Storia del diritto Romano
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Ci sono anche però PATRIZI ILLUMINATI, ossia persone favorevoli ad un DIALOGO CON LA
PLEBE. SPURIO CASSIO
Su tutti spicca la tragica e triste figura di .
SPURIO CASSIO e più volte console in questi anni.
Nel 493 a.c. Sconfigge i LATINI ( quell’insieme di popoli che viveva intorno Roma) e stringe con
FOEDUS CASSIANUM
loro una volta sconfitti il celebre .
TRATTATO DI ALLEANZA tra ROMA E I POPOLI LATINI
Sostanzialmente è un che vede Roma
in una posizione di ASSOLUTA SUPREMAZIA. tenuti a fornire
Da questo momento i LATINI diventeranno i PIÙ STRETTI ALLEATI DI ROMA,
ogni anno dei CONTINGENTI di TRUPPE AUSILIARIE all’ESERCITO ROMANO.
conduce un’altra VITTORIOSA
SPURIO CASSIO (oltre che console, Valente generale),
CAMPAGNA MILITARE contro un’altra delle popolazioni del LAZIO ANTICO, stanziata a sud di
ERNICI
Roma, ovvero gli .
Questi ERNICI vivevano nella zona a sud est di Roma.
SPURIO CASSIO prende il territorio di questi ERNICI.
È un territorio ABBASTANZA ESTESO.
Tutto il territorio tolto agli ERNICI naturalmente diventa AGER
PUBLICUS .
SPURIO CASSIO nel desiderio di trovare un ACCORDO CON LA PLEBE, visto che grazie a
questa campagna militare c’era nell’immediato una NOTEVOLE DISPONIBILITÀ di AGER
TRIBUNI DELLA PLEBE
si mette d’accordo con i e DA CONSOLE nel
PUBLICUS,
486 la PRIMA LEX
a.c. Presenta alla votazione dei COMIZI CENTURIATI
AGRARIA della storia di Roma .
Questa legge naturalmente per essere APPROVATA deve essere votata a MAGGIORANZA dei
COMIZI CENTURIATI e sopratutto deve AVERE IL CONSENSO DEL SENATO.
Lui quindi PRESENTA LA PROPOSTA DI LEGGE AI COMIZI.
Questa proposta di legge prevede che TUTTO IL TERRITORIO degli ERNICI venga diviso in TRE
PARTI:
- UNA DA LASCIARE AGLI ERNICI
- I RESTANTI DUE TERZI da DIVIDERE TRA LA PLEBE e i LATINI .
Sia I LATINI che la PLEBE ROMANA avrebbero dovuto partecipare alla RIPARTIZIONE e alla
DISTRIBUZIONE di questi DUE TERZI del TERRITORIO PREZO AGLI ERNICI.
PRIMA LEX AGRARIA
Questo territorio secondo la legge doveva essere
CENSITO, SUDDIVISO IN PICCOLI LOTTI e questi LOTTI MEDIANTE ESTRAZIONE A SORTE
andavano DISTRIBUITI tra le FAMIGLIE PIÙ POVERE della PLEBE e degli alleati LATINI.
NON VIENE APPROVATA
Questa proposta quindi Romano allo stato di una semplice
ROGATIO LEGIS .
ROGATIO perché ROGARE SIGNIFICA CHIEDERE.
LEGISLATIVO davanti ai comizi centuriati consisteva nel FATTO
Perché inoltre il procedimento
CHE il CONSOLE LEGGEVA il TESTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE ai COMIZI e quindi
chiedeva ad essi SE APPROVAVANO O NO.
Chiaramente nei comizi centuriati la classe più abbiente da sola ha LA MAGGIORANZA
nell’ASSEMBLEA.
I PATRIZI in larga maggioranza si SCHIERANO CONTRO LA PROPOSTA DI SPURIO CASSIO.
LO STESSO FA IL SENATO.
Nel SENATO che era la massima espressione POLITICA delle genti PATRIZIE prevale la parte più
radicale.
ADDIRITTURA SPURIO CASSIO, non appena uscito di carica nel 485, venne ACCUSATO DI
TRADIMENTO dai suoi stessi SODALI PATRIZI.
Viene accusato di aver tentato di VOLER CONQUISTARE IL FAVORE POPOLARE attraverso
la sua legge PER MOTIVI PERSONALI e per PERSEGUIRE DISEGNI MONARCHICI.
La FURIA PATRIZIA contro chi viene PERCEPITO come un TRADITORE
degli interessi economici del proprio ceto è tale che lo CONDANNANO A
ADFECTATIO REGNI
MORTE con l’ACCUSA DI e lo UCCIDONO !! !
Questo fatto non fa che aggravare negli anni successivi la situazione ECONOMICA DELLA PLEBE
e ad ALIMENTARE le LOTTE PLEBEE per LA TERRA.
———
Abbiamo visto nelle ultime lezioni la stesura delle 12 TAVOLE.
Questo importante passo avviene a causa della scissione della PLEBE sul MONTE SACRO.
La PLEBE PRETENDE LA STESURA PER ISCRITTO del TESTO DELLE LEGGI !!!!!!
Le 12 TAVOLE NASCONO DA QUESTO CONFLITTO SOCIALE.
NEL 450-451 avviene la redazione e per iscritto del TESTO DELLE LEGGI da parte di un
commissione di DECEMVIRI ossia di DIECI LEGISLATORI che opera nell’arco di questi DUE
ANNI.
Tutto il lavoro che fanno, nel 549 A.C., previa approvazione del testo delle 12 tavole da parte
dell’assemblea centuriata, quindi da parte del popolo, alla PROMULGAZIONE DI QUESTA
LEGGE.
Questa raccolta diventa FONTE RIFERIMENTO DEL DIRITTO
ROMANO DEL PRIMO PERIODO STORICO ( fino al III secolo a.c. )
I principi che propone questa legge, che nel tempo verrà sottoposta ad un processo ed una
discussione evolutiva, CONDIZIONANO anche il DIRITTO DEL II PERIODO STORICO.
Infatti un GIURISTA vissuto nel II SECOLO D.C. , un GIURISTA DI CUI CI
GAIO
OCCUPEREMO, che si identifica come , un periodo quindi COMPLETAMENTE DIVERSO,
dove governavano imperatori (ANTONINO PIO e MARCO AURELIO).
GAIO scrive un’OPERA DI COMMENTO ALLA LEGGE DELL 12 TAVOLE .
Questo ci indica che ALCUNI PRINCIPI introdotti dalla LEGGE DELLE 12 TAVOLE ancora MOLTI
l’INTERPRETATIO, GIURISPRUDENZIALE,
SECOLI DOPO, attraverso ossia l’interpretazione
UNA NOTEVOLE IMPORTANZA
conservavano ancora .
Venivano ancora concepiti (almeno nel DIRITTO PRIVATO) come FONTE DI NORME che
trovava APPLICAZIONE.
Questa straordinaria importanza che la LEGGE DELLE 12 TAVOLE RIVESTIVA PER LA CULTURA
sono BEN CONSAPEVOLI SIA I LETTERATI CHE I GIURISTI.
E LA CIVILTà DI ROMA,
Andiamo quindi a cercare le fonti che testimonino ciò. di ciò che accadde nel
Ci sono DUE PASSI LATINI che offrono in modo significativo e sintetico
biennio 451-450 e quali sono state le CONSEGUENZE PER LA STORIA POLITICA,
COSTITUZIONALE e dello stesso DIRITTO PRIVATO.
DE REPUBLICA di CICERONE
Il primo testo è un passo è tratto dal .
La testimonianza di CICERONE ci ricorda il FATTO STORICO.
Nel 451 sulla base di un ACCORDO che viene raggiunto tra I PATRIZI E I PLEBEI (viene
FAVOREVOLE AL
rappresentato in modo piuttosto di parte da CICERONE in quanto
PARTITO CONSERVATORE, ossia GLI OPTIMATES !!!!!) Cicerone afferma che
tale accordo ebbe luogo POICHè IL POPOLO SI FIDAVA DELL’AUCTORITAS DEL SENATO.
!!!!!
IN RELATà SAPPIAMO CHE ERA STATO IL CONTRARIO
FU LA PRESSIONE PLEBEA A PORTARE ALLA REDAZIONE SCRITTA DELLE LEGGI.
SE ABDICARENT, ossia vennero SOSPESE
Le due magistrature ed al loro posto VENNERO
DECEMVIRI, ossia 10 LEGISLATORI.
ISTITUITI i cosiddetti
QUALE è LA LORO POSIZIONE COSTITUZIONALE CHE LI LEGITTIMA ?????
MAXIMA POTESTAS
Essi possono fare leggi in virtù della !!!!
Ossia a questi DECEMVIRI vengono consentiti POTERI PARTICOLARMENTE VASTI.
POTERI STRAORDINARI.
POTESTAS SINE PROVOCATIONE
Si tratta di una .
Contro i DECEMVIRI NON è AMMESSA LA PROVOCATIO AD POPOLUM !!!!
Questo ci dimostra che si tratta di poteri straordinari. dove dice che questi
Questo aspetto Cicerone lo RIBADISCE nella parte finale del testo,
SUMMUM IMPERUM
DECEMVIRI hanno un !!!!!
Sono POTERI ILLIMITATI concessi PER SCRIVERE LE LEGGI !!!!!!
CARATTERIZZATO ricorso a
In sostanza CICERONE ci sta dicendo che url BIENNIO fu dal
QUESTA MAGISTRATURA STRAORDINARIA dotata di POTERI COSTITUENTI.
TEMPORANEO MUTAMENTO DEL REGIME COSTITUZIONALE,
In questo perché vengono
sospese le MAGISTRATURE ORDINARIE ( non vengono eletti quindi in questi due anni né i
CONSOLI né i TRIBUNI).
Di questa MAGISTRATURA STRAORDINARIA facevano parte sia esponenti PATRIZI sia
ESPONENTI PLEBEI.
Era una MAGISTRATURA MISTA, composta da rappresentanti politici di ENTRAMBE LE CLASSI
SOCIALI. circostanza POLITICA ESTREMAMENTE IMPORTANTE.
Sotto il profilo politico si verifica una
Per la prima volta dei rappresentanti POLITICI della MASSA POPOLARE, quindi dei
avevano una LEGITTIMAZIONE DEMOCRATICA, ascendono
RAPPRESENTANTI POLITICI che
al GOVERNO DELLO STATO, partecipando a questo PROCESSO COSTITUENTE che conduce
alla REDAZIONE DELLA LEGGE DELLE 12 TAVOLE.
Tuttavia quando si hanno delle FONTI ANTICHE, è sempre bene AVERE DEI RISCONTRI.
Non c’è dubbio dell’accadimento di questo evento a causa della molteplicità degli autori che ne
hanno parlato. METTERE A CONFRONTO il PUNTO DI VISTA di un
TUTTAVIA è INTERESSANTE
LETTERATO COME CICERONE, con quello di un GIURISTA .
CICERONE: RETORE
POMPONIO: GIURISTA
questa preziosa testimonianza al GIURISTA POMPONIO, vissuto anche egli
Si deve
nel II SECOLO D.C. DIGESTUM
ALCUNI COMPONENTI DELLE SUE OPERE SONO CONFLUITI NEL di
GIUSTINIANO.
Attraverso il DIGESTUM di GIUSTINIANO sono pervenuti a noi.
Le linee fondamentali di questa testimonianza COINCIDONO PERFETTAMENTE CON QUELLE
CICERONIANE !!!!!
Quindi POMPONIO dice che a questi DECEMVIRI venne dato un IUS SUMMUM, quindi dei
POTERI MOLTO ALTI, che nei loro confronti NON ERA AMMESSA LA PROVOCATIO.
POMPONIO tuttavia aggiunge una NOTIZIA che ha fatto molto RIFLETTERE GLI STUDIOSI: dice
INDAGATO e CONSULTATO i CODICI DI
che questi DECEMVIRI avrebbero addirittura
LEGGI SCRTTE già PRESENTI NELLE CITTA GRECHE e un’altra fonte dice che
avrebbero ACQUISITO LE LEGGI ATENIESI . RIFERIMENTO ALLE CITTà
Questo riferimento alle città greche può essere inteso anche come
GRECHE DELLA MAGNA GRECIA.
SI è aperto un grande dibattito: in realtà il diritto contenuto nelle 12 TAVOLE è FORTEMENTE
ORIGINALE !!!!!
Non troviamo grandi corrispondenze col DIRITTO ATENIESE e con quello GRECO IN GENERALE.
ET CIVITAS FUNDARETUR LEGIBUS.
La parte più fondamentale è contenuta nelle parole:
Ossia da quel MOMENTO LO STATO FU FONDATO SULLE LEGGI !!!!!!! !
——— FINE CADUTA
Un aspetto fondamentale negli svolgimenti COSTITUZIONALI riguarda la o la del
DECEMVIRATO LEGISLATIVO !!!!
Come ha termine quella fase costituzionale di CARATTERE STRAORDINARIO E
COSTITUENTE ???
COME FINISCE L’ESPERIENZA DEI DECEMVIRI ?
QUALE FU IL REALE CARATTERE DI QUESTA MAGISTRATURA ?
Un dato è certo, poiché il loro COMPITO PRINCIPALE che ne GIUSTIFICA L’ISTITUZIONE fu
quello DI SCRIVERE LE LEGGI, da cui l’appellativo di DECEMVIRI LEGIBUS SCRIBUNDIS.
MA FURONO SOLO QUESTO ???? dalla fine di questa esperienza di governo
Per dare risposta è necessario cominciare su cui il
RACCONTO DELLE FONTI STORICHE NON È CONCORDE .
Livio e Dionigi
Da una parte abbiamo tutto un FILONE STORIOGRAFICO e quindi un’impostazione degli eventi
che è quella seguita da LIVIO E DIONIGI.
Cosa dicono ???
La versione è la seguente:
Esaurita l’attività di PREDISPOSIZIONE del TESTO DELLE 12 TAVOLE, i DECEMVIRI che avevano
a capo un PATRIZIO di nome APPIO CLAUDIO (un progenitore di quell’APPIO CLAUDIO che
avrebbe TENTATO
verso la fine del 4 secolo d.c. Farà costruire la VIA APPIA), tutti in accordo,
DI CONSERVARE IL POTERE AVREBBERO INSTAURATO una
e quindi questi DECEMVIRI
sorta di DITTATURA contro la quale ci sarebbe stata una RIVOLTA POPOLARE che avrebbe
RITORNO ALLE
449 A.c. alla DEPOSIZIONE DEI DECEMVIRI
portato nel e al
MAGISTRATURE TRADIZIONALI (ossia con l’ELEZIONE DEI CONSOLI e dei TRIBUNI)
I CONSOLI erano: LUCIO VALERIO e MARCO ORAZIO
Nel 449 vengono inoltre PUBBLICATE LE DODICI TAVOLE !!!
LE PRIME DIECI erano state preparate da DECEMVIRI
Le fonti ci dicono che e a cui
CONSOLI (LUCIO VALERIO e MARCO ORAZIO) avrebbero AGGIUNTO LE ULTIME
i
DUE TAVOLE DI LEGGI .
Fanno queste due tavole in più e le fanno votare ai COMIZI CENTURIATI.
LEGGI 12 TAVOLE:
1-10= DECEMVIRI
11-12= CONSOLI
Sul ritorno alle MAGISTRATURE PRECEDENTI non ci sono dubbi.
DESTA DUBBI è questa DEGENERAZIONE TIRANNICA che ha più l’aria di
Quello che
essere una SPIEGAZIONE TROPPO SEMPLICE e quasi di tipo PROPAGANDISTICO .
EQUILIBRI DI POTERE molto più DELICATI,
Dietro questa spiegazione si celano invece la cui
REPENTINA DEPOSIZIONE DEI DECEMVIRI
ALTERAZIONE ha portato alla .
DIODORO SICULO
FONTI ANTICHE che in qualche modo ci aiutano alla lettura MENO
Ci sono anche altre
SUPERFICIALE e MENO SEMPLICISTICA rispetto a quella di LIVIO E DIONIGI e dagli autori da
cui LIVIO E DIONIGI ATTINGEVANO.
in modo più approfondito il CONFLITTO DI POTERE che si cela
Una traccia per interpretare INCISO DELLO STESSO
dietro la DEPOSIZIONE DEI DECEMVIRI, la troviamo in un
LIVIO .
