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E NOTIZIE TOLTE DALLA LETTERATURA ARTISTICA.

AUTORE COSÌ FOCOSO È NECESSARIA UN’ESTREMA

Con un UN’ESPLICITA FALSIFICAZIONE

PRUDENZA: il SOSPETTO di

DELLE SUE FONTI GRAVA.

Suo continuatore è il canonico CRESPI (1769), molto bistrattato, figlio

del pittore barocco bolognese GIUSEPPE CRESPI (LO

“SPAGNUOLO”) e lui stesso dilettante in pittura.

Anteriori al Malvasia sono i MINERVALIA BOBONIENSIA del dottor

OVIDIO MONTALBANI, pseudonimo di BUMALDO, un volumetto

del 1641 di cui si servì anche l’autore de FELSINA PITTRICE.

FERRARA: ha trovato due diligenti illustratori nel BURRUFFALDI a fine Seicento e

nel più anziano CITTADELLA da lui indipendente.

CENTO: era la PATRIA DEL GUERCINO e ha una specie di suo Vasari locale,

RIGHETTI (1768).

MODENA: Oltre al compendio misero del poligrafo VEDRIANI (1662), ha la

comparsa del PRIMO DIZIONARIO DI ARTISTI DELLO STATO

ESTENSE dovuto allo storiografo TIRABOSCHI (1786).

VENEZIA: È strano che questa sia addietro alla ricchezza della dotta Bologna e

l’opera principale sono le MERAVIGLIE DELL’ARTE del pittore

CARLO RIDOLFI uscite nel 1648.

Sono scritte in uno STILE TRASCURATO, AMPOLLOSE E RICCHE

DI ANEDDOTI; trattano di pittori non solo veneziani ma anche della

terraferma. 370

L’OPERA È DEDICATA AI DUE FRATELLI RACCOGLITORI

OLANDESI REINST.

Del Settecento è la rarissima SERIE DI RITRATTI CORREDATE DA

BIOGRAFIE A INCISIONE di ALESSANDRO LONGHI (1762) figlio

del pittore Pietro.

L’abate MOSCHINI nel III VOLUME della sua grande storia della

LETTERATURA VENEZIANA DEL SEC. XVIII (1806) ci ha dato un

DELL’ARTE VENEZIANA DEL SECOLO

AMPIO SOMMARIO

PRECEDENTE.

PADOVA: può vantare, molto prima di Venezia, una LETTERATURA LOCALE

che risale fino al Quattrocento e, per i suoi vasti cicli di affreschi da

Giotto a Tiziano è un vero museo della pittura italiana.

c’è

VERONA: qui ZANNANDREIS, uomo modesto, senza particolare cultura

letteraria, che per amore della sua patria mise assieme con grande

diligenza una QUANTITÀ DI MATERIALE SUGLI ARTISTI

LOCALI.

TREVISO: qui ci sono le MEMORIE TREVIGIANE del FEDERICI, e lo scritto di

un nobile di buona famiglia, il conte MANIAGO che descrisse la storia

dell’arte del Friuli (seconda edizione Udine 1823).

BASSANO: persino una cittadina così piccola aveva il suo antiquario locale, il

VERCI (1775).

BERGAMO

e

CREMONA: hanno due grandi e pregevoli raccolte di VITE dovute al conte TASSI

(1793) e al pittore ZAIST (1774).

Singolare è il SILENZIO DEL CAPOLUOGO LOMBARDO MILANO

la cui storia dell’arte ha prodotto già in epoche anteriori notevoli opere a

l’opera

cui seguì solo nei tempi moderni non lodevole del Calvi.

371

GENOVA: essa vanta una poderosa e copiosa raccolta di VITE scritte da un nobile

locale, SOPRANI nel 1674. antiche ed è tutt’altro che

NAPOLI: qui la letteratura artistica aveva origini assai

‘700,

trascurabile, un letterato pittore del BERNARDO DE

prodotto l’opera principale e più

DOMINICI, ha comprensiva nel 1742.

Ma egli fu un FALSIFICATORE IN GRANDE STILE, INVENTANDO

ADDIRITTURA DEGLI ARTISTI DI SANA PIANTA e creando così

una SCANDALOSA RETE DI MENZOGNE a stento districate dall’età

moderna.

aveva un’IMPORTANTE

MESSINA: SCUOLA PITTORICA e la RACCOLTA

DELLE BIOGRAFIE DEI PITTORI, pubblicata nel 1792, è interessante

perché suggerita da HACKERT, pittore tedesco alla corte napoletana.

