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L'OPERA DELLA DESTRA PER IL COMPLETAMENTO DELLO STATO UNITARIO
La maggioranza al potere: L'unificazione statale comportò la necessità di una unificazione legislativa ed amministrativa che si realizzò con l'emanazione di molte leggi dal 1861 al 1870. Fu la DESTRA STORICA a cominciare il cammino. Il suo 1° obiettivo fu l'accentramento (mentre la sinistra voleva il decentramento e l'allargamento del suffragio.
Partendo dal presupposto che l'Italia è una e indivisibile, la destra voleva un'amministrazione uniforme per tutto il territorio e per ottenere questo si doveva estendere o adottare alcune leggi del regno Piemontese per tutte le regioni ignorando le differenze culturali esistenti. Questa "piemontesizzazione" dell'Italia fece cadere i progetti di "regionalizzazione" che avevano FARINI e MINGHETTI.
Mentre l'obiettivo restava quello di...
Avere una struttura amministrativa centralizzata (more geometrico) e per questo la dx aveva esteso la Legge di Rattazzi del 1859 sull'amministrazione locale.
Storia: giugno 1861: muore Cavour ( ) e diventa capo di governo RICASOLI a soli 50 anni.
Ottobre 1861: la Legge n°249 affida al governo ampi poteri di coordinamento quando in futuro ci sarebbero state nuove leggi di tipo amministrative. Anche questa legge è accentratrice.
Febbraio 1862: il gov. di Ricasoli cade per una crisi extra-parlamentare. Viene eletto capo di governo RATTAZZI il quale fece istituire la CORTE DEI CONTI.
La Corte toglieva alla magistratura i compiti relativi ai controlli contabili e si occupava di vigilare sull'amministrazione del denaro pubblico. Essa doveva riscontrare la spesa decretata o impegnata da ogni singolo ministro con quella autorizzata con il bilancio approvata. Se il riscontro era POSITIVO la Corte faceva registrare il decreto. Se era NEGATIVO, la Corte si rifiutava di registrare.
Trasmetteva il decreto al ministro competente che poteva decidere di sottoporlo all'esame del consiglio dei ministri. Poteva crearsi un conflitto fra la Corte e il Governo e in questo caso la Corte doveva registrare il decreto, ma con riserva, investendo della questione il Parlamento affinché facesse dei controlli. Attraverso l'operato della Corte si poteva controllare il lavoro del Governo che comunque doveva dare conto al Parlamento.
Dicembre 1862: Rattizzi si dimette e viene sostituito da MINGHETTI. La dx comincia a mostrare i primi segni di cedimento. La maggioranza liberale finora compatta comincia ad avere dei contrasti fra i leader. In questo periodo di debolezza interviene più frequentemente la corona, anche se Minghetti riuscirà a contenere l'intromissione di Vitt. Emanuele II.
1865: si decise di trasferire la capitale da Torino a Firenze e ciò provocò dei tumulti. Minghetti si oppose al trasferimento e si aprì una grave crisi extra-parlamentare.
Intervenne il sovrano come giudice fra il governo e l'interesse della nazione e decise che la capitale d'Italia doveva essere trasferita a Firenze. Minghetti viene sostituito con LAMARMORA. Bisognava porre fine alla "provvisorietà dell'ordinamento" e realizzare un'effettiva unità legislativa. Per questo il governo Lamarmora chiese al Parlamento una delega legislativa per emanare, con decreti governativi, quelle leggi e codici il cui iter si era fermato nelle commissioni. La delega fu ottenuta (con l'opposizione della sinistra perché la delega era troppo ampia). Fu così emanata la LEGGE 2.245/1865 sull'UNIFICAZIONE AMMINISTRATIVA del REGNO. Ne risultò un ordinamento che andava verso il COSTITUZIONALISMO LIBERALE che assorbiva principi britannici e francesi. Era un CODICE di D. PUBBLICO con 6 serie di norme: Leggi comunali e provinciali (il Prefetto era il rappresentante del governo e capo dell'amministrazione provinciale,Era anche presidente della DEPUTAZIONE PROVINCIALE attraverso cui partecipava all'amministrazione locale
Leggi di pubblica sicurezza
Leggi sulla sanità pubblica
Leggi sul Consiglio di Stato (Il C. di S. era stato trasformato da organo politico ad ORGANO CONSULTIVO a livello tecnico della P.A. assegnandogli anche la funzione di GIUDICE del CONTEZIOSO AMMINISTRATIVO. Con la L 2.2245 si potenziarono le funzioni consultive del C. di S. fino a poter risolvere i conflitti di attribuzioni fra autorità amministrative e autorità giudiziarie
Leggi sul Contenzioso amministrativo (si sopprimono i Tribunali del contenzioso amministr. perché dipendevano gerarchicamente dal Governo. Doveva essere il giudice ordinario a decidere sulle controversie sia di d. civile che di natura politica. Si afferma il principio della UNICITÀ DELLA GIURISDIZIONE: indipendente dal gov.
