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SINTESI

Le tecniche del comporre effettuate attraverso l'informatica si traducono in architettura intre grandi ambiti tematici:

  • l'elaborazione digitale di forme analogiche;
  • l'alterazione spaziale, che riguarda la parametrizzazione e l'ibridazione di superfici complesse sviluppate nello spazio;
  • l'alterazione spazio-temporale, che riguarda quegli ambiti progettuali in cui alle possibilità offerte dalla parametrizzazione di primitive tridimensionali complesse si aggiunge la possibilità di rappresentare attributi dinamici mutevoli nel tempo.

Tra le alterazioni spazio-temporali si distinguono:

  • il keyframing (riproduzione ad alta velocità di fotogrammi consecutivi - frames);
  • la cinematica inversa (trasmissione del movimento tra oggetti - children and parents);
  • il morphing (transizione fluida tra stadio iniziale e finale di una trasformazione);
  • i blob (trasformazione di superfici in funzione dei...)

suoi elementi costituenti – primitive) - i sistemi particellari (simulazione eventi atmosferici) - gli algoritmi (funzioni matematiche complesse)

Alterazioni spaziali - Hans Holbein Gli Ambasciatori - Greg Lynn Predator - Arata Isozaki Central Academy of Fine Arts - Kisho Kurokawa National Art Center

Alterazioni spazio-temporali - Mark Goulthorpe Paramorph - Peter Kackson Il Signore degli Anelli - Ali Rahim Variations - Ron Howard Willow - James Cameron The Abyss e Terminator II - Peter Eisenmann Chiesa dell’anno 2000 e FSM East River Project - Studio Interzona Interferred urbanscape - Toyo Ito Padiglione estivo della Serpentine Gallery

LEZIONE 3

SPAZIO PUBBLICO E VITA DEGLI EDIFICI

Da oggi iniziamo un gruppo di lezioni organizzati come:

  • vita degli edifici• concetti specifici per tipi: qualcosa di specifico sui temi
  • analisi guidata di 5 opere relative alla tipologia (5 spazi pubblici ad esempio)
  • revisione della tesina

VITA DEGLI EDIFICI – tema trasversale

– destinati ad essere smontati e spostati altrove. Ecco come formattare il testo utilizzando tag html:

– destino di un edificio al termine della sua vita, dopo che è stato costruito:

Primo gruppo

  • Utilizzato e poi DEMOLITO (la maggior parte dei casi) - sottolineiamo le demolizioni storiche, di edifici che hanno fatto parte della storia e poi sono stati demoliti.
  • RICOSTRUZIONE – demoliti prima e ricostruiti dopo aver capito l’importanza storica.
  • VALORIZZAZIONE – proteggere e conservare le rovine.

Quando si interviene sull’esistente, di cui abbiamo 3 possibilità:

  • RESTYLING – superficiale, riqualificazione facciata di un edificio.
  • RIUSO – oltre a quello sopra, introduco un cambio di funzione (da uffici ad abitazione).
  • AMPLIAMENTO - associato ai primi due anche un aumento di volumetrie.

Modo in cui un edificio può essere di ispirazione per altri:

