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LE ISTITUZIONI
●Sono ritenute molto utili nell'Alto Medioevo. Testimonianza di tale interesse è la GLOSSA
TORINESE:
−insieme di annotazioni di periodi diversi (da poco tempo dopo Giustiniano al Trecento)
−no grande attività speculativa
*Altre due raccolte di annotazioni sono: la GLOSSA COLONIENSE
IL CODICE
●Di più facile consultazione rispetto al Teodosiano, perchè contiene le costituzioni sforbiciate.
●Nell'A.M. Avviene una DIVISIONE:
−libri I-IX→d. Privato
−libri X-XII→cc.dd. TRES LIBRI che riguardano il d. pubblico del tempo di Giustiniano, che
ormai non serviva più.
●Raccolte di annotazioni:
1)SUMMA PERUSINA: redatta tra VII-VIII sec. (Perugia era bizantina) in epoca longobarda;
annotazioni molto semplici: sinonimi, definizioni molto brevi;
2)GLOSSA PISTOIESE:X sec.; annotazioni molto semplici;
3)EPITOME CODICIS: X sec.; sintesi di testi del Codice;
*Queste tre opere sono usate come dimostrazione della PERMANENZA in Italia dello STUDIO del
diritto romano (dagli studiosi di fine XIX sec.).
POLEMICA tra FITTING (romanista, sostenitore della sopravvivenza del diritto romano come d.
vigente) e CONTRAT (germanista, sostenitore dell'irrilevanza del diritto romano nell' A.M., a
favore dei d. germanici). LE NOVELLE
●EPITOME IULIANI: ebbe successo in Italia, mentre L'AUTENTICUM (trad.del VI sec. Dal
greco) non è usata nell'A.M. Fino a Irnerio. Non ci sono annotazioni alle N. fino al Mille.
IL DIGESTO
●Per 400 anni non si trovano riferimenti al D., sconosciuto fino al 1076 (PLACITO DI MARTUFI:
prima citazione esatta del D. e anche azzeccata al caso).
LO STUDIO DEL D. LONGOBARDO
●Seconda metà sec.XIX: i germanisti cercano le tracce dello studio e dell'insegnamento del d.
Longobardo. LA SCUOLA DI PAVIA
●Pavia resta capitale del Regno Italico→residenza de Re d'Italia (PALATIUM), mentre l'Imperatore
non ha una residenza fissa (il Re d'Italia era anche imperatore, ma la capitale dell'Impero era
itinerante).
*OTTONE III subisce il fascino di Roma e vorrebbe spostarvi la capitale, ma non ci riesce.
●A Pavia c'è la CORTE GIUDICANTE più importante d'Italia che applica sia il d. longobardo che
quello franco, e una SCUOLA DI ARTI LIBERALI, quindi anche di d.
●La scuola di PAVIA tramanda i testi degli editti longobardi e dei capitolari franchi nel LIBER
PAPIENSIS (ORDINE CRONOLOGICO), composto da due PARTI:
−la prima contiene il LIBER LANGOBARDUM (con editti da Rotari a desiderio)
−la seconda contiene il CAPITULARE ITALICUM, raccolta di capitoli tratti da capitolari franchi.
●Altre opere prodotte dalla scuola di Pavia:
−LEX LOMBARDA O LONGOBARDA: raccolta degli stessi materiali del Liber papiensis ma in
ORDINE SISTEMATICO e con COLLEGAMENTI tra i due diritti→maturazione del pensiero
giuridico;
−EXPOSITIO (AD LIBRUM PAPIENSEM): opera anonima di tipo DOTTRINALE,che è il
prodotto di riflessioni e interpretazioni sul Liber fatte da generazioni di studiosi della scuola di
Pavia. FORMA DIALOGICA: gli interlocutori sono studiosi, chiamati per nome, di cui non
sappiamo nulla.
*Al suo interno si riscontrano 2 TENDENZE:
−MAESTRI ANTIQUI (seconda metà del secolo X):molto legati al d. longobardo e franco e ligi
alla lettera;
−MODERNI O VALENTES (IX sec.): apertura verso il d. romano che è in grado di COLMARE LE
LACUNE.