372

2) LA LETTERATURA DEI CICERONI.

più notevole

L’opera e più nota in questo campo è la TOPOGRAPHIA ITALIAE del celebre

geografo tedesco MATTHAEUS MERIAN.

Molto presto comincia anche la LETTERATURA DI VIAGGI ESCLUDENDO I

argomento l’Italia come meta

PELLEGRINAGGI, ma solo quella degli scritti che hanno per

dei viaggi in senso moderno che risalgono al Cinquecento.

Le più antiche guide per viaggiatori apparse nel Settentrione cominciano col Seicento, e una

in voga, uscita già alla fine del sec. XVI, è l’ITINERARIUM

di quelle più ITALIAE di

FRANCISCUS SCHOTTIUS:

 esso contiene anche NUMEROSE PIANTE DI CITTÀ

 CAMPO DELL’ARTE FIGURATIVA,

e tratta superficialmente il così importante

l’Italia

per

 della

L’autore GUIDA TEDESCA DEL SETTECENTO, J.J. VOLKMANN, lo

definisce duramente un MISERO GUAZZABUGLIO BUONO PIÙ CHE ALTRO

che non si “curano se non delle insegne delle città e torri”.

PER DEI GARZONI

 Egli è però di particolare importanza perché il suo libro fu la GUIDA DEI

VIAGGIATORI TEDESCHI IN ITALIA AL SUO TEMPO, innanzi tutto del

GOETHE, ed è una gloriosa testimonianza della diligenza tedescal

nazione può vantare, nei tempi andati,

Nessun’altra una guida per viaggi altrettanto ben

fondata.

La PARTE STORICO-ARTISTICA OCCUPA IN QUESTI LIBRI UNO SPAZIO

NOTEVOLE pur essendo NON IN PRIMO PIANO.

Il PRIMO TENTATIVO del genere è in un MISERO LIBRETTO SUI TESORI DELLA

PITTURA IN TUTTA ITALIA.

È il VIAGGIO PITTORESCO di un oscuro pittore veneziano, GIACOMO BARRI del

1671, in cui solo le regioni di Venezia, lo Stato della Chiesa, Bologna e i ducati di Parma e

Modena son descritte a sufficienza. 373

ciò che quell’epoca intendeva per PITTURA “MODERNA”,

È importante che vi si parli di di quella anteriore invece non c’è nulla che risalga a prima

per via di quella contemporanea;

di Raffaello, Tiziano.

maggiori pretese ha l’opera

Molte di un letterato pittore minore, LUIGI SCARAMUCCIA

di Perugia: LE FINEZZE DEI PENNELLI ITALIANI (Pavia 1674):

 è un viaggio circolare che muove da Roma per Firenze e Bologna conducendo poi a

Napoli con una veste del più antico stile romanzesco.

 studioso d’arte,

Qui un giovane GIRUPENO (Perugino) viene chiamato da una voce

dalla madre di tutte le arti che gli dà per compagno il GENIO DI RAFFAELLO per

cominciare il suo viaggio attraverso l’Italia.

 Tutto è condotto con lo STILE CONCETTOSO DEL BAROCCO

 e il libro procede a modo di un artificioso romanzo per lo più a DIALOGO.

 alle famose antichità “classiche” di Roma, anche qui È CONSIDERATA

Oltre

SOLO L’ARTE “MODERNA”, sotto la GUIDA DI RAFFAELLO trovano

considerazione anche le SCULTURE DI MICHELANGELO, GIAMBOLOGNA E

BERNINI.

 Notevoli sono i BREVI AFORISMI aggiunti per i giovani pittori, cui seguono UN

PAIO DI ESTRATTI DAL TRATTATO DELLA PITTURA DI LEONARDO E

DÜRER.

 l’opera una NOTEVOLE BIBLIOGRAFIA,

Chiude in cui accanto a opere italiane

più accessibili stanno anche alcune dei settentrionali, come la storia della pittura

antica dello JUNIUS, il DÜRER, il VAN MANDER.

374

Del Settecento si cita FRANCESCO BARTOLI:

 NON PITTORE MA AMATORE,

 UN’ACCURATA TOPOGRAFIA ARTISTICA DELL’ITALIA

che cominciò

 in 12 VOLUMI dei quali uscirono solo i primi DUE (PIEMONTE e LOMBARDIA)

nel 1770.

 si valse anche dei LAVORI DEI DOTTI STORICI DELL’ARTE DEL

L’AUTORE

SETTECENTO COME BOTTARI.

