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Nonostante il suo grande successo, il Pio- cati in sale spettacolari. Il pittore Jacques-

Clementino è un museo anomalo. Non na-

sce da un progetto organico (come il Frideri-

cianum) ma è in parte frutto di un riuso: è 8

(Fortunatamente, talvolta, l’incompetenza

Louis David lo critica sostenendo che il mu-

seo sfoggiava oggetti lussuosi, ma non ba- dei commissari francesi incaricati delle re-

dava all’istruzione del suo pubblico. quisizioni fece sì che alcuni capolavori rima-

nessero in loco, come la Sacra conversa-

I dipinti vengono all’inizio suddivisi in zione di Piero della Francesca, ritenuta di

scuole (francese, italiana, fiamminga) e scarsa importanza, o la Velata di Raffaello,

viene stampato un catalogo delle opere, nel attribuita per sbaglio a un altro autore)

complesso però la Grande Galerie si pre-

sentava con un tono molto dimesso, pareva Il trasferimento in Francia di beni culturali di

ben lontana dall’eleganza dei

trascurata, altri Stati, soprattutto italiani, rispondeva

all’esigenza di:

contemporanei musei italiani (Pio-Clemen-

tino e Uffizi). « consolidare e abbellire il regno della libertà

[la Francia] » e di « riparare le vandaliche deva-

Napoleone affida agli architetti Charles Per- stazioni interne [alla Francia] sommando allo

cier e Pierre-François Fontaine di dare al splendore dei trionfi militari l’incanto conso-

museo un volto nuovo, marcatamente neo- lante e benefico dell’arte. » (Direttorio 7/5/1796)

classico. Per dare una parvenza di legittimità alle raz-

La grande svolta per il Louvre avviene con zie perpetrate dalle sue armate, Napoleone

quando i “furti

le campagne napoleoniche, include le requisizioni di opere d’arte

d’arte” (Wescher) fanno affluire a Parigi nelle clausole degli armistizi e dei trattati

centinaia di dipinti, sculture e oggetti d’arte di pace: la cessione forzata di tanti capola-

dai Paesi conquistati. vori sarebbe così rientrata negli accordi e,

Elenco parziale delle opere trafugate e re- anziché apparire come un sopruso, sarebbe

stituite: stata accettata come obbligo dei vinti.

(feb. 1797) → Francia

Apollo del Belvedere.

Italia Trattato di Tolentino

Cavalli di S. Marco. diventa ufficialmente proprietaria delle

Venere dei Medici. opere d’arte requisite.

Amazzone Mattei. (ott. 1797) ↓

Trattato di Campoformio

Raffaello: Trasfigurazione, Ri- è ceduta all’Austria, ma paga un tri-

tratto di Leone X con cardinali, Venezia

Madonna della seggiola, Estasi buto doloroso alle armate napoleoniche che

di S. Cecilia, Visitazione e altre. si impossessano dei Cavalli di S. Marco e di

Reni: Crocifissione di S. Pietro. opere di Tiziano, Tintoretto e Veronese,

Parmig. : Madonna collo lungo. opere che vengono inviate a Livorno, rag-

Procaccini: Sposalizio Vergine. giungono via mare Marsiglia e poi vengono

Crespi: Madonna, bimbo e santi. imbarcate per via fluviale verso Parigi.

Schedoni: Marie al sepolcro.

Bruegel il Vecchio: Ladro di Nidi,

Austria Ma il bottino più ingente viene raccolto a

Danza di contadini. Roma nel feb. 1798. Il Cortile delle Statue

Raffaello: Spasimo di Sicilia.

Spagna viene spogliato e le sculture (come il Lao-

coonte) partono tutte per Parigi, così come i

Elenco parziale delle opere rimaste in capolavori dei Musei Capitolini (Spinario,

Francia: Venere pudica, Discobolo).

