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FLICKR (2004)
• Photoblogging.
• Condivisione di gallerie di foto.
• Si rivolge ad un target specifico di utenti (appassionati di fotografia).
• Basato sulla condivisone di contenuti prodotti da utenti e sul loro tagging.
• Consente di chattare con altri utenti a partire dalla condivisione di una serie di foto —> si avviano
quindi conversazioni tematiche e gruppi di interesse.
• Definizione della privacy sul singolo contenuto e non sul profilo.
DIGG (2005)
• Piattaforma di social bookmarking, simile ai primi social blog.
• Consente di proporre link a notizie dando loro una valutazione (digging).
• Consente di seguire persone interessanti.
• Si costruisce un costate elenco aggiornato di nuove storie/notizie in una prima pagina il cui ordine
è dato dagli utenti —> molto simili ai TT di twitter.
REDDIT (2005)
• Riprende il modello di Digg e lo focalizza maggiormente sulle news, infatti viene definito più
una piattaforma di instant news piuttosto che un social network.
• Introduzione dei SubReddit: flussi monotematici di news (come gli hashtag su Twitter o le aree
monotematiche di Youtube).
• Introduzione di icone di condivisione (social buttons) per condividere contenuto da un sito esterno
verso la piattaforma.
• Consente di aggiornarsi su quello che succede nel mondo anche tramite foto.
YOUTUBE (2005)
• Acquistata da Google nel 2006 poiché era interessato ad avere una piattaforma di videosharing.
• Nasce dall’idea che ci sia bisogno di una piattaforma che possa ospitare i video di famiglia, i
filmini.
• Gli utenti possono creare una pagina personale dove poter condividere questi filmini e a cui gli
amici possano connettersi. Ma questa idea non viene portata avanti, poiché gli utenti non creano la
pagina canale, e anche perché non condividono quel tipo di filmati.
• Si possono creare comunità online basate sugli interessi.
• La piattaforma è interoperabile: i video possono essere inclusi in altri spazi della rete ed essere
condivisi via mail —> flessibilità dello sharing.
• E’ una piattaforma da sempre molto aperta, dove i video vengono votati ed hanno un software
embedded per la visione, ovvero non ho il problema di come vedere un video, tramite quale
programma etc, poiché youtube mi fornisce già un player funzionante.
• Dopo l’acquisizione di Google:
- Gli interessa che sia una piattaforma con tanti utenti in un solo anno.
- Gli interessa che i video possano girare facilmente.
- Dal Broadcast Yourself allo Streaming di PGC (professional generated content).
- A Google interessa monetizzare —> introdotto il copyright nei video.
- Ingresso dei produttori di video professionali.
- Banner pubblicitari abbinati ai video (pubblicità nei video).
- Acquisto di keywords per video sponsorizzati.
• Per vedere un video non ho bisogno di scaricarlo.
• Si cominciano a produrre contenuti PER youtube, quindi destinati a quel social.
2006 - Facebook è accessibile a tutti.
- Introduce il newsfeed e la possibilità di pubblicare note (vantaggio di “essere arrivato tardi”
poiché si erano già scoperti diversi sistemi funzionanti)
- Nel 2007 apre il marketplace (pubblicità, promozione pagine e post etc).
TWITTER (2006)
• L’idea originale era quella dell’instant messaging, gruppi di sms per comunicare non con una sola
persona ma una rete di amici e conoscenti (whatsapp)
• Inizialmente non c’è l’idea di un strumento di comunicazione ad alto raggio (tutti parlano di
piccole reti di amici, familiari, colleghi etc)
• Microblogging
• Prima piattaforma pensata per i dispositivi mobili (140 caratteri come quelli degli sms).
• Si propone fin da subito come social multimediale. Si possono condividere link a siti, immagini e
video.
• Interoperabile: introduce icone che possono essere collocate su blog e siti web che consentono
di condividerne i contenuti su twitter (share buttons).
• Mentre gli altri social puntano ad un pubblico giovane, teenager etc, twitter punta ad un pubblico
di adulti, spesso al loro primo utilizzo di social media, professionisti in vari settori.
• Nel 2007 cambia il messaggio: condividi e scopri cosa succede intorno a te. In quell’anno
avviene il primo livetweeting del Southwest Festival. Grazie a Flickr si integrano le
immagini. Nascono gli hashtag.
• Nel 2008 diventa uno strumento per raccontare gli eventi, di aggiornamento di news, che hanno
bisogno di un racconto costante (la prima breaking news è un attacco terroristico a Mumbai in
India e le elezioni presidenziali americane di quell’anno).
• Nel 2009 nascono i Trending Topics.
• Guidato da un numero ristretto di utenti molto attivi. Il 10% di utenti produce il 90% dei tweets.
Sono influencer, capaci di influenzare i trending topics, gli hashtag e guidare le conversazioni su
social.
FORME DI MICROBLOGGING
TUMBLR (2006)
• Estratti di testo con link, foto e video.
• Reblog: sharing.
• Bacheca: si crea un profilo a mo’ di blog.
FRIENDFEED (2007)
• Aggrega in un unico flusso i contenuti di diversi social e altre fonti.
• Utenza multisocial.
FACEBOOK (2004)
• Nasce da Harvard, rivolto ad una comunità chiusa e protetta.
• Mirato al sostegno delle relazioni sociali esistenti.