Livio quando ci parla del PASSAGGIO dalle MAGISTRATURE al REGIME DECEMVIRALE, usa le
MUATAT FORMA CIVITATIS
parole .
Ossia ci dice che MUTATA L’ISTITUZIONE DEL DECEMVIRATO, MUTÒ IL REGIME
COSTITUZIONALE .
L’altro indizio che consiste più che altro in una VISIONE ALTERNATIVA DEI FATTI la troviamo in un
altro autore che dispone di FONTI PIUTTOSTO ATTENDIBILI che è TEODORO SICULO.
DIODORO NEGA L’INVOLUZIONE DEL DECEMVIRATO
La versione di e vede le
nel fatto che questo
cause della sommossa che portò alla DEPOSIZIONE DEI DECEMVIRI
DECEMVIRATO nasceva da un COMPROMESSO tra l’ALA PIÙ MODERATA DEL PATRIZIATO e
LA PLEBE. non semplicemente di SCRIVERE LE LEGGI,
Questo compromesso aveva l’INTENTO ma di
SUPERARE IN PERMANENZA i conflitti POLITICI E SOCIALI del PERIODO
STABILMENTE il GOVERNO DELLO STATO NELLE
PRECEDENTE , lasciando
MANI DI UNA MAGISTRATURA MISTA !! !
OGNI ANNO dovevano essere eletti AL POSTO DI CONSOLI E
Quindi stabilmente
TRIBUNI , DIECI MAGISTRATI a cui affidare STABILMENTE il governo dello stato.
Un modo per superare il CONFLITTO POLITICO E SOCIALE e di superare quindi quel
CONFLITTO che sul piano COSTITUZIONALE SI TRADUCEVA nella CONTRAPPOSIZIONE TRA
AFFIDANDO TUTTO IL POTERE AD UNA MAGISTRATURA
CONSOLI E TRIBUNI,
COLLEGIALE di cui facevano parte SIA RAPPRESENTANTI PATRIZI sia
RAPPRESENTANTI DELLE CLASSI POPOLARI .
Da questa PROSPETTIVA molte cose vanno A POSTO.
Prima di tutto si SPIEGA LA FRASE LIVIANA “MUATATA FORMA CIVITATIS”,
ossia HANNO CAMBIATO IL REGIME COSTITUZIONALE !!!!
NON PIÙ CONSOLI E TRIBUNI, MA UNA MAGISTRATURA UNICA !!!
Si spiega bene anche Cicerone.
In teoria per preparare il progetto di legge, non c’era bisogno di dare ai DECEMVIRI IMPERIUM,
ossia poteva essere predisposto anche in corrispondenza del PRECEDENTE REGIME.
GLI DANNO L’IMPERIUM PER CREARE UNA NUOVA FORMA DI GOVERNO !!! ,
ma non fallisce perché i DECEMVIRI
È chiaro che nel 449 questo disegno FALLISCE,
IMPROVVISAMENTE DIVENTANO DEI TIRANNI, fallisce perché SALTA UN
EQUILIBRIO POLITICO !!!!
L’ala più RADICALE del PATRIZIATO capeggiata da VALERIO ORAZIO fa SALTARE
l’equilibrio POLITICO su cui il DECEMVIRATO SI REGGEVA, forse anche con l’aiuto
involontario di una PARTE DELLA PLEBE.
Questo in quanto nelle 12 TAVOLE noi troviamo molte cose ma c’è anche un punto che manca.
Ossia c’è un PUNTO DI CUI LE 12 TAVOLE NON SI OCCUPANO !!!
perché evidentemente era il PUNTO PIÙ DIFFICILE IN CUI TROVARE
Non se ne occupano
UN ACCORDO !!!
NON VENGONO TROVATE MISURE SULL’AGER PUBLICUS !!!
Non si raggiunge un COMPROMESSO !!!!
Questo naturalmente SCATENA l’INSODDISFAZIONE DEGLI STRATI PIÙ POVERI DELLA PLEBE.
Quindi INSODDISFAZIONE ECONOMICA e AVVERSIONE DEL PATRIZIATO RADICALE fanno
saltare l’EQUILIBRIO POLITICO del DECEMVIRATO.
INSODDISFAZIONE AGER PUBLICUS + ALA RADICALE PATRIZIA= FINE DECEMVIRI
Questo determina la FINE POLITICA DI APPIO CLAUDIO (capo dei DECEMVIRI) e il NEMICO
GIURATO DI VALERIO ORAZIO.
Non a caso VALERIO ORAZIO diviene CONSOLE !!!
SI RIPRENDONO L’IMPERIUM !!!!
A quel punto i PLEBEI RIELEGGONO I TRIBUNI.
Si torna al precedente regime costituzionale, tuttavia le 12 TAVOLE RESTANO IN VIGORE !!!
Chiaramente LA STORIA È FATTA DA CHI VINCE, perciò viene proposta la visione di VALERIO
ORAZIO difensore della libertà CONTRO I DECEMVIRI.
Qualche altro storico conserva un’analisi più realistica dei fatti ed è proprio questa versione
utilizzata da TEODORO SICULO, che ci permette un’analisi più approfondita dei fatti.
Ci occupiamo ora di un passo tratto dal DE URBE CONDITA di TITO LIVIO.
Questa testimonianza tratta di TRE FONDAMENTALI LEGGI che prendono il nome dai
LEGES VALERIE ORATIE
CONSOLI del 449 e che passano alla storia quindi come .
Il contesto storico è quello di cui abbiamo parlato, ossia dal REGIME DECEMVIRALE al REGIME
CONSOLARE.
Si attraversa un PERIODO DI INSTABILITÀ POLITICA e diventa presto chiaro che chi
ci perde tanto è LA COMPONENTE PLEBEA ! ! i
Questo perché con il DECEMVIRATO e col progetto di APPIO CLAUDIO, in estrema sostanza
RAPPRESENTANTI DELLA PLEBE erano DIRETTAMENTE AL GOVERNO e
CONDIVIDEVANO L’IMPERIUM .
Seppur con i limiti del COMPROMESSO POLITICO potevano FAR VALERE LE LORO ISTANZE.
Con il ritorno del CONSOLATO i PATRIZI si RIPRENDONO DA SOLI il GOVERNO DELLO STATO !!!
I PLEBEI VENGONO RICACCIATI ALL’OPPOSIZIONE.
Tuttavia questa distribuzione su basi nuove degli EQUILIBRI DI POTERE, rende inevitabile anche il
RICONOSCIMENTO da parte della COMPONENTE PATRIZIA DI NUOVO AL POTERE di ALCUNE
CONCESSIONI ALLA PLEBE.
I PATRIZI RICONOSCONO ALCUNI DIRITTI ALLA PLEBE.
Questo è il CLIMA in cui maturano le LEGGI VALERIE ORAZIE.
PRIMA LEGGE VALERIA ORAZIA
VALERIA ORATIA DE PLEBISCITIS
Il contenuto della prima legge viene LIMPIDAMENTE riportata da LIVIO.
OMNIUM PRIMUM, innanzitutto, poiché era CONTROVERSO E DISCUSSO se i PLEBISCITI
avessero valore VINCOLATO E GIURIDICO nei confronti dei Patrizi.
Fu portata ai COMIZI CENTURIATI una legge che stabiliva che quello che la PLEBE
avrebbe DELIBERATO NELLA PROPRIA ASSEMBLEA, avesse VALORE VINCOLANTE
PER TUTTO IL POPOLO. un’equiparazione tra i plebisciti e le leggi
In sostanza si introduce a determinate condizioni
approvate dal COMIZIO CENTURIATO.
Ossia in ROMA ormai esistevano TRE TIPI DI ASSEMBLEE POPOLARI.
- COMIZI CURIATI: sono in fase di decadenza
- COMIZI CENTURIATI: dal momento della fondazione della repubblica sono l’assemblea
popolare per eccellenza (Consoli e legislazione)
- ASSEMBLEA DELLA PLEBE: nasce con la SECESSIONE SUL MONTE SACRO, elegge i
TRIBUNI DELLA PLEBE.
L’ASSEMBLEA DELLA PLEBE dall’episodio della secessione nel 494 si è andata sempre più
STRUTTURANDO.
Piano piano questa assemblea non solo eleggeva tribuni ma iniziava a discutere PROPOSTE DI
LEGGE !!!
Serve a deliberare COSA VOGLIONO I PLEBEI.
Dopo aver discusso questi cominciano a VOTARE.
Le DELIBERAZIONI del consiglio plebeo non si chiamano LEX (LEX si chiama la deliberazione del
COMIZIO CENTURIATO) bensì si chiamano PLEBISCITEM, da cui PLEBISICTO.
LEX: delibera del comizio centuriato
PLEBISCITEM: delibera dell’assemblea della plebe
Nel 449 a,c. La questione che si pone è:
CHE VALORE HANNO DAL PUNTO DI VISTA COSTITUZIONALE I PLEBISCITI ???
In particolare il dubbio è:
Siccome dell’assemblea della plebe fa parte solo la plebe, I PLEBISICITI che valore hanno
NEI CONFRONTI DEI PATRIZI ?
Sono VINCOLANTI ANCHE PER I PATRIZI ?
A QUALI CONDIZIONI ?
La risposta è che si trattava di DELIBERE di grande forza politica ma con un FONDAMENTO
COSTITUZIONALE INCERTO.
Perché erano nate da una RIVOLUZIONE !
La prima delle leggi VALERIO ORAZIE sana questa situazione.
RICONOSCE AI PLEBISCITI PIENO VALORE COSTITUZIONALE
EQUIPARANDOLI ALLE LEGGI APPROVATE DAI COMIZI CENTURIATI.
A quali condizioni corrisponde questa EQUIPARAZIONE ?
Livio non lo specifica, ma è implicito !!!
In questo periodo ogni legge era deliberata dall’AUCTORITAS PATRUM !!!
Non basta il voto dei COMIZI, serve una RATIFICA DAI SENATORI !!!
C’è un’apertura molto importante perché i PLEBISCITI vengono COSTITUZIONALIZZATI, ma
NON SIGNIFICA che da questo momento i PLEBEI possano LEGIFERARE IN
questo per acquisire FORZA DI LEGGE e per completare il PROCESSO
AUTONOMIA, poiché
COSTITUZIONALE DI APPROVAZIONE è necessario che il SENATO RATIFICHI LA
LEGGE !! !
C’è un’equiparazione ai comizi centuriati ma rimane la necessità della RATIFICA SENATORIA.
Qualcuno ha parlato di LEGGI CONTRATTO poiché si rende necessario QUESTO DOPPIO
PASSAGGIO.
I PATRIZI quindi nel regime della legge VALRIA ORAZIA mantengono ancora LA PAROLA
FINALE e possono impedire, NEGANDO L’AUCTORITAS, l’entrata in vigore della legge.
Anche con questo limite tuttavia il passo in avanti per i plebei è stato fatto.
Forse ancora più importante di quanto gli stessi CONSOLI NON IMMAGINASSERO.
con questa legge furono trasformate le PROPOSTE DI
Livio osserva infatti:
LEGGE DEI TRIBUNI in un’ARMA MICIDIALE .
PERCHÉ ???
Prima di tutto perché per attribuire valore costituzionale al deliberato dell’assemblea della plebe si
inseriscono le istanze PLEBEE all’interno di un VERO E PROPRIO PROCESSO LEGISLATIVO.
Si pongono le premesse per trasformare le RIVENDICAZIONI DELLA PLEBE in LEGGI DI
RIFORMA DEGLI ASPETTI ESISTENTI !!!
L’effetto di questa norma si salda sul PRINCIPIO DI SOVRANITÀ POPOLARE sancito nelle 12
TAVOLE.
Infatti ora la nascita e il percorso della legge NON È VINCOLATO DAL CENSO !!
Non ci si deve più rivolgere ai COMIZI CENTURIATI, ma si parte direttamente dall’ASSEMBLEA
DELLA PLEBE.
Poiché nell’ASSEMBLEA DELLA PLEBE si vota in base a TRIBUTIM, ossia in base alla ZONA DI
PROVENIENZA.
I VOTI SONO TUTTI UGUALI !!!! ———
Nella seconda metà del quinto secolo avanti Cristo e dopo le 12 TAVOLE che segnano un NETTO
davanti alle classi dirigenti plebee SI APRONO DUE
RAFFORZAMENTO DELLA PLEBE,
ORIZZONTI !! !
1. l’uno riguarda le ASPIRAZIONI ad una SEMPRE PIÙ ATTIVA partecipazione alla
ossia a come TRADURRE
DETERMINAZIONE DELL’INDIRIZZO POLITICO DELLO STATO:
il consenso della MASSA POPOLARE IN POLITICHE DI GOVERNO !!! Ovviamente
SOCIETÀ E DELLO STATO DI CUI la MASSA
visti gli interessi e le concezioni della
PLEBEA È PORTATRICE, POLITICA DI
non possono che tradursi in una
Per farlo ora i TRIBUNI DISPONGONO DELLA
TRASFORMAZIONE !!,!
LEX (Grazie alla LEX VALERIA ORAZIA DE PLEBISCITIIS) !!!!!! Per il PROCESSO
LEGISLATIVO sempre serve il CONSENSO DEL SENATO, ma ora le ISTANZE DELLA
PLEBE si trasformano in PROPOSTE DI LEGGE grazie al CONCILIUM PLEBIS e
queste costituiscono quindi PROPOSTE DI LEGGE EFFETTIVE.
L’altro ORIZZONTE riguarda il QUADRO DI RIFORMA degli assetti
2. COSTITUZIONALI !!!
RIFORMA ASSETTI COSTITUZIONALI:
- Impegnarsi per una REALE PARTECIPAZIONE AL GOVERNO DELLO STATO
(chiaramente l’esperienza DECEMVIRALE, che pur con tutti i limiti, AVEVA LASCIATO IL
si era pur sempre trattato di un GOVERNO MISTO PATRIZIO E
SEGNO perché
CON I DECEMVIRI LA PLEBE ERA AL GOVERNO !!!
PLEBEO . )
- RIGUARDA L’AGER PUBLICUS
L’altro punto !!!! Cioè la QUESTIONE
PRINCIPALE
ECONOMICA senz’altro PRINCIPALE in questa fase storica nella quale la
RISORSA è pur sempre LO SFRUTTAMENTO DELLA TERRA !!! CONCESSIONI
i PATRIZI sono disposti a
Su questo ultimo punto si potrebbe dire che
MOLTO IMPORTANTI sul piano POLITICO COSTITUZIONALE (LEGGI VALERIO
MA NON A CEDERE SULL’AGER PUBLICUS
ORAZIE) !!!
L’AGER PUBLICUS continua ad essere DOMINIO ESCLUSIVO DELLE SOLE GENTES
PATRIZIE in base a quei due ANTICHI MORES sull’OCCUPAZIONE DELLE TERRE !
Per scardinare questo tipo di situazione la richiesta PLEBEA è sempre la stessa.
ossia l’approvazione di una LEX
La stessa fin dai tempi di SPURIO CASSIO,
AGRARIA !!!! distribuisse PORZIONI DI AGER PUBLICUS suddiviso in
Cioè di una LEGGE che
PICCOLI LOTTI tra i PLEBEI POVERI. NUMEROSISSIMI furono i
Le fonti dal 450 fino alla fine del secolo ci dicono che
tentativi dei TRIBUNI di far approvare una LEX AGRARIA, senza però MAI
RIUSCIRE AD OTTENERE la RATIFICA del PROVVEDIMENTO dal SENATO !!!!
IL SENATO NON PRESTA L’AUCTORITAS PATRUM !!! !
C’è un MURO ASSOLUTO DA PARTE DEL SENATO.
Il senato per sviare questa richiesta che fa ????
IL SENATO DEDUCE COLONIE !!!
Ogni volta che la repubblica si ampliava venivano stanziati INSEDIAMENTI e su di questi
si fondava una COLONIA !!!
Venivano mandati dei COLONI e a questi venga lasciata della TERRA.
Un conto però era l’AGER PUBLICUS nei dintorni di ROMA, un conto era ESSERE
MANDATI IN AVAMPOSTI DI CONFINE !!!
