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GM.
Problemi autarchia = Italia è priva di materie prime, colpì le industrie siderurgiche e belliche,
abbassò i consumi pro – capite e stimolò alcune industrie come quella chimica.
Bilancio prima del conflitto = ci fu la stagnazione perché le congiunture economiche erano
avverse, l’emigrazione era bloccata, iniziò il riarmo e c’era inflazione e
sottoccupazione (perciò i salari non aumentarono)
Anni ’40 = apparato limitato e incapace per sostenere una guerra totale; carenza di grosse
aziende con catene di montaggio; investimenti non superiori al 20% del PIL; mancanza
materie prime e disorganizzazione militare e economica incise sulla guerra.
Bilancio periodo fascista = Italia continua industrializzazione a un passo simile a quello
europeo; è un paese da ricostruire; nel 2° dopoguerra la banca d’Italia ha il monopolio
dell’emissione e venne trasformato il sistema bancario. I consumi pro – capite aumentarono
fino al 1939 poi scesero con la guerra e peggiorarono con la caduta del regime.
Il turismo in Italia tra le due guerre (II parte)
Ripasso: periodo fra le due guerre
Offerta ricettiva inadeguata (aree prive di alberghi e mancano scuole di formazione)
Ceto medio inizia ad andare in vacanza => aumento domanda interna (2/3 di quella
straniera) ma mancano strutture per accoglierli perché target d’accoglienza era sempre
stato diverso.
Maggiore interesse da parte del governo => creazione ENIT (ente nazionale industrie
turistiche) e aziende di soggiorno (scindeva i compiti di queste società con quelli delle
amministrazioni pubbliche o privati; i compiti erano di vigilanza, promozione, statistica,
partecipazione a mostre e fiere)
Ripasso: ENIT
statistiche e censimento; referente governo per politiche turistiche e affiancamento al
parlamento; pubblicare guide e riviste; propaganda; istituire scuole alberghiere e corsi
di formazione per albergatori
negli anni acquisì sempre più importanza la propaganda all’estero tanto da costituire
una serie di uffici per la propaganda all’estero.
Interventi governo fascista = costruzione prime autostrade, politiche per l’organizzazione del
tempo libero (opera nazionale del dopolavoro, balilla, organizzata anche l’attività turistica, …) e
facilitazioni per viaggiatori stranieri.
Turismo termale = numerosi stabilimenti termali ma di piccole dimensioni, i flussi turistici nelle
terme appenniniche sono irrilevanti e da luogo di divertimento torna luogo di cura
(passaggio incentivato da leggi sul welfare => termalismo sociale)
Turismo montano = sviluppa la vocazione sportiva e incrementò i flussi grazie allo sci. Nascono
nuove stazioni e impianti sciistici; resta di élite. Lungo gli Appennini rimane solo il
turismo termale, no montano.
Invenzione Sestrière => prima degli anni ’30 era solo un albergo senza nessuna
attività, poi la famiglia Agnelli acquistò il colle e istituì la società Incremento turistico
del Sestrière. Nel 1931 ci fu l’inaugurazione della stagione turistica con funivia,
trampolino di salto, ristoranti, alberghi di élite, scuole di sci e un campo da golf. Nel
1934 diventa comune.
Turismo balneare = primi segnali di modernità e differenziazione con mete di carattere
internazionale (costa ligure, lido di Venezia, Taormina e costa amalfitana), nazionale
(costa tirrenica e adriatica) e domenicale. Si sviluppa negli anni ’30 ma ancora non si
parla di turismo di massa. Si sviluppano anche le colonie marine. Rimini, La Spezia,
Livorno: tre prodotti simili in spiagge diverse.
Bilancio vigilia 2° GM = Italia è il terzo paese per entrate turistiche; turismo nazionale ha
conosciuto un certo sviluppo a dispetto del cattivo andamento economico; costruita struttura
organizzativa per la promozione dei prodotti turistici.
Abbiamo ereditato le ferrovie storiche che ormai vengono dimenticate.
8° lezione – economia e turismo in Italia da boom economico a oggi (I parte)
Ricostruzione post – bellica = 1945/1948; boom economico = metà anni ‘50/ fine anni ’60;
instabilità e crisi
alternate = 1970/oggi.
Transizione democratica (1945/1948) = il 25/04/1945 finisce la guerra e dal 1945 al 1947 si
forma un governo provvisorio di unità nazionale al quale partecipano tutti i partiti per
fronteggiare l’emergenza; il 2/06/1946 c’è il referendum istituzionale con l’elezione
dell’assemblea costituente e il 1/01/1948 entra in vigore la costituzione.
Ricostruzione post – bellica = è molto complicata perché è necessaria una ricostruzione politica
ed economica, infatti mancano materie prime, le infrastrutture sono
danneggiate, ma parte degli impianti industriali sono salvi. La ricostruzione fu
resa possibile grazie al contesto politico europeo nel quale l’Italia si inserì.
Ripasso: il nuovo contesto economico internazionale
Accordi di Bretton Wood (1944) = per costruire un sistema di cambi fissi (incentrato sul
dollaro); ratificati da 44 paesi al fine di stabilire regole sulle relazioni commerciali e
finanziarie; nascita Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale.
Fondo Monetario Internazionale (1947) = vigilare sul sistema a cambi fissi. Il suo
compito è quello di promuovere la cooperazione monetaria internazionale e la stabilità
dei cambi.
Importanti furono le decisioni di De Gasperi nelle scelte politiche e monetarie.
