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RKO
Ebbe vita più breve. Non riuscì a convincere nessuno studio ad adottare il suo sistema
sonoro. Ma ebbe dei successi come per esempio “King Kong”, anche se gli unici a
garantire gli incassi erano Fred Astaire e Ginger Rogers oltre i film di Walt Disney.
Fecero anche degli adattamenti di prestigiosi commedie di Broadway, finché non arrivò
Orson Wells con il suo “Quarto potere”.
Minor: Universal
Si dedicò nel lanciare nuove star in film horror visivamente sorprendenti come:
Dracula, Frankenstein e L'uomo invisibile. Si dedicò soprattutto alla sua risorsa più
importante, ovvero i film di serie B come Sherlock Holmes e serie slapstick.
Columbia
Produceva film popolari spesso con star o registi presi in prestito da altri studios più
grandi.
United Artists
Declinò all'inizio del sonoro. Griffith, Pickford e Fairbanks si ritrovarono agli inizi degli
anni 30 con le nuove tecniche del sonoro che non rientravano nelle loro corde. Solo
Chaplin fece qualche sonoro che però non ebbe molto successo. La società si accostò
a prestigiose produzioni inglesi, con musical comici e alcuni film americani di
Hitchcock.
Indipendenti
Qualche società produceva film di prestigio mentre altre coprivano la seconda parte
degli spettacoli con film di serie B: si trattava quasi sempre di avventure, western,
gialli d'azione e serial. Alcune case indipendenti producevano pellicole a basso costo
rivolte a un certo gruppo etnico tipo afroamericani o immigrati ebrei per i quali
realizzavano film in lingua.
Codice Hays: censura
La Motion Picture producers and Distribution Association divenne sempre più nota per
la sua funzione di autocensura dell'industria con il “Codice Hays”. Nei primi anni trenta
si parla di periodo conservatore. Il codice tracciava standard morali per la
rappresentazione di crimine, sesso, violenza e altri temi controversi. Tutti i film
dovevano rispettare queste regole se non volevano essere censurati: un esempio
erano i film di gangster che erano visti come una glorificazione del crimine come
forma di emulazione per i giovani. Comunque si continuò ad usare materiale
“discutibile” in modo meno diretto con dialoghi che potevano alludere a situazioni
scabrose senza mostrarle.
Esercizio
Le sale mostravano solo lungometraggi, escludendo quindi i cortometraggi, ma
inserivano più di un film insieme. I primi erano quelli più popolari e i secondi quelli di
serie b. Agli spettatori dava senso di maggior risparmio la possibilità di vedere con un
solo biglietto più film insieme. Nel mezzo c’era l’intervallo dove il pubblico poteva
mangiare e sgranchirsi. Inoltre venivano inserite promozioni che permettevano di
vincere dei premi, come per esempio piatti in porcellana, così da invogliare le persone
a tornare ogni settimana.
Cap 8.4
Innovazioni a Hollywood
- Registrazione del suono
Miglioramento. Furono introdotti i microfoni direzionali, le giraffe erano più leggere e
versatili. Inoltre divenne possibile registrare separatamente la musica, le voci e gli
effetti speciali. Fu introdotta la colonna sonora in cui lunghi paesaggi musicali
accompagnavano l'azione e il dialogo. Un esempio fu la partitura di “King Kong”.
- Movimenti di macchina
Si ricorse ad un sostegno solido e facile da spostare: due versioni perfezionate di gru e
Ddolly (i nuovi dolly potevano sollevare la macchina da presa fino a 2 metri di altezza
e permettevano di fare panoramiche) Anche movimenti con le gru diventerò più
comuni. Un esempio di un famoso dolly lo ritroviamo all'interno di “Via col vento”
oppure una gru famosa la troviamo quando la macchina da presa piomba su Oz
all'improvviso.
- Technicolor
L’innovazione più spettacolare fu il colore. Negli anni 20 talvolta era usato il sistema a
doppia pellicola ma era troppo costoso. La nuova macchina da presa nei primi anni 30
era dotata di prismi i quali si suddividevano la luce che proveniva dall'obiettivo su tre
diverse pellicole in bianco e nero, una per ogni colore primario. Il Technicolor restituiva
colori vivaci anche ripresi in un teatro di posa. In quegli anni il colore si associava alla
fantasia e allo spettacolo e lo si utilizzava soprattutto per avventure esotiche.
- Effetti speciali
Nel periodo del mutuo l'operatore si occupava dei trucchi durante le riprese, ma con il
sonoro il compito fu affidato a specialisti. In studio si aprirono le parti dedicate agli
effetti speciali che presentavano e costruivano apparecchi su misura per scene e/o
sequenze specifiche. Gli effetti speciali più usati erano:
Retroproiezione: mentre gli attori recitavano nel teatro di posa su uno schermo
dietro veniva proiettata l'immagine girata in precedenza;
stampa ottica: combinazione di immagini. L'operatore poteva lasciare un’area
non impressionata in cui il tecnico degli effetti avrebbe inserito in seguito
un’immagine dipinta.
mascherine mobili: realizzazione di due o più mascherine per fotogramma che
componevano la sequenza truccata ed esporre il film due volte usando attorno
alle maschere per coprire una porzione di pellicola.
girare le scene con i modellini (utilizzate per decolli e atterraggi oppure un
esempio palese è il film “King Kong”).
