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ERNESTA GALLETTI STOPPA
Nel giardino della Stoppa i bambini e le bambine convivevano insieme, cosa che non accadeva
negli altri asili. Fino alla 3 elementare, perché dopo non le è consentito. Giardino => lo spazio
esterno é fondamentale. Crea un edificio apposito per permettere che i bambini possano giocare e
lavorare all'aperto, fondamentale il rapporto tra il bambino e la natura. Lo spazio esterno era diviso
in piccoli appezzamenti di 1 mq dove ogni bambino poteva piantare quello che vuole, poi c'era
un'aiuola dove si decideva insieme come gestire, chi doveva fare cosa, cosa fare crescere.
Nel 1889 cambia la giunta di Romagna e dai repubblicani si passa ai conservatori e le convenzioni
per il giardino della Stoppa vengono meno. Lei si occupa della formazione delle educatrici perché la
ritiene una maternità di tipo sociale. Non avendo un orientamento prettamente confessionale è una
scuola a cui si iscrivono anche i figli della comunità israelita.
La scuola normale era lo sbocco primario per la formazione femminile, per diventare maestre.
9/04/18
merc non c'è lezione. ven conferenza con Faetti.
“Audaci filantrope e piccoli randagi”.
È una continuazione di Discoli Incorreggibili.
Femministe all'inizio del '900 si battono non solo per i diritti delle donne, ma per quelli
dell'infanzia. Concetto di maternità sociale.
Il libro si occupa di tre figure principali: Lucy Bartlett, Alessandrina Ravizza e Bice Cammeo.
Il fine è stato quello di mettere in luce percorsi operativi controcorrente di queste tre donne, che
facevano parte del femminismo pratico = pratica emancipazionista che faceva leva sulle
competenze materne per rigenerare la società e per occuparsi delle esigenze degli ultimi (bambini
abbandonati e delinquenti).
Pedagogia riparatrice (M.Montessori → Riformatorio di San Michele).
“Progetti di rieducazione per compensare sfavorevoli condizioni di partenza”.
Profonda rielaborazione teorica e coerente realizzazione di interventi educativi volti a rispondere
alle urgenze più pressanti di un'epoca e di una società, caratterizzate da un numero elevato di
bambini abbandonati e delinquenti.
Ad accomunare le vicende esistenziali di queste tre donne è l'impegno per la creazione di nuove
istituzioni volte ad accogliere bambini e ragazzi randagi, spesso orfani o con famiglie in difficoltà,
sulla base di una inedita e rivoluzionaria intenzionalità educativa.
Problemi
– Momento storico in cui il numero allarmante dei bambini figli della strada, piccoli ladri, ecc.
– Istituti di correzione che non favoriscono un percorso che possa emancipare i ragazzi da
quelle condizioni sfavorevoli di partenza.
Beltrami Scalia favorì l'emanazione del regolamento generale degli stabilimenti carcerari e dei
riformatori governativi, si fece promotore.
Congressi importanti sul tema dell' abbandono infantile.
...
1896 : abbandono morale, non più solo materiale.
1889
In Francia nel 1889 cambiava il concetto politico di patria potestà.
L'Unione Femminile insieme alla Società Umanitaria sono istituzioni Milanesi che si occupano
degli “ultimi” (poveri, disoccupati). Le tre figure si sono rivolte a queste istituzioni. Le esponenti
dell'Unione Femminile conducono delle indagini sulle condizioni dei bambini per strada, entrando
nelle loro case, quali sono le condizioni di questi minori? C'è una stretta interdipendenza tra le
condizioni malsane in cui vivono e il loro destino.
Key dice che madri esauste, padri ubriaconi, pessimi alloggi, lavoro eccessivo fin dai primi anni,
malattie ereditarie , sono le storie di questi bambini. La società stessa con i suoi errori corrompe i
fanciulli.
LUCY BARTLETT (1876-1923)
Nata e vissuta a Roma, la sua opera si allarga a tal punto da diventare forza propulsiva per
l'introduzione in Italia del probation system, istituto della messa alla prova. Prevenire e riabilitare
più che punire.
ALESSANDRINA RAVIZZA
Russa, si trasferisce a Milano, viene conosciuta come la “Signora dei disperati” o come la
“Madonna dei Poveri”. A Milano fondò la cucina per ammalati poveri, che divenne il punto di
riferimento per gli emarginati del quartiere, soprattutto adolescenti delinquenti. Scrive “i miei
ladruncoli” una testimonianza delle condizioni di vita di tanti minori abbandonati nei bassifondi
milanesi. Fonda la Casa di lavoro dei piccoli di Milano che rappresentò l'exemplum di un nuovo
modo di accogliere, assistere, redimere per mezzo del lavoro i piccoli sbandati, che non hanno
famiglia, che vivono tra risse e ozio.
BICE CAMMEO
Rifugio temporaneo per fanciulli abbandonati e vagabondi, istituto di Firenze, nel 1910. Idea di
rieducazione. È sia a beneficio dei minori e sia uno stimolo per gli amministrazioni statali di un
problema che non riguarda solo la sfera pedagogica, ma anche quella legislativa. Prendersi cura dei
bambini perché hanno dei diritti (non c'era ancora la CRC). Volevano far riconoscere la figura del
giudice per i minorenni.
18/04/18
MONTESSORI, brainstorming:
osservazione e auto-osservazione.
Educatore come l'etologo → è importante l'ambiente.
La bellezza educa, i soggetti e l'ambiente interagiscono a vicenda.
sedie tonneau → sedie leggere che si possono trasportare facilmente.
