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Stato moderno
Potere centrale vanno assumendo le caratteristiche dello (non lo stato di diritto, perché arriva con l'800, idea che non ha a che fare con i nostri giuristi, stato regolato, con poteri separati ecc. In età moderna si afferma una tipologia di stato moderno molto meno strutturato, molto meno articolato al suo interno e negli stati europei c'è una forza molto spiccata da parte delle entità dell'età medievale, (ancora i comuni hanno la iurisdictio, si reggono sui loro statuti comunali, ancora ci sono queste diversitates, gruppi organizzati di natura intermedia tra lo stato e l'individuo, e nell'ambito della configurazione statuale non possiamo dire che si è raggiunta una struttura centralizzata dello stato che noi oggi intendiamo.) Lo stato moderno emerge intorno al XVI secolo un po' in tutta Europa, organizzazione istituzionale sempre più ridefinita nel profilo della ripartizione dei poteri e delle funzioni pubbliche.
va adiventare omogeneamente intorno al XVI secolo, e in Europa vengono esperienze statuali prima dialtre. Ad esempio In Francia emerge anticipando questa tendenza, lo troviamo già dal XV solido estrutturato, possiamo dire che fino al 1500 emerge questa nuova figura istituzionale, ovvero lo STATO. Fino a quel momento non si era visto all'orizzonte europeo, perché veniva riferito e evidenziato il Pluralismo e particolarismo tipico della struttura medievale improntata all'idea organistica dellasocietà in cui ogni singola parte aveva la sua funzione, grande o minima fetta d potere e lapossibilità di effettuare la iurisdictio. Questa realtà subisce un mutamento fine medioevo e età moderna, e questo processo da stabilita stato moderno.al fenomeno dello Perché è importante questo fenomeno? Perché positivamente lo stato è una struttura che si sovrappone ad altre che preesistevano e esistono ancora, non abroga le norme, ma aggiunge.complica l'orizzonte delle fonti e porta il processo di centralizzazione, portando la fase di crisi del diritto comune. Lo stato moderno. Tema che si connette sulla nuova visione dell'uomo e prevede corpi intermedi tra stato e individuo. La struttura del contesto europeo si polarizza, mentre prima prevedeva una diffusione del potere e della possibilità di fare e dire diritto (iurisdictio) ora, con il passaggio all'età medievale e moderna, l'individuo, con il passaggio dell'umanesimo la struttura si polarizza su due poli, da un lato lo stato moderno, dall'altro la nuova figura, i comuni continuano a fare diritto, come i feudi, confraternite così via, sopravvivono queste realtà con la loro iurisdictio, ma viene soffocata per la presenza della figura accentrata, con il potere di fare leggi e amministrare, che è lo stato. L'individuo, il soggetto non è più esistente in quanto parte di un organismo, ingranaggio dove ciascuno.ha la ragione di esistere in funzione del ruolo che ricopre, la società non è più un organo, ma è un insieme composta dei singoli individui. In questa fase di passaggio la società è composta dai singoli individui e le qualità di ciascuno non solo sono identificate dalla natura, ma sono degli attributi (donna, uomo, pater famiia, plebeo, patrizio ect) conferite alla società, non sono essenziali, ma sono caratteristiche che si aggiungono al fatto essenziale di essere individuo. Ogni individuo è astratto e uguale ad ogni altro. Questo passaggio è fondamentale dal punto di vista anche normativo, perché apre la strada ad una diversa idea di diritto che non è più un diritto che presuppone le differenze sociali, disomogeneità, uno status diverso dall’altro, ma si va verso un diritto entro al quale si affaccia l’idea determinante di legge uguale per tutti (generale e astratta), lungo processo.che si avvia con questa fase storica. Prospettiva la sposta dalla società al soggetto, che è individuo, identificato a prescindere dagli attribuiti dati per vivere in società. Prima ogni soggetto è individuo e in quanto tale è uguale ad ogni altro. Poi per fatto di svolgere un determinato lavoro, per essere in determinate categorie sociali, ect. Ha anche degli ulteriori attributi ma questi non identifico il suo essere individuo, ma sono delle cose ulteriori. Questo è il primo polo dell'età moderna, polo privato, del soggetto privato dell'individuo, a fronte di questo polo rimangono le realtà intermedie, ma persone la loro forza e sempre più l'individuo va a interfacciarsi con il soggetto pubblico nuovo, lo stato moderno. (no stato contemporaneo, perché manca il legislatore, potere esecutivo, giudiziario, organi di garanzia, presidente, repubblica, monarchia ect). Prime forme che hanno determinateLe caratteristiche dello stato moderno sono:
- Soggetto pubblico, polo contrapposto dell'individuo che crea grosse difficoltà al sistema di diritto comune.
- Separazione tra società politica e società civile.
