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Anno 2004 "Gazzetta di Lugano"
edita dal tipografo Giambattista Agnelli e diretta dall'abate Giuseppe Vanelli, è quella più diffusa nell'Italia del Nord. Stato della Chiesa. La voce più importante dello schieramento papale (combattono non solo le dottrine rivoluzionarie ma anche gli ideali di libertà e di uguaglianza, cercando di sradicare i principi illuministici) è il "Giornale ecclesiastico di Roma" (1785-1798) diffuso in tutta Italia. Troppo di parte viene soppresso dal governo austriaco.
1791 Stati Uniti d'America. Il primo emendamento della Costituzione federale americana, afferma: "Il Congresso non potrà fare alcuna legge per il riconoscimento di qualsiasi religione, e per proibire il libero culto, e per limitare la libertà di parola o di stampa, o il diritto che ha il popolo di riunirsi in forma pacifica e inoltrare petizioni al governo per la riparazione dei torti subiti".
Italia. Firenze.
Esce il primo periodico femminile, il Giornale delle dame, poi usciranno a Venezia La donna galante ed erudita di Venezia e a Milano il Giornale delle nuove mode di Francia e d'Inghilterra.
15 maggio 1796 Napoleone Bonaparte entra a Milano. Cadono le restrizioni sulla stampa. 1796-1799 Triennio rivoluzionario. Nascono quaranta giornali a Milano, venti a Genova e una decina a Venezia, Roma e Napoli. Nascono le prime forme di giornalismo politico. Nasce il tricolore italiano – su proposta del giornalista Compagnoni -, si comincia a parlare di unità d'Italia.
Nello Statuto della Cisalpina, art. 354, si assicura la libertà di espressione e si esclude ogni tipo di censura preventiva. Milano diventa capitale della stampa.
In Italia i migliori giornalisti sono: Carlo Salvador e Gaetano Porro – lombardi - Ugo Foscolo e Giuseppe Valeriani – veneti – Melchiorre Gioia, Giovanni Rasori e Giuseppe Poggi – piacentini – Giuseppe Lattanti –
romano – Pietro Custodi e Giovanni Ranza – piemontesi – Bartolomeo Benincasa e Giuseppe Compagnoni – emiliani – Matteo Galdi e Carlo Lauberg – napoletani.
1796 Milano. Esce il primo foglio libero compilato dal Rasori, il Giornale degli amici della libertà e dell’uguaglianza, seguono: Il termometro politico della Lombardia di Salvador, il giornale dei Patrioti di Italia degli emigrati meridionali, il Tribuno del Popolo del Custodi e L’Amico del popolo del Ranza, soppressi dopo pochi numeri.
Milano. Carlo Barelle, libraio intraprendente, con la soppressione di molte testate giudicate ostili dai governanti francesi, viene spinto dalla voglia di far uscire un foglio senza né titolo né data, molto spregiudicato nei contenuti e nei toni, un successo che vanta quattromila copie vendute e che prenderà il nome di “senza titolo”.
1798 Milano. Il giornale più famoso del Triennio è il “Monitore
italiano” (poiCisalpino, dal “Moniteur Universal” di Parigi diventato il foglio preferito diNapoleone dittatore) che apre la serie dei monitori in Italia che appariranno aVenezia, Firenze, Roma e Napoli.Milano. Esce “Il Redattore” foglio ufficioso compilato dal Lauberg, la suatestata porta alla ribalta il termine con cui ancora oggi vengono definiti igiornalisti che compilano i mezzi dell’informazione.Milano. Vanno in carcere: Barelle, Ranza e Custodi.I Giornale politici del tempo sono: a Bologna (il Monitore bolognese, tramoderato e democratico), a Modena (Giornale repubblicano di pubblica2 Il modello americano si caratterizza quale pieno riconoscimento della libertà anche nei confronti della legge. Corso Operatori Ufficio StampaSessione autunnaleAnno 2004istruzione), a Brescia (Il Giornale democratico, fondato, subito dopol’insurrezione contro Venezia,
da un ventenne, Giovanni Labus, ammiratore del Foscolo), a Genova (la Gazzetta nazionale genovese, come strumento di battaglia dei democratici – compilata da Contardo Solari, Giuseppe Crocco e Abate Antonio Pagano, poi Gazzetta nazionale della Liguria e Gazzetta di Genova, , settimanale che durerà fino al 1878). Concorrente della gazzetta era il settimanale moderato, Annali politico-ecclesiastici di Eustachio Degola, giansenista. A Roma (il Monitore di Roma, repubblicano poi moderato compilato da Urbano Lampredi, prolisso), a Napoli (il Monitore napoletano è edito da una donna Eleonora Pimental, democratico-giacobino, morirà al patibolo) 1799 Le truppe francesi sono costrette dalle forze austrorusse ad abbandonare la penisola. Le Repubbliche crollano. Tutti i giornali democratici scompaiono. Rimarrà la Gazzetta di Bologna. 1800 Milano. Pietro Custodi lancia "L'Amico della libertà" bisettimanale che chiude dopo venticinque numeri. GiuseppeLattanti lancia nel 1801 un quotidiano di impronta commerciale. Si intitola "Il colpo d'occhio giornaliero sulla città di Milano, ossia annunzio di economia, arti e commercio". Foglio di servizio, verrà soppresso per ordine di Francesco Melzi, vicepresidente della Cisalpina.
