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I SOCIALISTI

immagine 1: i socialisti sono oggetto di molti attacchi. Questa gioca sulle parole e mette a confronto due situazioni. Il socialista ufficiale cioè militante e dirigente del psi che è neutralista e l'ufficiale socialista, cioè soldati che sono socialisti per convenienza in quanto leggono quanto succede di catastrofico quanto succede nel mondo, e fanno il loro comodo in poltrona. Anche il militante ha il vantaggio di non entrare in guerra, in quanto non rischierà la vita in battaglia con un boccale di birra in poltrona.

immagine 2 socialisti: Questo è un articolo che mette insieme testo e immagini e parla del socialismo tedesco. Il socialista tedesco è per il 420 il Kaiser stesso riconoscibile dai baddi a punta e cappello da operaio e camicia a righe e Karl Marx con grande barba e chioma fluente che non dice più proletari tutti unitevi, ma sbudellatevi per la gloria del kaiser. Si critica la posizione dei socialisti tedeschi che

Il socialismo tedesco e il militarismo tedesco

Hanno sostenuto, come quelli francesi, lo sforzo bellico del proprio paese. Il socialismo tedesco è degenerato al militarismo e alla Germania oppressiva.

Immagine 1: Filippo Turati

È una personalità di spicco del partito socialista. Turati ha un atteggiamento ambivalente nei confronti del conflitto. Pur essendo neutralista, è comunque un riformista e moderato rispetto ai massimalisti della rivoluzione proletaria. È un neutralista convinto, ma ha un atteggiamento che potrebbe farlo sposare l'interventismo, che poi si rivelerà infondato. Si condanna la sua mancanza di volontà di fare la guerra, ma si spera spesso e si fa appello alla sua rettitudine affinché si liberi dalla prigione in cui si è messo e si liberi dalla prigione. È un prigioniero che rompe le sbarre del carcere della neutralità assoluta dei socialisti. Turati si riconosce dal volto, rompe le sbarre e va incontro alla personificazione dell'Italia con corona turrita e osservano.

Formattazione del testo

Guglielmo II, Francesco Giuseppe e la luna (ottomano). La vignetta esprime l'asupicio che Turati si possa allontanare da questo carcere. Immagini 2

Vediamo l'arresto di un pericoloso evaso, in cui si vede Turati spinto nel carcere della neutralità assoluta, da cui era evaso nella vignetta precedente e si vede due persone che lo spingono dentro. Il nuovo direttore dell'Avanti è Costantino Lazzeri (massimalista segretario Psi). Sullo sfondo abbiamo l'Italia che piange. C'è una delusione per questo gesto, ma non viene criticato Turati in quanto si capisce l'Italia che piange in quanto se si convertisse all'interventismo potrebbe dare un contributo importante alla causa nazionale.

ANTICLERICLARISMO

Immagine 1: Un atteggiamento ferocemente anticlericale di Nerbini del 420. Nel caso del sermoncino di Natale del 1914 mette in scena un presepe irreligioso e irrituale in cui si vede la figura di Gesù bambino è sostituita da un marmocchio armato di un pugnale.

Il testo rappresenta la guerra. L'allevatrice del bambino guerra è una vergine Maria che qui è il Kaiser (Guglielmo II), Giuseppe è invece Francesco II che al posto del bastone ha il patibolo, socialismo tedesco e ottomani sono asinello e il buo. I re magi sono il colera, fame ed in alto a beneficio di speranza si vede il padre eterno che dice io non ne so nulla ma opera di figure demoniache. C'è un ribaltamento crudo nella vignetta.

Immagine 2: il vero bersaglio del 420 è papa Benedetto XV. Si sforzò per quanto poteva fare, cercò di evitare l'entrata in guerra facendo pressione all'Austria per ricevere territori che mancavano all'Italia. Il papa stava brigando per far rimanere l'Italia neutrale. Il papa è afflitto quando le notizie stanno andando male per gli imperi centrali e per l'Austria. Sogni che svaniscono in quanto il sogno del papa era quello di riavere la sovranità temporale su Roma da una

vittoria degli imperi centrali e dell'Austria. Francesco Giuseppe che consegna Roma e la sovranità al papa. Immagine 3 Simile è la vignetta che fa leva su un aria celeberima di Umberto Giordano. Si vede il papa priogioniero del Vaticano. Il papa non sono mai usciti al Vaticano dopo il 1870 e fino al 1929 e morti in Vaticano. Con una mano si stende per darla a Francesco Giuseppe, per la neutralità. Il papa dice di essere neturale ma in realtà patteggia per l'Austria. Immagine 4: Benedetto Xv è il nemico di casa che risiedendo nel cuore di Roma capitale, è un nemico e come tale va sorvegliato. La personificazione dell'Italia che con il cannocchiale, e il papa ha il cappello degli austriaci che è chiamato nemico di caso con spiegazione in chiave poetica di rima di questa realtà. Immagine 5 Ultime settimana che precedono la discesa in campo del 24 maggio 1915. si riferisce ai tentativi di mediazione dell'Italia. Sivede Benedetto XV che impedisce che vengano alle mani Vittorio Emanuele III e Francesco Giuseppe. Si rifiuta la mediazione vaticana e si vuole iniziare la guerra. L'asupicio è diventato realtà. Immagine 3 Immagine 4 Immagine 5 Nerbini è il primo a introdurre immagini e situazioni e tipologie che possono apparire erotiche che erano considerate dalla maggior parte dell'opinione pubblica pornografiche. Immagine 1 Per la riconciliazione dei partiti. In un'Italia divisa dove ci sono partiti impersonati da 3 personaggi: socialista con cappello a faldelarga, barba e fiocco rosso, liberale borghese con abito a righe e cappello di moda, clericale con un prete. Come si fa a riconciliare bisognerebbe far parlare in piazza delle belle ragazze in una posa pornografica. Nerbini utilizzò il corpo femminile per un discorso politico. Immagine 2 Il reclutamento del Vaticano. La poesia tratta che con la mobilitazione e scoppio della guerra.

