Anteprima
Vedrai una selezione di 22 pagine su 102
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 1 Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 2
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 6
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 11
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 16
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 21
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 26
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 31
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 36
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 41
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 46
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 51
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 56
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 61
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 66
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 71
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 76
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 81
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 86
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 91
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 96
Anteprima di 22 pagg. su 102.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Storia dei Paesi Orientali 10 crediti Pag. 101
1 su 102
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

BONACINA VALERIA

10

Nel 1793 fu emanato lo Zamindary Settlement Act: i zamindar erano proprietari terrieri; i

contadini continuavano a coltivare la terra pagando un affitto fisso allo zamindar, il quale

pagava una tassa fissa al governo britannico.

Se il contadino non riusciva a pagare, lo zamindar poteva espellerli dalla terra. Così i

contadini iniziarono a indebitarsi e vennero cacciati; alcuni di questi emigravano verso le

città un cerca di lavoro, altri rimasero a vivere nel villaggio diventando braccianti,

arricchendo così lo zamindar.

Spesso i proprietari terrieri lasciavano qualcuno a governare la terra al posto loro per

andar a vivere la vita negli agi della città, fenomeno dell’assenteismo.

Le carestie portarono gli inglesi a non estendere questa legge all’India meridionale e

nord-occidentale dove vigeva ancora il Ryotwari che prevedeva il mantenimento di piccoli

appezzamenti terrieri.

In alcuni piccoli regni gli inglesi non andarono a rompere il sistema sociale tradizionale,

costituito dalle caste (casta: parola di origine latina = categoria). Secondo la cultura

indiana le persone appartenenti a caste differenti non si potevano mischiare o unire in

matrimonio.

Secondo i portoghesi il termine casta andava inteso come lo era nelle sacre scritture

Veda, dove la casta era chiamata varna; secondo la leggenda da un unico gigante nacquero

le diverse categorie in cui è divisa l’umanità: dalle mani nacquero in guerrieri, dalla testa

gli intellettuali, dai piedi gli schiavi e dal ventre i commercianti.

Ogni territorio ha un suo sistema di casta e ogni casta ha delle sotto caste, il principio

base che governa questa società è il sistema gerarchico.

Secondo Louis Dumont, la gerarchia è un sistema di natura religiosa che va dalla massima

purezza alla massima impurità (gli schiavi erano impuri poiché facevano lavori manuali ed

entravano in contatto con materiali impuri; addirittura si creò una quinta categoria al di

sotto degli schiavi, i dalit, considerati permanentemente impuri). Solitamente intellettuali,

guerrieri e commercianti erano vegetariani, per conservare la loro purezza.

Gli inglesi pensarono che la categoria più alta, costituita dai bramani, potesse aiutarli a

conoscere le tradizioni. Presero alcuni di questi a lavorare come intermediari tra popolo e

dominatori inglesi e la conseguenza fu il rafforzamento dei sistemi di casta e del dominio

dei bramani che furono inseriti nel sistema di dominio britannico, con possibilità di studiare

lingua inglese; questi divennero intellettuali anglicizzati.

Il consolidamento del potere britannico stravolse l’ordine sociale ed economico; ci fu una

grave crisi economica, soprattutto per gli artigiani (mercato inondato di prodotti britannici)

e per i contadini. Aumentarono anche le carestie.

Le categorie preferite erano gli zamindar ( grandi proprietari terrieri) e alcuni bramani.

Fino all’inizio dell’800, periodo in cui si consolidò la macchina del dominio coloniale

(British ray), gli europei non avevano un atteggiamento di superiorità, anzi, accettavano

l’altro.

Dall’800 si fece strada l’idea di superiorità dell’uomo bianco, Orientalism (Said): l’idea di

occidentale secondo cui esistono due mondi diversi:

- occidente (cultura razionale, governo che osserva e rispetta i diritti)

- oriente (dispotismo, superstizione).