1803 Nella repubblica Cisalpina un decreto di gennaio regola più rigorosamente la censura preventiva - affidata al Magistrato di revisione - e dà direttive fondamentali a stampatori e giornalisti: non recare offesa alla religione di Stato e alla pubblica morale; non attentare all'ordine pubblico e al rispetto dovuto al governo e alle autorità; non provocare il turbamento dell'armonia verso i governi amici; non diffamare le persone.
1806 Con l'incoronazione di Napoleone a imperatore dei francesi e re d'Italia, questo assetto subisce alcune modifiche, infatti viene abolita la censura preventiva e cambiato il nome alla Magistratura di
revisione che si chiamerà“Ufficio della libertà di stampa”. In questo periodo i fogli politici assomiglianotutti al Moniteur di Parigi. Escono due volte alla settimana, quattro pagine, rarii quotidiani.1805-1815 Milano. Il “Giornale Italiano” nasce da un progetto di Vincenzo Cuoco accoltodal Melzi. Il contratto prevede che il governo stipendi Cuoco, due redattori (dicui uno è Benincasa) e il correttore di bozze. Le altre spese sono a carico dellostampatore, Federico Agnelli. L’intento del giornale è di contribuire a“formare lo spirito pubblico di una nazione”. Buone le vendite così comequelle de “Il Corriere di Milano” compilato da Francesco Pezzi.Il regime repressivo sulla stampa politica risveglia il giornalismo letterario.Si sviluppa anche “Il Corriere delle Dame”, periodico diretto al pubblicofemminile. Nasce nel 1804 a Milano, fondato da Carolina e Giuseppe Lattantied esce a otto pagine.
Tutti i numeri hanno l'illustrazione di un figurino di moda e un ragguaglio sintetico dei principali fatti della settimana, intitolato Termometro politico. Per il resto si va dai raccontini agli aneddoti, dai pensieri morali alle cronache teatrali e alle poesie. Non mancano i consigli alle dame per come comportarsi in società, come allevare i figli e le sciarade.
1814-1815 Congresso di Vienna (sancisce l'alleanza tra trono e altare che crea un'organizzazione sopranazionale per il mantenimento dell'ordine e della pace)
Italia. Una vera forma di giornalismo politico non esiste, le idee nuove si esprimono attraverso i fogli letterari e culturali. Centrale è nei primi anni il dibattito tra i romantici - che si rifanno ai principi liberali - e i classicisti.
Italia. Lombardia. Continua la popolarità del Corriere delle Dame - moda, cucina, giardinaggio e mondanità -
1816 Italia. Milano.
Staël, il periodico si proponeva di promuovere l'arte e la letteratura italiana, ma anche di diffondere idee liberali e patriottiche. Tra i collaboratori più importanti vi erano Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi e Ugo Foscolo. Il Conciliatore ebbe un grande successo e contribuì a diffondere le idee romantiche in Italia. Tuttavia, la rivista fu chiusa nel 1819 a causa delle pressioni del governo austriaco, che vedeva in essa una minaccia per l'ordine politico e sociale. Nonostante la breve durata, il Conciliatore ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione del romanticismo in Italia e nella formazione di una coscienza nazionale. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Il_ConciliatoreStaël e seguaci di Romagnosi. Compilato da Ludovico Di Breme, Silvio Pellico, Giovanni Berchet e Pietro Corsieri, stampato dal tipografo Vincenzo Ferrario, garantito finanziariamente dai due aristocratici illuminati (Porro Lambertenghi e Federico Confalonieri). Il giornale, settimanale, figlio del Caffè, si presenta come un foglio scientifico - letterario in 4 pagine. Fin dal primo numero si avvertono l'impronta moderatamente liberale e il respiro europeo. Il "foglio azzurro", così chiamato dal colore della carta, suscita le reazioni della "Biblioteca" paladina dei classicisti e di altri fogli filogovernativi. Nel 1819 gli austriaci ne imposero la chiusura. 1820-1821 I moti. Iniziano a muoversi le sette in vari paesi d'Europa. I carbonari delle Romane e del Napoletano riescono a far circolare clandestinamente dei fogli tipo "L'Illuminatore", che proclamava guerra ai preti e al potere temporale del Papa, chiedendolibertà e unità sotto una monarchia costituzionale (filoconduttore di tutti gli altri fogli presenti all'epoca). 1821 Italia. Firenze. Nasce il mensile "Antologia, giornale di scienza, lettere ed arti" (un esempio efficace di quel lavoro politico e culturale diretto a formare un'opinione in grado di premere sul governo e spingerli alle riforme) fondato e animato da Gian Pietro Vieusseux, ricco mercante, uomo colto ma soprattutto conoscitore di molti paesi, aveva aperto due anni prima sempre a Firenze un gabinetto di lettura. (Collaboratori: Giuseppe Montani, seguace di Romagnoli, che fa venire da Milano, e Niccolò Tommaseo. Vieusseux scoprirà giovani scrittori come Carlo Cattaneo e Giuseppe Mazzini. 1824 Italia. Milano. Escono gli "Annali Universali di Statistica". L'editore è Francesco Lampato, il quale aveva capito l'importanza della pubblicistica tecnico-economica richiesta dalla operosa.