. Il valore di una merce viene prima del suo valore di scambio e lo determina

5. Lavoro socialmente necessario per produrre merci: si intende la quantità di lavoro

necessaria in media per la produzione di un dato oggetto; tale quantità determina il valore

della merce.

Marx distingue 3 valori di una merce:

- Valore d’uso (come Smith e Ricardo)

- Valore di una merce: ricollegabile al lavoro socialmente necessario; può essere chiamato

anche valore assoluto della merce, che è quel valore che non varia a variazioni del saggio di

profitto del sistema.

- Valore di scambio: il valore di scambio è determinato dal valore assoluto.

La teoria di Marx è simile a quella di Ricardo, l’unica differenza è che lui è interessato al valore

assoluto invece che relativo. Inoltre, Marx effettua una distinzione tra valori e prezzi delle merci,

dove il prezzo esprime il suo valore di scambio nella merce denaro ( e dal prezzo va detotto il

valore della merce).

Teoria dello sfruttamento

A. Lavoro e forza lavoro: il capitalista compra la forza lavoro del lavoratore lavoro

à

socialmente necessario a produrre i mezzi di sostentamento del lavoratore. ( salario di

sussistenza)

B. Pluslavoro e sfruttamento: pluslavoro sono le ore lavorate in più del necessario, ma spesso

non è retribuito quindi si parla di sfruttamento.

C. Plusvalore e profitto: il plusvalore è il risultato che riflette sul prodotto finale del

pluslavoro. Quindi il profitto del capitalista è l’appropriazione del plusvalore creato dal

lavoratore (quindi il risultato dello sfruttamento).

Composizione organica del capitale: è il rapporto tra il capitale e le spese per i lavoratori. Se è alto

questo rapporto allora la produzione è capital intensive, il contrario è labour intensive.

La composizione organica del capitale dovrebbe variare nei vari settori, tuttavia secondo Marx no.

Problema della trasformazione

Il saggio di profitto sarà:

(v = lavoro)

soluzione al problema della distinzione

tra il valore e prezzo di una merce:

i prezzi delle merci delle varie industrie

si modificano rispetto ai corrispondenti valori-lavoro originari, in modo che l’eguaglianza dei saggi

di profitto tra le diverse industrie sia soddisfatta.

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Publisher
A.A. 2018-2019
6 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/04 Storia del pensiero economico

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher catearse di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del pensiero critico economico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Svizzera italiana - Usi o del prof Moscati Ivan.