Gli europei dovevano portare la loro superiorità là dove vi erano indigeni, i quali dovevano

essere socializzati e civilizzati.

Nel 1832 la riforma inglese che stabilì che l’inglese diventava lingua ufficiale dell’India, gli

inglesi quindi non avevano bisogno di imparare lingue locali di popoli inferiori.

BONACINA VALERIA

11

Nel 1835 ci fu la riforma del sistema scolastico: apertura delle scuole inglesi che

cercarono di trasmettere agli studenti i valori europei. In questo modo la società indiana si

rompe: ci sono gli analfabeti e le persone colte che studiavano nelle scuole inglesi (élite

anglicizzate che vivevano nelle città angloindiane) o nelle scuole tradizionali.

Si creò l’idea del “fardello dell’uomo bianco”, per cui gli europei avevano il compito di

portare la cultura separazione di europei ed indigeni

Vivevano nelle white vivevano nelle black township

township

1857-8 passaggio dal colonialismo di conquista territoriale all’imperialismo

1858 India del nord, il vicino a Delhi, un accampamento militare a Meerut uccise gli

ufficiali britannici dando vita alla Grande Rivolta.

Gli inglesi introdussero fucili a retrocarica, per caricarli bisognava mordere il bossolo ed

entrare in contatto con grasso animale; gli indiani si rifiutarono e gli inglesi licenziarono

coloro che si opponevano. Questo episodio fece scoppiare la scintilla, ma vi erano altri

motivi:

l’approvazione della legge di successione per stati nativi; in tutti i regni nativi in cui non vi

era un erede legittimo maschio, gli inglesi avrebbero preso il potere provocando il

malcontento tra sovrani ( per tradizione in assenza di erede si adottava un figlio) .

Uno di questi sovrani era un nawab di un regno della pianura del Gange, il quale fece

ricorso , ma perse la causa; così anche gli altri fecero in questo modo, la cosiddetta

RIVOLTA DEI SEPOYS (Sipai) la quale sottrae agli inglesi una porzione dell’India del nord

e libera la città di Delhi, sede del sovrano. In questo modo tornò effettivo l’impero Moghul.

L’India meridionale, il Bengala ed alcuni re indiani rimasero fedeli ai britannici che

riuscirono a soffocare la rivolta nel 1858: l’imperatore venne esiliato in Birmania fino alla

sua morte.

La rivolta nacque anche dal cattivo governo della compagnia commerciale, che venne

sciolta; il governo britannico prese in mano il paese, venne nominato un viceré con sede a

Calcutta.

Nel 1897 la regina Vittoria divenne imperatrice dell’India. Conseguenze: il re aveva diritti

e doveri, gli indiani erano sudditi.

1858, anno con cui si indica la nascita dell’età dell’imperialismo e in cui fiorì una

letteratura che dipingeva gli inglesi come eroi e gli indiani come cattivi.

Interpretazione della grande rivolta:

Mutiny -indiani = ingenui o cattivi

- inglesi = sconfiggevano l’ammutinamento degli indiani cattivi

Prima guerra d’indipendenzaleader indiano amministratore di Mazzini e del Risorgimento

: nazione indiana che si stava costituendo

Colpo di coda dell’ancien regimetentativo della vecchia borghesia di recuperare il

vecchio potere, i protagonisti, infatti, sono tutti aristocratici.

15 febbraio 2013_Lezione3

La Grande Rivolta rappresenta un po’ lo spartiacque perché a questo punto si crea la

separazione che già si era vista negli anni 20 e 30 tra gli uomini bianchi (europei) e gli

BONACINA VALERIA

12 

indigeni (considerati ingenui perché si sono fatti traviare dai governatori) Filosofia

razzista, base ideologica dell’espansione del colonialismo nella seconda metà

dell’Ottocento.

