Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
URSS: Sojuzkino per rendere l'industria più efficiente
Nel 1932 nuove fabbriche fornivano la pellicola necessaria, ma i problemi legati a varie inefficienze e alla scarsa produzione rimasero irrisolti; si irrigidì il controllo sui film in movimento avanguardista del montaggio si estinse.
Il dogma centrale del realismo socialista era la disposizione per il partito realismo socialista: (partiinost, gli artisti erano tenuti a propagare l'ideologia del partito comunista) e si basava anche sul secondo dogma, centralità del popolo (narodnost, gli artisti dovevano descrivere in modo positivo la vita della gente comune).
Le opere del realismo socialista dovevano astenersi dal formalismo, ovvero di sperimentazioni stilistiche o complessità che le rendessero di difficile comprensione; per servire il partito il popolo l'arte doveva educare e offrire un modello da seguire, 1 eroe positivo.
Il primo film a incarnare un modello fu "Ciapaiev" di Sergej.
Georgij Vasil'ev, resoconto romanzato della vita di un ufficiale realmente esistito durante la guerra civile; proponevo Nerone che le platee potranno ammirare gli si affiancava un assistente allegro e di bell'aspetto che rappresentava la classe operaia con quel popolo poteva identificarsi, vi era anche la sotto trama romantica. Il linguaggio del film era accessibile a tutti i difetti del protagonista non venivano nascosti; segue uno degli schemi più comuni della narrativa del realismo socialista, il protagonista che impara a subordinare i suoi desideri al bene del popolo. Ogni artista di ogni genere era obbligato ad aderire al realismo dottrina del realismo socialista: socialista; quando furono avviate le purghe e tutti i membri del partito sospettati di non sostenere il partito furono periodicamente espulsi, imprigionati, esiliati o giustiziati, anche gli artisti non rimasero immuni da simili persecuzioni. Prima di essere approvate le sceneggiature dovevano passare ripetutamente.attraverso un complesso apparato di censura, anche riprese iniziate un film poteva essere sottoposto a revisione o interrotta in qualsiasi momento: "il prato di Bezhin" di Ejzentstejn ad esempio fu interrotto nel 1937. Nella speranza di incrementare la produzione e di dar vita a un cinema popolare, Sumjatskij decise di costruire una Hollywood sovietica, così dopo aver passato due mesi in visita agli studios americani, tentò di replicare la loro sofisticata tecnica ed efficienza. Il risultato finale della sua politica fu il suo arresto nel 1238 e una delle motivazioni citate nell'atto che lo privava di ogni potere era lo spreco di denaro e di talento nella distruzione di "il prato di Bezhin". Dopo il successo di "Ciapaiev" i film sulla guerra civile, generi principali del realismo socialista, divennero un genere importante del cinema del realismo socialista. "Non di Kronstadt" di Dzigan è un suo vago rifacimento, di cui si.differenzia solo per la scelta di un eroe tipico piuttosto che di un personaggio storico; infine si svolge nel 1919 durante i combattimenti avvenuti vicino a Kronstadt e narra di un marinaio indisciplinato che impara ad abbracciare senza egoismo la causa della rivoluzione. In primo piano vi era anche il genere biografico, stessi protagonisti erano serie di figure della rivoluzione o della guerra civile, ma anche grandi personaggi dell'epoca prerivoluzionaria, zar inclusi: era l'affermarsi del culto della personalità. "Il deputato del Baltico" di Zarkij racconta la storia di uno scienziato che aveva accolto con favore il regime bolscevico, l'intento era di mostrare l'unione delle classi sotto il comunismo. Gor'kij fu considerato il massimo esponente letterario del realismo socialista con il romanzo "La madre", eletto a modello della dottrina; dopo la sua morte Donskoij realizzò telefilm basati sulle sue memorie giovanili in cui si sottolinea.La mancanza di educazione scolastica del protagonista. Il film epico "Pietro il grande: orizzonti di gloria" di Petrov, fu il primo dedicato agli zar e stabilì delle convenzioni: il monarca è anche un uomo del popolo, conduce eserciti e fa baldoria nelle taverne con i suoi uomini o ad opera gli attrezzi di un fabbro, non esita a mandar via il pigro figlio di un nobile promuovendo un servitore meritevole. Queste convenzioni ritornano nel film che riportò prestigio a Ejzenstejn, "Aleksandr Newskij", il cui protagonista era un principe medievale che aveva condotto a difesa della Russia contro l'invasione dei cavalieri teutonici, si trattava di un film antitedesco che si inseriva perfettamente nella dottrina del realismo socialista; in questo film riuscì a utilizzare delle sperimentazioni degli anni '20, ad esempio spesso la sensazione è inquadrata più volte da angolazioni diverse e molti stati producono salti nella continuità.