Spesso erano luoghi montuosi dove c’era terra ma NON COSÌ FERTILE COME QUELLA A
ROMA.
In sostanza il PROBLEMA RIMANE.
Sul finire del QUINTO SECOLO succede una cosa MOLTO IMPORTANTE !!!!
I ROMANI per la prima volta dopo molti anni di guerre RIESCONO A INVADERE IL
10 ANNI di assedio
TERRITORIO DEGLI ETRUSCHI e dopo conquistano la PIÙ GRANDE
VEIO
E IMPORTANTE DELLE CITTÀ ETRUSCHE: !!!
CONQUISTA DI VEIO !! !
Con la conquista di VEIO finisce sotto il possesso di Roma molto molto AGER PUBLICUS
!!!
Le fonti DESCRIVEVANO VEIO come più BELLA e più GRANDE della stessa Roma.
PIÙ CHE ALTRO DELLA
Quindi i ROMANI dopo uno sforzo militare grande, uno sforzo
PLEBE che COSTITUIVA IL GROSSO DELL’ESERCITO ROMANO.
LA PLEBE VUOLE CHE UNA PARTE DELL’AGER VEIENTANUS faccia parte di
una LEX AGRARIA e che VENGA DIVISO TRA LA PLEBE !!! !
Ci fu una STRENUA OPPOSIZIONE da parte dei PATRIZI.
La PLEBE MINACCIA UNA COSA che SPAVENTA MOLTISSIMO I PATRIZI.
MINACCIANO UNA SECESSIONE PERMANENTE.
NELLA CITTÀ APPENA CONQUISTATA
Minaccia di TRASFERIRSI IN MASSA !!!!!
PER LA PRIMA
Questo intento spaventa talmente tanto il SENATO che questo,
VOLTA NELLA STORIA DI ROMA all’APPROVAZIONE DELLA LEX
, acconsente
AGRARIA !!!!!! GRAN PARTE
Con l’approvazione d questa LEX AGRARIA si stabilisce che una
DELL’AGER VEIENTANUS VENGA DIVISO in TANTI LOTTI ciascuno delle
PROPRIETÀ PRIVATA
dimensioni di SETTE IUGERI che vengono distribuiti in
(DOMINIUM) PLEBEE POVERE.
alle famiglie
PRIMA LEX AGRARIA !!!!!
NOVITÀ IMPORTANTISSIMA !!! !
Questa mossa RAFFORZA ECONOMICAMENTE la classe della PLEBE e si viene
formando una classe di PICCOLI AGRICOLTORI.
———
Dopo le leggi LICINIAE SEXTIAE del 363 abbiamo una sorta di SPARTIACQUE tra la
PRIMA E LA SECONDA REPUBBLICA che segnano con l’AMMISSIONE DEI PLEBEI AL
PRIMO ed IMPORTANTE PASSO verso il PAREGGIAMENTO
CONSOLATO il
POLITICO !!!
Ha inizio un PROCESSO DI DEMOCRATIZZAZIONE DELLO STATO, che conduce a
FORMALE EGUAGLIANZA di tutti cittadini DINNANZI ALLA LEGGE.
REALIZZARE LA
Le leggi LICINIAE SEXTIAE danno inizio ad una STAGIONE DI RIFORME che PORTA A
COMPIMENTO questo lungo processo storico verso l’uguaglianza politica.
laDISTINZIONE
Alla di questo PROCESSO STORICO, dopo tutte le varie leggi di riforma,
tra PATRIZI E PLEBEI rimarrà solo come un’ARCAICA DISTINZIONE SOCIALE, alla
quale però non si collegano RIFLESSI DI NATURA GIURIDICA.
Questo perché ormai alla fine di tutto questo processo di riforme il VALORE dello stato
repubblicano è quello dell’UGUAGLIANZA DI FRONTE ALLA LEGGE.
PACCHETTO DI RIFORME
Il primo più importante dopo le LICINIAE SEXTIAE che si
inseriscono nel solco della LEX LICINIA SEXTIA DE CONSOLE PLEBEIO, si deve ad un
TRIBUNO DELLA PLEBE del 342 A.C. che prende il nome di LUCIO
GENUCIO e la cui ATTIVITÀ LEGISLATIVA è sinteticamente tramandata in un PASSO
DI TITO LIVIO.
Secondo LIVIO, il quale da STORICO METICOLOSO ci dice che RINVIENE QUESTE
NOTIZIE NON IN TUTTE LE SUE FONTI, ma in ALCUNI SCRITTORI e ANNALISTI (Livio
scrive in età augustea perciò attinge dalle opere di scrittori vissuti nei secoli precedenti, 2
quelli che avevano dato inizio alla STORIOGRAFIA LATINA
e 3 secolo, che sono e che
ANNALISTI
vengono indicati con il nome di perché la struttura delle loro opere prevedeva
NARRAZIONE ANNO PER ANNO. utilizzavano dei
una A loro volta questi ANNALISTI
REGISTRI degli avvenimenti più importanti accaduti anno per anno che sin dalla
ARCHIVI di un
fondazione della repubblica questi registri erano conservati negli
IMPORTANTE COLLEGIO RELIGIOSO che era il COLLEGIO PONTIFICALE. Negli
archivi di questo collegio veniva conservati questi registri che prendono il nome di
ANNALES MAXIMI . Gli scrittori a partire dal 4 secolo che volevano trattare della storia
siccome utilizzavano questi ANNALES MAXIMI prendono il nome di
di Roma,
ANNALISTI. Le opere di questi ANNALISTI se non per alcuni frammenti NON CI SONO
PERVENUTE, ma LIVIO, DIONIGI e gli altri storici di età augustea si avvalevano di queste
nel 342 A.C. Questo GENUCIO
opere in quanto le loro FONTI) secondo i cui,
avrebbe PROPOSTO e FATTO APPROVARE BEN QUATTRO
PLEBISCITI !! !
In base alla VALERIA ORATIA DEL 449, i PLEBISCITI, se ratificati dal SENATO, avevano
VALORE DI LEGGE !!!
PLEBISCITO ECONOMICO VIETAVA DI PRESTARE
NATURA ECONOMICA
Di questi quattro uno è di e
DENARO AD INTERESSE .
Di questo provvedimento torneremo ad occuparci quando affronteremo il problema dei
NOGOZI DI CREDITO.
Nella sua estrema sinteticità richiede UN’INTERPRETAZIONE: è abbastanza intuitivo che
non intendesse VIETARE IN ASSOLUTO IL PRESTITO AD
questo provvedimento SE NON SI POSSONO AVERE GLI INTERESSI,
INTERESSE per l’ovvia ragione che
NESSUNO PRESTEREBBE DENARO . Evidentemente introduceva una QUALCHE
la NULLITÀ DEL CONTRATTO per gli
SANZIONE per cui si può ipotizzare come minimo
INTERESSI SUPERIORI AL TASSO MASSIMO PREVISTO DALLA LEGGE.
è coerente con le POLITICHE IN CAMPO ECONOMICO del
In ogni caso la misura
MOVIMENTO PLEBEO.
Questo evidentemente significa che ancora alla metà del QUARTO SECOLO il problema
dei DEBITI e dei TASSI DI INTERESSE era ancora SENTITO DALLA PLEBE.
CONTENUTO POLITICO
Gli altri tre plebisciti hanno invece tutti un
COSTITUZIONALE .
PLEBISCITI 2 E 3 POLITICO COSTITUZIONALI
affermano che debba trascorrere
I primi due PLEBISCITI POLITICO COSTITUZIONALI
un PERIODO DI TEMPO AMPIO prima che si possa ricoprire DI NUVO la STESSA
MAGISTRATURA.
L’altro prevede che NON si possa ricoprire nel medesimo anno PIÙ DI UNA
MAGISTRATURA. sono rivolti ad
È chiaro che il fondamento di questi due provvedimenti È COMUNE,
IMPEDIRE un ECCESSIVA CONCENTRAZIONE DI POTERE in CAPO AD
ALCUNE PERSONALITÀ .
TENDONO AD ALLARGARE LA BASE DELLA CLASSE
Con questi divieti
DIRIGENTE attraverso un CONTINUO RICAMBIO.
L’AVVERSIONE per le personalità CARISMATICHE fa parte della CULTURA
POLITICA REPUBBLICANA .
ERA FORTEMENTE OSTILE ALL’IDEA DEL LEADER e del
La loro cultura politica
CAPO CARISMATICO: una CLASSE DIRIGENTE più AMPIA POSSIBILE
loro volevano
perché vedevano in questo un REQUISITO FONDAMENTALE PER LA CRESCITA DELLO
STATO.
LA STORIA HA DATO RAGIONE A QUESTA VISIONE !!!
Perché quando inizia il PRINCIPATO, inizia la CRISI !
Si tratta di LEGGI che tendono a GARANTIRE L’IDEA DI DEMOCRAZIA
REPUBBLICANA .
PLEBISCITO 4 POLITICO COSTITUZIONALE
completare la LEX LICINIA SEXTIA DE CONSULE
Questo PLEBISCITO sembra
PLEBEIO.
Il PLEBISCITO DI GENUCIO cancella quello che rimaneva dopo la LICINIA SEXTIA
FOSSE POSSIBILE CHE TUTTI
del PRIVILEGIO PATRIZIO in quanto stabilisce che
E DUE I CONSOLI FOSSERO PLEBEI !! !
NON PIÙ UNA SEMPLICE SPARTIZIONE !!!!
Si va verso un’ASSOLUTA EQUIPARAZIONE, il cosiddetto ELETTORATO
PASSIVO viene con questa legge riconosciuto A TUTTI !! !
NESSUN PRIVILEGIO LEGATO ALLA NASCITA,
Non c’è più sia PATRIZI CHE PLEBEI
possono essere eletti all’assemblea popolare.
È quindi una LEGGE FONDAMENTALE che sancisce L’UGUAGLIANZA POLITICA:
CHIUNQUE PUÒ CANDIDARSI ALLA PIÙ ALTA CARICA DELLO STATO.
———
Dopo le leggi LICINIAE SEXTIAE cambiano molte cose nello scenario politico.
Il pareggiamento politico tra PATRIZI E PLEBEI ha una serie di conseguenze MOLTO IMPORTANTI
vanno di pari passo con la MAGGIORE COMPLESSITA’ che la SOCIETA’ ROMANA viene
che
assumendo in questo periodo storico.
Siamo tra il QUARTO E IL TERZO SECOLO A.C .
DERIVA DALL’ALLARGAMENTO DELLA BASE
QUESTA MAGGIORE COMPLESSITA’
SOCIALE CONSEGUENTE DA UN ALLARGAMENTO DI TIPIO
a sua volta
GEOPOLITICO .
Ormai ROMA comincia ad assumere le DIMENSIONI DI UNO STATO che SUPERA I CONFINI DEL
estende la sua INFLUENZA SU GRAN PARTE DELL’ITALIA.
LAZIO: in ogni caso
Al LIVELLO POLITICO la FINE DELLE LOTTE PATRIZIO PLEBEE con le leggi LICINIAE SEXTIAE e
le altre riforme collegate (PLEBISCITI DI GENUCIO e LEGGI DI QUINTO PUBLILIO FILONE) porta
SCOMPORRE in questa fase di transizione il QUADRO POLITICO per poi RICOMPORLO
a
SU BASI COMPLETAMENTE NUOVE. emergono delle
Finite le lotte di classe, all’interno di quella che un tempo era la PLEBE
COMPONENTI SOCIALI PROFONDAMENTE DIVERSE che in sostanza si accorgono di
NON AVERE NULLA O BEN POCO IN COMUNE .
PORTATORI DI INTERESSI, ASPIRAZIONI ED IDEOLOGIE
Si accorgono cioè di essere
DIVERSE SE NON ADDIRITTURA INCOMPATIBILI. era derivata dalla NECESSITA’
In sostanza l’unità della PLEBE nel QUINTO E QUARTO SECOLO
DI ESSERE COMPATTI CONTRO I PATRIZI RIVENDICARE UN’UGUAGLIANZA DI
e di
FRONTE ALLA LEGGE SU CUI TUTTI I PLEBEI SI RITROVANO in quanto questa è la
PRECONDIZIONE per far valere gli interessi e le ideologie più disparate.
RAGGIUNTA CON LE LICINIAE SEXTIAE il PAREGGIAMENTO POLITICO queste varie componenti
della PLEBE SI SCINDONO !!!!!!!!!
PUNTO DI VISTA ECONOMICO che è formato
Esiste uno stato più elevato dal
soprattutto dalla PLEBE PIU’ RICCA .
E’ più ricca perché dispone di TERRE o perché si è ARRICCHITA GRAZIE A QUELLA
RIPRESA COMMERCIALE che ormai riguarda un po’ tutta l’ITALIA.
TRANSMARINE
Cominciano le prime attiva con altri paesi del mediterraneo che infatti
TERZO SECOLO LA PRIMA GUERRA PUNICA
determinano all’inizio del .
Quando ROMA comincia ad interessarsi ai COMMERCI TRANSMARINI INIZIA LA PRIMA
GUERRA PUNICA.
C’erano degli imprenditori romani che avevano INIZIATO AD ARRICCHIRSI CON
COMMERCI DI UN CERTO LIVELLO.
Questi sono quasi tutti PLEBEI e sono dei PLEBEI CHE SI ARRICCHISCONO.
Una volta che si sono arricchiti si accorgono che i loro INTERESSI ECONOMICI e quindi che le
LORO ISTANZE DI NATURA POLITICA (ad esempio verso il SEMPRE MAGGIORE
un’intensificata AZIONE MILITARE SUL MEDITERRANEO
IMPERIALISMO) corrispondono ad
finalizzata ad ALIMENTARE ANCORA I LORO TRAFFICI E GUADAGNI.
ALLONTANA SEMPRE PIU’ lo STRATO PIU’ RICCO DELLA
Questo tipo di ISTANZE
PLEBE da QUELLO PIU’ POVERO .
Quest’ultimo non ASPIRA A QUESTI AMBITI COMMERCI, ma ASPIRA SEMPLICEMENTE
ALLA DIVISIONE DI AGER PUBLICUS.
LA PLEBE SI SPACCA !!!!! ALLEA CON L’ANTICA ARISTOCRAZIA
La parte più ricca e abbiente si
TERRIERA e con i CETI PIU’ BENESTANTI DEI VARI MUNICIPI ITALICI.
Cioè di tutte quelle città che fanno parte del territorio romano e che gravitano dal punto di vista
politico SU QUELLO CHE SUCCEDE A ROMA.
LA PLEBE PIU’ RICCA, LA VECCHIA ARISTOCRAZIA TERRIERA (patrizi) e i CETI
BENESTANTI diventano la BASE ELETTORALE di un RAGGRUPPAMENTO POLITICO, DI UN
OPTIMATES
PARTITO che prende il nome di !!!!!!
Significa letteralmente I MIGLIORI !!!
Si tratta di un MOVIMENTO POLITICO CHE FA RIFERIMENTO A QUESTE CLASSI SOCIALI e che
un GRANDE PARTITO CONSERVATORE.
è sostanzialmente SOSTITUISCE ALL’ANTICO PATRIZIATO
In senso IMPROPRIO si .
LINEE POLITICHE ABBASTANZA DECISE:
Questo movimento aveva delle
- POCHE INNOVAZIONI
- MANTENIMENTO DELLA TRADIZIONE
- TUTELA DEI LATIFONDISTI
- POLITICA ESTERA MILITARISTA
RIORGANIZZAZIONE.
Dall’altra parte c’è anche qui una RAPPRESENTANZA POLITICA
Si organizzano dei movimenti che hanno come obiettivo la
delle MASSE POPOLARI .
Si riorganizzano dando vita ad un altro PARTITO O MOVIMENTO POLITICO ossia quello dei
POPULARES .
MOVIMENTO DEI POPULARES ha la sua BASE ELETTORALE negli antichi
Questo
DISCENDENTI DELLA PLEBE RURALE.
Anzitutto la sua base di riferimento è formato dai PICCOLI COLTIVATORI, come quelli che circa un
SECOLO PRIMA avevano beneficiato della divisione dell’AGER VEIENTANUS.
