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CONCETTO DI SOVRANITA’ POLITICA E LA FORMA DI STATO.

MOSITALICUS

IL E I GENERI LETTERARI.

mosgallicus

Scheda n. 9: L’umanesimo giuridico e

36

Mosgallicus è una parola utilizzata per indicare l’area francese dei

galli.

Quando parliamo di Umanesimo entriamo nell’età moderna

( categorie storiche, convenzioni consolidate nel corso del tempo

utili per orizzontarci).

Età moderna, periodo che gli storici fanno iniziare da aventi o grandi

processi di trasformazione à inizia quando Colombo scopre le isole

americane (1492), o quando gli ottomani conquistano

Costantinopoli, o metà 400, città tedesca Gutenberg perfeziona la

stampa a caratteri mobili, o cambia la visione dell’uomo o dell’uomo

nel mondo. Età moderna iniziano queste trasformazioni su vari

fronti.

L’umanesimo introduce l’età moderna nella storia del diritto.

Domanda è Quali sono le principali trasformazioni strutturali

profonde dell’ordine giuridico che caratterizza il periodo che va dal

500 all’illuminismo e quindi alle rivoluzione di fine 800 in particolare

la rivoluzione francese. E come cambia alla luce di ciò il ruolo del

giurista(ruolo centrale e costitutivo)?

Umanesimo giuridico rappresenta una categoria che ci fa vedere

alcune trasformazioni e anche alcuni momenti di continuità.

UMENISMO GIURIDICO, 2 fasi:

1) Fase costitutiva di alcuni temi della prima metà del 400

2) un vero e proprio sviluppo dell’umanesimo giuridico con giusti

europei che ci porteranno nel 16esimo secolo.

Elementi della prima fase dell’umanesimo:

1) elementi di ritorno alla fase CLASSICA, che trova maggiore risalto

nel secolo successivo.

2) Riscoperta della personalità umana nella sua integralità

essenziale, centralità dell’uomo dentro questo tema

dell’umanesimo ( da cui poi deriva il nome che ci avvicina a questa

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idea). CENTRALITA’ DELL ‘UOMO, non più sopraffatto dalla natura,

dal reicentrismo. Comincia a porsi nel mondo per cercare di capirlo

meglio ordinarlo. Lo strumento che l’uomo ha è la Ragione

3) Riflessione che comincia in campo filosofico e letterario,

riflessione sul tema dell’uomo come essere vivente dotato di

ragione, percorso fondamentale nel corso dei secoli successivi. Il

tema della RAGIONE dell’uomo del RAZZIONALE. Riconosce che

l’uomo attraverso la ragione possa giudicare e prendere conoscenza

del mondo che la circonda non più attraverso il metodo religioso e

confessionale ( come succedeva nell’età precedente).

4) Se si guarda indietro per riscoprire alcuni temi dell’antichità

classica, questo viaggio all’indietro richiede un approccio dal punto

di vista della genuinità storica =la storicità del diritto. e per farlo nel

mondo migliore è un approccio FILOLOGICO DEI TESTI ANTICHI.

Il disegno di Leonardo, L’UOMO DI VITRUVIANO, ( vitruviano famoso

architetto), e Leonardo inserisce questo uomo all’interno di questa

struttura geometrica che individua la misura della perfezione

dell’uomo. L’uomo dal punto di vista fisico perfetto, ma il realtà è

una dimensione fisica che vuole richiamare una dimensione

spirituale. Questa centralità che Leonardo rappresenta può essere

vista come una metafora con questo incontro con l’Umanesimo.

L’UMANESIMO nasce in Italia, perché in questa nazione che tra il

300 e il 400 ( Italia urbana. Le città italiane è il luogo principale

dove assistiamo a queste trasformazioni). Uno dei personaggi che

introduce questa trasformazione è LORENZO VALLA.

LORENZO VALLA (1407-1457) ha scritto un’opera negli anni 40 del

400 sulla donazione di Costantino ( sostendone la falsità). Letterato,

che studia le umane littere. Insegna retorica (stile, linguaggio) a

Pavia. Negli anni 40 del 400 dimostra la cos’ detta falsità della

donazione di Costantino. Per secoli si era sostenuto che quando

l’imperatore romano COSTANTINO (imperatore 300 d.c) fonda

Costantinopoli ( Istanbul Turca, attuale) avrebbe donato al papa

Silvestro I, alcuni territori italiani, e da qui che inizia il potere

temporale della chiesa in Italia, attribuendo sovranità a questi papa

su questi territori. Valla in questo scritto dimostra come poi

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successivamente i studiosi hanno studiato, che l’atto di donazione

di Costantino non può essere un atto originale dell’epoca di

Costantino perché in realtà è un atto fatto 500 anni dopo

Costantino. Lorenzo Valla lo dimostra attraverso le armi della

filologia, dicendo che il latino usato e alcuni lettere e informazioni

non sono compatibili con un documento dell’età di Costantino.

( questo gli provocherà problemi con la chiesa romana).