Il personale impiegato nel Vaticano è composto da individui provenienti da diverse nazioni, anche in guerra tra loro e richiamati in patria per servire il rispettivo paese. Il Vaticano ha problemi di ristretto numero di personale e Nerbini afferma che deve ricorrere alle donne svizzere con abiti provocanti che suscitano l'attenzione dei militari.

Immagine 3: l'argomento e il tono sono maliziosi. La caricatura è divisa in due parti. Adesso Vittorio Emanuele III, piccolo re sposato con la principessa Elena di Montenegro che era altissima. C'è il contrasto della regina seduta più alta del re in piedi. In questa cartella maliziosa viene utilizzata una frase di M. D'Azeglio, collaboratore di Cavour: "fatta l'Italia è tempo di fare gli italiani". Nel 1861 bisogna unificare le varie realtà nella vita di tutti i giorni in Italia. Qui viene utilizzata perché Vittorio Emanuele III prende la strada per lasciare la regina Elena, è tempo di entrare in guerra e conquistare i territori.

Dopo la guerra invece Vittorio Emanuele II dice ora seguitiamo a fare gli italiani. Con lo sguardo ammiccante si prepara a ricevere il compenso dalla regina, usa per definire il bisogno prima l'Italia e poi i piaceri. La figura del re è complice di questo scherzo e situazione messa in scena.
Immagine 1
FIGURA FEMMINILE.

Questa è una raffigurazione che tiene insieme 2 aspetti della figura femminile. Come MEMO vuole la pace (Gugliemo II. È una grossa signora poca avvenente che siede sopra un trono di baionette, cannoni, proiettili e la pace è una figura consumata sotto la pressione tedesca. È una raffigurazione che può apparire elementare bello/brutto, magro/grasso.

Immagine 2
Immagine 2: caricatura che siamo nel novembre 1915 Italia in guerra frutto proibito che vorrebbe cogliere il bambino o bebè raffigurato. Il bebè è il re di Grecia Costantino, che era neutrale. Ma subiva pressioni forti da parte inglese e tedesca per decidersi in un senso.
un altro. Il Re era filo tedesco, il governo filo britannico. Bebè tenuto a bada da una signora corpulenta che ha il solito cappellino a punta che ci rivela l'amatrice tedesca. La balia è tedesca che tiene fermo il bebè tedesco che vorrebbe cogliere il frutto proibito da una signora attraente scozzese. Il bebè vorrebbe cedere alle promesse della Gran Bretagna per entrare in guerra ma è trattenuto dalla signora negativa corpulenta. Immagine 3 Queste caratterizzazioni erano invece ricercate dai soldati in trincea. I soldati non apprezzavano la stampa ufficiale che parlava di loro come eroi che facevano una vita spartana, trovavano piacere e divertimento nelle pubblicazioni diverse. Nerbini ha presente un target di pubblico che non vuole parlare alla borghesia dei salotti, ma ad un pubblico maschile fatto di soldati in armi e da chi è coinvolto nello sforzo bellico come operai, cittadini (dedicato a popolazioni urbane). QuestaÈ una più chiara: metodidi seduzione tedesca o l'amore o la vita. Un soldato tedesco che punta la pistola alla testa di una ragazza afferrata che si rimanda al tema dello stupro e violenza che veniva praticata dalle forze armate tedesche, ma sicuramente enfatizzata dalla stampa antitedesca. Il vestito della signora è contemporaneo e rimanda alla moda delle signore di un certo livello. Immagine 4: questo è la raffigurazione della censura. La censura che più volte ha operato a danno del periodico 420. La censura viene raffigurata come una vecchia damigella armata di abiti e vesti classiche, con cappello da prete del 700', con delle pantofole armata di 2 armi: indice e ipocrisia. L'indice dei libri proibiti strumenti principe della censura cattolica, e ipocrisia cioè si dice che voi censurate delle immagini ma fate male. Chi si contrappone alla signora? Si contrappongono 3 fanciulle vestite con abiti sgargianti riconoscibili un tratto della moda.dell'epoca, che si fanno beffe della censura. Qui si rappresenta il bisogno di svago che il pubblico ha nonostante la guerra, e 420 può proporre ciò in quanto loro sono sì patriottici ma hanno lo scopo di far divertire allo stesso tempo. Immagine 5: caricatura sequestrata con raffigurazione di una carabiniera che arresta un delinquente e si fa riferimento al fatto che le donne vanno a svolgere molti mestieri, un tempo privilegio esclusivo degli uomini. Nell'esasperazione del giornale c'è anche la donna carabiniera, anche se di fatto non era ancora arrivata ad essere carabiniere le donne. Anche i criminali si farebbero arrestare volentieri da questi tutori in modo ironico viene detto ciò. Questo non fu censurata, ma poi venne sequestrata perché ritenuta pornografica. Immagine 6: La rappresentazione delle sorti degli alleati della triplice alleanza e imperi centrali. Sono 4 in quanto nel 1915 entra anche la Bulgaria; Francesco Giuseppe, sultano.

ottomano, Guglielmo II e re bulgaro destinate al diavolo chiusi in un cassone.

Le belleragazze con il posteriore, rappresentano le nazioni

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
16 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giusing.94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del giornalismo e della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Paolini Gabriele.