Ai POPULARES fa poi riferimento tutto il CETO degli ARTIGIANI e dei PICCOLI
COMMERCIANTI.
Si tratta di un CETO MEDIO.
C’è infine una TERZA COMPONENTE più MOVIMENTISTA E
SILENZIOSA che è il PROLETARIATO URBANO .
Ci sono queste MASSE PROLETARIE che cominciano a vivere di ESPEDIENTI ED ELARGIZIONI
PUBBLICHE nella capitale.
ROMA comincia a contare CENTINAIA DI MIGLIAIA DI ABITANTI.
POPULARES VOGLIONO UNA POLITICA DI RIFORME !!!!!!
Questi !
nell’ATTIVITA’ LEGISLATIVA DEI TRIBUNI E DELLE
In questo hanno la loro arma più importante
ASSEMBLEE POPOLARI.
Si propone di fare approvare delle LEGGI di RIFORMA in CAMPO ECONOMICO-SOCIALE.
TENDENZIALMENTE PACIFISTI perché sanno che non hanno nessun VANTAGGIO
Sono
nell’ESPANSIONISMO MILITARE AL DI FUORI DELL’ITALIA.
l’ESERCITO ROMANO DI QUESTO PERIODO ANCORA UN ESERCITO DI LEVA
Anzi essendo
e NON PROFESSIONALE, l’arruolamento forzato quando scoppiano le guerre li costringe per
STARE LONTANI DALLE LORO COLTIVAZIONI E QUINDI LI
PERIODI SEMPRE PIU’ LUNGHI A
ROVINANO ECONOMICAMENTE.
POLITICA COSTITUZIONALE di questo periodo fino all’avvento
Tutta la situazione
del PRINCIPATO AUGUSTEO è DOMINATO DALL’OPPOSIZIONE DI QUESTE
DUE FORZE POLITICHE degli OPTIMATES e dei POPULARES .
RUOLO CENTRALE ha la LEGGE
In questa DIALETTICA un !!!!!!
NASCE DAL PREVALERE A
Il DIRITTO PUBBLICO E PRIVATO di questo periodo storico
SECONDA DEI MOMENTI DELL’UNA O DELL’ALTRA FORZA POLITICA.
La storia della LEGISLAZIONE MEDIO E TARDO REPUBBLICANA dunque la STORIA DEL
CONDIZIONATO dal CONFLITTO TRA I
DIRITTO DELLA MEDIA E TARDA REPUBBLICA è tutto
VALORI e le IDEOLOGIE di ciascuno di questi due GRANDI MOVIMENTI POLITICI.
iniziando subito a vedere come si
Una fase importante in cui già nel corso del III secolo a.C.,
viene STRUTTURANDO LA LOTTA POLITICA IN ROMA e che ci mostra anche la CONTINUITA’
e la DISCONTINUITA’ tra la PRIMA E LA SECONDA REPUBBLICA (divise dalle LEGES LICINIAE
CAIO FLAMINIO
SEXTIAE) ha come PROTAGONISTA .
CAIO FLAMINIO pur proveniendo da una famiglia piuttosto AGIATA della PLEBE diventa uno dei
PRINCIPALI ESPONENTI POLITICI DEI POPULARES. QUESTIONI
In questa veste promuove una serie di IMPORTANTI LEGGI che in parte affrontano
ECONOMICO SOCIALI e in parte realizzano delle RIFORME in senso
DEMOCRATICO (la parola riforma anche nel lessico attuale può dire tutto e non dire nulla: può
MAGGIOR PESO DEL POPOLO.
essere una riforma democratica o il contrario) per un
Il suo esordio politico è certamente nel segno della CONTINUITA’ con le antiche rivendicazioni
delle MASSE POPOLARI.
Nel 232 a.C. da TRIBUNO DELLA PLEBE LEX
PROPONE e FA APPROVARE una
AGRARIA che DIVIDE E ASSEGNA GRANDE NUMERO DI PICCOLI
alle classi popolari un
LOTTI DI TERRENO di AGER GALLICUS ET PICENUS, ossia quel vasto territorio che va da
SENIGALLIA alle MARCHE.
Questo territorio era AGER PUBLICUS e quindi si era sceso il DIBATTITO TRA OPTIMATES E
POPULARES SU COSA FARNE.
FLAMINIO propone e fa approvare questa LEX AGRARIA nota appunto come LEX FLAMINIA
AGRARIA che DIVIDE E DISTRIBUISCE TUTTA QUESTA VASTA PORZIONE DI TERRITORIO
rispettando le autonomie municipali. QUANTITA’ DI TERRITORIO che
Questa è una LEGGE MOLTO IMPORTANTE perché la
viene diviso NON HA PRECEDENTI .
Stiamo parlando di un’area MOLTO PIU’ VASTA RISPETTO ALL’AGER VEIENTANUS.
LA LEGGE, ci dice CICERONE, fu approvata CONTRO LA VOLONTA’ DEL
SENATO e CONTRO LA VOLONTA’ DI TUTTI GLI OPTIMATES .
Naturalmente tutto ciò è POSSIBILE grazie alla LEX ORTENSIA che circa 50 anni prima aveva
SOPPRESSO la NECESSITA’ dell’AUCTORITAS PATRUM.
Questo CICERONE ce lo dice in modo ancora più esplicito nel CATO MAIOR in cui afferma che
CAIO FLAMINIO DIVISE l’ager GALLIO PICENO contro il giudizio del senato.
L’AUCTORITAS DEL SENATO NON E’ PIU’ NECESSARIA !!!!!!
FLAMINIO PUO’ FAR APPROVARE LA LEGGE NONOSTANTE LE RESISTENZE DEI
CONSERVATORI che volevano l’AGER PUBLICUS per LORO !!!!!!!
C’è anche un’altra legge su cui le fonti si soffermano che pure si deve all’iniziativa politica di CAIO
TRASFORMAZIONE DELLE BASI
FLAMINIO e che in qualche modo ci illumina sulla
ECONOMICO SOCIALI della CLASSE DIRIGENTE ROMANA del III SECOLO A.C.
PLEBISCITUM
Questa testimonianza ci perviene da LIVIO e si riferisce al celebre
CLAUDIANUM PROPOSTO DA UN COLLEGA DI FLAMINIO e che va a VIETARE AI
che fu
SENATORI DI ESSERE PROPRIETARI DI NAVI DA CARICO SUPERIORI AD UNA CERTA
DIMENSIONE.
La ragione è che con l’allargarsi dell’egemonia ROMANA sul mediterraneo attraverso i
POSSIBILITA’ DI ARRICCHIRSI ENORMEMENTE e qui c’era il
COMMERCI MARITTIMI c’era la
RISCHIO che CHI COME I SENATORI che erano ai vertici dello stato si LASCIASSE
CONDIZIONARE PER INTERESSE PERSONALE ECONOMICO NELLE SCELTE POLITICHE.
Per i ROMANI gli AFFARI PUBBLICI non vanno MESCOLATI CON QUELLI PRIVATI.
LIVIO con efficacia dice che è IMMORALE che chi fa POLITICA faccia anche AFFARI.
PONE DEI LIMITI ALL’ATTIVITA’ DEI SENATORI e mira a PRESERVARE la
E’ una legge che
CLASSE DIRIGENTE ROMANA.
ATTENZIONE: HA UNA DOPPIA VALENZA !!!!!!
- VIETA AI POLITICI DI FARE AFFARI
- MA ALLO STESSO TEMPO VIETA A CHI HA GRANDI PATRIMONI ECONOMICI DI FARE
POLITICA. si ricollega a quella
In qualche modo se vogliamo cercarne le radici ideologiche
diffidenza dei POPULARES DI QUESTO PERIODO verso
L’IMPERIALISMO .
Chi ha grandi INTERESSI ECONOMICI HA INTERESSI NELLA
POLITICA IMPERIALISTA !!!!!!!
Si cerca di impedire che questo tipo di INTERESSI CONDIZIONINO LE SCELTE POLITICHE
DELLO STATO.
Come è noto le cose andranno in MODO ESATTAMENTE OPPOSTO !!!!!
ROMA DIVENTERA’ UNO STATO IMPERIALISTA allargano i suoi DOMINI TERRITORIALI e alla fine
ci vorranno 200 perché tutto questo imperialismo porterà al CROLLO DELLE STESSE
ISTITUZIONI REPUBBLICANE ed alla fine della LIBERTA’ POLITICA REPUBBLICANA.
In quel momento in cui la LEGGE era fatta, FLAMINIO ERA SENATORE !!!!!!!
Era divenuto SENATORE tuttavia era in netta minoranza.
Livio adotta un punto di vista MOLTO VICINO AGLI OPTIMATES.
Secondo LIVIO SOLO FLAMINIO avrebbe APPOGGIATO LA LEGGE.
Forse eccessivo ma certamente in SENATO I POPULARES erano in MINORANZA.
Per il solito discorso che dopo la LEX ORTENSIA il parere del SENATO E’ POLITICAMENTE
IMPORTANTISSIMO ma PRATICAMENTE INUTILE PER L’APPROVAZIONE DELLA LEGGE,
RIESCE A FARLA APPROVARE e il
FLAMINIO con l’appoggio degli altri del suo partito
CONSENSO DI QUESTA MISURA SUCITA NEL POPOLO tanta fiducia che gli
vale la RIELEZIONE AL CONSOLATO PER LA SECONDA VOLTA .
L’anno dopo ANNIBALE INVADE L’ITALIA e FLAMINIO a capo di UNO DEI DUE ESERCITI
CONSOLARI MUORE nella battaglia del LAGO TRASIMENO.
In tutto questo discorso c’è un punto che suscita un interrogativo e che in qualche modo è
indicativo di un’ALTRA IMPORTANTISSIMA RIFORMA che le nostre fonti attribuiscono anche essa
al III SECOLO ma su cui siamo POCHISSIMO INFORMATI per la PERDITA DELLA SECONDA
DECADE DI TITO LIVIO.
I libri dal 11 al 20, ossia quelli che coprono gran parte del III secolo SONO PERDUTI.
Noi sappiamo che in questo periodo forse proprio lo stesso FLAMINIO da TRIBUNO o durante il
PRIMO CONSOLATO avrebbe potuto fare questa RIFORMA.
Questa RIFORMA RIGUARDA LA STRUTTURA DEI COMIZI CENTURIATI .
L’ultima parte del testo liviano potrebbe suscitarci degli INTERROGATIVI ENORMI.
Ci dice che FLAMINIO FU ELETTO CONSOLE grazie all’APPOGGIO DELLA PLEBE, con
l’OPPOSIZIONE DI TUTTI GLI OPTIMATES.
La domanda è COME E’ POSSIBILE se abbiamo detto che NEI COMIZI
CENTURIATI SI VOTA IN BASE AL REDDITO ?????
Se la struttura era la medesima all’inizio della repubblica ossia era la divisione in base
CENSITARIA, questa ELEZIONE SAREBBE STATA IMPOSSIBILE.
NON SEMBRA DUBBIO QUINDI CHE LA RIFORMA A GRANDI LINEE dovette
consistere nel RENDERE SIMILI COME MECCANISMO DI VOTO i COMIZI
CENTURIATI AI CONCILI PLEBEI !!!!!
Sostanzialmente spostando il VOTO dalla DIVISIONE IN CLASSI CENSITARIE alla DIVISIONE PER
TRIBU’ dove le TRIBU’ sono dei DISTRETTI TERRITORIALI !!!!!
Dei distretti territoriali dove si vota in BASE ALLA RESIDENZA.
Questo sistema rende più democratica l’assemblea democratica che eleggeva le PIU’
IMPORTANTI MAGISTRATURE, ma ha anche un altro vantaggio:
leggi come quella della divisone dell’agro piceno fa si che molti cittadini romano siano residenti
MOLTO LONTANI DA ROMA.
La distribuzione per TRIBU’ TERRITORIALI viene GRADUALMENTE ESTESA A TUTTA
L’ITALIA PENINSULARE.
In questo modo quindi si garantiscono i DIRITTI POLITICI per coloro che NON SONO PIU’ A
ROMA O NEI DINTORNI.
Questa riforma è una delle ultime grandi della democrazia ROMANA.
———
C’è un’istituzione FONDAMENTALE che manca all’appello in tutta questa evoluzione.
Questa istituzione è il SENATO. si decide l’INDIRIZZO POLITICO DELLO
Il SENATO è l’organo al cui interno si forma e
STATO IN TUTTI I CAMPI PRINCIPALI .
Il SENATO HA UNA LUNGA STORIA.
è espressione delle GENTES PATRIZIE che sotto la guida di ROMOLO hanno dato
All’inizio
origine allo STATO ROMANO. i più anziani e autorevoli esponenti delle
All’inizio era quindi formato da 100 membri che erano
GENTES PATRIZIE.
Siccome erano i più anziani venivano appellati anche PATRES. il SENATO è
Nella più antica fase MONARCHICA ai tempi della MONARCHIA LATINO-SABINA,
in qualche modo il DEPOSITARIO della SOVRANITA’ DELLO STATO .
erano i SENATORI a DECIDERE IL SUCCESSORE.
Quando moriva il RE i POTERI DEL SENATO VENGONO LIMITATI
Con la MONARCHIA ETRUSCA (616) !!!!!!!
Vengono limitati per il fatto che essi avevano creato una MONARCHIA DI TIPO DINASTICO e
quindi di TRASMISSIONE EREDITARIA. RIACQUISTA TUTTO IL
Con la FONDAZIONE DELLA REPUBBLICA (509) il SENATO non solo
SUO POTERE ma diventa L’ORGANO GUIDA DELLO STATO ossia L’ORGANO CHE PRENDE
LE DECISIONI e che INDIRIZZA LA POLITICA DELLO STATO.
GOVERNA LO STATO PER MEZZO DEI MAGISTRATI (CONSOLI).
Nella più ANTICA REPUBBLICA L’ORGANO PIU’ IMPORTANTE DIVENTA PROPRIO IL SENATO.
in pratica sono RIDOTTI A
Gli stessi consoli banche formalmente detentori dell’IMPERIUM, SENATUS
ESECUTORI DELLE DELIBERE SENATORIE che prendono il nome di
CONSULTA . SENATO CONTA 300 MEMBRI TUTTI
All’inizio della repubblica il e ovviamente sono
PATRIZI !!!!!!!! RAPPRESENTA NEL MODO PIU’ COMPLETO il
Il senato è dunque l’organo che
PATRIZIATO ed il POTERE ED EGEMONIA dei PATRIZI SULLO STATO .
ATTRAVERSO IL SENATO CONTROLLANO I CONSOLI, TUTTE LE MAGISTRATURE E TUTTE
LE LEVE DEL POTERE.
Ad esempio infatti nel caso della scissione sul MONTE SACRO le TRATTATIVE avvennero tra
PLEBEI e IL SENATO.
IL SENATI E’ UN ORGANO DI CLASSE.
Esso è formato da TUTTI I PRINCIPALI ESPONENTI DELLE GENTES PATRIZIE.
processo di
LICINIAE SEXTIAE
Dopo le leggi è chiaro che questo
DEMOCRATIZZAZIONE DELLO STATO E DELLE ISTITUZIONI investe infine
necessariamente anche il SENATO !!!!!
Non è piu al passo con i tempi che un ORGANO COSI’ CENTRALE sia RISERVATO
SOLO AI PATRIZI ED UNA ESIGUA MINORANZA .
Per questa ragione anche in QUESTO CAMPO INTERVIENE UNA LEGGE, in realtà è un
PLEBISCITO, che va a RIFORMARE LA COMPOSIZIONE e la STRUTTURA DELL’ASSEMBLEA
SENATORIA.
Di questi riforma del PLEBISCITO che è data alla SECONDA META’ DEL QUARTO SECOLO, ci da
SESTO POMPEO FESTO
NOTIZIA in un testo piuttosto complicato .
LEX OVINIA TRIBUNICIA
Questo SESTO POMPEO FESTO ricorda il nome di una
(318-312) (TECNICAMENTE E’ UN PLEBISCITO)
PERCHE E’ IMPORTANTE ????
Perché è una legge di RIFORMA PROPOSTA DA I TRIBUNI.