Ripasso: il contributo americano alla ricostruzione
Nel 1945 l’Italia entra nell’ONU e nel 1949 aderisce alla NATO (Patto Atlantico) che è
un’alleanza militare/difensiva. Il mondo si divide sotto due sfere di influenza che
condizionano l’economia, anche turismo
Piano Marshall = nel giugno 1947 George Marshall dichiara la disponibilità americana e
16 paesi europei si incontrano e aderiscono al piano. Il piano ha lo scopo di coprire con
gli aiuti americani i disavanzi delle bilance dei pagamenti dei paesi europei così l’Europa
avrebbe potuto ricostruirsi senza spinte inflazionistiche; reintegrare il sistema dei
commerci e porsi a barriera del comunismo in Europa.
I paesi avevano dei piani di sviluppo quadriennali sulla base dei quali elaboravano una
lista comprendente una richiesta di beni (beni che venivano trasferiti dagli USA
gratuitamente) e poi i paesi europei vendevano tali beni agli imprenditori. Il piano durò
fino al 1952.
Gli aiuti arrivarono proprio nel momento del bisogno e attraverso i macchinari l’Europa
importò una nuova tecnologia; tutto ciò contribuì a una collaborazione tra gli stati.
In Italia il piano decise di puntare su tecnologie moderne e di investire su macchinari
industriali così da avviare il paese alle stesse produzioni di massa che avevano successo
negli USA => settore metalmeccanico, energetico, dei trasporti e delle comunicazioni
(60%) e agricoltura (30%).
Età dell’oro italiana (1953 – 1970) = i tassi di crescita del PIL sono tra i più alti d’Europa; dalla
fine degli anni ’50 c’è un forte aumento delle esportazioni e negli anni ’60 i consumi
iniziano a crescere. C’è il completamento dell’industrializzazione e la conseguente
diffusione nelle regioni del nord – est – centro (non più solo triangolo industriale). Si
creano condizioni tecnologiche per recupero di piccole imprese; rinascita dei
sindacati. Crescono i livelli di istruzione e dei consumi e si attua l’ultima grande
ondata di urbanizzazione.
Fu un miracolo perché i livelli salariali bassi hanno reso possibile una maggiore
competitività della produzione italiana per le esportazioni (che aumentarono: -
prodotti agricoli + meccanici e chimici), stabilità monetaria e capacità creativa.
Rimanevano pero problemi di disoccupazione, agricoltura e divario nord – sud (1950
istituita la Cassa per il Mezzogiorno).
Trasformazioni settoriale => 2 mln di posti di lavoro nell’industria e nei servizi (46%
del PIL) e affermazione industria tessile, alta moda e meccanica.
Welfare State = 1970 nuovo statuto dei lavoratori con: aumento pensioni, tutela
disoccupazione, creazione sistema sanitario nazionale e tutela maternità.
Fine Golden Age Mondiale = 1971 – 1973 crisi del sistema a cambi fissi e crisi petrolifera;
bilance dei pagamenti europee in disavanzo e recessione internazionale. Portò prima a
soluzione di emergenza e poi alla ricerca di nuove fonti di energia. 1979 – 1980 secondo shock
petrolifero innescato dalla Rivoluzione Iraniana e poi continuato dal conflitto Iran – Iraq; paesi
importatori proseguono tecnologie e investimenti per nuove fonti di energia come il solare, il
fotovoltaico, l’eolico e il nucleare.
In Italia la crisi portò a frequenti svalutazioni e disavanzo del bilancio dello Stato; a una crisi
dell’industria pesante; alla nascita dei distretti. Negli anni ’80 però l’Italia cresce più del resto
d’Europa e ci fu una crescita di servizi e turismo.
Dagli anni ’90 ad oggi = accelerazione della globalizzazione e aumento del movimento di
capitali; forte sviluppo del sistema finanziario; frequenti crisi internazionali e quindi instabilità;
nascita di nuove grandi potenze.
Cambiamenti economia italiana = numerose crisi politiche e inflazioni; trasformazione della
struttura dell’economia
=> privatizzazioni, mercato del lavoro flessibile e federalismo; aumenta il divario Italia e
Europa. Infatti l’Italia torna a inseguire perché ha scarsa innovazione e finanziamenti alla
ricerca; i mercati dei servizi sono troppo rigidi; crollo demografico; finanza pubblica non ancora
risanata e industria obsoleta.
Turismo e consumi turistici in Italia dal dopoguerra a oggi
Il turismo in alcune regioni è stato al centro del processo di crescita economica e negli anni di
decollo ha sostenuto l’industrializzazione consentendo di importare macchinari e energia. Negli
anni del miracolo economico è stato uno dei prodotti sui quali l’Italia ha basato la propria
capacità competitiva sui mercati internazionali.
Conseguenze guerra => rete ferroviaria è in ginocchio, chiusi e devastati gli aeroporti e metà
degli alberghi sono inutilizzabili.
Interventi governo italiano
Ricostituisce l’ENIT e nel 1947 si istituisce il Commissario per il turismo (gestisce le
organizzazioni periferiche, aziende di soggiorno e fondi per la ricostruzione dell’apparato
ricettivo)
1959 = nasce il Ministero del Turismo e dello Spettacolo (rinnova l’ENIT e vigila sulle
aziende di soggiorno)
1978 = Italia aderisce all’Organizzazione Mondiale del Turismo (nata nel 1974 con lo
scopo di coordinare le politiche turi