Giotto: Stigmate di S. Francesco. Come accade nei giorni turbolenti di ogni

Cimabue: Maestà del Louvre. occupazione, furono molti gli episodi di

Filippo Lippi: Pala Barbadori.

Perugino: Ascensione, Sposalizio della Vergine. vandalismo, mentre oreficerie e oggetti li-

Angelico: Incoronazione della Vergine. turgici venivano privati delle pietre pre-

P. di Cosimo: Madonna della colomba. e l’oro veniva fuso.

ziose In più, i commis-

Orazione nell’orto,

Mantegna: Crocifissione, Ma- sari francesi svendettero tutti i quadri e le

Mantegna: donna della vittoria. sculture considerati di minor pregio.

Pontormo: Madonna con bimbo, s. Anna e santi. 1798 → un lunghissimo

Veronese: Nozze di Cana. 27 - 28 lug. corteo sfila

Reni: Trionfo di Giobbe. 9

→ su circa cinquecento dipinti, ne

nelle vie di Parigi per raggiungere il Louvre Italia

e un’accorta e spettacolare regia rinnova i fa- vengono restituiti solo la metà, specifi-

con l’esibizione dei

sti dei trionfi romani cando che:

tesori conquistati. - alcuni vengono dichiarati smarriti;

- molte opere rimaste in Francia vengono

Ottocento : donate da papa Pio VIII a Luigi XVIII.

Dominique Vivant-Denon egittologo Terminate le trattative, venne organizzato un

che supportò Napoleone nella Campagna convoglio di carri che, scortato da soldati te-

d’Egitto, nel 1802 viene nominato direttore deschi, giunse a Milano, dove le opere fu-

del Louvre (ribattezzato Musée Napoléon rono instradate verso i legittimi proprietari

nel 1803); è centrale il suo apporto: sparsi per la Penisola.

dell’in-

- nella sistemazione e riordino → il famosissimo scultore

gente quantità di opere, realizzata adot- Antonio Canova

tando il collaudato criterio della suddivi- godeva di un prestigio europeo che, unito

sione per scuole; alla sua indiscussa competenza professio-

nell’assicurare adeguati

- finanziamenti nale, gli consentono di far rientrare in Ita-

al museo, che si ottennero (come nei mu- lia molte opere sottratte allo Stato pontifi-

sei moderni) anche con la vendita di cio. Canova opta per un recupero parziale,

stampe e dei cataloghi delle opere. poiché:

- le opere talvolta erano troppo ingom-

Dal punto di vista museografico, gli archi- branti per essere mosse;

tetti Percier e Fontaine danno un nuovo - per non esasperare rapporti internazio-

volto alla Grande Galerie: nali già tesi;

- realizzano aperture laterali nella volta; - ignorò le opere non classiciste e quelle

- creano pause nel lunghissimo e mono- finite nei musei francesi di provincia.

tono percorso con la divisione in sei sale Ma almeno i tesori più preziosi delle colle-

grandi e tre più piccole; zioni apostoliche tornarono in sede.

- ispirato al Pio-Clementino, viene creato

lo scalone monumentale che rende so- Una delle operazioni più delicate fu il recu-

lenne l’accesso al museo. pero dei Cavalli di San Marco (che erano

stati issati sull’Arc de Triomphe) perché

Dopo questi interventi, il Louvre assume il venne eseguita di notte, impendendo l’ac-

nitido aspetto di glorificazione del potere cesso alla piazza per evitare disordini.

napoleonico, immagine della supremazia

politica e culturale della Francia attraverso Con la riappropriazione dei beni requisiti,

l’esposizione delle opere più rappresentative negli Stati coinvolti si fece strada un senti-

delle grandi tradizioni degli Stati europei. mento nuovo, la coscienza di un popolo di

possedere un patrimonio artistico come

Strappate ai loro contesti e quindi private L’opera

fondamento di identità culturale.