Il materiale della Montessori parte dall'osservazione dei bambini, non da un'astrazione dell'infanzia.
La scuola deve mettere delle chiavi interpretative alla mente del bambino che è una mente che
assorbe caoticamente. Il materiale strutturato serve a fare ordine nella mente del bambino per questo
serve un materiale strutturato. Chiavi interpretative che servono a interpretare la realtà, serve per
creare una struttura. Alla Montessori viene fatta la critica di non pensare alla creatività dei singoli
bambini. Secondo lei invece la creatività necessita un'educazione, che parte dallo sviluppo
sensoriale e successivamente porta il bambino ad arrivare alla creatività, che secondo lei non è mai
qualcosa di spontaneo. Idea di bambino scienziato.
20/04/18
Il contesto è quello del fascismo.
Aldo Capitini ha introdotto la non-violenza in Italia → si ispira a Ghandi, crea per primo la marcia
della pace nel pieno della Guerra Fredda. Partire dall'attivazione delle coscienze, mobilitazione →
attività che faccia leva sulla coscientizzazione.
Sia Leda Rafanelli che la Caffi fanno riferimento all'educazione per cambiare la situazione.
Mobilitazione delle coscienze significa mettere in atto quelle forze interiori che mi fanno agire in
maniera critica.
Lavoravano anche con Danilo Dolci, che parte dal suo impegno personale facendo lo sciopero della
fame per dare voce ai bambini che morivano di fame.
Aldo Capitini si trova anche con Don Milani.
LEDA RAFANELLI
Come ha fatto a sfuggire alla censura del fascismo? Occupandosi di letteratura per l'infanzia e non
essendo esplicitamente contro il fascismo. Il suo immaginario faceva anche riferimento alla belle
epoque, quindi non veniva vista negativamente. Lei fondava tutto sull'ambivalenza, anche per il
fatto di lavorare con un giornale fascista. Questa ambivalenza è specchio della sua figura, tra
anarchia e islamismo. Il viaggio diventa la metafora di questo.
1936 obbligatoria l'opera Nazionale Balilla. Educazione separata tra generi e c'era una corrispettivo
del balilla anche per le femmine anche per il tempo libero. Perché l'opera nazionale fascista
(Balilla)? Per educare il tempo libero dei giovani => Mussolini, che era stato maestro, ritiene che
sia importante formare le nuove generazioni agendo sull'extrascuola. Si rende conto che la scuola
non basta per educare le nuove generazioni e anzi, ha una bassa incidenza. Mussolini da chi
riprende questa idea? Dagli scout da Baden Powell. Ovviamente va fatto un distinguo, Baden
Powell gli risponde che lui non obbligherebbe mai nessuno a partecipare alle attività scout, in più
c'è un approccio paterno più che militare e pacifista. L'educazione balilla tende ad annullare la
personalità che viene assimilata al campo.
CALEFFI
Colonie nel fascismo → disciplinamento del corpo, attività sportive, coreografie di massa.
In una realtà di questo genere, la Caleffi porta una pedagogia comunitaria. Esigenza di formazione
di un personale per l'educazione del tempo libero per i ragazzi. Grazie a lei e alla Zobeli, tramite il
CEIS vengono fatti corsi per l'educazione del tempo libero dei ragazzi. Gioca la sua formazione
precedente, lei era stata una maestra e aveva conosciuto la Berneri, che faceva parte delle
emancipazioniste legate alla Montessori ed era stata la promotrice del concetto di maternità sociale.
L'anarchismo è diviso in educazionale e rivoluzionario, lei tende a non distinguerle pur puntando
più su quello educazionale.
Idea della necessità di cambiare l'opinione pubblica, per cambiare la realtà partire dal basso e dal
qui e ora, ma senza cambiare l'opinione pubblica non si può cambiare nulla. C'era ancora una forte
influenza fascista, nonostante il fascismo non ci fosse più. Nelle scuole, nonostante andasse “di
moda” la democrazia, c'era ancora un'idea di formare e non di educare (=> partire dalle risorse che
si hanno, operazione più maieutica).
(Per esame: atteggiamento riflessivo sulle esperienze fatte per capire cosa possiamo fare oggi sulla
scia di queste figure)
MARGHERITA ZOEBELI
Rimini, città distrutta, tantissimi orfani. Insieme a Laporta.
Per una pedagogia dell'utopia concreta, pedagogia che si fa azione. Si concentra sul come fare le
cose, più che sul cosa fare. Laurea ad honorem.
Logo: bambini in cerchio, perché nello stare in cerchio è racchiusa l'idea pedagogica di creare un
ambiente piacevole che possa contenere l'aggressività e aiutare la timidezza per indirizzare tutte le
energie verso uno scopo comune. Ragazzi difficili, paragone con Barbiana “ai ragazzi svogliati
bisogna dare uno scopo”. L'ambiente deve essere attivatore di energie individuali. Ha sempre
pensato che idee, grosse parole come solidarietà, tolleranza, vadano studiate dal punto di vista
operativo. Come far vivere ai ragazzi queste parole? Ha un ottica interrogativa, in un contesto di
pedagogia dell'emergenza. Come far porre riparo affettivo e intellettuale ai traumi profondi dei
bambini che li hanno subiti, Laporta lo studia. A Rimini si trovano insieme per studiare i problemi
dell'infanzia e dell'adolescenza dei bambini vittime della guerra. Connessione con la Montessori →
ella rivolge questo quesito a molti studiosi con lo