Anteprima
Vedrai una selezione di 22 pagine su 103
Storia del Diritto Italiano Pag. 1 Storia del Diritto Italiano Pag. 2
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 6
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 11
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 16
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 21
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 26
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 31
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 36
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 41
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 46
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 51
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 56
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 61
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 66
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 71
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 76
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 81
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 86
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 91
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 96
Anteprima di 22 pagg. su 103.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia del Diritto Italiano Pag. 101
1 su 103
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

L'INTERPRETAZIONE DELLA REALTÀ

Il sistema volontaristico è rigido rispetto a quello giurisprudenziale che invece tiene conto delle esigenze del tempo e dell'equità e per i glossatori il ricorso all'equità consisteva nell'applicare i valori cristiani (morale ed etica). Nell'antica Roma esisteva un sistema giurisprudenziale in cui i giudizi dell'autorità giudicante, ad esempio il pretore, erano dati secondo equità. La interpretatio, l'interpretazione, sacerdotale fatta dall'imperatore che avverte il diritto nelle lex regole della natura e lo interpreta. In assenza dell'imperatore, anche i senatores interpretavano la lex secondo equità, le consuetudini e gli usi. L'imperatore e il papa rappresentavano le due autorità universali. Questo concetto è alla base della 17, iniziata con l'ascesa al soglio pontificio di Gregorio VII (che emise nella lotta per le).

Investiture 1075 il famoso che contrappone il papato all'impero. Dictatus Papae)17 La lotta per le investiture contrappose il Papato e il Sacro Romano Impero nei secoli XI e XII, per la preminenza papale o imperiale nella cerimonia in cui vescovi ed abati ricevevano le cariche del loro ufficio. Secondo Dante, la lotta per le investiture è un problema che riguarda, come egli li definisce, l'uno ha bisogno dell'altro: il pontefice e l'imperatore. I due Soli, I vescovi-conti volevano essere scelti (investiti) sia dal Papa, in quanto erano uomini religiosi, sia dall'imperatore poiché suoi feudatari. La lotta tra papato e impero cominciò con Papa Niccolò II, eletto nel 1059: egli condannò l'investitura laica ed escluse l'imperatore dalla partecipazione attiva all'elezione del pontefice, diritto che Enrico III era riuscito a imporre a Papa Clemente II. Niccolò II vietò all'imperatore di interferire

nell'elezione del Papa e affermò che i vescovi-conti dovevano essere investiti solo dal Papa. Papa Gregorio VII, nell'ambito di un'azione più ampia che va sotto il nome di Riforma gregoriana, emise nel 1075 il famoso Dictatus Papae che sottraeva i vescovi al controllo imperiale. La lotta divenne aspra tra lui e l'imperatore Enrico IV, che radunò i vescovi a lui fedeli i quali deposero il Papa. Gregorio a sua volta scomunicò l'imperatore. Per timore di perdere il suo prestigio, Enrico IV si recò nel 1077, in gennaio, vestito di semplice lana, davanti al castello di Canossa per ottenere la mediazione della contessa Matilde (giovane vedova che aveva ereditato il feudo dal marito) per ottenere il perdono del Papa. La vicenda viene ricordata come lo "schiaffo di Canossa": l'Imperatore dovette aspettare tre giorni e tre notti prima di essere ricevuto. Ottenuto il perdono, la questione non fu risolta e i due avversari.continuarono a osteggiarsi fino alla morte di Gregorio VII (1085). Nel frattempo Enrico IV aveva eletto un antipapa, Guiberto di Ravenna, e il Papa l'aveva nuovamente scomunicato. I successori di Gregorio, fra cui va ricordata l'opera di Pasquale II (disposto ad una radicale rinuncia della chiesa ai beni terreni), furono più inclini al compromesso, limitandosi a pretendere che i sovrani laici non attribuissero uffici spirituali, mentre per i regnanti era fondamentale che i vescovi investiti del potere temporale riconoscessero l'autorità del sovrano. Il Concordato di Worms del 1122 concluso tra Papa Callisto II ed Enrico V rappresentò un modello per gli sviluppi successivi delle relazioni tra la Chiesa e l'Impero. Secondo il concordato, la Chiesa aveva il diritto di nominare i vescovi, quindi l'investitura con anello e pastorale doveva essere ecclesiastica. Le nomine, tuttavia, dovevano avvenire alla presenza dell'imperatore, o di un suo rappresentante.

Che attribuiva incarichi di ordine temporale ai vescovi (appena nominati dal Papa) mediante l'investitura con lo scettro: un simbolo privo di connotazione spirituale. Nonostante il concordato, la Chiesa nel Medioevo non ottenne mai un controllo completo nella nomina dei vescovi. Le basi per la progressiva divisione dei poteri erano state gettate.

Nel 1122, il concordato di Worms pose fine alla lotta per le investiture, ma nello stesso momento nasceva l'esigenza di un diritto che seguisse regole universali. Proprio allora inizia lo sviluppo del diritto romano, in quanto si cercava un diritto dell'impero, un diritto universale e il Corpus iuris di Giustiniano rappresentava il meglio che si potesse avere in quel periodo storico.