2006 — 2010
• Dinamico: “A cosa stai pensando?” —> Focus sulla produzione di post e aggiornamenti.
• Sharing: icona condividi.
• Multimedia: possibilità di aggiungere foto.
• Nel 2007 arrivano le “Fan Page” —> comunicazione aziendale accanto alla pubblicità.
• Pubblicazione automatica sulle pagine FB collegate ad altri account.
• Sviluppo di app create da terze parti di interagire con FB sotto consenso degli utenti.
2010—2016
• Arricchisce le opzioni del profilo in senso multimediale e narrativo.
• Introduce sistemi di gestione della privacy.
• Potenzia la sua competitività rispetto ai nascenti sistemi di messaggistica istantanea con FB
Messenger.
• Si configura come piattaforma editoriale stringendo una più stretta relazione con la narrazione di
eventi.
• Introduzione della Timeline.
• Distinzione tra diario e bacheca.
• Valorizzazione del diario come narrazione biografica e memoria.
• “Accadde Oggi” e “Aggiungi un post a questa storia”.
• Suggerimento di strategie di self branding.
• Streaming Live inizialmente tramite altre app (Vine, Periscope), ora anche direttamente su FB.
• Instant articles in partnership con gli editori (articoli che si aprono direttamente su FB senza
passare da browser).
NUOVE POTENZIALITA'
FOURSQUARE (2009)
• Geolocalizzazione.
• Spazio ibrido: rete, spazio fisico, connessioni.
• E’ lo spazio fisico che domina l’interazione, venendo arricchito attraverso le informazioni ottenute
da parte di terzi sui diversi luoghi (ex. icona ristorante su google maps)
WHATSAPP (2009)
• Instant messaging.
• Applicazione nativa su mobile.
• Gruppi flessibili.
• Info sui destinatari dei messaggi (foto, stato etc).
• Comunicazioni all’interno di reti intime e domestiche.
FASE DI CONSOLIDAMENTO
Sul piano globale:
• Friendster si riposiziona come piattaforma di gioco e si consolida nel sud-est asiatico
• Digg diventa un aggregatore di news diventando news.me
• Myspace si focalizza soprattutto sulle nuove forme di consumo musicale basate sullo streaming
e diventa una piattaforma a sostegno delle webradio
• Yahoo convoglia nella piattaforma generalista Google+
• Facebook acquisisce FriendFeed, Instagram e WhatsApp.
PINTEREST (2010)
• Sharing Professional Generated Content (PGC).
• Profilo.
• Costellazione di gusti.
• Possibilità di creare “board” tematiche.
INSTAGRAM (2010)
• Sharing User Generated Content (UGC).
• Nata per mobile.
• Twitter per immagini.
• Fotografi del quotidiano.
• Manipolazione delle immagini.
TELEGRAM (2013)
• Nasce a Berlino nel 2013.
• 100 milioni di utenti.
• Applicazione di instant messaging.
• Maggiore sicurezza (ex. cancellazione veloce di messaggi, autodistruzione chat etc), privacy,
gruppi molto grandi, scambio di file molto grandi, stickers.
• Possibilità di costruire canali monodirezionali: diffusione di messaggi pubblici ad un pubblico,
feed tematico a cui chiunque si può iscrivere.
- E’ una specie di microblog, dove il possessore del canale carica aggiornamenti, ma le persone
iscritte non possono rispondere, solo condividere.
• Presenza di BOT: chat automatiche formate da intelligenze artificiali che rispondono a specifici
comandi e svolgono specifiche operazioni.
- I BOT hanno sia funzioni di ricerca (ex. youtube o wikipedia); di servizio (ex. netflixnewsbot o
trackbot); di creazione (ex. pollbot, creatememebot).
SNAPCHAT (2011)
• Condivisione foto e mini video che vengono eliminati automaticamente dopo 24h.
• Possibilità di inviare foto privatamente o metterle all’interno di una storia pubblica.
• Instant Messaging
• Discover: permette agli utenti di leggere notizie da diversi quotidiani/magazines/siti
• Live Stories: Dato un evento, vengono raccolti tutte le storie geolocalizzate nella zona unite a
formare un un’unica storia (Our Stories).
SNAPCHAT E IL RACCONTO DELLE PRESIDENZIALI USA
• Nel 2015 Snapchat cerca giornalisti per coprire le prossime elezioni USA con articoli nella forma
delle “our stories”.
• L’ipotesi è di creare una vera e propria redazione che pubblichi notizie su eventi alla cui
narrazione possono contribuire anche gli utenti inviando foto o snap.
• Non è una narrazione costruita con gli utenti ma un prodotto professionale realizzato da un
giornalista.
WIKIPEDIA (2001)
• Biglietto da visita.
• Strumento di comunicazione anche dal punto di vista di aziende, istituzioni, associazioni,
personaggi —> Hanno sempre più cura dell’immagine che hanno su Wikipedia.
• Non è propriamente un social ma rientra nel Web 2.0 grazie alla sua logica.
• Fonte primaria di informazioni non istituzionale.
• Enciclopedicità.
• Le voci aziendali.
• Le regole
— No carattere promozionale.
— No spazio pubblicitario (non sono linkati profili social).
— Vincoli legati alla forma: a base di volontariato, quindi non sono permesse visioni di parte da
parte di aziende o individui. Inizialmente