Da questo complesso testo che solleva problemi davvero complicasti si evince anzitutto che
PRIMA DI QUESTO PLEBISCITUM erano i CONSOLI e negli anni in cui non c’erano i CONSOLI
erano i TRIBUNI MILITUM CONSULARI POTESTATE che NOMINAVANO I MEMBRI DEL SENATO
e li SCEGLIEVANO CON CRITERI DEL TUTTO SOGGETTIVI, cioè sceglievano LE PERSONE A
LORO PIU’ VICINE, prima tra i PATRIZI, poi quando si forma la NOBILITAS PATRIZIO PLEBEA
anche tra i PLEBEI DELLO STRATO PIU’ ELEVATO ma in ogni caso con CRITERI
SOGGETTIVI !!!!!!!
I CONSOLI o I TRIBUNI MILITUM CONSULARI POTESTATE nominavano
i SENATORI in MANIERA SOGGETTIVA .
Questo PLEBISCITUM OVINIUM cerca di PORRE UN LIMITE A QUESTO MECCANISMO che
porta ad avere dei NOMINATI nel SENATO REPUBBLICANO.
COSA STABILISCE LA LEGGE ????
LA NOMINA DEI SENATORI non venga più fatta dai CONSOLI O DAI
STABILISCE CHE affidata alla
TRIBUNI MILITUM CONSULARI POTESTATE, ma venga
MAGISTRATURA DEI CENSORI OGNI 5 ANNI
, i quali DEVONO PROCEDERE A
RINNOVARE LE COMPONENTI DEL SENATO:
NON PIU’ SOGGETTIVAMENTE, MA SEGUENDO UN PRECISO CRITERIO:
Nominare tutti coloro che avevano ricoperto negli anni precedenti UNA DELLE MAGISTRATURE
SUPERIORI, dove per MAGISTRATURE SUPERIORI si intendono quelle dei CENSORI, DEI
CONSOLI e dei PRETORI.
Tutti quelli che hanno rivestito queste magistrature devono essere scelti per il senato.
LE MAGISTRATURE MAGGIORI sono ELETTE DALLE ASSEMBLEE POPOLARI !!!!!
Quindi godono di una PROPRIA LEGITTIMAZIONE POLITICA.
Se il SENATO PER LEGGE (in base alla legge ovinia) DEVE ESSERE COMPOSTO DA QUESTI
il SENATO DIVENTA UN COLLEGIO DI
MAGISTRATI, questo significa che
MAGISTRATI, ossia un ORGANO formato da PERSONE ELETTE DAL
POPOLO . ma diventa ESSO
NON E’ PIU’ UN ORGANO NOMINATO SECONDO CRITERI SOGGETTIVI,
STESSO un ORGANO COLLEGATO (attraverso il meccanismo dell’elezione) ALLA
SOVRANITA’ POPOLARE.
L’IDEA DI FONDO è che in senato ci vanno solo coloro che avendo ricoperto le magistrature
SONO STATI SCELTI DAL POPOLO.
PLEBISCITUM OVINIUM fa il primo passo, ma non basta in
In realtà c’è da dire che questo
quanto gli EX CONSOLI, PRETORI E CONSOLI, NON ERANO NUMERICAMENTE
SUFFICIENTI PER COPRIRE TUTTI E 300 I POSTI.
Rimaneva quindi un certo numero di posti liberi in cui la nomina continuava ad avvenire
SECONDO CRITERI SOGGETTIVI DI CONVENIENZA POLITICA.
Qualche DECENNIO PIU’ TARDI un altro PLEBISCITO che forse si deve a CAIO FLAMINIO o
PLEBISCITO ATINIUM
comunque al gruppo di questo esponente dei POPULARE, chiamato .
Questo PLEBISCITUM ATINIUM stabilisce che se in SENATO RESTANO POSTI
LIBERI, si devono nominare gli EX AEDILES (plebei e curuli), i TRIBUNI DELLA
PLEBE E I QUESTORI .
Il combinato di questi PLEBISCITI azzera OGNI POSSIBILITA’ DI SCELTA DISCREZIONALE e
la LISTA DEL SENATO SI FORMA QUASI AUTOMATICAMENTE.
Il RISULTATO COSTITUZIONALE è enorme, perché tutti i MEMBRI DEL SENATO HANNO UNA
LEGITTIMAZIONE POLITICA DIRETTA DA PARTE DEL POPOLO.
Il senato che per lungo tempo era stata un’ASSEMBLEA DI PATRIZI,
diventa un ORGANO CHE RAPPRESENTA IL POPOLO !!!!!! !
Questo effetto dopo il PLEBISCITUM ATINIUM è accentuato da DUE ASPETTI:
- ENTRANO ANCHE I TRIBUNI DELLA PLEBE —> ELEZIONE DEMOCRATICA
- ENTRANO LE MAGISTRATURE MAGGIORI —> ELEZIONE DEMOCRATICA (caio flaminio
elimina il censo nell’organizzazione delle centurie)
Il SENATO ORA HA UNA LEGITTIMAZIONE POPOLARE !!!!!!!!!!!! !
SPQR= SENATUS POPULUSQUE ROMANUS
In quanto il SENATO è l’organo RAPPRESENTATIVO DEL POPOLO.
——— sextie”
Dopo il definitivo consolidarsi dell’assetto costituzionale delineato dalle leggi “liciniae che
avviene con una serie di leggi lungo tutto un secolo. La costituzione con la fine del 3 e gli inizi del
2 secolo ac raggiunge l’apogeo nel momento della sua massima perfezione. Roma oramai si
proietta oltre l’Italia verso il dominio del Mediterraneo e la Costituzione dell’Impero. In questo
contesto il numero e la funzione delle magistrature aumenta e vengono diversificati i compiti, in
pratica all’inizio della Repubblica esisteva quasi un’unica magistratura con tutti i poteri, ovvero il
consolato. Questo andava bene fino a quando Roma non diventa un impero, dove il numero e la
complessità dei compiti e delle questioni affrontate richiedevano delle magistrature più strutturate.
I consoli a partire dalla seconda metà del 3 secolo sono sempre più occupati nelle questioni
militari quindi esercitano in modo ridotto i poteri civili perche spesso lontano da Roma. Delle
funzioni civili si fanno carico altre magistrature. Le funzioni centrali sono due:
1. Funzione giudiziaria
2. Funzione legislativa
L’amministrazione della giustizia è distinta in due ambiti : quella civile e quella penale. Per la
sextie”
giustizia civile al tempo delle leggi “liciniae gli era stata creata una nuova magistratura alla
quale viene affidata tutta la gestione della giustizia civile. Questa nuova magistratura importante
per lo sviluppo del diritto romano è la pretura. Nel 367 ac c’è il primo pretore al quale se né
aggiunge un altro verso la metà del 3 secolo al quale è attribuita la giurisdizione civile tra romani e
stranieri. Già intorno alla metà del 3 secolo ac dopo la 1 guerra punica Roma stava diventando un
impero. L’egemonia politica e militare diventava anche egemonia economica. I romani intessono
sempre più spesso rapporti commerciali nel mediterraneo. I rapporti commerciali a volte generano
controversie civile tra le parti. Già vero la metà del 3 secolo ac il numero delle controversie in cui
una parte del processo è romana è un'altra è straniera costringe portarono ad aggiungere un
secondo pretore istituito nel 242 ac. Per distinguerli tra di loro a partire dal 242, il primo pretore
urbanus”
che conservava la giurisdizione nelle liti tra romani gli viene affidato il nome di “pretor
peregrinus”
mentre il secondo pretore prendi il nome di “pretor (perché i peregrini erano per lo più
che amministra il diritto tra
stranieri) e ha giurisdizione anche tra stranieri e stranieri. “Colui
cittadini e stranieri” (“pretor peregrinus”). I pretori sono fondamentali nello sviluppo del diritto
privato del secondo periodo storico che viene indicato per distinguerlo dall’antico “ius
civile” honorarum”
(dalle 12 tavole) con il termine “ius ( honores = magistrature), già nel nome c’è
un riferimento ai pretori. ad popolum”
In campo penale invece è fondamentale la “provocatio che era stata estesa alle
sanzioni patrimoniali oltre un certo ammontare. Il processo penale era pubblico e davanti
all’assemblea popolare. Questa procedura dura fintanto che Roma è solo una città-stato e il
numero di crimini è ridotto è possibile. Quando Roma cresce e la popolazione aumenta anche il
numero e il tipo di reati puniti con una sanzione penale aumenta, imponendo perciò lo sviluppo di
un ordinamento più compleasso e strutturato. Nascono così tra la fine del 3 e l’inizio del 2 secolo
questio=
dei veri e propri tribunali penali chiamati “questiones” (da indagine). A giudicare nei
“questiones” era una giuria di privati cittadini che pronunciavano la loro sentenza al termine di un
processo sotto la guida di un pretore. I tribunali sono presieduti da un pretore che dirige il
processo. Il numero dei pretori aumenta ancora con i vari pretori penali. Il numero definitivo si avrà
solo nel 1 secolo ac. Il numero quindi cresce di pari passo con l’aumentare del numero dei
tribunali e reati.
Tra il 3 e il 2 secolo ac si delinea il complesso ordinamento giudiziario fino alla fine della
Repubblica e anche durante il principato. ———
Oggi parleremo della struttura delle MAGISTRATURE ROMANE tra il III e gli inizi del II secolo,
dove la COSTITUZIONE ROMANA raggiunge il suo APOGEO !!
III secolo, inizi II = MASSIMA PERFEZIONE COSTITUZIONALE
che in antico erano affidati ai CONSOLI, in
Abbiamo visto come tutta una serie di poteri
progresso di tempo diventano COMPETENZE SPECIFICHE di NUOVE MAGISTRATURE.
Processo di SPECIALIZZAZIONE e SEPARAZIONE delle ENTITÀ
COSTITUZIONALI .
Questo avviene anche in un’ottica di SEPARAZIONE DEI POTERI COSTITUZIONALI.
POTERE GIUDIZIARIO
Il primo riguarda il POTERE GIUDIZIARIO.
Questo viene affidato come organo di vertice ad una MAGISTRATURA APPOSITA che è la
PRETURA .
Distinta tra URBANA E PEREGRINA.
Ci sono poi i PRETORI dei TRIBUNALI PENALI delle QUAESTIONES.
I consoli in tutto questo sono sempre più rivolti ai COMPITI DI
NATURA BELLICA .
POTERE LEGISLATIVO
Anche in questo campo le FIGURE DEI CONSOLI perdono valore. TRIBUNI
Come le fonti ci testimoniano, il ruolo fondamentale viene ad essere assolto dai
DELLA PLEBE !!!!!
Dopo la LEX ORTENSIA del 287 a.c. i PLEBISCITI SONO TOTALMENTE EQUIPARATI ALLE
LEGGI.
Non c’è più BISOGNO dell’AUCTORITAS PATRUM.
La gran parte dell’ATTIVITÀ LEGISLATIVA viene a concentrarsi proprio nel
CONCILIUM PLEBIS . la
Ci risulta inoltre che dal III secolo A.C. fino alla FINE DELLA REPUBBLICA (I sec. a.c.),
GRAN PARTE DELLE LEGGI sono PLEBISCITI !!! !
Il numero dei PLEBISCITI è largamente preponderante rispetto alle LEGGI COMIZIALI.
Questo significa che l’ATTIVITÀ LEGISLATIVA si è spostata in LARGHISSIMA
PARTE sul CONCILIO DELLA PLEBE .
L’attività LEGISLATIVA passa necessariamente per le mani dei TRIBUNI DELLA PLEBE e non più
per i CONSOLI.
Le leggi che propongono i consoli riguardano principalmente le DICHIARAZIONI DI GUERRA e i
TRATTATI INTERNAZIONALI.
Le leggi di questa epoca sono in LARGA PARTE DEI PLEBISCITI .
Come dopo le LICINIAE SEXTIAE è cambiata la STRUTTURA INTERNA di tutti gli organi
COSTITUZIONALI, così anche il TRIBUNATO DELLA PLEBE non è più il TRIBUNATO
RIVOLUZIONARIO del 5 e 4 SEC.
Ormai raggiunte quelle CONQUISTE DEMOCRATICHE con le LEGGI LICINIAE SEXTIAE e con le
la NATURA e la FUNZIONE DEL TRIBUNATO CAMBIA.
leggi che sono seguite,
IL TRIBUNATO DIVENTA UN ORGANO DELLO STATO e NON È PIÙ
ESPRESSIONE UNITARIA DI UNA CLASSE SOCIALE .
Ormai quella fase è finita, come la STESSA PLEBE NON ESISTE PIÙ come classe sociale
contrapposta al patriziato.
Esistono ora MOVIMENTI e FORZE POLITICHE NUOVE.
POPULARES E OPTIMATES. DIECI
Nel TRIBUNATO DELLA PLEBE, che è una MAGISTRATURA che si compone di
TRIBUNI che si eleggono per ciascun anno.
Il NUMERO è importante poiché trattandosi di una MAGISTRATURA DI VERTICE, fa si che
nel collegio dei tribuni VENGANO ORMAI RAPPRESENTATE UN PÒ TUTTE LE TENDENZE
POLITICHE.
Tendenzialmente è una MAGISTRATURA DOVE PREVALGONO I POPULARES, ma anche gli
OPTIMATES sono RAPPRESENTATI.
Questo ci dimostra che NON È PIÙ UNA MAGISTRATURA DI CLASSE.
il POTERE LEGISLATIVO SIA POSTO NELLE MANI DI
Non crea problemi quindi il fatto che
QUESTA MAGISTRATURA !!!!!
può PRESENTARE LE PROPRIE PROPOSTE DI
Questo perché ciascun partito
LEGGE perché sono presenti ESPONENTI di diverse fazioni politiche.
e questo è possibili poiché secondo i
Questo fatto comporta anche un LIMITE al POTERE DEI SINGOLI TRIBUNI,
PRINCIPI della costituzione REPUBBLICANA ogni MAGISTRATURA DEVE
GARANTIRE IL BILANCIAMENTO DEI POTERI e si garantisce attraverso una
FORMA COLLEGIALE .
In OGNI MAGISTRATURA è garantito a ciascun membro il DIRITTO DI VETO !!!
Quindi ogni partecipante ha la possibilità di PARALIZZARE L’ATTIVITÀ DI QUELL’ORGANO.
Per i romani è più importante che il SINGOLO NON FACCIA DANNI
ALL’INSIEME rispetto alla stessa CAPACITÀ DI AZIONE DELLA
MAGISTRATURA STESSA !!! !
Applicato al COLLEGIO DEI TRIBUNI DELLA PLEBE, bastava che un TRIBUNO OPPONESSE
VETO per PARALIZZARE L’ATTIVITÀ DEL COLLEGIO. sono presenti VARIE TENDENZE,
È chiaro che se all’interno dell’ASSEMBLEA TRIBUNIZIA
questo determina dei CONFLITTI e questo aspetto che diventa un LIMITE DEL
POTERE DEI TRIBUNI è ben scolpito dalle parole di CICERONE.
CICERONE non vede di buon occhio il TRIBUNATO DELLA PLEBE in quanto OPTIMATES.
FAR
Egli per fermare questa MAGISTRATURA dice che è soltanto necessario riuscire a
ELEGGERE ALMENO UN APPARTENENTE AGLI OPTIMATES che potesse PARALIZZARE
L’INTERO COLLEGIO.
Il POTERE LEGISLATIVO si concentra nei TRIBUNI, ma con POTENZIALITÀ E LIMITI ANNESSI.
CENSURA
Un’ALTRA MAGISTRATURA che spicca è la .
CENSORI 446
I vengono istituiti nel A.c. Con il COMPITO DI REDIGERE LE LISTE DEL
CENSO.
Ossia di fare il CENSIMENTO DEGLI ABITANTI, suddivisi in base al REDDITO.
Erano quindi i CENSORI che andavano a STABILIRE LA COMPOSIZIONE
DEI COMIZI CENTURIATI in base al REDDITO di ciascun GRUPPO
FAMILIARE .
A questo compito se ne aggiunge uno di MINORE IMPORTANZA.