Della narrazione. Pudovkin contribuì al genere con "Suvorov", sugli ultimi anni in generale che si era distinto contro Napoleone. Vierano anche le storie di eroismo di gente comune: "biancheggia una vela solitaria" di Legosin racconta l'avventurosa partecipazione dei bambini alla tentata rivoluzione del 1905 ed è un eccellente esempio degli sforzi di Sumajatskij per produrre film in stile hollywoodiano. "Il prato di Bezhin" doveva essere la storia di un ragazzo che considera la lealtà alla fattoria collettiva superiore al rapporto con il padre oppressivo, ma ne resta solo una ricostruzione realizzata stampando fotogrammi e foto di un'inquadratura in cui si può comunque notare l'uso sperimentale di una profondità di campo estrema. "Il membro del governo" di Zarkij descrive una contadina idealizzata che picchiata dal marito, geloso della sua devozione alla fattoria collettiva, persiste fino a diventarne.
di dirigente e alla fine viene letto come deputato della regione. Alcuni testi più popolari dell'epoca erano commedie musicali e il principale autore era Aleksandrov, che diresse "tutto il mondo ride", insieme a Pyr'ev. Prima della seconda guerra mondiale l'Unione Sovietica produsse diversi film sul nazismo, come "Professor Mamlok" di Minkin e Rappoport, che si svolge in Germania dopo l'ascesa al potere del governo nazista. Il film racconta la storia di un grande dottore ebreo che arriva a ripudiare il figlio diventato membro di un gruppo comunista, ma quando si trova ad essere licenziato senza motivo, decide di denunciare i metodi della risma e viene ucciso. Quando nel '39 fu firmato un patto di non aggressione tra l'Unione Sovietica e la Germania, i film antitedeschi furono ritirati dalla circolazione fino a quando la Germania invase l'Unione Sovietica e gran parte delle attività cinematografiche furono trasferite nelle repubbliche.La conseguenza fu l'interruzione della produzione cinematografica, nel primo periodo della guerra uscirono solo film ultimati prima dell'invasione, cortometraggi e cinegiornali e in particolare gli "album di film bellici", antologia di brevi episodi a basso costo che combinavano notiziari, brevi documentari, scenette satiriche, numeri musicali ed episodi di fantasia. I lungometraggi di fiction bellica cominciarono ad apparire nel 1942, concentrandosi su donne e bambini vittime di combattimenti e atrocità per sottolineare la ferocia del nemico tedesco. "Arcobaleno" di Donskoij, considerato un film di guerra insolitamente realistico, narra di un villaggio ucraino paralizzato da una coltre di neve e dalle truppe di occupazione tedesche; gli abitanti vengono trattati con ferocia dai nazisti, ma alla fine le truppe sovietiche piombano sul villaggio liberandolo mentre nel cielo appare un arcobaleno. Il primo film sonoro di Lang, "M, il mostro"
di macchina, l'uso del montaggio e la cura per i dettagli visivi. Ophuls è considerato uno dei più grandi registi del cinema tedesco e ha influenzato molti cineasti successivi con il suo stile unico e innovativo. Durante il periodo del nazismo, Ophuls fu costretto a lasciare la Germania a causa delle sue origini ebraiche. Si trasferì in Francia, dove continuò a lavorare nel cinema. Durante la sua carriera, Ophuls ha diretto numerosi film di successo, tra cui "Lettera da una sconosciuta", "Madame De..." e "Lola Montès". La sua filmografia è caratterizzata da una profonda sensibilità verso i personaggi femminili e una grande attenzione per i dettagli visivi. I suoi film sono spesso considerati opere d'arte visiva, grazie alla sua abilità nel creare composizioni visivamente affascinanti e nel catturare l'essenza delle emozioni umane. Max Ophuls è stato un regista visionario e innovativo, che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del cinema. La sua eredità artistica continua a influenzare e ispirare i cineasti di oggi.Di macchina e i personaggi che si rivolgono direttamente al pubblico. Debutto registico acclamato fu Sagan con "ragazze in uniforme", tentativo di affrontare senza pregiudizi il tema dell'esotismo; narra la storia dell'allieva di un collegio governato da una direttrice tirannica che prende una cotta per l'unica insegnante che le dimostri un po' di comprensione e dopo essersi dichiarata lei durante una festa tenta il suicidio.
Il leghismo ebbe un profondo effetto sul cinema: regime nazista e industria cinematografica: Goebbels, potente ministro della propaganda dell'informazione, nel 1934 prese il controllo dell'ufficio di censura e fino alla fine della guerra esaminò personalmente ogni lungometraggio, cortometraggio, cinegiornale che dovesse essere distribuito. Nel 1933 visto il tentativo di rimuovere dall'industria cinematografica tutti gli ebrei e ciò scatenò una fuga di talenti; due anni dopo la campagna antisemita dei.
Nel periodo nazista, venne messa al bando la produzione di film realizzati prima del 1933 che coinvolgevano ebrei. A causa delle relazioni tese con la Germania nazista, alcune nazioni subirono una significativa diminuzione delle importazioni ed esportazioni, mentre i costi di produzione aumentarono. Il regime nazista acquisì segretamente la maggioranza delle azioni delle tre principali case di produzione cinematografica (UFA, Tobis, Bavaria) e nel 1942 la nazionalizzazione del cinema fu completata con l'unificazione di tutte le case di produzione tedesche sotto una grande holding chiamata UFA-Film.
I primi film propagandistici avevano l'obiettivo di promuovere l'adesione al partito nazista, glorificando gli eroi del nazismo. "Hans Westmar" si basa sulla vita di Horst Wessel, uno dei primi a morire per la causa nazista, e descrive la Berlino degli anni '20, una città influenzata da ebrei comunisti stranieri. "Hitlerjunge
Quex è un film che si rivolgeva agli adolescenti e narra la storia di un giovane attratto da un gruppo della gioventù hitleriana nonostante l'opposizione del padre. La cineasta più celebre dell'epoca nazista è la Riefens.