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IL VIAGGIO NOTTURNO

In una notte del 621 M. compie un viaggio ultraterreno, particolarmente significativo.

Il viaggio era formato da due fasi: al isrā’ (viaggio orizzontale) e al mir’āj (ascesa).

Viene trasportato dall’arcangelo Gabriele a bordo di una creatura alata (asino-mulo) dalla cavalcatura celeste: il Burāq. Muhammad viene accompagnato dal Tempio Santo al Tempio Remoto (dalla Ka’ba al tempio di Gerusalemme). Da lì sorvola l’inferno e successivamente raggiunge i Sette Cieli, dove vede i profeti che lo hanno preceduto: Adamo, Giovanni Battista, Gesù, Giuseppe, Idris, Aronne, Mosè e Abramo. In un tempo spirituale, non reale, si trova al cospetto di Dio ed è testimone della sua infinità ed onnipotenza.

“Ti abbiamo visto volgere il viso al cielo. Ebbene, ti daremo un orientamento che ti piacerà. Volgiti dunque verso la Sacra Moschea. Ovunque siate, rivolgete il volto nella sua direzione. Certo, coloro a cui

È stato dato il Libro, sanno che questa è la verità che viene dal loro Signore. Dio non è incurante di quello che fate". Corano,2:144 MAOMETTO A MEDINA Negli anni, aveva guadagnato il sostegno dei notabili dell'oasi di Yathrib, Muḥammad in quanto egli svolgeva il ruolo di arbitro nelle dispute fra le tribù della città. Diversi meccani musulmani iniziarono a spostarsi verso Yathrib e nel 622 avvenne l'Egira Muḥammad (hijra). mandò le persone a piccoli gruppi. Lui fu tra gli ultimi a partire, riuscendo ad ingannare i nemici che avevano organizzato un complotto per ucciderlo. Si recò in una grotta con l'amico Abū Bakr. All'entrata della grotta, si sistemarono una colomba che fece il nido e un ragno che fece una tela. In questo modo arrivò a Yathrib senza farsi scoprire perché i nemici credevano che nella grotta non ci fosse nessuno. La città si sviluppò e prese il nome di almadīna al munawwara (la città luminosa). Coloro che partirono da Mecca presero il nome di muhājirūn, mentre coloro che accolsero i fuggitivi meccani furono chiamati anṣār. Venne firmata la costituzione di Medina, una sorta di federazione fra i clan medinesi e gli emigranti dalla Mecca per rendere migliore la coabitazione. Venne creata una nuova struttura sociale (umma). Vennero istituiti un sistema di tasse e un sistema giudiziario. Gli abitanti di Mecca notarono che Medina si era fortemente sviluppata e stava crescendo rapidamente. Decisero di sequestrare tutti i beni dei meccani musulmani emigrati a Medina. I musulmani impoveriti aprirono uno scontro tra le due città, iniziando ad assaltare le carovane meccane. La guerra iniziata da Medina venne giustificata da un versetto coranico: "A coloro che sono stati aggrediti è data l'autorizzazione a difendersi, perché certamente sono stati oppressi e, in verità, Iddio ha la potenza di..."

soccorrerli ; a coloro che senza colpa sono stati scacciati dalle loro case solo perché dicono: "Iddio è il nostro Signore". Se Iddio non respingesse gli uni per mezzo degli altri, sarebbero ora distrutti monasteri e chiese, sinagoghe e moschee nei quali il Nome di Dio è spesso menzionato. Iddio verrà in aiuto di coloro che sostengono la Sua religione. In verità Iddio è forte e potente." Corano, 22:38-39

GHAZWAT BADR (battaglia di Badr) --- 624, vincono i musulmani medinesi

GHAZWAT UHUD --- 625, vincono i meccani

GHAZWAT AL KHANDAQ (battaglia del fossato) --- 626, vincono i medinesi

Nella battaglia del fossato i musulmani furono aiutati da Salman il persiano. Egli suggerì l'idea del fossato, idea sconosciuta agli arabi. I medinesi scavarono un fossato (che agì da deterrente) e chiusero tutti i pozzi, così i meccani non ebbero scampo e persero la battaglia.

Ci furono degli scontri tra i musulmani e

alcune tribù ebraiche. I Banū Qaynuqā furono esiliati perché, secondo i musulmani, avevano violato la costituzione di Medina. Un'altra tribù con cui ci furono dei problemi di coabitazione fu quella dei Banū. Si diceva che i membri di questa tribù avessero fatto degli accordi con i Qurayẓa meccani. I membri dei Banū furono giudicati da un arbitro che esaminò tutta la situazione. Tutti i maschi della tribù furono uccisi, mentre le donne e i bambini furono presi in schiavitù.

Nel 628, arrivò a Mecca per compiere un pellegrinaggio alla Mecca. I Meccani glielo impedirono e M. decise di stipulare un patto di tregua (sulḥ ḥudaybiyya) tra Mecca e Medina per dieci anni. Avrebbe così potuto compiere il pellegrinaggio l'anno successivo (pellegrinaggio d'adempimento).

Nel 629, Maometto marciò sulla Mecca e la conquistò, eliminando il politeismo dalla città. Dopo

Aver compiuto il “pellegrinaggio dell’addio”, morì a Medina nel 632.

LA CONCEZIONE DI DIO NELL’ISLAM

Al + Ilāh --​ Allāh (Il Dio)

“Ci sono 99 nomi di Dio: colui che li impara a memoria entrerà in Paradiso. In verità ,Iddio è dispari e ama il dispari” Muslim, 35:6475

Sa īhḥ​Allāhu lā ilāha illā Huwa​ (​ )Iddio, non c’è divinità se non lui

LA CONCEZIONE DELLA PROFEZIA E I PROFETI DELL’ISLAM

PATRIARCHI

PROFETI

RE

I profeti più importanti per l’Islam sono cinque: Abramo, Davide, Gesù, Mosè e Muḥammad.