Leggi sui lavori pubblici
Ottobre 1865 ci furono le NUOVE ELEZIONI della
Camera dei Deputati. Con queste elezioni iniziò il DECLINO della DX. Il Ricasoli cercò di risolvere la crisi cercando di far confluire nella maggioranza entrambi gli schieramenti, cioè dx e sx. Ma il suo tentativo fallì perché la dx non era pronta per condividere il potere con la sx. Perciò Lamarmora rimase capo di Governo fino allo scoppio della GUERRA CONTRO L'AUSTRIA per la liberazione del Veneto. Lamarmora fu costretto a dimettersi e fu sostituito da Bettino Ricasoli (di dx) nel 1866: guerra contro l'Austria... è la terza guerra di indipendenza: liberazione del VENETO.
Storia: La Germania con Bismarck voleva l'unificazione sconfiggendo l'Austria e sotto la direzione della Prussia. Per dare il suo appoggio, la Prussia chiese ed ottenne l'alleanza dell'Italia (che voleva togliere all'Austria il Veneto, il Friuli e Trentino). L'Austria venne duramente sconfitta dalla Prussia.
nelle trattative per l'armistizio l'Italia ottenne dall'Austria solo il Veneto. Il Governo italiano per fronteggiare la guerra chiese al Parlamento i PIENI POTERI e oltre ad essi gli fu affidato anche il compito di provvedere alle RIFORME necessarie all'amministrazione. Per questo il Governo emanò norme come:
- Imposta su terreni, fabbricati, redditi di ricchezza mobile
- Soppressione delle corporazioni e congregazioni religiose devolvendo i loro beni al demanio dello Stato.
- Istituì un FONDO PER IL CULTO con una percentuale dei beni ecclesiastici. Era un modo per risolvere la crisi finanziaria, ma anche per colpire la Chiesa da sempre nemica del risorgimento perché aveva idee "conservatrici".
Queste decisioni danneggiarono soprattutto le CLASSI PIÙ DEBOLI dei centri agricoli che oltre ad un aumento delle imposte si vede togliere anche quel sostegno che spesso ricevevano dalla Chiesa (ormai impoverita), senza ricevere in cambio.
L'introduzione di nuove strutture assistenziali (come sanitarie) è stata accompagnata dall'annessione del Veneto. Mantova e altre 4 province sono state annesse e dei Commissari con poteri speciali sono stati nominati per governare temporaneamente i nuovi territori conquistati. Questi Commissari sono stati soppressi quando, il 21/10/1866, il Veneto è stato annesso al regno Piemontese tramite un plebiscito. Questo è stato possibile grazie all'estensione dell'ordinamento del regno d'Italia e delle leggi provinciali e comunali.
Il plebiscito era necessario per permettere alla popolazione veneta di esprimere la sua intenzione di liberarsi dal dominio austriaco e francese, anche se per alcuni esponenti progressisti la consultazione popolare sembrava superflua.
La condotta della guerra ha causato una crisi economica e ha suscitato violentissime polemiche contro il governo e i comandi militari, accusati di aver male utilizzato mezzi materiali e umani forniti dal paese con gravi conseguenze.
Soltanto a tollerare gli altri culti, ma tale articolo sembrava contrastare con i principi liberali.