  • IMITAZIONE – si parte da un modello.
  • COPIA – prendere un edificio, copiarlo e incollarlo.
  • RICOLLOCAZIONE – manufatti temporanei per eventi che poi vengono destinati ad essere smontati e spostati altrove.
Gruppo particolare che riguarda casi unici:
  • SFREGIO - autore interviene sulla sua opera cambiando in negativo i connotati o rendendola meno confortevole
  • DISCONOSCIMENTO - autore realizza un'opera, ma non vuole che sia riconosciuta come sua
  • RICICLO - un autore elabora un progetto, non lo realizza e viene chiamato in un altro progetto e lo realizza, riciclando un'idea che non aveva realizzato
Esempi di demolizioni eccellenti:
  • Victor Horta, Maison du peuple, Bruxelles (1912-1914, 1964) - Horta, edificio dell'art nouveau, demolito nel '64 - straordinario esempio di sperimentazione costruttiva con travi in ferro che sostengono le campate
  • Minoru Yamasaki, Quartiere Pruitt-Igoe, St. Louis (1954-1955, 1972) - Quartiere simbolo della fine dell'architettura moderna. Moderno e concepito secondo i canoni dell'architettura moderna, demolito perché gli abitanti non vogliono più starci
  • Minoru Yamasaki, World Trade Center
New York (1966-1973, 2001) World Trade Center, distrutto per l'attacco alle torri Ricostruzioni:
  • Campanile di San Marco, Venezia (finito nel 1513, crollato nel 1902, ricostruito nel 1912) Campanile di S. Marco, ricostruito dopo essere crollato secondo com'era/dov'era, esattamente nello stesso posto e uguale a prima
  • Le Corbusier, Padiglione dell'Esprit Nouveau (costruito a Parigi nel 1925, ricostruito a Bologna nel 1977) Padiglione di Le Corbusier, ricostruito com'era, ma non dov'era, uguale, ma in luogo diverso
  • Jacobus Johannes Pieter Oud, Café De Unie, Rotterdam (1924-1925) (distrutto 1940, ricostruito 1986) Oud, caffè ricostruito dopo un bombardamento perché simbolo del neoplasticismo
  • Ludwig Mies van der Rohe, Padiglione, Barcellona (1929) (smantellato 1930, ricostruito 1983-1986) Padiglione Barcellona non è l'originale, smantellato nel '29 e ricostruito nell'86 perché importante per le
innovazioni che mostrava
  • Aldo Rossi, Teatro del Mondo, Venezia (1980, ricostruzione 2004)

Teatro del mondo, affondato nell'80, ricostruito 24 anni dopo alla mostra di Genova sistemati perché erano fatiscenti sempre ricostruzioni,

Serie di esempi di edifici che vengono (sono ma non erano crollati):

  • Le Corbusier, Villa Savoye, Poissy (1928-1930) (abitata fino al 1940, restaurata nel 1997)

Villa Savoye, restaurata nel 1997 e diventata un museo di se stessa

Trasformazione:

  • Angelil, Graham, Pfenninger, Scholl, Ex-lavanderia Wollishofen, Zurigo (2002)

Lavanderia prima industriale, ora non c'è più ed è stata trasformata in uno spazio per abitazioni, uffici e ristorante. A memoria dell'edificio precedente è rimasta solo la ciminiera.

Franco Purini, Comporre l'architettura, Laterza, Roma-Bari 2000, p. 60

"Questa celebre definizione (utilitas, firmitas, venustas) comporta come conseguenza che la bellezza non può essere

Mai apprezzata da sola, perché è accompagnata sempre dalla funzione e dalla stabilità strutturale. Per contemplarla davvero in un isolamento che la metta in evidenza occorre che la costruzione non abbia più una funzione e che sia distrutta. E la condizione della rovina è proprio questa."

Tema della rovina e valorizzazione: riferimento all'immagine di Purino nella rovina vediamo la vera bellezza dell'edificio.

Se accettiamo che un edificio sta all'interno del triangolo vetruviano (utilitas-uso, firmitas-solidità, venustas-bellezza). Quando vediamo la sola bellezza? Quando l'edificio non ha più un uso e non è più solido.

Rovine valorizzate:

  • Richard Meier, Museo Ara Pacis, Roma (1995-2006) - Scrigno che valorizza l'altare della pace
  • Peter Zumthor, Copertura per gli scavi archeologici romani, Coira (1985-1986) - Valorizzazione di alcuni scavi archeologici romani, creazione di un contenitore
chetramite un percorso narrato valorizza lo spazio
  • Bernard Tschumi, Museo dell'Acropoli, Atene (2006-2009)
Valorizzazione può essere anche non di un luogo, ma di manufatti. Statue collocate in un altro contesto per essere valorizzate.
  • Lazzari/Perotta, Torri Garibaldi, Milano (1984-1992, 2011)
Torri Garibaldi per cui è stato cambiato l'involucro e la copertura a due torri precedenti
  • Park Associati, La Serenissima, Milano (2010-2012)
La Serenissima, trasformazione dell'involucro e di alcuni elementi distributivi (ex palazzo campari) Riuso:
  • Gae Aulenti, Musée d'Orsay, Parigi (1982-1985)
Stazione trasformata in un museo da Gae Aulenti. Non sono cambia lo spazio interno, ma cambia anche l'uso che da stazione diventa spazio espositivo. Ampliamento: Riuso con
  • Herzog & De Meuron, Caixa Forum, Madrid (2008) - Elbphilarmonie, Amburgo (2007-2016)
Herzog, riuso con ampliamento tramite nuovo corpo di fabbrica e la

stessacosa ad Amburgo con gli ex magazzini del cacao imitazione:

Edificio come ispirazione per edifici realizzati successivamente:

  • Renzo Piano, Centro Culturale Tjibaou, Nouméa, New Caledonia (1991)
  • Ispirazione arriva dal modello della capanna canac, non da una specifica capanna, ma dal modello

  • Ludwig Mies van der Rohe, Casa Farnsworth, Plano, Illinois (1945-1951)
  • Philip Johnson, Glass House, New Canaan, Connecticut (1949-1950)
  • Kengo Kuma, Forest/Floor, Karuizawa, Prefettura di Nagano (2001-2003)
  • Modello della glass house, interpretata in modi diversi dai 3 autori

imitazione del modello copia:

  • Le Corbusier, Villa Savoye, Poissy (1928-1931)
  • Ashton Raggatt McDougall, Australian Institute of Aboriginal and Torres Strait Islander Studies, Canberra
  • Copiata/clonata Villa Savoye, copiata con due sole modifiche: cambio d'uso (questo è uno spazio espositivo) e il colore

  • San Pietro, Roma (1506-1626)

133 m, 60.000

Basilica di Yamoussoucro, Costa d'Avorio (1985-1989) - 158m, 11.000 fedeli Copia incolla può essere anche su edifici più grandi. Basilica in Costa d'Avorio copia S. Pietro ma da immagini e quindi non è esattamente uguale, ci sono delle aggiunte.
  • Hallstadt, Austria
  • Huizhou, Cina
Si possono copiare anche interi quartieri, villaggi. Il paesaggio pittoresco in Austria è stato copiato esattamente per un insediamento in Cina, si copia l'atmosfera anche.
  • Ponte di Rialto, Venezia
  • The Venetian, Las Vegas
  • The Venetian, Macao
Altra articolazione della copia è il Venetian, copia di edifici veneziani (in scala 1:2 rispetto a Venezia). A Macao poi vi è la copia della copia, sia la forma del venitian con il passaggio di asfalto che il casinò interno. Copia in tutto. Ricollocazione che di solito avviene per edifici di grandi eventi internazionali.
  • Toyo Ito, Serpentine Gallery Pavilion (2002), trasferito alla
Centrale di Battersea (Londra) Serpentine Gallery di Ito trasferito a Londra come quelli sotto di Gehry e Libeskind
  • Daniel Libeskind, Serpentine Gallery Pavilion (2001), ricostruito nel 2005
  • Frank O. Gehry, Serpentine Gallery Pavilion (2008), ricostruito nel 2012 a Chateau La Coste (Francia)
Gehry e Libeskind vengono spostati in altri contesti
  • Wolfgang Buttress, UK Pavilion, Expo 2015 (ora rimontato presso Kew Gardens, Londra)
Padiglioni di Expo vengono rimontati Garbagnate c'è il padiglione dell'Uruguay trasformato in un ristorante di carne Sfregio, IMPORTANTE quando un autore reinterviene su una sua opera cambiando dei connotati in negativo:
  • Eduardo Souto De Moura, Mercato, Braga (1984, 1996)
Souto De Moura deve tra
Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
57 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher agnesepdesign di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teoria e storia del design e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Istituto Europeo di Design - Ied o del prof Proverbio Paola.