della risonanza che avevano nei luoghi d’ori- d’arte trascende il concetto limitato di valore

le opere d’arte,

gine, umiliate nel ruolo di estetico, erudito o economico, e si innalza a

trofei di guerra, si riscattano nel museo, bene della nazione.

dove trovano una nuova giustificazione cul-

turale, estetica e didattica. Da parte degli intellettuali francesi poche fu-

rono le voci di condanna delle rapine napo-

(1815) →

Battaglia di Waterloo sconfitta leoniche, ma una voce isolata si levò appas-

Tutti i regni d’Europa inviano

di Napoleone. sionatamente, quella di Antoine Qua-

a Parigi i propri commissari artistici per pre- tremère de Quincy, che venne incarcerato.

tendere la restituzione delle opere rubate o (1796) esprime l’illegitti-

Nelle sue Lettres

il loro risarcimento (per esempio Antonio mità delle requisizioni, in una ardente di-

Canova partecipò in rappresentanza dello conservazione delle opere d’arte

fesa della

Stato pontificio). d’origine:

nei luoghi 10

« dividere è distruggere [perché] gli oggetti riu- a Brera centinaia di dipinti, che fanno cre-

niti si illuminano e si spiegano l’un l’altro. » scere la collezione del museo, che assume

infine i caratteri di grande museo nazio-

Roma è vista come un insieme non solo di nale, rappresentativo di tutte le scuole pitto-

oggetti ma anche di luoghi e atmosfere, e riche italiane. Brera si modella sull’esempio

gli uni sono inseparabili dagli altri. De all’apertura esibisce la se-

del Louvre:

Quincy esalta il contesto e attacca lo sradi- quenza delle nuove sale “napoleoniche” do-

camento; Di conseguenza, il museo è da minate dal colossale gesso di Canova raffi-

condannare in quanto «luogo di deporta- gurante Napoleone come Marte pacifica-

delle opere d’arte. L’idea di far pre-

zione» tore.

valere il principio di unione tra luoghi e

opere sulle ragioni del museo è una lezione Con Brera si afferma un nuovo tipo di mu-

che, però, spesso non venne applicata in se- seo, caratterizzato dal legame fra collezione

guito. artistica e accademia, tra valenza pura-

mente culturale e finalità didattiche, un mu-

Una delle conseguenze delle spoliazioni na- seo che riesce a intrecciare le esigenze

poleoniche fu una più matura coscienza della dell’educazione pubblica con le ambizioni

responsabilità dello Stato nella tutela del autocelebrative del potere.

patrimonio artistico, visto ormai come un

bene di tutti. Anche in altri luoghi vengono fondate scuole

con annesse gallerie d’arte.

(1802) → prende il nome dal

Editto Doria → vanta una grande tradizione ac-

cardinal Doria Phamphilj, introduce prin- Bologna

cipi normatici di grande modernità: cademica, ma la prima Accademia Nazio-

- estende la tutela al patrimonio mobile; nale nasce nel 1802, nella quale trova spazio

anche la raccolta d’arte ad essa collegata.

- elenca le opere inalienabili;

- stabilisce la compilazione di inventari → aprono le Gallerie dell’Accade-

Venezia

per censire il patrimonio. mia (1807), per la cui nascita è centrale il

sono le premesse dell’Editto

(Queste Pacca del ruolo del restauratore Pietro Edwards, al

1820, fondamento della legislazione italiana in quale si deve un documento straordinario

materia di tutela) (che anticipa di due secoli la Carta del Re-

(Milano) → inaugurata

Pinacoteca di Brera stauro del 1972), che fissa le norme per

nel 1809, è legata alla presenza napoleonica l’intervento sulle opere pubbliche eviden-

in Italia, ma la sua istituzione si innesta sulle ziando:

precedenti iniziative dell&rs

Dettagli
A.A. 2018-2019
30 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/04 Museologia e critica artistica e del restauro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tramontoestivo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Museologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Fiorio Maria Teresa.