Il 1858 è importante anche perché rappresenta il cambiamento dal colonialismo della

Compagnia delle India ad un colonialismo spietato; nasce la grande età dell’imperialismo

che secondo Lenin è anche la fase suprema del capitalismo. In questa fase sono gli stati

europei che decidono direttamente le conquiste, di organizzare territori, decidono le forme

di sfruttamento economico; non è un caso che nel 1858 la Francia inizia la propria

penetrazione in Indocina occupando la parte meridionale del Vietnam, quella che allora

veniva chiama Cocincina che è il delta del fiume Mekong (oggi conosciuto come Vietnam

del sud). La scelta francese di occupare questo territorio non è dovuta a scelte di tipo

commerciali, economiche ma a ragioni di tipo strategico: gli inglesi stanno creando un loro

impero in Asia, i russi nell’Asia centrale, anche loro vogliono conquistare.

Nel frattempo abbiamo un consolidamento dei domini europei nel sudest asiatico: gli

olandesi, che ancora occupavano questi territori, subiscono un forte colpo nelle guerre

napoleoniche del 1795, quindi la monarchia olandese va in esilio e in Olanda è creata una

repubblica filofrancese, la Repubblica Batava, uno stato satellite e fantoccio di Napoleone.

Quest’ultimo è il grande nemico degli inglesi che ovviamente non vogliono che la Francia

rientri nel gioco nel sudest asiatico (fino agli anni 30 del ‘700 era stata la potenza più forte

soprattutto in India), ma Napoleone ora da segnali di voler colpire la Gran Bretagna nei

suoi interessi economici, quindi anche nelle colonie; cercò di occupare l’Egitto con l’idea di

interrompere i traffici commerciali con l’India perché sapeva benissimo che costituiva il

centro del potere britannico, ma l’impresa si rivelò un fallimento. Gli inglesi allora

decidono di occupare tutte le colonie olandesi: la colonia del Capo, Ceylon, India

meridionale, Malacca e la penisola malese (zona strategica per gli scambi commerciali;

oggi Singapore è il principale porto a livello mondiale); gli inglesi in questa zona avevano

già una colonia, la colonia di Penang (città di George Town) e occupano anche il centro del

colonialismo olandese, la penisola di Java in Indonesia che però dovranno restituirla nel

1815 alla fine delle guerre napoleoniche. Non tutti i territori però vengono restituiti

all’Olanda; ad un certo punto olandesi e inglesi trovano un accordo che viene siglato nel

1824: agli olandesi rimangono i possedimenti insulari (Indie orientali olandesi che oggi

costituiscono l’Indonesia) mentre gli inglesi si tengono Ceylon, la colonia del Capo, tutti i

possedimenti in India e tutta la parte peninsulare (odierna Malesia).

Nell’isola di Ceylon, conquistata durante le guerre napoleoniche, gli inglesi riescono a

condurre una campagna vittoriosa contro l’ultimo regno indipendente situato nel centro

dell’isola, il regno di Kandy, e trasformano l’isola in una sorta di giardino per le

piantagioni: caffè, canna da zucchero e cacao. Gli inglesi che amministrano Java per un

periodo durante le guerre napoleoniche, si rendono conto che gli olandesi hanno fatto un

buon lavoro: hanno preso i contadini, gli hanno obbligati a fare dei servizi di corvée, hanno

obbligato i villaggi a coltivare almeno 1/5 delle terre per prodotti d’esportazione e quindi

vogliono replicare questo colonialismo di piantagione anche nei loro territori. Ceylon da

questo punto di vista è perfetta: ha un clima adatto a trapiantare queste coltivazioni, ha un

terreno fertile, oltretutto Ceylon non va a far parte dell’India britannica ma viene

acquistata dall’Olanda e diventa un colonia diretta dalla corona; per questo mo

Dettagli
A.A. 2015-2016
102 pagine
6 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/23 Storia dell'asia orientale e sud-orientale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valery19911991 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del Paesi orientali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bergamo o del prof Caldirola Stefano.