- Stili di ripresa
Gli effetti risultavano più uniformi grazie alla nuova pellicola della Eastman Kodak
adatta alla luce diffusa prodotta dalle lampade a incandescenza che creavano
atmosfere romantiche o alti contrasti... tutte queste innovazioni non combina non
cambiavano comunque in modo esponenziale il cinema di Hollywood due punti
l'azione narrativa e la psicologia dei personaggi che rimasero centrali, il montaggio e
rimase quello tradizionale. Si giocava molto sulle profondità di campo: per esempio
inquadrare degli oggetti nel fondo e sfocare quelli in primo piano o viceversa, oppure
alternare campi e controcampi…
Tutte queste innovazioni non cambiarono comunque in modo esponenziale il
cinema di Hollywood: l’azione narrata e la psicologia dei personaggi rimasero
temi centrali e il montaggio rimase quello tradizionale.
Quarto potere
Rappresenta un esemplare punto di partenza per tutti quei registi che si sono affidati
ad una scrittura cinematografica lontana dalla trasparenza enunciativa tipica del
cosiddetto “metodo di rappresentazione istituzionale”. Nel film è presente una
modifica dei codici del realismo cinematografico con inquadrature ben più lunghe del
solito (piano-sequenza), nelle quali ci sono azioni ben più complessi disposte su diversi
piani spaziali e dotate della stessa evidenza grazie alla profondità di campo. Il
racconto per immagini è più fluido e quindi conferisce un ruolo più attivo allo
spettatore. Il film rappresenta una concreta anticipazione del cinema moderno ma al
tempo stesso è una somma di quello classico. Comincia con l’evocazione di atmosfere
gotiche e fiabesche da horror con luci in stile espressionista, mentre il cinegiornale
iniziale ricorda il documentario con momenti ricollegati alla commedia e il musical. È
sicuramente presente una ricchissima colonna sonora e il racconto è simile a un
puzzle, dove si è alla continua ricerca di mettere insieme tutti i pezzi (ricerca del
significato della parola “Rosebud”). I flashback e i racconti sulla vita del protagonista ci
trasmettono il messaggio dell'impossibilità di conoscere l'animo umano, ci
trasmettono la molteplicità dei punti di vista nel racconto di una storia: è impossibile
avere un quadro completo su una persona, si possono avere vari racconti ma persino
l’unione di essi non porterà mai ad un disegno dettagliato e completo.
Cap 8.5
Principali registi
- Vecchia generazione
● Chaplin: avversario del cinema sonoro, poiché affermava che il suono
distraeva il pubblico sui gesti degli attori. Continuò a far muti (es. “Luci della
città” e “Tempi moderni”). Il suo primo sonoro fu “Il grande dittatore” contro la
Germania nazista;
● Sternberg: melodrammi convenzionali, faceva i film più belli dell’epoca
(inquadrature barocche, attenzione ai costumi e illuminazione particolare);
● Lubitsch: si adeguò rapidamente ai nuovi stili registici;
● Ford: fece un solo western “Ombre rosse”, un classico del genere;
● Hawks: maestro del ritmo veloce e del montaggio analitico, promuoveva un
cinema asciutto nel racconto e nella recitazione;
● Borzage: melodrammi sentimentali;
● Vidor: esplorò molti generi.
- Nuova generazione
● Cukor: specializzato in adattamenti letterali con Greta Garbo e David
Copperfield;
● Minnelli: specialista del musical;
● Sturges e Huston: passaggio da sceneggiatori a registi (Huston fece “Il
mistero del falco”, uno dei primi esempi di cinema noir);
● Orson Wells: fece “Quarto potere”, uno dei film più celebrati di tutti i tempi.
Fece anche “L’orgoglio degli Amberson”, usando le stesse tecniche ma che
destò minor successo e scalpore.
Cap 8.6
Innovazioni e trasformazioni
Musical
Con il sonoro assunse un ruolo di primo grado. Film molto importante “La canzone di
Broadway”. Nei musical venivano integrati canti e balli e si svolgevano in ambienti
comuni. I film che mostravano i “dietro le quinte” erano molto celebri. I musical con
Fred Astaire e Ginger Rogers erano i più popolari perché trattavano storie d'amore
dove l'eleganza che li accumunava, mostrava che erano fatti l'uno per l'altra, una
coppia imprescindibile.
Screwball comedy
Al centro della trama venivano poste sempre coppie di personaggi eccentrici. Molto
popolari erano gli amori tra classi sociali diverse, per esempio gente comune che
diventa famosa… Un esempio dell'immagine della donna ricca e viziata viene
esasperato nel film “Susanna”, dove la donna viene presentata come dinamica,
sensuale ed estremamente in contrasto con l’uomo noioso e asessuato. Con il passare
del tempo le screwball comedy si fecero specchio dei nuovi valori: apprezzavano
l'individualismo mentre deploravano lo snobismo e la ricchezza. Bisognava seguire i
propri interessi e desideri, soprattutto nelle commedie sulla guerra dei sessi. Poi, in
seguito, si diede luogo a opere tarde più amare sulle conseguenze della Seconda
Guerra Mondiale
Film horror
Fu uno dei generi di primo piano col sonoro. La Universal rinnovò il genere con
Dracula, Frankenstein e uno dei più efficaci “La mummia”. Negli a