*1027: CORRADO II il Salico stabilisce che nelle controversie tra italici di stirpe germanica
bisogna usare il diritto Romano.
EVOLUZIONE DELL'IMPERO CAROLINGIO
●Seconda metà del secolo X: 80 anni di ANARCHIA e decimazione del ceto nobiliare.
●OTTONE DI SASSONIA combatte gli UNGARI che fanno scorrerie nell'impero (anche nella
Pianura Padana giungendo a assediare Pavia) e li sconfigge nel 960→OTTONE è acclamato
Imperatore (962: alla sua incoronazione risale la espressione<< Sacro Romano Impero >>).
*nasce la DINASTIA DEGLI OTTONI (O. I-II-III)che regnerà fino ai primi dellXI sec. Essa
ricompatta quello che restava dell'Impero carolingio, senza riuscire a riprendere la Francia.
*A partire da O.I, l'Impero è formato da regno di Germania e Regno Italico→DIFFICILE
COESISTENZA tra i due regni, perchè l'elitè germanica cerca di egemonizzare l'Italia.
●Fine X-inizio XI sec.: rinnovamento dell'impero in senso romano:
OTTONE III vuole riformare anche il Papato, sottraendo l'elezione del Papa alla nobiltà romana
(Silvestro II e fatto nominare da Ottone).
LA RIFORMA GREGORIANA DEL PAPATO
●Sec. X: grave crisi dovuta modalità di elezione del Papa, con scandali che ne avevano offuscato il
prestigio. (Una delle famiglie romane più importanti era quella dei Crescenti, Conti di Tuscolo).
●Ottone III e i suoi discendenti vogliono impedire l'elezione del Papa da parte dei nobili romani:
molti papi tedeschi voluti dagli Imperatori.
●Anche a livello LOCALE: i vescovi erano eletti dai chierici, che erano esponenti delle grandi
famiglie.
●Diffusione di SIMONIA e NICOLAISMO (successione nei benefici ecclesiastici).
●Nelle comunità cristiane ( sopratutto a Milano e nei monasteri alumiacensi) nascono movimenti
riformatori (PIER DAMIANI e UMBERTO DA SILVACANDIDA sono due prelati che combattono
contro la corruzione nella Chiesa) anche in funzione anti-imperiale (è contestato l'intervento
imperiale nell'elezione del Papa).
●1059-1060: PRIMO CONCILIO LATERANENSE (inizia a Siena)→DECRETO
LATERANENSE con cui si esclude il PRINCIPATO dell'imperatore connesso al titolo di Patricuis
Romanorum e dunque il suo intervento nell'elezione del Papa.
●I vescovi ELETTORI devono provenire da parti diverse dell'Imperopurchè abbiano una diocesi a
Roma→nasce la figura del CARDINALE (consigliere del Papa).
●1070ca.: GREGORIO VII è il maggior sostenitore del partito riformatore. SCONTRO CON
L'IMPERATORE ENRICO IV (molto giovane) che non è in grado di opporsi alla riforma di G.
VII→SCOMUNICA→CANOSSA→G. VII fugge da Benevento, presso i Normanni, dove muore.
●LOTTA PER LE INVESTITURE (fino al 1122: DIETA DI WORMS) dei vescovi:
l'Imperatore vuole che a nominare i vescovi siano i nobili.
*Raccolte private di canoni e decretali→recupero, negli archivi papali, di documenti antichi→
risponde a 2 esigenze:
−eliminare intromissioni imperiali ritornando ai primi secoli della Chiesa (quando tali ingerenze
non c'erano)
−recuperare il d. romano (sopratutto Codice e Digesto) per eliminare pratiche (come ordalia) che
non garantivano giustizia.