C'è la necessità politica che Impero e Chiesa si rafforzino attraverso il diritto, ma vi è anche

Una necessità sociale dovuta all'intensificarsi dei commerci nella fase di uscita da un periodo molto cupo rappresentato dall'alto medioevo. È ormai avviata una fase di miglioramento con scambi, commerci e dove nasce una nuova classe che sarà famosa ovunque: la borghesia. Il termine borghesia ci rimanda al borgo. Sono coloro che non si riconoscono nella vita statica, legata alla terra, al feudo e alla campagna, ma vivono di commercio, un'attività di movimento che diventa importante a partire dal basso medioevo. Inoltre, l'incremento demografico del basso medioevo favorisce la nascita dei comuni, i commerci e quindi nel XII secolo la nascita della borghesia. Nel medioevo vi è una frammentazione di stati piccoli e grandi, all'interno dei quali vi erano i feudiche costituivano un panorama giuridico a sé stante rispetto allo stato. Nel XII secolo, nella storia del diritto medievale si impone l'eminente figura di

Irnerio, vescovoscismatico e quindi distaccato dalla dottrina della Chiesa di Roma, è una figura centrale nello sviluppo del diritto romano come diritto universale.

Irnerio, giurista consulente dell'Imperatore, inizia la trattazione del diritto romano perché è diritto imperiale, inserito nel Corpus iuris civilis di Giustiniano, e quindi un diritto universale in quanto seguito in tutto il mondo fino ad allora conosciuto.

Fino ad allora, le invasioni barbariche avevano offuscato il diritto romano con la nascita di diritti barbarici di derivazione romana, ma anche perché era inadatto alla statica società dell'alto medioevo. Invece, nel basso medioevo e con la trasformazione della società e l'apertura ai commerci, il diritto romano diventava l'unico punto di riferimento tra i tanti popoli europei e quindi nasceva il bisogno di un diritto universale (o generale), un diritto comune che facilitasse i commerci.

Del resto, il diritto romano era ancora...

Vigente in quanto l'impero Romano, dopo l'ultimo imperatore Romolo Augustolo, era stato rivivificato da Carlo Magno nel Sacro Romano Impero (o Sacro Romano Impero Germanico, nato una famosa notte di natale dell'anno 800) in perfetta continuità con l'impero Romano, pertanto il di Giustiniano è diritto vigente.

Corpus iuris civilis

La suddivisone comunemente usata è alto e basso medioevo:

- Alto medioevo (detto dei secoli bui), che va dal V al X secolo ed è caratterizzato da condizioni economiche disagiate e da continue invasioni da parte di Slavi, Arabi, Vichinghi e Magiari;

- Basso medioevo o tardo medioevo è un periodo intermedio che vede lo sviluppo di forme di governo basate su signorie e vassallaggio, con la costruzione di castelli, la rinascita della vita nelle città, un crescente potere reale e la rinascita di interessi commerciali, specie dopo la peste del XIV secolo. Il basso medioevo termina con la scoperta

dell'America nel 1492 da cui inizia l'età moderna.19 Il Feudo (dal latino che riprendeva la radice germanica inizialmente era un dono in generale che poteva essere anche un capofeudum feh=bestiame)di bestiame o un benificium dato in dono ai sui vassalli dal loro signore che ricevevano in cambio una frazione territoriale da coltivare. Questo pezzodi terra è considerato il Feudo.20 Irnerio fa della scuola bolognese dove insegna, la più celebre di quel periodo. Poco sappiamo della sua vita, ma è probabile la sua originegermanica, l'unica fonte è quella di Odofredo Denari. Tra i pochi eventi certi, vi è il suo incontro con Matilde di Canossa che gli avrebbe affidatol'incarico di "rinnovare i libri della legge", intendendo secondo taluni spronarlo all'insegnamento della scienza giuridica attraverso la creazione di unascuola specialistica; secondo altri, a produrre uno studio filologico della compilazione giustinianea,

restituendone il testo corretto, ricostruito in base ad epitomi, alla forma originaria. Ciò che è certo è che Irnerio presta grande attenzione alla autenticità dei testi, tanto che mette in dubbio la genuinità dell'Authenticum, la raccolta delle Novelle giustinianee. Secondo il glossatore Odofredo, Irnerio fu il primo a leggere le leggi, silaegere legibus, interessa anche della prassi notarile, redigendo il primo formulario per notai. L'anno 1119 è cruciale nella vita di Irnerio: è inviato dall'imperatore Enrico V a Roma per perorare la causa di Maurizio Burdino, che sarà poi eletto antipapa. Irnerio ricorre probabilmente alla (che Irnerio invoca anche per il recupero delle regalie), senza dubbio un falso, con la lex regia de imperio quale il popolo romano avrebbe conferito all'imperatore tutti i poteri. Irnerio provoca le ire del papa Callisto II, che lo scomunica ed è probabilmente questa la ragione per.cui egli cade nell'ombra, scomparendo dalle cronache fino al 1125. Irnerio ci ha lasciato numerose glosse, talvolta oscure o prolisse, altre volte eleganti e rivelanti scienza mirabile, ma resta controversa la sua paternità di diverse glosse ed opere. La morte di Irnerio non segna un declino della scuola bolognese, perché la sua opera prosegue con i quattro suoi allievi: Bulgaro, Martino, Iacopo e Ugo.

Carlo detto Magno ("grande") (2 aprile 742 o 747 - 28 gennaio 814), o Carlomagno (in tedesco: in francese in Karl der Große, Charlemagne, Latino: fu re dei Franchi e dei Longobardi e Imperatore del Sacro Romano Impero. Carolus Magnus), 6tÑÑâÇà| w| Z|ÉätÇÇ| ZxÇà|Äx

Questa ideologia è alla base del pensiero di Irnerio e dell'attività dei glossatori che ritengono il diritto romano vigente in quanto diritto degli imperatori. Oggi il nostro modo di interpretare la

La legge è quello di scoprire la volontà del legislatore, invece per i giuristi della scuola bolognese l'interpretatio è qualcosa di molto più esteso ed ha un significato diverso da quello della parola inter.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
103 pagine
2 download
SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto italiano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Mastroberti Vinci.