 È ARIDA MA OBBIETTIVA, SENZA GIUDIZI ARTISTICI,

L’ESPOSIZIONE

con le sole brevi indicazioni di luoghi, autori e soggetti.

ADAMO CHIUSOLE di Rovereto SCRISSE UNA GUIDA:

 che rientra nel campo della letteratura delle dame

 ed è DEDICATA ALLA NOBILE BARONESSA PRIMATI

 con l’OPUSCOLO INTRODUTTIVO: PRECETTI DELLA PITTURA (1781).

 Il resto del libro è un SEMPLICE MANUALE, in fondo MOLTO DIFETTOSO; il

viaggio giunge fino a Napoli ed è importante la DESCRIZIONE ABBASTANZA

DIFFUSA DEL TRENTINO, PATRIA DELL’AUTORE.

375

I veri e propri POPOLI DI VIAGGIATORI DI QUEL TEMPO:

 gli INGLESI,

 i TEDESCHI

 e i FRANCESI

si mostrarono presto ATTIVI IN QUESTO CAMPO.

L’OPERA PIÙ IMPORTANTE DEL GENERE è dovuta a JONATHAN RICHARDSON:

 il WINCKELMANN la ritiene ancora in un certo senso il MIGLIOR LIBRO

SULL’ARTE FIGURATIVA.

 INIZIA con una PARTE TEORETICA in cui sono riassunte le opinioni

L’OPERA

del classicismo

 e l’ESPOSIZIONE NON È SOLO INFORMATIVA, come negli italiani, ma

RAGIONATA.

 Inoltre accanto a sviste ed errori si notano spesso buone osservazioni e vedute

preraffaellesca.

originali specie sull’arte 376 sembra un po’ leggera la guida di un

Di fronte al bagaglio così grave e serio degli INGLESI

FRANCESE, il celebre acquafortista COCHIN (1756).

nessun conto si tiene dell’arte antica ma ciò che manifesta

Qui è degno della massima

considerazione provenendo da uno degli artisti migliori del SIMPATICO ROCOCÒ.

LETTERATURA TEDESCA DI VIAGGI rispecchia come nessun’altra L’INTIMO,

La

PROFONDO RAPPORTO DEL CARATTERE TEDESCO CON LA TERRA ITALIANA.

Non è da dimenticare che il GRANDE SPIRITO DI GOETHE volle dedicare alla terra dei

monumento, sul “GENIO DELLA NAZIONE” ne

suoi desideri un poderoso sull’arte figurativa.

ITALIENISCHE COLLECTANEEN

Ritorniamo alla LETTERATURA ITALIANA PIÙ ANTICA QUELLA DEDICATA AI

MUSEI, (es. MICHIEL) che è in STRETTISSIMO RAPPORTO CON LE COLLEZIONI

PRIVATE che pure cominciano presto.

La testimonianza più notevole è la relazione che il cardinale FEDERIGO BORROMEO,

FONDATORE DELL’AMBROSIANA DI MILANO, aggiunse al suo scritto DE PICTURA

SACRA (1625):

 essa tratta la pinacoteca della biblioteca e la gipsoteca di Leone Leoni passata poi a

Brera, dell’Italia settentrionale parla di quantità di CATALOGHI ANTICHI DI

MUSEI.

 Fra questi di particolare valore la COLLEZIONE DI MANFREDO SETTALA del

1664 e QUELLA DEL MUSEO COSPIANO DI BOLOGNA del 1677, unito a

Aldrovandi.

quello del noto raccoglitore d’antichità

377

Si devono anche menzionare due scritti di questo indirizzo pertinenti al SECOLO XVII, uno

NOTA DELLI MUSEI, LIBRERIE, GALLERIE…DI

è un RARISSIMO OPUSCOLO, la

ROMA (1664) di un IGNOTO AUTORE.

E, stanno a sé, un paio di raccolte di descrizioni poetiche:

 l’una la GALLERIA è di GIOVANBATTISTA MARINO:

a) condotta in diversi metri per provarne la virtuosità con lo stile concettoso della

letteratura barocca.

b) Tratta delle opere della pittura ma anche di quelle della scultura e delle arti

l’arte né l’antichità né quella anteriore

minori; moderna è tutta in primo piano;

a Raffaello è considerata.

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
22 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/04 Museologia e critica artistica e del restauro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tatiana1988 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della critica d'arte e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Agosti Barbara.