Ossia quello di compilare le liste di senatori .
l’OVINIUM e l’ATINIUM
Due PLEBISCITI di cui abbiamo già parlato ossia che è più o meno
attribuiscono ai
intorno alla METÀ DEL TERZO SECOLO (tempo di CAIO FLAMINIO),
CENSORI LA FUNZIONE DI COMPILARE LA LISTA DEI MEMBRI DEL SENATO
seguendo l’ORDINE DELLE MAGISTRATURE .
Quindi METTONO IN SENATO prima gli EX MAGISTRATI MAGGIORI (Ex consoli ed Ex pretori)
in base all’aggiunta fatta DAL PLEBISCITUM
mentre per i POSTI ANCORA VACANTI,
ATINIUM gli EX AEDILI, EX TRIBUNI ed EX QUESTORI .
Il CENSIMENTO ed il RINNOVO DEL SENATO vengono fatti OGNI CINQUE ANNI.
I CENSORI vengono eletti dai COMIZI CENTURIATI OGNI 5 ANNI e rimangono
in carica 18 MESI .
È quindi una MAGISTRATURA TEMPORANEA .
Questi 18 mesi sono il TERMINE ENTRO IL QUALE I CENSORI devono portare a termine le loro
funzioni.
Si tratta di UNA CARICA DI GRANDE PRESTIGIO . CURSUS HONORUM
In genere è l’ultima carica facente parte del famoso .
In base alla struttura COSTITUZIONALE, si potevano candidare alla CENSURA solo coloro che
avevano GIÀ RICOPERTO IL CONSOLATO.
CENSORI CONSOLI E PRETORI sono MAGISTRATURE MAGGIORI perché
sono CUM IMPERIUM .
Hanno il DIRITTO DI CONVOCARE I COMIZI CENTURIATI E IL SENATO.
C’è poi nella costituzione romana un VASTISSIMO NUMERO DI MAGISTRATI MINORI, ma per noi
soltanto due sono rilevanti.
Si tratta degli AEDILES e dei QUESTORI .
Gli EDILI sono 4.
- 2 AEDILES PLEBIS: sono i più antichi ed erano coloro che si occupano del TESORO DI
CERERE
- 2 AEDILES CURULES: sono gli Edili PATRIZI e così chiamati perché hanno diritto ad un
particolare SEGGIO detto SEDIA CURULIS. Istituiti al tempo delle LICNIAE SEXTIAE. Sono
all’inizio SOLO PATRIZI, ma poi diventano un’unica magistratura alla quale tutti possono
prendere parte.
Questi AEDILES hanno 3 FUNZIONI FONDAMENTALI.
Queste funzioni sono riassunte dalle fonti con l’espressione:
- CURA URBIS
- CURA HANNONE
- CURA LUDORUM
CURA URBIS
Questo perché hanno compiti di PULIZIA MUNICIPALE.
CURA HANNONE
Ossia cura dei RIFORNIMENTI GRANARI per tutta la città.
Era un compito gravoso perché già nel I secolo a.c. Roma contava UN MILIONE DI ABITANTI
CURA LUDORUM
Perché erano anche RESPONSABILI dell’organizzazione dei GIOCHI PUBBLICI durante le
FESTIVITÀ PREVISTE DAL CALENDARIO dello STATO.
Quella dell’EDILE era una MAGISTRATURA che costituiva un TRAMPOLINO DI LANCIO per le
MAGISTRATURE SUPERIORI.
Dal punto di vista del DIRITTO PRIVATO questa magistratura è MOLTO
IMPORTANTE in quanto della cosiddetta della cosiddetta CURA URBIS gli AEDILES hanno
VERA E PROPRIA GIURISDIZIONE SU ALCUNE MATERIE
una che riguardano essenzialmente
CONTROVERSIE che potevano sorgere nelle COMPRAVENDITE che
le
venivano effettuate durante i MERCATI .
Hanno quindi una GIURISDIZIONE che FUNZIONA ESATTAMENTE COME QUELLA DEI
PRETORI, quindi sono MOLTO IMPORTANTI.
RIMEDI GIUDIZIARI che vanno a costituire una sorta di DIRITTO
Creano tutta una serie di
DEL MERCATO.
I QUESTORI
I questori sono gli AIUTANTI DEI CONSOLI.
Questo ha luogo anzitutto nella GERARCHIA MILITARE .
Di QUESTORI tuttavia ne esistono di vari tipi.
Il loro numero è consistente:
- QUESTORES ERARI che si occupano del TESORO DELLO STATO, che i romani
chiamavano ERARIUM.
- QUAESTORES PARRICIDII che hanno un compito importante nell’ambito del
PROCESSO CRIMINALE. Quando un cittadino romano in antico esercitava la PROVOCATIO AD
POPULUM, a sostenere l’accusa davanti all’assemblea popolare NON ERANO I CONSOLI ma i
QUAESTORES PARRICIDII.
Tutte queste MAGISTRATURE che abbiamo visto riguardano L’AMMINISTRAZIONE INTERNA
DELLO STATO ROMANO.
DAL III secolo a.c. I DOMINI ROMANI cominciano ad ESPANDERSI
GRANDEMENTE .
Già dopo la fine della PRIMA GUERRA PUNICA, perciò nella metà del III secolo a.c. Roma ormai
ma inizia ad avere anche dei territori fuori dall’Italia.
controlla TUTTA LA PENISOLA ITALICA,
L’influenza Romana raggiunge la Sicilia, la Sardegna e la Spagna.
Con la fine della seconda guerra punica, con la battaglia di ZAMA nel 202 Roma diventa potenza
EGEMONE nel mediterraneo e nei 50-60 anni successivi si espande prima VERSO LA GRECIA e
poi in ASIA.
Questo enorme ALLARGAMENTO pone l’esigenza di CONTROLLARE QUESTI
TERRITORI attraverso degli ORGANI DELLO STATO che GOVERNINO .
La via che viene presa è diversa da quella presa in ITALIA.
In Italia i romani NON AVEVANO SEGUITO un metodo unitario, ma avevano seguito quel metodo
DIVIDE ET IMPERA ossia soluzioni differenziate con
che si indica con ,
l’UNICO SCOPO CHE TUTTI GLI ALTRI SI UNISSERO CONTRO ROMA .
In alcuni casi i territori conquistati erano diventati TERRITORI ROMANI.
Le ANTICHE CITTÀ AUTONOME che vivevano in quegli spazi vennero trasformate in ENTITÀ
MUNICIPIA
AMMINISTRATIVE che presero il nome di .
MUNICIPIA viene da MUNERA CAPERE: prende questo nome in quanto queste città erano
tenute a pagare delle TASSE (munera) a Roma.
Perdono quindi OGNI SOVRANITÀ e diventano degli ENTI AMMINISTRATIVI territoriali che
RISCUOTONO LE TASSE per conto dei romani.
Tutto questo ASSETTO MUNICIPALE verrà poi disciplinato in maniera UNITARIA da una legge di
GIULIO CESARE nel 45 A.C..
La celebre LEX IULIA MUNICIPALIS .
Il cui TESTO abbiamo PER INTERO conservato nelle EPIGRAFI che si trovano nel museo
archeologico di Napoli.
Nei TERRITORI CONQUISTATI e annessi ai domini romani ci sono I MUNICIPI.
In altri casi ROMA LASCIA AUTONOMIA alle CITTÀ CONQUISTATE.
FOEDERA
Le lega a sé con DEI TRATTATI INTERNAZIONALI: .
FOEDERA
Ci sono due tipi di :
- FOEDERA INIQUA
- FOEDERA EQUA
LE FOEDERA INIQUA
In questa forma VIENE RISPETTATA LA SOVRANITÀ, ma nel trattato SONO RICONOSCIUTE
DELLE LIMITAZIONI ALLA SOVRANITÀ MOLTO FORTI.
LE FOEDERA EQUA
È la forma in cui, stando al trattato scritto, ROMA e l’ALTRO STATO SONO ALLA PARI.
Tuttavia i rapporti in ITALIA sono sempre a favore di ROMA.
I ROMANI cominciano un processo graduale di ROMANIZZAZIONE dell’Italia.
Spesso questo procedimento viene portato avanti con un altro mezzo ulteriore che
DEDUZIONE DI COLONIE
è la .
Roma fonda nuove città abitate da cittadini romani nei PUNTI PIÙ STRATEGICI e di RECENTE
CONQUISTA.
Le colonie sono FORMALMENTE AUTONOME, ma anche esse sono DIPENDENTI DA ROMA.
Questo modello che porterà all’UNIFICAZIONE DELL’ITALIA e che porterà alla
per tanti motivi non può essere
trasformazione di uno STATO ROMANO ITALICO,
seguito per i nuovi territori .
- DIMENSIONE ETNICO CULTURALE DIVERSA
- TERRITORI PERCEPITI COME NON ITALICI.
Questi paesi essendo considerati NON ITALICI i ROMANI li vogliono SFRUTTARE
ECONOMICAMENTE PIÙ POSSIBILE.
In questi nuovi territori i ROMANI mandano un GOVERNATORE.
Chi sono questi governatori ???
La SICILIA e la SARDEGNA vengono costituite PROVINCE.
A capo di queste PROVINCE ci sono RISPETTIVAMENTE DUE PRETORI.
Tuttavia il numero di questi pretori è destinato ad aumentare:
- 2 PRETORI per il processo civile: URBANUS e PEREGRINIUM
- 2 PRETORI per il processo penale delle QUAESTIONES
- 2 PRETORI al governo, UNO alla SICILIA ed UNO alla SARDEGNA.
Tuttavia le PROVINCE AUMENTANO !!!!
SPAGNA, NORD AFRICA, ASIA
NON SI PUÒ AUMENTARE A DISMISURA IL NUMERO DEI
PRETORI !!!!
COSA SI FA ???
Si affida il GOVERNO DELLE PROVINCE agli EX CONSOLI e EX
PRETORI, ai quali viene PROROGATO L’IMPERIUM .
PROCONSOLI e
NUOVA MAGISTRATURA:
In questo modo nasce una
PROPRETORI .
Governano ossia la PROVINCIA con gli STESSI POTERI che sarebbero spettati a UN
CONSOLE o UN PRETORE . PROVINCE PRETORIE
Si comincia quindi a distinguere tra (meno importanti) e
PROVINCE CONSOLARI (più importanti).
Queste nuove figure sono destinate a svolgere un ruolo fondamentale negli SVILUPPI STORICO
CULTURALI SUCCESSIVI e soprattutto nel corso dell’ultimo secolo della repubblica.
———
Il 2 secolo A.C. iniziano a
segna l’inizio di una FASE STORICA all’interno della quale
manifestarsi i primi segni di CRISI dello STATO REPUBBLICANO .
Raggiunto l’apice inizia una fase che preannuncia la FINE DELLO STATO REPUBBLICANO.
Questa parabola DISCENDENTE dello stato repubblicano e della COSTITUZIONE
FONDAZIONE di un NUOVO REGIME POLITICO
REPUBBLICANA porta alla nel quale
LIBERTÀ REPUBBLICANE ossia la LIBERTÀ POLITICA DEI CIVES viene
le
sostanzialmente CANCELLATA .
Questo regime che emerge alla fine del PRIMO SECOLO a.c. È quello del
PRINCIPATO AUGUSTEO .
La domanda che sorge è perché le ISTITUZIONI REPUBBLICANE, che pur
garantire il MASSIMO DI LIBERTÀ POLITICA AI CITTADINI,
riuscirono a
iniziano a crollare ???
L’esperienza COSTITUZIONALE REPUBBLICANA ha INFLUENZATO FORTEMENTE gli IDEALI
REPUBBLICANI sorti con le RIVOLUZIONI AMERICANA E FRANCESE.
I motivi del CROLLO SONO MOLTEPLICI !
1) FATTORI GEOPOLITICI : Roma ormai nel corso del II SECOLO è
diventata la POTENZA EGEMONE del MEDITERRANEO.
La sua base territoriale si è enormemente dilatata.
Questo inizia a porre dei problemi rispetto alle istituzioni REPUBBLICANE che erano
state CREATE per una STRUTTURA STATALE che al massimo poteva avere le
dimensioni dell’Italia .
Si crea un PROBLEMA di RAPPRESENTANZA POLITICA ! ossia
Al tempo stesso la soluzione che i ROMANI ELABORANO per il governo delle province,
PROCONSOLI e PROPRETORI, è una SOLUZIONE CHE RISULTA SBAGLIATA .
Questo perché questi PROCONSOLI E PROPRETORI nelle PROVINCE di cui erano
avevano dei POTERI VASTISSIMI
GOVERNATORI .
Assommavano cioè tutta una serie di poteri che a Roma e in Italia erano necessariamente
SUDDIVISI tra VARIE ALTRE MAGISTRATURE.
MENTRE A ROMA E IN ITALIA C’ERA UN EQUILIBRIO, NELLE PROVINCE NO !!! !
LEGATI
Spesso il senato invia nelle province assieme al GOVERNATORE dei che controllino ciò
che fa il GOVERNATORE.
È chiaro però che si tratta di un CONTROLLO SPESSO INSUFFICIENTE.
CONCENTRAZIONE
Un controllo che NON RIESCE AD ARGINARE quella che è in realtà una
DI POTERI ENORME nell’ambito del TERRITORIO.
GOVERNATORI
Questi sono a capo di tutto il governo provinciale, controllano l’amministrazione
GIUSTIZIA CIVILE E PENALE
della nelle province e sopratutto a questi poteri di tipo civile
UNISCONO il COMANDO MILITARE .
In questo periodo le FORZE PIÙ CONSISTENTI DI ROMA SONO STANZIATE NELLE PROVINCE
ed alle DIPENDENZE DEI GOVERNATORI !!!!
I governatori si trovano sempre in una situazione di CRESCENTE SUPREMAZIA legata al
COMANDO DELLE LEGIONI. CAIO MARIO
CRITICITÀ
Questa si accentua quando alla fine del II Secolo A.C., ,
ESERCITO DI LEVA in ESERCITO PROFESSIONALE
riforma l’esercito è lo trasforma in (di
mercenari sostanzialmente).
Questo fatto accentua la differenza tra CITTADINO E SOLDATO .
PREVALEVA IL RISPETTO DELLO
Fino a quel momento erano la stessa cosa e per questo
STATO. NON SONO PIÙ FEDELI
Quando però gli eserciti diventano di MERCENARI, costoro
ALLO STATO QUANTO AL COMANDANTE .
Fino all’arrivo delle GUERRE CIVILI con MARIO E SILLA, CESARE E POMPEO, inizia a crescere
all’interno della COSTITUZIONE un POTERE EVERSIVO che è legato a questo fenomeno.
Gli ESERCITI PROFESSIONALI hanno un RUOLO SEMPRE CRESCENTE fino
ad ottenere un PESO POLITICO !!!!!
Non c’è tuttavia rimedio perché gli ESERCITI sono INDISPENSABILI PER LA POLITICA
IMPERIALISTA DI ROMA.
2) STRUTTURE ECONOMICHE : le basi dell’economia ROMANA
CAMBIANO PROFONDAMENTE.
Ad esempio vi è lo SVILUPPO DEL CAPITALE COMMERCIALE.
Un altre profilo essenziale del cambiamento che si realizza
riguarda la TRASFORMAZIONE DELL’ECONOMIA ROMANA in
un’ECONOMIA DI TIPO SCHIAVISTICO !!!!
Fino a questo momento la PRESENZA DEGLI SCHIAVI a ROMA era stata MOLTO LIMITATA.
Con le GUERRE DI CONQUISTA l’economia romana si trova a disporre di un enorme quantità di
forza lavoro di tipo SERVILE. STRUTTURA DELLA SOCIETÀ
Tutto questo TRASFORMA L’ECONOMIA e la .
Un piccolo gruppo di persone POSSIEDE UN’ENORME QUANTITÀ DI MANODOPERA che fa
CONCORRENZA AL MERCATO LIBERO E SALARIATO . l’IMPOVERIMENTO
Questa invadenza del MERCATO SERVILE nell’ambito economico determina
DELLE PERSONE LIBERE e l’affermazione di un PROLETARIATO URBANO a ROMA e nelle
principali città dell’IMPERO. FRUMENTATIONES DISTRIBUZIONI GRATUITE
Questa massa proletaria vive delle ossia delle
DI GRANO AL POPOLO.
