Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 234
Storia medievale   Pag. 1 Storia medievale   Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 234.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia medievale   Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 234.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia medievale   Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 234.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia medievale   Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 234.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia medievale   Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 234.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia medievale   Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 234.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia medievale   Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 234.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia medievale   Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 234.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia medievale   Pag. 41
1 su 234
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

VESCOVI E CITTA'

Crescita del potere dei vescovi:

  • Non frutto di un'imposizione dall'alto ma si afferma per una dialettica interna alle forze cittadine
  • C'era anche riconoscimento esterno, ma i diplomi più che concessioni erano riconoscimenti di situazioni esistenti, non novità e si creava alleanze con il vescovo, ma questo passava attraverso una diminuzione del proprio potere nel momento in cui riconosceva il potere del vescovo.

Potenziamento politico 'autonomo' delle sedi vescovili:

Determinato da 2 importanti circostanze, diminuzione del peso del regno e dell'impero. Diminuzione del peso del regno, ma anche funzione del vescovo che fin dall'età tardoantica è naturale vocazione vescovile a una giurisdizione che va tendenzialmente oltre l'aspetto religioso.

Quadro complessivo istituzioni ecclesiastiche:

  • Profonda compenetrazione istituzioni ecclesiastiche / società signorile

Autorità regia sostenuta dall'episcopato, hanno assoluto bisogno del sostegno dei vescovi.

Caratteri privati dell'ordinamento religioso.

Conseguenze

  • In questa duplicità di rapporto con le istituzioni politiche, nel quale le istituzioni ecclesiastiche rimangono l'elemento più forte, risiedono altresì le potenzialità di reazione allo stesso ordinamento.
  • Tale reazione si indirizzerà a separare mondo laico ed ecclesiastico.

Riferimento al movimento della Riforma, che nasce da questa profonda ambiguità tra istituzioni politiche ed ecclesiastiche.

La riforma più che tentativo di liberare le istituzioni dei laici, fu tentativo di liberare tutto il sistema dall'irrazionalità, all'interno del mondo ecclesiastico. Anche il tentativo di Sutri naufraga contrario.

Necessità sempre più marcata quando si passa ad una critica dei costumi del clero, a una di principio degli ordinamenti regi nell'intervento ecclesiastico. Considerati fonte di elazione el'Impero, cresciuto collegato all'elemento ecclesiastico. illegittimi, ne viene meno Guarda la cartella comuni nelle fonti basso medioevo. Importanza dei laici nella forma della chiesa, ha ricadute nel ruolo dei laici come cittadini. c'è la Il comune è una delle forme di organizzazione territoriale, centralità della città nel territorio. RAPPORTO CITTA'/VESCOVI, spesso dialettico/conflittuale, ma si profila una collettività, formata dal vescovo con i cittadini. Comune visto come espressione della coscienza di essere RES publica e diverse fasi del comune, dal punto di vista istituzionale, ci sono 3 fasi: consolare, podestarile, di popolo. Comune e Caterina da Siena presenti nell'esame, comune raggiunge in modo graduale o no.

La pienezza dei poteri? No, in modo completo subito.

Il COMUNE MEDIEVALE

CITTA' E TERRITORIO

  1. Forme di organizzazione territoriale tra XII e XIII secolo:
    • signoria locale/castelli
    • comune

Continua la tradizione delle signorie locali, anche il comune va inserito nelle forme di organizzazione territoriale.

Storie diverse nei vari comuni italiani, con caratteristiche che si ritrovano, es. rapporto con l'autorità vescovile presente in ogni città, che non c'era nell'età.

Privo di fondamento attribuire la nascita alla cosiddetta borghesia medievale, assoluta infondatezza di questo paradigma, che a fondamento della nascita del comune ci sarebbero stati questi ceti non nobiliari.

Vi è una pluralità di ceti fondatori, in varie città diversi ceti che possono essere considerati all'origine del comune.

Es. a Lazise sul Garda nel 1077 alcuni pauperes homines pescatores si recano da Enrico IV a C'è un interessante Verona.

perché conceda un privilegio anche agli altri abitanti di quel luogo. cittadina in cui era prevalente l'attività distinguersi di una categoria di pesca. esigenze legate all'attività

A Genova i consoli sono attestati per la prima volta nel 1099, per mercantile, esigeva allestimento di flotte perché aveva commercio diffuso sul mare e aveva fatto emergere diversi ceti per favorirlo.

A Mantova nel 1126 il comune sorge come autorità politica di una comunità di possidentia farsi riconoscere dall'autorità imperiale i diritti su alcune terre. impegnati

Esempi che mostrano che i ceti fondatori sono diversi a seconda delle varie realtà cittadine, altra prerogativa del comune italiano.

Altro elemento caratteristico che riguarda tutti i comuni italiani è il passaggio attraverso le 3 fasi costituzionali, autonomizzazione, comune raggiunge molto presto la sua autonomia politica, va di pari passo con la pienezza dei poteri.