●G.VII emana i DICTATUS PAPAE, 27 affermazioni solenni:
−PRIMATO CHIESA DI ROMA (autorità e potere giurisdizionale del Papa)
−relazioni Papa-Concilio
−rapporti Papa-Imperatore
−INFALLIBILITA' del magistero papale (p.22)
In merito a tali argomenti i Dictatus stabiliscono:
1)Il Papa non può essere giudicato e i suoi giudizi sono inappellabili. Il papa è GIUDICE
SUPREMO DELLA CHIESA nei confronti dei vescovi, che può deporre. Le cause più complesse
sono dedotte in appello davanti alla Curia: CENTRALIZZAZIONE DELLA FUNZIONE
GIURISDIZIONALE
2)SUPERIORITA' DEL PAPA SUL CONCILIO: può convocarlo e nominare un presidente che è al
di sopra degli altri partecipanti
3)PRINCIPIO IEROCRATICO→il Papa è superiore all'Imperatore (no principio dualista/gelasiano,
che però non è abrogato e verrà ribadito in seguito). Solo il Papa può :
−giudicare e deporre un imperatore indegno
−usare le insegne imperiali
−farsi baciare il piede dall'Imperatore
LE RACCOLTE RIFORMATRICI
●Raccolte private che riflettono esigenza della “liberatas ecclesiae”
*Ma: Decreto di Burcardo di Worms (1025) non è riforma.
1)COLLEZIONE DI CANONI DI ANSELMO (vescovo di Lucca)
2)COLLEZIONE DEL CARDINALE DEUS DEDIT: canoni e decretali di cui si era persa memoria
ma che ora fanno comodo
IVO DI CHARTRES, in cui si riscontra un' ESIGENZA SISTEMATICA, è autore di tre collezioni:
1)DECRETUM
2)PANORMIA (prefigura i criteri adottati da Graziano)
3)TRIPARTITA I FRANCHI
●Divisi in due stirpi: i SALII entrano nell'Impero guidati dal loro re MEROVEO. I Merovingi si
impongono nella Francia attuale sconfiggendo altri popoli germanici.
●Mantengono le loro tradizioni, ma hanno un atteggiamento conciliante con l'elemento
gallo-romano (meno ferocia dei Longobardi)
●Ariani, si convertono nel 496 al Cristianesimo (Clodoveo)
*L'élite franca instaura legami di amicizia e parentela con l'episcopato cattolico, che gode di una
posizione di privilegio
*il re franco ha il compito di difendere la Chiesa (TUITIO ECCLESIAE)
●BUROCRAZIA centralizzata e coesa: da funzionariato di corte a funzionariato di stato [p.e.: il
MAIOR DOMUS diventa, da addetto alla causa del re, capo del governo]
●Il RE può:
−reclutare milizie (i re longobardi chiedono milizie ai duchi)
−imporre tributi
−coniare monete
*La nobiltà franca è fedele al re in virtù del vassallaggio (istituto caratteristico ed esclusivo del
mondo franco dal sec.VII)
*Il re ha POTERI BANNALI (BANNUS REGIO): emana ordini vincolanti di effetto immediato
●CONCEZIONE PATRIMONIALE del regno: il regno può essere diviso tra più eredi.
●L'episcopato franco è fedele al re→Chiesa gallicana
Ma: i re franchi legiferano in materia ecclesiastica.
IL MONDO MUSULMANO
●MAOMETTO (fine VI-inizio VII sec.) vive in un mondo di tribù beduine di religione politeista
(città santa: La Mecca). Scrive il Corano all'inizio del VII sec.
●Il governo bizantino si oppone alla diffusione dell'Islam→nasce la GUERRA SANTA. I bizantini
sono sconfitti dagli Arabi a causa del fiscalismo del'Impero d'Oriente.
●CALIFFATO: ordinamento politico-religioso-militare che fa capo al Califfo, successore di
Maometto. LA SITUAZIONE ITALIANA (inizio VII sec.)
●Il regno longobardo è minacciato dai Franchi, sostenuti dal Papato, perchè i L. mirano a
conquistare Roma.
●Liutprando dona SUTRI al Papato (739).
●I Franchi sono occupati con gli Arabi (battaglia di Poitiers).
●I Bizantini sono minacciati dagli Arabi in Sicilia, che viene fortificata e sottoposta al comando
militare di uno STRATEGA→THEMA = governatorato militare.
*Nel IX sec. La Sicilia è conquistata dagli Arabi e lo sarà fino al Mille.
●Rapporti conflittuali tra Bizantini e Papato:
*Leone III l'ISAURICO emana un editto col quale proibisce il culto delle immagini(1)
(ICONOCLASMO) e chiude la scuola teologica di Bisanzio→RIVOLTE sostenute dal clero locale
e SCOMU