“Per ogni comunità vi è un messaggero (​ rasūl). Dopo che il messaggero sarà venuto, si giudicherà tra loro con giustizia e nessuno subirà un torto.” Corano 10:47

“Non inviammo alcun messaggero (​ mā arsalnā min rasūl) se non nella lingua del suo popolo, affinché li informasse.

Iddio svia chi vuole e guida chi vuole ed Egli è l'Eccelso, il Sapiente." Corano 14:4

Le storie dei Profeti sono state raccontate da diversi autori:

  • Al Tabarī
  • Al Tha'labī
  • Al Kisā'ī
  • Ibn Kathīr

IL CORANO

Il Corano, testo sacro dell'Islam, nasce come recitazione orale. Esso rappresenta il messaggio rivelato a Maometto da Jibrīl, tra il 610 e il 632.

"Oggi ho reso perfetta la vostra religione, e vi ho accordato l'intera misura della mia benedizione, e mi è piaciuto darvi per religione l'Islam" Corano 5:3

Secondo le fonti, Maometto era analfabeta. Quindi il Corano venne imparato a memoria da lui, che lo recitò in maniera perfetta ai suoi seguaci.

Nelle scuole coraniche si possono vedere bambini di circa sette anni che imparano a memoria versetti del Corano pur non sapendo leggere.

"La memoria di un bambino è come la scrittura sulla pietra, mentre la memoria di un adulto è come la

scrittura sull'acqua" adīthḥColui che impara a memoria il Corano viene chiamato Imparando l'interoḥāfiẓ.Corano, il credente può parlare col signore.wa rattili-l-Qur'āna tartīlaUn infatti dice:ḥadīth"Chi vuole parlare con il suo Signore, reciti il Corano"Gli specialisti di scienze coraniche definiscono " 'ilm al tajwīd ", la scienza di recitare inmaniera perfetta il Corano secondo regole precise. La tecnica seguita è quella delmelisma.Ci sono diversi modi di recitazione del Corano. Se ne ricordano due:MURATTAL --- recitazione più lenta e calibrata● MUJAWWAD --- recitazione più melodica●Il Corano venne messo per iscritto da persone autorizzate dal Profeta. Inizialmente siscriveva su foglie, pezzi di legno, ossa di animali, pelli di animali e pietre piatte.Sotto il terzo califfo 'Uthmān, il testo fu messo per iscritto dai kuttāb.I quattro scribi più importanti

furono: 'Alī ibn Abī Tālib● Mu'āwiya ibn Abī Sufyān● Ubayy ibn Ka'b● Zayd ibn Thābit●Zayd ibn Thābit mise insieme le parti disponibili del Corano e le consegnò al primo califfo dei Rashidun, Abu Bakr. La versione coranica del califfo 'Uthmān ibn Affān è considerata la versione ufficiale. Questo califfo, al momento della sua carica, ordina la distruzione di tutte le altre versioni (qira'āt). Ibn Mujāhid giunge alla canonizzazione delle varie versioni/letture del Corano (rivelate in alcuni scritti chiamati aḥrūf). Le due varianti di lettura più celebri sono: 1. HAFS (​ )-​ il tipo di lettura più diffuso proveniente da Āṣim 2. WARSH (​ )-​ molto diffuso nel Maghreb, in particolare in proveniente da Nāfi'​Marocco Il Corano è suddiviso in 114 capitoli (sūra, pl. suwar) e 6236 versetti (ayāt). Per quanto riguarda la lunghezza è molto simile al Nuovo Testamento. Le sure solitamente sono

disposte dalla più lunga alla più breve.È suddiviso in 30 parti, il che rende più facile la sua lettura durante il ilRamaḍan,mese di digiuno, quando viene recitato l’intero libro.I musulmani definiscono il loro testo sacro “al Qu’r​ n al kar​ m” (il nobile Corano).ā​ ī​

Il primo capitolo, la sūra di apertura, è chiamata Fātiḥa e recita:“Nel nome di Dio Clemente e Misericordioso!Sia lode a Dio, il Signore del Creato, il Clemente,il Misericordioso, Re del giorno del Giudizio!Te noi adoriamo, Te invochiamo in aiuto.Guidaci per la retta via, la via di coloro sui qualitu hai effuso la Tua grazia, non la via di colorocon i quali sei adirato o di coloro che sononell’errore.”

Ogni sūra comincia con una formula, la basmala (nel nome di Dio,il clemente,ilmisericordioso). Le varie suwar vengono suddivise in meccane e medinesi, a secondadi dove si trovava Muhammad al momento della rivelazione.Il Corano ha

diverse denominazioni: tanzīl (rivelazione), dhikr (ricordo), naba' (annuncio) e furqān (criterio).

La recitazione coranica segue una melodia, infatti questo testo sacro ha delle caratteristiche ritmiche e stilistiche speciali. C'è una tendenza alla rima e all'assonanza che ne facilita l'apprendimento.

I temi fondamentali del testo sono:

  1. L'unicità divina (tawḥid)
  2. L'escatologia
  3. I profeti
  4. Le nozioni etico-religiose

Vengono nominati angeli, demoni e jinn.

Gli angeli sono creature indefinite fatte di luce. Possono essere ovunque, ma non possiedono libero arbitrio.

I demoni sono creature malefiche.

Dettagli
A.A. 2020-2021
37 pagine
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SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/10 Storia dei paesi islamici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher serena.palumbo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dei Paesi islamici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Patrizi Luca.