Contrasto

Con Federico Barbarossa si basa sul problema della fiscalità, egli voleva impadronirsi delle entrate fiscali di quei comuni, per questo lui ha così interesse ad avere fondamento giuridico alle proprie rivendicazioni. Sue pretese dovevano basarsi su base di legittimità, che era data dal diritto romano attraverso i giuristi di Bologna, convoca la dieta di Roncaglia, si passerà dalle speculazioni politiche e teoriche alla battaglia sul campo e si arriva alla pace di Costanza, grande vittoria dei comuni, ma comunque ambigua. Verrà poi citata anche negli statuti dei comuni che non partecipano alla guerra con Federico Barbarossa. Terreno di incontro con la chiesa nella lotta antiereticale. - 20/04 Lezione

Prossima settimana giovedì inizia parte monografica, con testamento di Francesco nelle fonti e voce dell'enciclopedia Treccani su Francesco, leggi per la prossima settimana.

Esempio di come sarà il test, 1 ora in tutto, 6 domande a scelta

multipla con 4 opzioni, alcune definizioni (missi dominici, diocesi, pentapoli, catari, podestà, statuti comunali), parte domande aperte è una fonte (testamento di Francesco, De laude novae militiae, Dictatus Papae) 4-5 domande, (Es. per il Dictatus Papae, raggruppare tematicamente le proposizioni, quali sono quelle riferite a vescovo e imperatore, quali avranno ricade concrete, perché importante). Date da mettere in ordine cronologico.

Coppie di personaggi riferibili allo stesso periodo di tempo:

Editto di Rotari, concilio lateranense, inizio podestarile, pace di costanza, editto di Milano

Giovedì prossima settimana questa prova

Finiamo il 19/05 morte lo detta nel 1226 indirizzato a tutto l'ordine, egli

Testamento di Francesco: A pochi mesi dalla canonizzazione nel 1228, nel 1230 frati vanno dal papa a chiedere che il testamento non avesse valore giuridico.

IL COMUNE MEDIEVALE

1) CITTA' E TERRITORIO

*Forme di organizzazione territoriale tra XII e XIII secolo:

signoria locale/castelli- comune

Caratteri dello sviluppo del comune

  • peso dell'autorità vescovile
  • diverso pluralità di ceti fondatori (diverse fisionomie del ceto dominante)
  • precoce autonomizzazione
  • pienezza dei poteri (difesa/giustizia/fisco)
  • conquista del territorio

Centralità della città nel territorio sotto il profilo:

  • politico
  • amministrativo
  • politico-militare
  • religioso
  • culturale
  • commerciale

2) CITTA' E VESCOVI- rapporto conflittuale- collettività urbana distinta dal vescovo, ma i cives con il loro vescovo costituiscono un nucleo politico nuovo politica del vescovo né fine potere temporale dei vescovi-'degradazione' ruolo nell'avvento nel comune.

Non necessariamente concorde, ma la centralità del vescovo ha unFonti, una riguarda Pisa, esempio in cui vescovo di Pisa di fronte alle prepotenze di alcuni signoripisani sostenitori di Enrico IV ai danni dei cittadini nella vicina Val di Serchio, eletti

Dei rappresentanti della città perché essi, insieme al vescovo, pongano fine alle violenze. Volontà del popolo a punire i trasgressori e vescovo usa le armi e la propria autorità, esclusione dalla vita civile.

TESTO: VESCOVI E CITTA'

Qui c'è il vescovo che appoggia le decisioni prese, perfetto accordo tra autorità civile e religiosa.

Nel caso di Cremona episodi di violenta contestazione del potere vescovile, episodi narrati in alcune lettere indirizzate ai cittadini di Corrado II per reindirizzare il vescovo Ubaldo nella propria autorità. Si affaccia una dimensione comunitaria-collettività urbana fondata su: libertà personale e residenza.

3) DIVERSE FASI DEL COMUNE

  • comune consolare
  • comune podestarile
  • comune di 'popolo'

1) CITTA' E TERRITORIO

Conquista del territorio → ANTAGONISMI:

  • comuni / comuni
  • comuni / Impero
  • comuni / signori

Espansione comuni nei rispettivi territori apriva una serie di antagonismi.

primo tra comuni e conflitto con l'impero, comuni che cercavano di espandere il proprio potere, altro è complicato dalle molte contraddittorietà interne alla politica imperiale, ogni tentativo da parte degli imperatori di conciliare alleanza con un comune o l'altro, tedeschi, come Barbarossa e poi anche Federico II, dipassava attraverso riconoscimento di prerogative di autonomia alla stessa città, che corrispondeva al ridimensionamento dell'autorità imperiale. difficile rapporto con la chiesa di Roma e parte dell'episcopato Poi controverso e italiano. L'apparato episcopale che era un fondamentale elemento nell'organizzazione economica e politica fallì nei disegni e progetti di Federico Barbarossa che andarono concentrandosi sul mezzogiorno attraverso il brillante progetto matrimoniale del figlio di Enrico VI con la figlia dell'erede ald'Altavilla. trono normanno, Costanza Questi antagonismi e solidarietà tra le

varie città determinarono molti impegni finanziari e militari e questa dilatazione diede impulso a una più oculata amministrazione che avrebbe avuto effetti eclatanti nell'organizzazione e custodia della scrittura. A proposito della centralità della città nel territorio, tendenza a espansione nel contado, la centralità di essa e del comune sotto molteplici profili. Centralità della città nel territorio → eredità della civiltà tardo antica: - per il fondamento romano (dell'impero romano) - per la base vescovile dell'ordinamento cristiano Città "luoghi di continuità di una nozione pubblica del potere" La rinascita urbana è connessa allo sviluppo demografico ed economico, ma sotto il profilo istituzionale-politico il potenz
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
234 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher erinsorin03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Conconi Maria Teresa.