Nell'epoca medievale, la separazione tra società politica e società civile era assente. Non c'era una netta distinzione tra coloro che si occupavano di questioni politiche e pubbliche e coloro che facevano parte della società civile. Questa separazione è una caratteristica dello stato moderno.
non c'è una nitide separazione, ma un po' tutti sono parte dell'organismo. POTERI PUBBLICI E PRIVATI, 2) DISTINZIONE tra poteri esecutivo, legislativo e giudiziario, ma sfera del potere pubblico e sfera del potere privato. I privati si riscontrano con il potere nella società civile, e i poteri dello stato sono di natura pubblica, e attendono due sfere separate che si ricongiungono a due soggetti di natura differente, da un lato la natura privata, dell'individuo e delle organizzazioni sociali, e dall'altro lato la natura pubblica, tipica del soggetto pubblico per eccellenza, che è lo stato. 3) Connota lo stato e mette in relazione il pubblico con il privato, l'individuo con lo stato, e c'è una scissione con meccanismi che consentono una mediazione, partecipazione del cittadino. STRUMENTI DI RAPPRESENTANZA, alla società politica, e questi STRUMENTI sono: STRUMENTI ELETTIVI, che prevedono di mandare i propri rappresentanti a svolgerefunzionidi carattere politico. In eta moderna non c’erano elezioni amo.ve/comunali come ora, e nonc’era un elettorato universale, ma molto ristretto (voto in base al censo, solo uomini ect),rappresentati della società civile.
4) Uno dei fattori che incide di più sul diritto comune è il fatto che progressivamente siLEGGE VOLONTÀIDENTIFICHI il diritto con la intesa come ESPRESSIONE dellaGENERALE DEI CITTADINI, MANIFESTATA CON LO STATO (moderno). (E prima com’era? Ildiritto era prodotto dalla scienza giuridica, con le interpretazione di testi di diritti preesistenti,che non erano espressioni di volontà dei cittadini, ma valevano come diritto vigente conl’espressione della auctoritas. E per i diritti particolari erano l’espressione dell’autogovernodelle comunità). GIUSTIZIA SOCIALE,
5) Nell’ambito dello stato si istituisce una che è unica sede di risoluzionedei conflitti. (in età medievale
L'amministrazione della giustizia e l'applicazione del diritto spetta a tutti i poteri diffusi sul territorio e tutti partecipano in massima o minima misura al potere giurisdizionale in base al potere di applicare il diritto. Con l'avvento dello stato moderno è sempre più concentrato con lo stato, e inizieranno a nascere i "tribunali", cioè si formano delle corti permanenti che hanno sede dove ha sede il potere centrale e diventano i luoghi ufficiali deputati all'amministrazione della giustizia sul territorio e viene scalzata dalla giustizia centralizzata dallo stato. Queste sono le caratteristiche essenziali che definiscono lo stato moderno, e quali vanno ad incidere il sistema di diritto comune, le prime tre in ambito istituzionale, le ultime due sono quelle che hanno a che fare con le fasi di crisi del diritto comune. Si presentano molto contrapposte alla realtà medievale, da un lato pensiamo ad un diritto frammentato, particolaristico e complesso.
dovremmo considerare che dall'altro lato il diritto si identifica ed esemplifica attraverso un profilo concettuale e l'idea di legge, intesa in senso tecnico. Non solo assistiamo al processo di identificazione tra diritto e legge, ma anche al processo di istituzionalizzazione e centralizzazione della giustizia, attraverso la creazione di organi specificamente funzionali e istituzionali, come i tribunali, che si radicano sul territorio delle aree europee, i cosiddetti grandi tribunali, il Parlamento di Parigi, l'organo giudiziario, il Tribunale dell'impero tedesco, ecc. Queste realtà ci mostrano come la giustizia si coaguli in organi legati al potere centrale dello stato, sottraendo la possibilità di fare giustizia alle zone periferiche sparse nel territorio. Se il sistema di diritto comune era particolare e un ordinamento pluralistico, con una giustizia gestita non ufficialmente attraverso accordi e transazioni, non di fronte a organi come tribunali,ma fronte asoggetti con potere generico, ad esempio il podestà, il principe, o il signore dei principati, il feudatario. Ora il potere viene convogliato allo stato.non separato dalla Chiesa,Lo stato è un soggetto di natura pubblica, ha una sua religione disociale, molto forte, ovvero stato, che porta a una politica del disciplinamento tanti interventi del potere centrale finalizzati a disciplinare, ordinare, pacificare la società nell'ottica di una tratta connessione tra stato e religione, stato e morale. Condiziona gli interventi normativi dello stato disciplinati al condizionamento sociale. penale,Un'altra area del diritto in cui incide l'iniziativa statuale è quella caratterizzatodall'instabilità che caratterizzavano lo stato in questo periodo storico, fase connotata da frequenti guerre per i confini propri a danno dei confini altrui per l'espansione del potere, ma portava delle percussioni interne, perchél'impiego della cassa pubblica era speso in eserciti forti per sconfiggere.