Questo grave mutamento è particolarmente evidente se si considera la situazione dal punto di
dell’AGER PUBLICUS
vista .
CREANO ENORMI LATIFONDI coltivati da INGENTI MASSE
È un periodo in cui si
DI SCHIAVI.
Gradualmente scompare la MEDIA E PICCOLA PROPRIETÀ AGRICOLA .
Scompare il CETO DEI PICCOLI AGRICOLTORI.
Scompare la PLEBE RURALE che era stata una delle anime delle RIFORME DEMOCRATICHE
DELLO STATO tra il quarto e terzo secolo.
Questa PLEBE che scompare si trasforma in PROLETARIATO URBANO.
3) COMPARSA PROLETARIATO URBANO
4) CAMBIAMENTI CULTURALI
MODO DI PENSARE e cambia la RELIGIOSITÀ TRADIZIONALE.
Cambia il
Questo è in larga parte dovuto al fatto che la società romana viene in CONTATTO PROFONDO
con le GRANDI CIVILTÀ DELL’ORIENTE.
A cominciare dalla CULTURA GRECA.
Radicale cambiamento e trasformazione della società.
Si entra in un periodo attraversato da FERMENTI DI VARIO TIPO.
L’insieme di tutti questi cambiamenti determina una CRESCENTE INADEGUATEZZA delle
ISTITUZIONI TRADIZIONALI.
Ci saranno alcuni RIFORMATORI CORAGGIOSI che cercheranno di porre rimedio a queste
situazioni: TIBERIO E CAIO GRACCO
Tra questi va anzitutto ricordata l’azione riformatrice di .
Tuttavia questi tentativi NON RIUSCIRANNO A IMPEDIRE UNA CRISI che inizia la sua fase più
acuta a partire dal SECONDO DECENNIO DEL PRIMO SECOLO A.C.
Questo perché la LOTTA POLITICA DEGENERA NELLE GUERRE CIVILI.
———
Uno dei principali PROBLEMI ECONOMICI che sorgono nel II SEC. a.c. E che concorrono ad
alimentare la crisi che caratterizzano l’ULTIMO SECOLO DELLA REPUBBLICA ROMANA, è
creazione in Italia di LATIFONDI DI DIMENSIONI ENORMI che sono
rappresentato dalla
il segno della CONCENTRAZIONE DELLA GRAN PARTE DELLE TERRE nelle mani di un
ceto molto ristretto che ovviamente dal punto di vista politico è LEGATO ALLA NOBILITAS
PATRIZIO PLEBEA e al MOVIMENTO DEGLI OPTIMATES.
Una delle caratteristiche fondamentali di questo periodo è L’ACCUMULO DELLE TERRE NELLE
MANI DI POCHI. resi produttivi con CRITERI
Questi enormi possedimenti terrieri sono ormai sfruttati e
CAPITALISTICI tesi alla MASSIMAZIONE DEL PROFITTO.
Si tratta di una PRODUZIONE TESA ALLA VENDITA SU
MERCATO !!!
NON PIÙ SUSSISTENZA !
Nascono AZIENDE AGRICOLE di grandi dimensioni in cui LAVORANO fino a MIGLIAIA DI
SCHIAVI.
Questo perché la FORZA LAVORO è ormai rappresentata dagli SCHIAVI che
provengono dalle GUERRE DI CONQUISTA .
Questa situazione provoca una PROGRESSIVA CRISI della MEDIA E PICCOLA proprietà terriera.
il PICCOLO E MEDIO AGRICOLTORE NON PUÒ
Questa situazione è inoltre dovuta al fatto che
COMPETERE SUL MERCATO IN CUI LA PRODUZIONE è realizzata attraverso gli SCHIAVI.
Verso la metà del II secolo a.c. Inizia a determinare:
- CONCENTRAZIONE DI RICCHEZZA ENORME nelle mani dei LATIFONDISTI
da un lato
- PRESENZA DI GENTE costretta ad ABBANDONARE LE
dall’altro la crescente
CAMPAGNE e vanno ad alimentare una MASSA DI PROLETARIATO URBANO che
vive di espedienti e di quelle FRUMENTATIONES che consistono nella distribuzione gratuita di
grano.
Grande SQUILIBRIO SOCIALE
Tanto più grave quanto questo ceto di piccoli e medi proprietari terrieri che avevano prima goduto
della distribuzione dell’AGER VEIENTANUS, poi della LEX FLAMINIA che aveva distribuito i terreni
PICENI.
Questa situazione era resa ancora più iniqua dal fatto che questi GRANDI LATIFONDI su cui
erano costituiti in gran parte da
esistevano queste IMPONENTI AZIENDE AGRICOLE,
AGER PUBLICUS . 133
Questa è la situazione quando nel a.c. Viene eletto tribuno della plebe un personaggio che
TIBERIO SEMPRONIO GRACCO
prende il nome di .
TIBERIO GRACCO viene colpito da questa situazione di PROGRESSIVO SPOPOLAMENTO
DELLE CAMPAGNE.
Le campagne dell’Italia sono ora abitate da MASSE DI SCHIAVI che vivono in condizioni derelitte.
LEX AGRARIA
TIBERIO decide di proporre al CONCILIUM PLEBIS una dal
contenuto molto incisivo. si richiama alla LEX LICINIA
In sostanza la legge di TIBERIO GRACCO riprende e
SEXTIA DE MODO AGRORUM (367) .
Questa legge aveva posto PER LA PRIMA VOLTA DEI LIMITI all’APPROPRIAZIONE DELL’AGER
PUBLICUS.
Questi limiti erano 500 IUGERI DI TERRA che potevano eventualmente essere aumentati di 250
iugeri per i primi due figli arrivando a un massimo di 1000 iugeri.
In base a questa legge nessuno avrebbe potuto detenere più di 1000 iugeri di AGER PUBLICUS.
NON PREVEDEVA UNA SANZIONE ADEGUATA.
Il problema è che questa legge
Sembra che chi superasse il limite andasse incontro al PAGAMENTO DI
SANZIONI PECUNIARIE .
Ovviamente nella maggior parte dei casi si preferiva PAGARE LA MULTA E TENERSI LA TERRA.
Questi limiti, pur formalmente sanciti NON ERANO STATI RISPETTATI.
Su questo interviene la PROPOSTA DI LEGGE DI TIBERIO GRACCO.
Questa ROGATIO AGRARIA prevede che il LIMITE DELLA LICINIA SEXTIA DE MODO
AGRORUM debba essere osservato da tutti e che chiunque possedesse AGER
PUBLICUS in MISURA SUPERIORE dovesse RESTITUIRLO ALLO STATO .
PICCOLI LOTTI da
Prevede poi che le TERRE RECUPERATE debbano essere suddivise in
DISTRIBUIRE GRATUITAMENTE TRA I PICCOLI AGRICOLTORI.
Questa legge stabilisce anche gli STRUMENTI per REALIZZARE QUESTO SCOPO:
MAGISTRATURA AD HOC
crea addirittura una che ha al vertice una COMMISSIONE
TRESVIRI AGRIS DANDIS
formata da TRE MAGISTRATI che prendono il nome di
ADSIGNANDIS ET ADIUDICANDIS .
Significa quindi TRE PERSONE INCARICATE DI ASSEGNARE LE TERRE e di INTERVENIRE
sulle CONTROVERSIE che dovessero sorgere sui CONFINI.
LA MORALE È CHIARA:
Per la prima volta si metteva a punto un meccanismo per far osservare EFFETTIVAMENTE le
regole già fissate dalla LICINIA SEXTIA DE MODO AGRORUM.
L’APPROVAZIONE DI QUESTA LEGGE è tutt’altro che PACIFICA !!! !
uno degli altri TRIBUNI, un certo
Quando TIBERIO la porta alla votazione dell’assemblea,
OTTAVIO, METTE IL VETO !
Il TRIBUNATO è una magistratura COLLEGIALE e come in ogni magistratura romana ogni
magistrato HA DIRITTO DI VETO.
TRIBUNATO DELLA PLEBE non è più la MAGISTRATURA DELLE
È vero però che il
LOTTE PLEBEE .
Tra i TRIBUNI ci sono individui che hanno ESIGENZE ASSAI DIVERSE.
Tra questi ANCHE IL PARTITO DEGLI OTTIMATI in genere
riusciva a FARNE ELEGGERE QUALCUNO .
Qualche decennio più tardi CICERONE scrive che in definitiva per paralizzare il tribunato della
plebe bastava AVERE ANCHE UN SOLO TRIBUNO.
Questo Ottavia mette il veto cercando di impedire l’approvazione della legge.
FORZATURA COSTITUZIONALE.
TIBERIO alla fine ricorre ad una TIBERIO chiama l’assemblea a
Visto che questo collega non intende in NESSUN MODO
votare la DECADENZA DALLA CARICA di questo TRIBUNO OTTAVIO .
NON ERA MAI ACCADUTO CHE UN’ASSEMBLEA PRIVASSE DEL SUO
POTERE UN MAGISTRATO REGOLARMENTE ELETTO .
Sta di fatto che questo OTTAVIO VIENE DEPOSTO dalla carica, al suo posto viene eletto un altro
tribuno stavolta FILO-GRACCANO e quindi la legge a quel punto viene APPROVATA.
Siamo nel 133 ed ENTRA IN VIGORE la LEX SEMPRONIA AGRARIA .
A seguito della promulgazione di questa legge GLI EFFETTI SONO ENORMI !
Inizia ad operare questa COMMISSIONE CREATA DALLA LEGGE DI TIBERIO GRACCO e quindi
iniziano a fare un CENSIMENTO DELLE TERRE e quindi misurare le proprietà ed i
possedimenti. RIPRISTINARE I CONFINI TRA LA PROPRIETÀ PRIVATA E L’AGER
Cominciano quindi a
PUBLICUS e stabilire CHI HA INFRANTO LE NORME e ha superato i LIMITI previsti dalla
LICINIA SEXTIA DE MODO AGRORUM.
Inizia un lavoro imponente che non riguarda semplicemente L’AGRO ROMANO ma tutta l’Italia
CENTRALE e MERIDIONALE.
Del lavoro di questa commissione istituita dalla LEGGE DI TIBERIO noi abbiamo anche
RISCONTRI DI TIPO MATERIALE:
I ROMANI QUANDO ANDAVANO A RICOSTITUIRE I CONFINI vi apponevano dei segni, delle
PIETRE TERMINALI alcune delle quali sono state ritrovate.
La maggior parte di questi recano un’INCISIONE EPIGRAFICA ed il TESTO DELL’EPIGRAFE fa
RIFERIMENTO esattamente all’attività della commissione TRIUMVIRALE prevista dalla LEGGE DI
TIBERIO.
Nel ricostruire i confini laddove recuperano allo STATO L’AGER PUBLICUS di cui i privati si erano
CENTURIATIO
ABUSIVAMENTE IMPOSSESSATI, effettuano la cosiddetta :
Dividono il terreno secondo LINEE PERFETTAMENTE ORTOGONALI.
Questi TERMINI infatti sulla parte anteriore presentano una descrizione circa la COMMISSIONE
che ha proceduto al censimento delle terre.
Sulla parte superiore sono INCISE DELLE LINEE che rappresentano quello che i ROMANI
CARDO DECUMANO
chiamavano il (linea orientata da nord a sud) ed il (linea da est a ovest).
Procedono in modo FORTEMENTE RAZIONALE.
È chiaro che la Roma del secondo secolo a.c. Aveva fatto propria la CULTURA GRECA.
La cultura greca al suo interno comprendeva il PENSIERO GEOMETRICO.
L’attuazione della legge era appena iniziata e questa era una legge che richiedeva molto tempo
per essere portata ad esecuzione.
Questo lavoro di censimento delle terre riguardava tutta l’Italia centrale e meridionale.
disponeva di CENTINAIA DI
I TRESVIRI sono al vertice di una struttura che
AGRIMENSORI !!!! AGRIMENSORI
Naturalmente questi tre non potevano fare tutto il lavoro perciò vi erano degli
che erano incaricati di svolgere queste misurazioni .
TERMINA LA CARICA DI TRIBUNO
La legge era in corso di esecuzione ma nel frattempo
A TIBERIO !!! !
TIBERIO si presenta per la RIELEZIONE.
A questo punto però i suoi nemici sono tanti e agguerriti. POPULARES e degli
Durante i comizi elettorali scoppiano dei tumulti tra le fazioni dei
OPTIMATES. SCIPIONE NASICA il CONSOLE
Alcuni senatori capeggiati da un certo chiedono che
IN CARICA ricorra alla FORZA PUBBLICA CONTRO IL MOVIMENTO
GRACCANO . è assolutamente INCONCEPIBILE
Siccome in base alla costituzione romana questo
poiché c’era la PROVOCATIO AD POPULUM che impediva di infierire su un cittadino,
men che meno era possibile l’UTILIZZO DELLA FORZA PUBBLICA contro persone NON
PROCESSATE né REGOLARMENTE CONDANNATE.
FORZATURA COSTITUZIONALE METTERE AI VOTI un
Con una questi senatori chiedono di
SENATUS
PARTICOLARE DECRETO SENATORIO che era chiamato
CONSULTUM ULTIMUM .
Si trattava di un decreto che il senato adottava quando il NEMICO era ALLE PORTE DELLA
CITTÀ.
Sostanzialmente consisteva nella dichiarazione dello STATO D’ASSEDIO .
Con ciò si autorizzava il console a fare QUANTO NECESSARIO per DIFENDERE LA CITTÀ.
Ovviamente si trattava di una misura che da TANTISSIMO TEMPO non veniva utilizzata.
Era stata utilizzata al tempo dell’ASSEDIO GALLICO, quindi intorno al 390 a.c., quindi in un
passato ormai lontano.
La distorsione sta nel fatto che si propone di utilizzare questa misura NON
CONTRO DEI NEMICI, ma CONTRO DEI CITTADINI solo perché appartenenti
a una DIVERSA PARTE POLITICA .
Con questa proposta si cerca di AGGIRARE tutto l’impianto delle GARANZIE COSTITUZIONALI.
quell’anno uno dei due consoli era UNO DEI
Per una singolare coincidenza, PUBLIO MUCIO SCEVOLA
MAGGIORI GIURISTI DI QUEL TEMPO : .
PUBLIO MUCIO SCEVOLA si rifiuta di FAR VOTARE il SENATUS CONSULTUM
ULTIMUM contro i graccani .
Lo scrittore greco PLUTARCO che è autore di una biografia di TIBERIO GRACCO, riporta delle
argomentazioni che questo giurista utilizzo per OPPORSI a questa FORZATURA
COSTITUZIONALE.
Un GIURISTA fa rispettare la costituzione.
Dice che se ci saranno dei REATI si faranno dei processi, ma È FUORI DISCUSSIONE utilizzare la
misura dello STATO D’ASSEDIO CONTRO I CITTADINI.
IL SENATUS CONSULTUM ULTIMUM NON VIENE VOTATO !!!!
PUBLIO MUCIO SCEVOLA si rifiuta di usare la forza pubblica contro alcuni PRIVATI CITTADINI,
NON BASTA a far finire nella tragedia
ma questo la vicenda di TIBERIO GRACCO in quanto lo
SCIPIONE NASICA insieme ad altre persone si ARMA e
stesso
aggredisce TIBERIO e i GRACCANI facendo strage .
È una vicenda SENZA PRECEDENTI !!!!
Fino a quel momento anche nelle fasi più esasperate della lotta tra patrizi e plebei NON SI ERA
MAI FATTO RICORSO ALLA VIOLENZA.
Un partito comincia AD USARE LE ARMI CONTRO L’ALTRO.
Con la vicenda di Tiberio GRACCO ha inizio un DECLINO che porterà alle GUERRE CIVILI.
FINE DEL REGIME REPUBBLICANO
Con esse porterà alla e alla fondazione di un
NUOVO REGIME POLITICO che sarà quello del PRINCIPATO
AUGUSTEO .