Questo approccio degli umanisti che vale un po’ con il complesso

delle opere del mondo antico, può valere anche per le fonti del

diritto romano. Si inizia a sviluppare un approccio con il testo che

inizialmente riguarda le umane littere e poi si arriva anche alle fonti

del diritto romano, che può essere messo sotto al vaglio critico non

diversamente da come si poteva effettuare con un testo greco o

uno scrittore romano il punto di partenza è la storicità à bisogna

avere conoscenza che tutte le opere sono state realizzate in un

certo momento storico. Gli umanisti sono prima di tutto degli storici

che cercano di entrare in una dimensione temporale , bisogna

studiare entrando dentro il testo. Storicità ( dimensione e cultura

storica) e filologica. Tutto quell’insieme di tecniche che si iniziano a

sviluppare per lo studi o del testo. Gli umanisti inizieranno a

guardare anche alla fonti del testo del diritto romano diversamente

da come hanno effettuato i giuristi medievali ( i glossatori e

commentatori).

Tra le cose che gli umanisti fanno ci sono le così dette edizioni

critiche, che è tipica della filologia e nasce sostanzialmente in età

umanistica. Ancora oggi tra i più raffinati studiosi che esistono sono

i filologici che sviluppano una grande capacità di leggere testi con

grande capacità linguistica spesso su tante lingue. Per fare un

edizione critica devi distinguere tra ciò che è originale e tra ciò che

non lo è. Guardano ciò che è incompatibile a livello storco e

temporale. Sono gli umanisti che sviluppano questo apparato. Una

cosa che fanno e che i giuristi medievali non avevano fatto è che

prendono in considerazione il greco ( utilizzato unicamente da dopo

Costantino, ultimo imperatore latino) i giuristi medievali non

conoscono il greco quindi lo tralasciano e non se ne occupano, cosa

che fanno invece gli umanisti che riprendono lo studio della lingua

greca. 39

Questa metodologia può essere utilizzata anche dalle fonti del

diritto, che hanno tutte le caratteristiche giusti per essere oggetto

di studio storico critico filologico. (appunto perché il diritto romano è

un diritto storico che deve essere vagliato meticolosamente anche

attraverso lo strumento filologico). Non e’ più il lavoro del giurista

medievale che si disinteressa se quel testo è effettivamente del 4 o

del 5 secolo, i giuristi medievali non hanno grande cognizione

storica del tempo e dell’epoca romano, prendono il testo senza

osservare se appartenga o meno a quel periodo.

Grande lavoro anche sui testi del diritto romano. Il 500 sarà il testo

delle prime edizioni critiche delle varie fonti del diritto romano.

Prima non esistevano edizioni critiche.

Lo sviluppo della filologia (è lo strumento per la storicizzazione del

diritto romano che permette di cominciare e separare a distinguere i

vari strati storici confluiti e poi immobilizzati nella codificazione

giustinianea) ritorna particolarmente utile al mondo del diritto. che

è anche di grande interesse. ( es. corpus giustinianeo fatto di

diversi stati del diritto romano). E verificare le così dette

INTERPOLAZIONI (inserire nel testo qualcosa,). Interpolazionismo à

scienza che si è sviluppato dagli umanisti fino ad oggi. E’ una delle

applicazioni più significative al diritto romano, che secondo loro si

svolgeva nel ripristinare il testo originarie togliendo ciò che stato

aggiunto o modificati ( anche magari attraverso la riproduzione

amanuense).

Dello storicizzare poco se ne sono occupati i giuristi medioevali,

poichè importa loro ciò che il testo dice non da dove deriva e se è

originale.

Il CJG per gli umanisti è un documento storico e va visto attraverso

la dimensione storica. Per loro diventa un puro monumento

dell’antichità romana, una grande testimonianza della sapienza

latina da interpretarsi con l’imprescindibile sussidio di una cultura

storica e filologica. Essi guardano il CJG non come hanno fatto

glossatori e commentatori, cioè ad un testo a-storico.Questo

approccio inizia anche nello studio del diritto.

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Gli umanisti fanno edizioni critiche, danno valore al materiale

normativo redatto in greco (ignorato dai giuristi medioevali).

Studiano il linguaggio.

Quando nella seconda metà del ‘400 si sviluppa la stampa uno dei

principali campi dell’editoria è quello giuridico (prima opera di

stampadi Guttenberg è la Bibbia). Quando gli stampatori iniziano a

trasformare i manoscritti in opere stampate c’è un lavoro rivolto a

vaiare le opere anche attraverso il metodo filologico.

L’interpolazione nasce in questo contesto e sarà un fenomeno

europeo. Un altro esempio di applicazione filologica riguarda il

Digesto. Litera bononiese: si sviluppa a partire da Bologna. litera

florentina o pisana: è l’unico manoscritto del Digesto che abbiamo

integro che si trova a Pisa dal ‘200 in poi; nel Medioevo questo

manoscritto del Digesto era diviso in due grandi volumi (quello

bolognese in 3) probabimente per ragioni pratiche. Dal ‘200 in poi

questo manoscritto sta a Pisa, ma i giuristi del tempo erano poco

interessati. Quando Firenze (nemica di Pisa) sottomette Pisa al suo

dominio, nel bottino di guerra si fa dare anche questo manoscritto

che diventa la litera fiorentina, manoscritto che i filologi stimano

essere del settimo secolo. Il testo fiorentino non è glossato. C’è chi

ha ssostenuto che c’è un testo archetipo, poi ci sono delle copie

MANCA PEZZO

Un altro tema è la lingua, attenzione che gli umanisti hanno per la

pulizia dei concetti e del linguaggio. Una delle opere di Lorenzo

Valla è “l’eleganza della lingua latina”: una delle opere filologic

Dettagli
A.A. 2017-2018
121 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Susanna_Chiaradia98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Macerata o del prof Lacchè Luigi.