Ossia un’AUTOCRAZIA su BASI MILITARI. ———
Dopo la morte di Tiberio Gracco, la lex agraria che il tribuno aveva fatto approvare rimane però in
vigore e quindi continua quel lavoro della commissione triumvirale rivolto a censire le terre e a
recuperare allo Stato l’ager publicus detenuto da privati in misura superiore ai limiti della lex licinia
sestia de modo agrorum. Questa attività riceve un nuovo e ulteriore impulso quando, a distanza di
10 anni dalla morte di Tiberio Gracco, viene eletto tribuno della plebe il fratello minore: Caio
Sempronio Gracco. Da tribuno Caio Gracco riprende con una nuova intensità l’opera del fratello,
ma ne allarga in qualche modo il fronte dell’azione politica. Mentre Tiberio Gracco si era
concentrato sulla questione agraria, con Caio Gracco la questione agraria rimane centrale, ma
questo tribuno intraprende un’opera legislativa di riforma più generale. Quindi persino più del
fratello va a rimettere in discussione tutta una serie di assetti di potere, che si erano da tempo
consolidati nel senso di garantire il predominio di una parte ristretta del ceto senatorio , legata agli
interessi dei grandi latifondisti terrieri, che ormai aveva creato una vera e propria oligarchia
all’interno dello Stato repubblicano. Quindi presenta e fa approvare varie proposte legislative. Fra
le più importanti c’è anzitutto una nuova lex agraria, che implementa e rafforza quella del fratello,
nel senso di prevedere non solo la distribuzione delle terre dell’ager publicus tolto ai latifondisti tra
le classi più povere, ma anche di prevedere a favore dell’assegnatario di queste terre
l’inalienabilità del fondo. Cioè distribuisce le terre alle classi più povere con la clausola che non
possono venderle e che non si possono comprare. Questo per la ragione che nelle precedenti
distribuzioni per aggirare lo scopo della legislazione graccana, quindi la ricostituzione di un ceto
medio di piccoli proprietari terrieri, i grandi latifondisti cercavano di ricomprarsi a pochi soldi le
terre che erano state ridistribuite, spesso ricorrendo a minacce e a violenze. Anche perchè questi
disponevano di centinaia e migliaia di schiavi, quindi era molto facile ricorre alla forza con un
seguito del genere. Quindi per evitare che tutta l’operazione venisse in questo modo vanificata
rende inalienabile il fondo, cioè la legge stabilisce che non può essere oggetto di un contratto di
compravendita e se la compravendita viene fatta è nulla e quindi non ha valore come
trasferimento della proprietà. Da una parte quindi Caio Gracco rafforza e prosegue la politica
agraria del fratello, dall’altra inizia un’azione di riforma su un altro aspetto molto importante
dell’ordinamento costituzionale repubblicano: si rivolge all’ordinamento dei TRIBUNALI PENALI,
cioè all’ordinamento giudiziario di quei tribunali permanenti che prendevano il nome di
QUESTIONES. Questi tribunali in linea di massima adottavano una procedura penale così detto di
tipo “accusatorio”, che significa che c’era l’accusa, c’era la difesa, c’era un presidente di questo
tribunale che normalmente era un pretore apposito (diverso da quello urbanus e peregrinus, che si
occupavano della giustizia civile) e la sentenza veniva pronunciata da una giuria di privati cittadini
e in questa procedura delle questiones si incarna il processo penale della tarda età repubblicana.
Se si vanno a leggere le orazioni di Cicerone, che faceva l’avvocato penalista, si riferiscono quasi
tutte, salvo 4 che riguardano delle cause civili, a difese che Cicerone aveva pronunciato avanti a
questo tipo di tribunali, avanti a queste questiones. Ovviamente un punto fondamentale in gni
processo e in ogni tempo è rappresentato dalle garanzie di autonomia e indipendenza di chi
giudica, di terzietà, di imparzialità. Al tempo di Caio Gracco i giurati di questi processi penali delle
questiones erano tutti scelti da una lista, in cui poi venivano selezionati dall’accusa e dalla difesa,
di persone tutte appartenenti all’ordine senatorio. Quindi di fatto in questa tendenza verso
l’oligarchia, che già comincia a manifestarsi verso la metà del II secolo a.C., il controllo dei
tribunali penali da parte dell’ordine senatorio costituiva un’arma fondamentale nelle mani di
questa oligarchia in formazione. Risultava fondamentale il controllo, attraverso le giurie
selezionate solo tra appartenenti dell’ordine senatorio, di uno di questi tribunali che è il tribunale
che si occupa dei reati, che il potere politico teme di più, che non sono ovviamente i reati di
sangue o di omicidio, ma i reati che è più probabile che vengano commesi da un ceto politico
corrotto. Questo tribunale (la questio) dunque si occupa di reati di corruzione. Questo anche per
un mOtivo ulteriore ed è che questo tribunale non si occupava solo dei crimini di corruzione
commessi a Roma e in Italia, ma soprattutto dei comportamenti dei governatori provinciali, di
comportamenti di indebita appropriazione di somme, di estorsione nelle province, dove in
sostanza si concentravano le più grandi ricchezze (unico organo che controlla ciè). Qui una parte
crescente del ceto senatorio, cioè di quel ceto dal quale provenivano i magistrati incaricati dal
governo delle province, era fortemente corrotta e questa corruzione era impunita, perchè ogni
qualvolta gli abitanti delle province facevano una denuncia contro questi governatori corrotti
puntualmente il processo finiva davanti ad un tribunale la cui giuria era composta da appartenenti
all’ordine senatorio, quindi da persone tutte più o meno legate tra loro da vincoli di interessi, da
una sorta di solidarietà. Di come funzionava questo reato e questo tribunale si ha, anche se per
un periodo posteriore a quello di Caio Gracco, una eccezionale testimonianza in una serie di
orazioni di Cicerone, note come le “Verrine”, le orazioni pronunciate contro il pretore Verre, che
era stato incaricato dal governo della Sicilia e che aveva rubato in tutte le città della Sicilia (si era
portato via persino le opere d’arte e le statue che decoravano i tempi). Questo è l’unico caso in
cui Cicerone rappresenta l’accusa, invece di difendere l’imputato e con successo riesce ad
ottenere l’esilio di questo governatore corrotto. Nella sua lotta contro l’oligarchia senatoria Caio
Gracco fa approvare una legge, che ovviamente è un plebiscito poichè egli è un tribuno, che va a
modificare la composizione delle giurie delle questiones. Stabilisce addirittura l’incompatibilità tra
l’appartenenza all’ordine senatorio e la possibilità di far parte di queste giurie, di operare come
giurato nei tribunali penali. Questa legge viene correntemente indicata con il nome di LEX
SEMPRONIA IUDICIARIA. Riorganizza le questiones anche dal punto di vista della procedura
accusatoria, che viene perfezionata e sviluppata proprio da questa legge di Caio Gracco. Questo
si ricava perchè questa legge di Caio Gracco è una delle pochissime e rarissime leggi assembleari
romane (repubblicane) che ci siano direttamente pervenute. Si possiede il testo di questa legge
conservato in una lastra di bronzo spezzata in più frammenti, ma nel complesso si ha il testo
completo della legge giudiziaria, che è stato ritrovato in modo fortuito in una città delle Marche
durante il rinascimento, a Fossombrone. Il fatto non è casuale in quanto il nome medioevale di
Fossombrone deriva dal nome di una città romana più antica e precisamente da una colonia
romana fondata proprio da Caio Gracco e che aveva in origine il nome di Forum Semproni.
Essendo una città graccana, quindi legata sotto molti profili a Caio Gracco aveva nel foro esposta
su una lastra di bronzo la legge di Caio Gracco (come un fatto ideologico di propaganda politica).
Attraverso questi contorti percorsi della storia quindi si ha il testo della legge, importantissimo per
la storia delle questiones e per la storia politica repubblicana: Caio Gracco con questa legge
giudiziaria assesta un colpo micidiale all’oligarchia senatoria, che a questo punto anche nei reati
per i quali la parte corrotta di quella classe politica si trovava ad essere processata pe effetto della
legge giudiziaria questi non vengono più processati dai loro pari. Si priva dunque l’ordine
senatorio del potere giudiziario. ———
La scorsa volta abbiamo trattato del TRIBUNATO del minore dei GRACCHI.
TRIBUNO nel 123 riprende l’azione politica del fratello ma NON SI LIMITA A FAR APPROVARE
UNA NUOVA LEX AGRARIA che prosegue e RAFFORZA quella fatta approvare da TIBERIO, ma
attua tutta una serie di IMPORTANTI RIFORME !
Riforme che hanno tutte una MATRICE COMUNE, sono ossia un TENTATIVO DI REAGIRE
contro la DERIVA OLIGARCHICA che aveva CARATTERIZZATO il corso della
REPUBBLICA ROMANA nella PRIMA METÀ DEL II SECOLO A.C.
Per OLIGARCHIA intendiamo la CONCENTRAZIONE DELLE LEVE DEL
POTERE POLITICO ED ECONOMICO nelle mani di un numero SEMPRE PIÙ
RISTRETTO DI PERSONE .
Cioè una situazione chiaramente INCOMPATIBILE con le ISTITUZIONI E I PRINCIPI
DEMOCRATICI DELLO STATO REPUBBLICANO.
I GRACCHI in sostanza cercano di REAGIRE a questa DERIVA di involuzione oligarchica.
Questa è la logica che guida la loro AZIONE POLITICA e quindi LE LEGGI CHE PORTANO IL
LORO NOME.
LE LEGES AGRARIAE (di TIBERIO E CAIO) tentano di intervenire sul LATO
ECONOMICO, ossia di ridistribuire in parte l’AGER PUBLICUS !
Di evitare la concentrazione di questa IMPORTANTE RISORSA ECONOMICA nelle mani di POCHI
LATIFONDISTI !
LATIFONDISTI che sono QUASI TUTTI APPARTENENTI
ALL’ORDINE SENATORIO .
L’altro versante della POLITICA GRACCANA si rivolge infatti agli EQUILIBRI
DEMOCRATICI !!! !
Qui assistiamo infatti a degli INTERVENTI NEL CAMPO DEL PROCESSO PENALE.
Un primo intervento riguarda la COMPOSIZIONE DELLE GIURIE DEI TRIBUNALI PERMANENTI,
ossia delle QUAESTIONES PERPETUAE.
Quella legge di CAIO GRACCO che ci è pervenuta quasi interamente per via EPIGRAFICA esclude
dalle GIURIE gli appartenenti al SENATO !
SPEZZA QUEL MECCANISMO DI CONNIVENZA tra CONTROLLORI E CONTROLLATI che si
nel PIÙ IMPORTANTE DI QUESTI TRIBUNALI, che era il tribunale che
realizzava
giudicava i reati di CORRUZIONE E CONCUSSIONE .
Cioè i REATI commessi dagli APPARTENENTI ALLA CLASSE POLITICA e nella forma più
L’INDEBITA APPROPRIAZIONE e
grave i REATI CHE VEDEVANO COMMESSI
l’INDEBITO ARRICCHIMENTO dei GOVERNATORI DELLE PROVINCE a
DANNO DELLE POPOLAZIONI ASSOGGETTATE .
Questo tribunale che si occupava della CORRUZIONE trae il nome dal nome stesso del reato.
Si chiama QUAESTIO REPETUNDARUM .
Poiché PECUNIAE REPETUNDAE erano le SOMME ESTORTE ai PROVINCIALI dai
GOVERNATORI ROMANI che dovevano essere REPETUNDAE, cioè letteralmente RESTITUITE
AI DANNEGGIATI e sulle quali veniva COMMISURATA LA SANZIONE !!!
LA SANZIONE corrispondeva al DOPPIO delle somme oggetto di
ESTORSIONE ai danni dei GOVERNATI .
Questo tribunale aveva un potere ENORME !
A partire dal II secolo a.c. Fino alla fine della REPUBBLICA, le campagne elettorali a Roma
costano SOMME INGENTI.
I POLITICI per farsi propaganda e per conquistarsi voti spendono un’enormità e si INDEBITANO.
Quando arrivano ai VERTICI dello stato e come PROPRETORI O PROCONSOLI ottengono il
GOVERNO DI UNA PROVINCIA, spesso RIENTRANO DEI DEBITI
SACCHEGGIANDO I PROVINCIALI GOVERNATI .
QUAESTIO REPETUNDARUM
La diventa DEPOSITARIO DI UN POTERE
ENORME !!!!!
Sostanzialmente perché decide della CARRIERA POLITICA DI PERSONAGGI
DI GRANDISSIMO POTERE .
Fino a quando a giudicare sono soltanto gli APPARTENENTI ALL’ORDINE SENATORIO, la
pressione NON È EFFICACE, poiché dall’ordine senatorio provengono gli stessi GOVERNATORI
PROVINCIALI.
SONO UNA RISTRETTA ÉLITE che tende a COPRIRSI A VICENDA !
modifica il FUNZIONAMENTO DELLE QUAESTIONES
Quando CAIO GRACCO ed in
ESCLUDENDO I SENATORI DALLE
QUAESTIO REPETUNDARUM,
particolare della
GIURIE e rafforzando i meccanismi del PROCESSO E DELLA PENA per
assesta un COLPO FORTISSIMO AGLI
questo tipo di REATI è chiaro che
OLIGARCHI !!!
Tutto questo gli vale la RIELEZIONE AL TRIBUNATO anche per l’anno successivo.
I TRIBUNI rientravano in carica nel DICEMBRE DI OGNI ANNO.
CAIO GRACCO viene rieletto quindi nel 122 per la seconda volta consecutiva.
Egli continua in questa opera di CONTRASTO all’OLOGARCHIA SENATORIA.
Alterna MISURE POLITICHE a MISURE ECONOMICHE .
FRUMENTATIONES
Quanto a queste ULTIME CAIO GRACCO istituisce le cosiddette ,
ossia distribuzioni di grano o gratuite o a prezzo calmierato in favore degli appartenenti degli strati
PIÙ UMILI DELLA POPOLAZIONE.
Dall’altro lato cerca di contrastare in ogni campo i suoi avversari politici:
LEX DE
Così con un’iniziativa senza precedenti propone e fa approvare una
PROVINCIA ASIA .
LA LEX DE PROVINCIA ASIA riguardava i territori asiatici dell’impero romano che proprio in quegli
anni erano stati DEFINITIVAMENTE CONQUISTATI E INCORPORATI NELLO STATO.
Normalmente la POLITICA estera era di COMPETENZA DEL SENATO .
COME ORGANIZZARE e a vantaggio di
La questione centrare qui naturalmente era
chi doveva essere rivolta dal punto di vista economico i PROFITTI DI
UNA PROVINCIA COSÌ RICCA ED IMPORTANTE .
scavalca il senato e dichiara i territori di
CAIO GRACCO con questa legge (un PLEBISCITO),
questa provincia AGER PUBLICUS e pone in sostanza le premesse per utilizzare quella
enorme risorsa economica a favore NON DI POCHI MA nell’ottica di una PIÙ EQUA
DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA e dei BENEFICI che potevano derivare dalla gestione di
una PROVINCIA COSÌ IMPORTANTE.
È quindi un LEGISLATORE MOLTO ATTIVO e verso la fine del SECONDO ANNO DI TRIBUNATO
tenta di affrontare UNO DEI GRANDI PROBLEMI che la repubblica romana si trovava a
fronteggiare:
Ossia la questione di quello che gli storici romani definivano con i POPOLI LATINI ED I SOCII
ALLEATI DEI ROMANI.
I LATINI ERANO I POPOLI DEL LAZIO.
I SOCII ITALICI erano i POPOLI DEL RESTO DELL’ITALIA .
Da tempo ormai lo SFORZO BELLICO DI ROMA non era più sostenuto solo dai romani, ma in
MISURA CRESCENTE e sempre più ESSENZIALE dai LATINI e dagli altri POPOLI ITALICI.
Gli eserciti romani di questo PERIODO erano ormai eserciti formati da CONTINGENTI
FORNITI DA TUTTA L’ITALIA.
Questi popoli iniziano a RIVENDICARE una PARITÀ DI DIRITTI !
Iniziano a rivendicare il riconoscimento a tutti della
CITTADINANZA ROMANA .
CAIO GRACCO è il primo LEGISLATORE che comprende l’importanza di questo aspetto è sul
finire del secondo anno di tribunato avanza delle proposte anche piuttosto equilibrate per andare
RICONOSCIMENTO DELLA CITTADINANZA, prima ai latini e
verso il
poi a tutti i socii italici .
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